Voce a una segnalazione apprezzatissima pervenuta da un residente del quartiere Noce, che ci aggiorna su questo intervento di restyling urbano condito da una riflessione che merita di essere letta: può la bellezza essere il motore di rinascita di una città?
Carissima redazione,
mi fa piacere segnalare i lavori di rifacimento di piazza Noce. Non si tratta del salotto di Palermo, né di un quartiere oggetto di particolari azioni di riqualificazione, e forse proprio per tale ragione balza all’occhio questo “gesto di attenzione” con tanto di progetto esteticamente apprezzabile. Un intervento di manutenzione giunto quasi al termine a opera del Coime per il decoro del quartiere, di cui allego alcuni scatti effettuati nel mio attraversamento quotidiano della piazza.
Conosco e vivo da sempre la zona in questione, il quartiere Noce e ancor di più la limitrofa Zisa, eppure ne apprezzo gli aspetti positivi. In controtendenza rispetto ai famosi “nemici della contentezza”, sono del parere che sia la bellezza il motore del cambiamento di Palermo: scoprirne il vero volto sotto la coltre di polvere e munnizza.
Se dovessi raccontare il mio quartiere citerei il castello della Zisa e il suo giardino, luogo per uno svago dietro l’angolo per le famiglie con passeggino ma anche luogo di aggregazione per le comunità straniere, che ho più volte visto riunite sul prato vestite a festa. “Salendo” verso sud, il grande parcheggio Emiri è un posteggio libero a disposizione di chi voglia approfittare del capolinea degli autobus o di una delle fermate della linea 4 del tram. In mezzo, i Cantieri Culturali sono un laboratorio in fermento e location di esposizioni di fama internazionale.
Certo, si potrebbe raccontare anche delle erbacce selvatiche cresciute indisturbate intorno alle cancellate delle scuole della Zisa, dello slalom obbligatorio tra le deiezioni di cani al guinzaglio e i volantini pubblicitari sparsi sui marciapiedi della via Ettore Arculeo, delle scritte vandaliche anche sul prospetto di un palazzo in via Michele Piazza, delle condizioni indefinibili del manto stradale della via Ruggerone da Palermo, del posteggiatore abusivo che presiede il parcheggio di cui sopra guarda caso nelle ore di ricevimento della adiacente casa di cura, o ancora della presenza di interi arredi casa ben collocati nei pressi dei cassonetti che nulla hanno a che fare col servizio di ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti.
E’ una scelta. Chi si arrende dinanzi alla bruttezza sarà colui che a un turista descriverà Palermo parlando di sporcizia e inefficienza anziché di patrimonio Unesco, pedonalizzazioni, investimenti nel trasporto pubblico, ottimo cibo. E il suo contributo alla città sarà pari all’ennesimo sacchetto di immondizia.
Ho richiesto e ottenuto un intervento di diserbo contattando l’URP del Comune. Ho segnalato la presenza del posteggiatore sull’App dedicata. E mi sono lamentato per altro ancora, presso le sedi competenti. Di recente, una coppia di futuri sposi ha realizzato un bellissimo angolo cittadino con tanto di piante e murales. L’associazione Retake da tempo si sbraccia per ripulire la città. Come altri gruppi spontanei armati di scope che si danno appuntamento sui social network. Apprezzare la bellezza porta a ricercare altra bellezza a discapito della bruttezza.
Concludo la riflessione con un interrogativo: la logica del “tanto è pieno di munnizza” dove ci porterà? A mio avviso ad azzerare il bello con il brutto. Mi ritrovo giornalmente a soppesare tra il frutto delle nostre colpe di cittadini palermitani e ciò che l’amministrazione comunale puntualmente non fa. Bene che ci vada saremmo pari, ma allora dovremmo accettare il fatto che facciamo tutti schifo?
Un cordiale saluto
G. Corrao
Concordo con la tua riflessione ed alla prima occasione farò due passi a Piazza Noce.
