Riportiamo un editoriale del giornalista Marco Romano del GdS, pubblicato lo scorso 24 Agosto in prima pagina. Vogliamo condividerlo assieme a voi, convinti che un’altra Palermo è possibile.
Esistono palermitani che amano palermo e palermitani che la palermo. I primi la proteggono, gli altri la deturpano. I primi passeggiano nelle isole pedonali e pedalano nelle piste ciclabili, gli altri ci posteggiano le auto o ci riversano le immondizie. E’ un esempio, magari il meno grave. Ma è un paradigma. Per questo è ai primi che ci rivolgiamo: denunciate, denunciate, denunciate. Nelle pagine di cronaca parliamo di due fallimenti (piste ciclabili e pedonalizzazioni rinviate) sostanziali in materia di politiche del traffico in città, settore purtroppo dolente e mai scevro da errori e improvvisazioni. La politica che non difende al meglio le sue iniziative, almeno favorisca e stimoli la voglia sempre più diffusa nei palermitani per bene. Che si sbracciano e che protestano. Ma che spesso si scoraggiano davanti a cancrene inestirpate. Nella guerra della città dei buoni contro la città degli abusi a sbilanciare gli equilibri sono le istituzioni. Facciano squadra con la Palermo che ama se stessa. O questa sarà sempre sconfitta.