La stazione di Palermo Notarbartolo ha cambiato volto.
Grazie a un investimento di circa 5 milioni di euro, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha completato un importante intervento di riqualificazione che ha trasformato uno degli snodi ferroviari più cruciali della città.
L’opera si inserisce all’interno del Piano Integrato Stazioni, il programma che prevede la modernizzazione di oltre 600 stazioni in tutta Italia.
Un nuovo ingresso e spazi più luminosi
Il fabbricato viaggiatori di Palermo Notarbartolo è stato completamente rinnovato.
I prospetti esterni sono stati ridisegnati, e a colpire immediatamente lo sguardo è il grande portale vetrato che ora valorizza l’ingresso principale su piazza Boiardo.
All’interno, gli spazi sono stati resi più ampi e accoglienti. Grazie alle superfici vetrate e all’uso di tonalità chiare per le pareti, il nuovo atrio appare luminoso e moderno.
L’illuminazione è stata completamente rivista: installate lampade a LED di ultima generazione, a basso consumo energetico e ad alta efficienza.
Anche pavimenti e rivestimenti interni sono stati sostituiti, con l’aggiunta di sedute moderne e fioriere per rendere più confortevole l’attesa dei viaggiatori.
Accessibilità e sicurezza: priorità dell’intervento
Oltre alla ristrutturazione estetica, un altro focus fondamentale è stato il miglioramento dell’accessibilità.
Il primo marciapiede è stato innalzato a 55 cm dal piano del ferro, rendendo più semplice e sicura la salita e discesa dai treni, in linea con la normativa STI PRM per le persone a mobilità ridotta.
Per il terzo marciapiede, sono stati installati una nuova scala mobile coperta da vetri e una nuova pensilina.
In fase di completamento anche i percorsi tattili per non vedenti e la nuova segnaletica informativa.
Il sovrappasso pedonale è stato completamente riqualificato, con un design moderno caratterizzato da pareti traslucide dai toni del verde e del bianco.
All’interno, nuovi locali con pareti interamente vetrate e raccordi curvi angolari completano il restyling.
Oltre Notarbartolo: interventi in tutta la Sicilia
L’attenzione di RFI non si ferma a Palermo. In tutta la Sicilia sono in corso lavori su altre importanti stazioni:
- Milazzo: ultimati interventi al fabbricato viaggiatori e per l’accessibilità, finanziati con fondi PNRR; in corso la riorganizzazione delle aree esterne.
- Siracusa: in corso i lavori sull’accessibilità; a breve partirà il cantiere per il fabbricato viaggiatori.
- Acireale: in fase di avvio i cantieri per il fabbricato viaggiatori e l’accessibilità.
- Marsala: già avviati i cantieri sul fabbricato viaggiatori e per l’accessibilità, in corso anche la realizzazione del nuovo sottopasso.
- Messina: in corso l’innalzamento dei marciapiedi, il consolidamento delle pensiline e il restyling dell’edificio di stazione.
Sono inoltre previste nuove fermate a San Michele-Fontanelle, Aci Castello e Carini RiMed.
L’investimento complessivo per questi interventi in Sicilia supera i 100 milioni di euro, con il 50% delle risorse finanziate attraverso fondi PNRR.
La stazione Notarbartolo ha cambiato volto ma ha sempre gli stessi vecchi problemi.
Ben venga il rinnovo del fabbricato viaggiatori.
Ben venga il rinnovo dei prospetti esterni con il grande portale vetrato.
Ben venga il rinnovo degli spazi interni resi più ampi e accoglienti.
Ben venga la nuova illuminazione con lampade a LED di ultima generazione.
Ben vengano le nuove sedute moderne e fioriere.
Grazie a Rete Ferroviaria Italiana per l’investimento di circa 5 milioni di euro ma ad oggi i problemi veri di questa stazione rimangono sempre.
Ci si dimentica che le stazioni servono ai viaggiatori/pendolari che giornlmente usano il servizio ferroviario per spostarsi in città oppure in provincia.