Tralasciando (che è meglio) i tempi biblici di realizzazione da parte del Coime, finalmente una parvenza di normalità a quella piazza. Bisognerà adesso tenere gli occhi aperti (tutti, cittadini e forze dell’ordine) in modo che la piazza rimanga cosi come la stanno realizzando, senza che nessuno se ne appropri in maniera abusiva.
Infatti.. normalmente è una piazza letteralmente invasa dagli abusivi! Adesso è bella, mi auguro rimanga così!
In questo caso devo riconoscere che spendendo poco hanno realizzato un buon lavoro… e quindi faccio i dovuti complimenti… però con la stessa sincerità dico che questa è una goccia in mezzo al mare… in quel quartiere ci sarebbe bisogno di tanti altri interventi simili o migliori… e lo stesso potrei dire di qualsiasi altro quartiere di Palermo, sia i quartieri centrali che quelli periferici…
Mi riallaccio alla domanda iniziale…. bellissima domanda… può la Bellezza essere all’origine della rinascita di una città?
Sì…. la risposta è Sì!!!!!!
La Bellezza per molte città genera Grande Ricchezza…. basti pensare ad alcune belle città italiane o straniere… Firenze…. Venezia… Parigi… Dublino… ecc… tutte città Belle e ben curate in mille particolari…. e Ricche!!!
E nelle stessa Palermo possiamo notare che i turisti si recano in centro perchè vi trovano i monumenti più Belli e rappresentativi di questa città…. però, purtroppo, se ci fermiamo a riflettere, ci rendiamo conto che negli ultimi 50 anni è stato fatto molto poco per abbellire la città…. le più belle Fontane e le più Belle Statue hanno quasi tutte più di 100 anni…. e potrei dire lo stesso se parlassi di Chiese o di Teatri o di Giardini Pubblici…
A questo punto aggiungo un’altra domanda:
Perchè negli ultimi 50 anni i sindaci che hanno governato Palermo non hanno aggiunto Bellezza? O ne hanno aggiunta poca? Cosa non ha funzionato nella gestione politica di questa città negli ultimi 50 anni?
Perchè in tante altre città, sparse per il mondo, negli ultimi 50 anni c’è stata una Rinascita ma questo non è avvenuto a Palermo?
Caro Friz, basta poco per rendere vivibile e presentabile una città. Non occorre aspettare grandi finanziamenti europei o nazionali ma un poco di buona volontà e di fantasia. Purtroppo tali interventi sono un eccezione e non la regola. E questo che differenzia Palermo dalle altre città italiani e europee che ritengono che sia la bellezza il motore del cambiamento . Poi c’è il problema della manutenzione . Non basta riqualificare una piazza o un luogo , bisogna salvaguardarlo e curarlo. E qui il divario con le altre città diventa abissale.
Il nuovo vice sindaco Giambrone mi sembra che , almeno teoricamente, si muova in questa direzione. Speriamo di non sbagliarci.
Ma anche noi cittadini abbiamo le nostre responsabilità.
Pienamente d’accordo con il post.
Essere cittadini attivi che amano questa città significa da una parte certamente non ignorare tutto quello che troppi comportamenti privati e pubblici ogni giorno infiggono ad essa, ma dall’altra occorre ‘scegliere’ di vedere (perchè ci sono, e saremmo ciechi e falsi se non li vedessimo), evidenziare, e valorizzare ciò che di positivo viene fatto, anzichè “amplificare” con la nostra eco il negativo che ci sta intorno.
Anche nella peggiore delle ipotesi, ossia quella in cui in questa città dovesse davvero e largamente prevalere il disamore per essa, l’incuria e l’abbandono, allora mi piace ricordare le parole di Calvino: a maggior ragione bisogna “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio” 😉
Gli eccessi son sbagliati, sia da una parte che dall’altra… Sempre.
Benissimo , quando le bellezze della nostra città emergono da un abusivismo perenne che annienta tutto, tanti altri quartieri sono nelle stesse condizioni , vedi Piazza Tommaso natale che resiste imperterrita all’abusivismo