Giusto un paio di giorni fa segnalavamo la sparizione di quattro panchine al Parco Cassarà, che subito l’ente preposto risponde sul caso, e lo fa con “effetti speciali“.
Per leggere queste dichiarazioni è severamente vietato rimanere in piedi per evitare eventuali collassi.
Al giornalista di LiveSicilia che ha ripreso la nostra segnalazione, il dirigente del Coime Francesco Teriaca, ha motivato così la rimozione :
Le abbiamo tolte per evitare il troppo assembramento davanti all’ufficio e le abbiamo dislocate altrove
e continua …
a volte i dipendenti si sedevano là e si dava un’impressione negativa, oppure si ingeneravano equivoci strani. Magari qualche avventore del parco si riposava e qualcuno lo prendeva per un dipendente comunale che non lavorava. Ma sono state tutte ricollocate.
Troppo divertente per essere vero, ma purtroppo E’ VERO!
A distanza di qualche settimana dalle segnalazioni sui dipendenti che giravano in auto dentro il parco (ben due casi, uno segnalato da MP), oltre a una multa il dirigente del Coime ha pensato bene di dare una scossa all’ambiente rimuovendo quattro panchine dal loro habitat naturale, anzichè intensificare i controlli e i relativi provvedimenti disciplinari sul personale.
Le motivazioni sopra riportate hanno dell’incredibile se si pensa che, per non destare equivoci sull’operato degli operai, si sono sradicate quattro sedute destinate ai visitatori e posizionate in luogo d’ombra, a fianco delle rastrelliere per bici, davanti a un edificio dai connotati storici.
A questo punto dobbiamo baciare per terra e ringraziare gli operai Coime per non essersi seduti sul muretto o sulle rastrelliere, altrimenti per lo stesso ragionamento Teriaca li avrebbe distrutti o rimossi…
D’altronde tutti sanno che anche il muro di Berlino è stato abbattuto perchè alcuni operai del Coime berlinese usavano appoggiarsi lì nei momenti di stanca…
Battuta a parte, caro Dott. Teriaca, adesso che le panchine le ha spostate altrove, lontano dal viale principale e dai “riflettori”, qualche fannullone ci penserà seriamente a “nascondersi” durante le ore di lavoro?
Era meglio lasciare lì quelle graziose sedute, lì dove il progettista li aveva saggiamente collocate per offrire un primo punto di riposo a chi accedesse da Corso Pisani. Lì dove lei stesso potesse controllare l’eventuale bivacco dei dipendenti comunali.
La informiamo inoltre che nel mondo, una panchina in un parco ha SEMPRE la precedenza su questi futili ragionamenti palermitani dove si ricorre quasi sempre ai provvedimenti più impensabili e assurdi anzichè “colpire” il cuore dei problemi. E a Palermo siamo abbastanza esperti di assurdità, non ultima questa.
L’appello finale non può che andare al Sindaco. Lo esortiamo a fare una selezione migliore dei propri dirigenti d’area, perchè se queste sono le menti, abbiamo ancora meno speranze di quelle che credevamo di avere. Palermo ha bisogno di regole e di persone con la testa sul collo, non di provvedimenti schizzofrenici.
C’è sempre tempo per rimettere una panchina al suo posto e per fare pulizia.
È pazzia, l’incompetenza regna sovrana sopra ogni cosa e poi escono queste bizzarre situazioni, ma almeno le panchine in questione sono sempre nel parco?
E’ una delle spiegazioni più idiote che abbia mai sentito in vita mia, credetemi. Non c’è limite alla stupidità umana! E questo qui è un “DIRIGENTE”????!!!! Questo signore è un dirigente pubblico e spreca letteralmente i soldi pubblici in questo modo, ammesso che si voglia credere a queste parole???!!! Gente simile andrebbe cacciata a pedate dalla PA e mai più ricontattata! Spero che si prendano i dovuti provvedimenti contro questo “dirigente”.
Un dirigente privato ha molti metodi per farsi rispettare dai propri collaboratori, nel pubblico è molto difficile, molte ingerenze esterne e interne e nessuna possibilità per farsi stimare dai subalterni, è ovvio che nascono questi provvedimenti meschini.
I tempi per effettuare delle riforme radicali al nostro sistema organizzativo dello stato, regione, comuni e uffici pubblici è già superato, ma ovviamente è molto difficile che queste riforme vengano effettuate da gli stessi organi che vivono di questo sistema.
Teriaca ha punito “i suoi” operai levando le panchine, ma avuto da ridire quando un vigile urbano SI E’ PERMESSO di intervenire in sua vece, multando un guardiano che scorazzava pericolosamente in auto all’ interno del parco Cassarà.
Il Sindaco lo ha premiato aumentandgli lo stipendio di 14000 (quattordicimila) euro, come da Determinazione Sindacale n° 128 del 28/08/2013.