I magnifici prospetti della Galleria regionale di Palazzo Abatellis, dell’Oratorio dei Bianchi, del Museo Archeologico Salinas, di Palazzo Mirto e dell’Albergo delle Povere sono stati recentemente illuminati nelle ore serali da 218 nuovi fari a LED.
Queste sono le luci di un vero natale di rinnovamento della città.
L’illuminazione notturna di edifici e monumenti storici è un prolungamento della bellezza h24.. E il risultato di questo intervento è veramente mozzafiato..
E’ un primo passo, positivo e importante, adesso si pensi a dare luce la sera anche ad altro: i Quattro Canti, Porta Felice, le cupole palermitane e (è un nostro cruccio) a cambiare l’illuminazione autostradale al Foro Italico.
wow!
Peccato che di illuminare la spettacolare piramide di Porta Nuova non è mai interessato, non interessa e sembra che non interesserà mai nessuno. A parte me.
Porta Nuova, comprendendo la copertura piramidale, è già stata illuminata in passato e non vedo ragioni per cui non debba tornare a dotarsi di luci anche in futuro. Tuttavia mi viene da pensare che quando questo accadrà, visto il disfattismo e il benaltrismo imperanti, si avrà comunque modo di individuare un “peccato” in qualcos’altro.
Finalmente!
Questo secondo me è un passo fondamentale, sia per rendere più bella la città che per creare un senso di identità e appartenenza nei cittadini.
Adesso, oltre ad estendere l’illuminazione nel centro storico, auspico lo stesso trattamento per l’espansione ottocentesca ed il liberty di cui tanto si è dibattuto ultimamente. Penso ad esempio, in accordo con i privati, alle ville superstiti di via Libertà – Notarbartolo.
Davvero molto bene! Un risultato ottimo.
Per migliorare tutto il centro storico, adesso spero che prima o poi qualcuno provveda ad interrare tutti i cavi della luce e telefonici volanti.
Senza di essi avremmo davvero un centro storico diverso.
Il timore è sempre quello di una manutenzione carente e che, non troppo tardi, l’illuminazione si perda…ma siamo a Natale e non possiamo pensare sempre in negativo 😉
Sono tutti immobili gestiti dalla Regione. Per fare la stessa cosa con gli altri immobili citati (Porta Felice, Quattro Canti, Cupole delle chiese) dovrebbero attivarsi gli altri soggetti competenti (Comune di Palermo, Curia, ecc.). Sarebbe meraviglioso se venisse fatto a tappeto su tutti gli edifici di prestigio della città.
Agli inizi della mia carriera di studente di Archietttura seguii una lezione magistrale del Professore Cabianca, che poi fu il responsabile della mia scelta di divenire architetto urbanista,….
In quella lezione citò una frase di un altro collega, che definiva Palermo una capitale scenografica, con le sue architetture di cartone.
Al di la dei riferimenti legati all’arte sopraffine di cui non abbiamo purtroppo nessun ricordo e abbiamo perso tutte le maestarnze che trasformavano tutti gli anni il Cassaro con le loro achitetture in cartapesta, compresa la chiusura della volta di Porta Felice, che ogni anno veniva completata con una volta in cartapesta, si riferiva al fatto che tutti i palazzi che si affacciano sul Cassaro e sulla via Maqueda hanno in realtà solo la facciata in stile, mentre i prospetti che si affacciano sui vicoli, sono il più delle volte privi di valore architettonico.
Questa è una carattestica di Palermo, che la rende unica anche in questo senso.
Credo che si dovrebbe costituire un tavolo unico tra Regione, Comune e Curia ed Università, per presentare un progetto comune volto alla realizzazione di impianti di illuminazione notturna che servano a valorizzare le splendide architecture che sono presenti un pò dappertutto a Palermo.
Credo ci siano tutte le condizioni per ottenere vari finanziamenti, da quelle europei a quelli dell’Unesco…
Ci sono persone capaci che potrebbero prendersi in carico questa idea, penso al Prof. Maurizio Carta, che tramite la sua esperienza di docente e Presidente della Politecnica di Palermo, nonchè ex Assessore al Centro Storico, viene giusto da arrivare da una recente Assemblea dell’Unesco in Cina, dove avrà certamente fissato dei palette e preso rafforzato delle collaborazioni con colleghi urbanisti di tutto il mondo.
Tramite la sua scuola si potrebbe tentare di ricostruire quella cultura e quel “savoir faire” dei maestri cartapestai, per riprendere e rilanciare, anche a fini turistici, di questa spelndida arte.
Spero in ogni caso che si possa anche girare per strada senza per forza stare con il naso all’insu, per non vedere i cumuli di spazzatura, che fanno ancora purtroppo parte del nostro centro storico.
È stupendo.
Anch’io ho sempre pensato che l’illuminazione al Foro Italico andrebbe cambiata. I lampioni autostradali non si addicono alla bellezza monumentale di tutta l’area, così come non risultano adatti presso la Stazione Centrale e Piazza Giulio Cesare.
Per quanto riguarda le cupole palermitane, in realtà non ci avevo mai pensato, ma adesso che ho letto di questa idea, posso dire che d’ora in poi sarà anche il mio cruccio. Sarebbe bellissimo. Tra le tante penso per esempio alla meravigliosa cupola della Chiesa del SS. Salvatore; illuminata sarebbe spettacolare.
Molto bello. Sono convinto che ci saranno altri passi in questa direzione. Magari anche nella sostituzione dei lampioni a luce arancione con quelli a luce bianca per tutto il viale della Libertà inclusa piazza Vittorio Veneto. E’ molto meglio vedere qualcosa con i suoi veri colori anzichè con un uniforme arancione…
Oggi, 17:42, Castello Zisa, Il sole era già tramontato. Quanto, quanto, quanto è triste l’illuminazione di questa piazza antistante il Castello! E pure quella dell’albero di Natale. Entrambi privi di calore e privi di bellezza. Altro che Nascita Natalizia! Mi hanno fatto pensare al buio e al freddo della morte. Una scenografia macabra.
Speriamo per il Foro Italico… è bello pensare che, questa area verde, sia fruibile anche la sera!!!!