Qualche settimana fa vi avevamo raccontato dell’installazione di nuove rastrelliere da parte del Comune di Palermo nei principali luoghi simbolo della città, che a nostro avviso riproponevano il rischio del fissaggio della catena alla ruota e non al telaio.
Oggi l’utente A.L. ci invia due scatti per invitarci a riflettere su questo modo di fissare i nostri mezzi nelle medesime rastrelliere.
Nel primo caso, la bicicletta viene parcheggiata con la ruota anteriore sulla feritoia e la catena viene ancorata nel tubo inferiore del telaio e poi alla struttura.
Nel secondo, la bicicletta viene posizionata sulla rastrelliera attraverso la ruota posteriore, fissando la catena su uno dei bracci del telaio che reggono la stessa.
Sembrerebbero due proposte assolutamente funzionali all’obiettivo, ovvero scongiurare di fissare il mezzo alla ruota anteriore, facilmente asportabile dai malintenzionati. Tuttavia ci rimane qualche dubbio soprattutto nel secondo caso, in quanto in base alla dimensione del telaio, il pignone (la parte dove la catena scorre su e giù in base al rapporto selezionato) potrebbe danneggiarsi nell’incastro con la struttura in ferro della rastrelliera.
Nel primo invece è probabilmente una questione di lunghezza della catena che si ha a disposizione.
Voi che ne pensate?
sicuramente diventa “dura” per coloro che preferiscono alla catena il lucchetto rigido
Cosa ne penso? che le uniche rastrelliere valide sono quelle di questo tipo:
http://fiab-onlus.it/bici/media/k2/items/cache/c7a3fcdf1f8fdd8c2e3654d9a5cbc6a0_XL.jpg
queste installate da noi fanno parte della solita demagogia orlandiana…..
va be, allora ditelo, nessuna ruota va infilata nelle scanalature, la bici va sollevata e posta a cavallo, una ruota di qua, una ruota di là, così è il telaio a passare dentro la scanalatura, e si può usare pure il lucchetto rigido
Sono dall’idea che è tutta una questione di volontà. Se un malintenzionato la vuole rubare lo fa tranquillamente. Puntroppo non è un problema di legare la ruota, il fatto è chi vuole rubarla spezza la catena. Esistono migliaia di video che fanno vedere come rompere una catena in 30 secondi. Ho avuto una brutta esperienza che legata la bici al palo con due catena in un centro commerciale di Palermo e perdendo solo 15 minuti al suo interno, sono uscito e non ho trovato nulla. Purtroppo è un problema che affligge tutto il mondo, e sa da un punto di visto obbiettivamente anche a Palermo si vedono fortunatamente molte più bici in città con gente che la usa, dall’altro è quasi normale che la criminalità alimenti il furto delle stesse.
Per esperienza consiglio che se avete una bici che costa parecchio e ci tenete usatela solo per girarare per la città senza mai legarla o tenerla al palo, e se magari invece la utilizzata per fare tutto in città e quindi la legate spesso compratene una di poco prezzo che vendono anche alcuni supermercati o utilizzate il servizio di bikesharing (con tutte le sue criticità al momento)
Ma chi propone queste soluzioni ha una vaga idea di come si ruba una bici?
Sono valide, ma non si può impedire il furto di una bici.
Certo, una catena più grossa può essere un deterrente, ma per conoscenza, catene e lucchetti standard si tagliano ad occhi chiusi con la tronchessa, una catena più grande con le smerigliatrici a batteria, mentre i ladri seri, utilizzano il comunissimo azoto liquido che annulla l’efficacia di qualunque deterrente.
Non si può mai avere la sicurezza assoluta, i deterrenti però aiutano.