Ad oggi il problema di accesso ed uscita dalle banchine è sempre presente. Sono sotto dimenzionate le scale, le scale mobili, gli ascensori.
Nelle ore di punta è un vero calvario tentare di prendere un treno in corsa oppure tentare di uscire per prendere la concidenza di un altreo treno oopure del tram/bus.
Ad oggi le scale di accesso/uscita alle banchine sono pericolose, si riempono di acqua ogni qualvolta piova con il rischio di cadere se si va di fretta, le balaustre dei gradini sono instabili.
E’ ancora complicato per le persone con mobilità ridotta accedere alle varie banchine, tutto è vincolato alla funzionalità degli ascensori, basta che un ascensore sia guasto e le persone con mobilità ridotte non potranno prendere un treno.
RFI ha investito 5mln€ credo che ne servano altrettanti per rendere la stazione Notarbartolo adeguata ai tempi.
P.S.
Non mi lamento in quanto “nemico da cuntintizza”, mi lamentop in quanto vivo la stazione cinque giorni la settimana.
Siamo contenti a metà!
La banchina 3/4 non è stata coinvolta nei lavori di ristrutturazione ed è ormai al limite, vecchia e non conforme alle normative.
Hanno verniciato il tetto in lamiera della hall interna, ma non quello delle scale, che è dello stesso materiale. Una mano di vernice sarebbe stata necessaria anche lì, visto che il tetto è ormai deteriorato.
La torretta dell’ascensore, situata vicino alla nuova banchina esterna, non è stata verniciata come le strutture di sostegno e le altre parti collegate al sovrapasso. La differenza di colore tra il nuovo e il vecchio, che è l’unico elemento visibile, è piuttosto evidente.
Le piastrelle della scala del binario 1 sono state sostituite, ma quelle delle altre scale, che non sono a norma, sono state lasciate intatte.
Tra le banchine si notano evidenti difformità stilistiche. Le coperture delle pensiline sono differenti: la prima è bianca, la seconda è bianca e grigia, mentre quella centrale è di un grigio sporco e arrugginito.
Tutte le parti nuove della hall di accesso sono state realizzate con elementi prefabbricati in cartongesso. Una scelta adatta forse a una piccola garçonnière in centro città, ma quanto dureranno in una stazione così frequentata?
“Il sovrappasso pedonale è stato completamente riqualificato, con un design moderno caratterizzato da pareti traslucide dai toni del verde e del bianco.”
Ah sì, quello che da fuori sembra plasticaccia precaria in attesa di una sistemazione migliore…
Sicuramente, al netto di quelle assai dubbie pareti simil-plasticate del sovrapasso pedonale, si tratta di un grande miglioramento in termini di estetica e di look in tutti gli altri spazi, suvvia!
Tuttavia, accanto alla piacevole estetica, quel che più importa è lo scopo primario, ossia il servizio per gli utenti per i collegamenti con l’Aeroporto (e un giorno – verrà mai? – per il ripristino di quelli via MIlo con Trapani…) e soprattutto per quello che a oggi risulta essere a mio avviso di fatto il sistema metropolitano più efficiente per orari e regolarità nella nostra città, tanto da avere da anni l’abbonamento annuale.
A quando possiamo ottenere, per risolvere anche i problemi di sovraffollamento giustamente segnalati da PeppeG., l’aggiunta di almeno un terzo treno orario in modo da avere almeno una cadenza “metropolitana” ogni 20 minuti?
Mi dicono essere soprattutto un problema legato al Contratto di Servizio con la Regione Siciliana e, immagino, ai relativi costi, anche se sono convinto che in molte fasce orarie l’afflusso è tale che con i soli ticket le corse addizionali si ripagherebbero da sole.
Sarebbe bello che questo sito Mobilita Palermo facesse una campagna di sollecitazione (come fatto ottimamente in altre occasioni) per spingere in questa direzione!