Il comune ha annunciato di aver stanziato 100 mila euro per un lieve rifacimento estetico per piazza Magione. La cifra non è alta e di conseguenza gli interventi saranno abbastanza limitati, principalmente è previsto un sistema di irrigazione automatico ed un rifacimento del prato. Tra le altre novità saranno piantumati nuovi alberi e delimitate nuove aree pedonali ma soprattutto saranno regolarizzate e delimitate le zone commerciali.
Quello che evidentemente manca è un progetto di videosorveglianza. L’assessore Giuseppe Barbera dice di voler evitare episodi di vandalismo delegando i vigili urbani. Conosciamo bene la forte carenza di personale che li affligge, quindi non ci aspettiamo nulla di diverso dal solito.
in questa zona non arriviamo allo scandaloso degrado della vucciria ma quasi. occorrerebbero ben più di 100 mila euro. . .vedremo cosa ne tireranno fuori
Piazza Magione dovrebbe essere totalmente rifatta, magari ridisegnandone la planimetria con nuove aiuole e passaggi pedonali e creando delle aree adibite alla pubblica fruizione. Per il momento accontentiamoci di quello che si riesce a fare con questi soldi….
la piazza viene fuori da bombardamenti, maqueda sicuramente saprà spiegarci come era prima e come mai oggi è cosi, io propongo un parziale ripristino delle forme originarie degli spazzi , sostituendo gli immobili demoliti con altre forme da definire. Di certo oggi è uno spazio per far fare i bisogni ai cani e ragazzi che bevono birra e fumano
Bhe la storia dei bombardamenti è solo in minima parte vera:durante gli anni 50 proprio lì stavano attuando un opera di sventramento per la realizzaione di un asse stradale che da via lincon sarebbe arrivato sino a piazza marina.Tale strada fortunatamente non fu mai realizzata ed i lavori si “limitarono” alla cancellazione di un intero rione,lasciando a mò di beffa,solo il colleggio della sapienza in piedi..
so che sarebbe impossibile ripristinare tutti gli edifici un tempo esistenti,però mi piacerebbe quantomento la ricostruzione della stecca di edifici prospicenti piazza S.Euno,così da dare un significato a questa piazza appunto.Per il resto della piazza sarebbero auspicabili elementi di arredo urbano,illuminazione…e controlli controlli controlli.
http://www.rosalio.it/2012/06/28/i-cipressi-di-piazza-magione/
Stendiamo un velo pietoso va…
Solo a voi palermitani può non piacere la Maggione… la sua bellezza sta proprio nell’essere composta solo da un grande prato dove i ragazzi possono stare insieme.
Poi certamente va curata e controllata… ma non capisco tutta questa invettiva contro una piazza veramente bella.
PS: so già che come tante altre volte in cui ho parlato della Maggione sarò aggredito e mi sarà dato del panormosauro… ma penso che sia veramente una bella piazza, da sistemare certamente, ma non da trasformare in qualcosa di diverso!
Come si evince dalla foto….ma dove sta la bellezza di Piazza Magione? E’ uno squallido slargo senza un progetto architettonico di qualita’ ‘inciuciato’ a verde pubblico.
@ing-giacomo
già ti ha risposto rujari81, si tratta della famigerata via del porto (l’altra arteria prevista, la “terza via” avrebbe affettato Albergheria e Capo, e ad un occhio attento il primo affondo è visibile in via Albergheria). Il convento avrebbe dovuto essere abbattuto insieme ad un paio di isolati da qui a piazza Marina occupati da grandi palazzi nobiliari oggi per fortuna recuperati (come ad esempio palazzo Sambuca). In pratica i bombardamenti non sono completamente responsabili di questo scempio.
Piazza Magione è uno squallido slargo che solo noi a Palermo possiamo chiamare piazza. Urbanisticamente è insensata proprio per la presenza del convento al centro che da una sensazione di azzizzato. Tra l’altro la vera piazza Magione oggi non esiste più essendo stata colmata negli anni ’30 dall’edificio scolastico, la palestra e due edifici per abitazione di fianco la chiesa omonima.
Ora, sono concorde all’idea di mantenere questo spazio di aggregazione, che comunque un certo fascino ha, nonostante sia assolutamente e fermamente contrario ai giardinetti della memoria come soluzione ai problemi urbanistici. Io ripristinerei solamente gli isolati a ridosso della piazzetta Sant’Euno (3-4 massimo, con ripristino o costruzione contemporanea non importa) in modo da inserire nuovamente il convento in una stecca edilizia, tutto il resto lo manterrei a verde così com’è oggi. Va bene la piazza, ma ci vogliono interventi incisivi e anche di parziale ricostruzione per dare un senso al tutto, e 100.000 euro sicuramente servono solo per una banale manutenzione del verde. In pratica ci strascichiamo da decenni gli stessi problemi urbanistici solo per mancanza di coraggio. E tanto lo sappiamo, il ricucire le ferite della guerra fa gridare allo scandalo e alla “cementificazione” quasi come si parlasse di costruire su una costa. Magione, Albergheria e Castello San Pietro, i grandi problemi urbanistici irrisolti del centro storico e tenendo conto delle menti poco coraggiose che sforna Palermo, lo saranno ancora per luuuuuuuuungo tempo.
Devo dire che lo spazio di Piazza Magione ha da sempre caratterizzato i corsi di Progettazione della Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo e non solo, visto che il tema è stato trattato pure da altri atenei italiani ed esteri a cui la Facoltà di Architettura è legata.
Ci sta una vera incredibile occasione di progettazione in pieno centro storico, con tematiche affascinanti, vista la vicinanza con importanti luoghi artistici ed architettonici, vedi la chiesa omonima, il complesso dello Spasimo, La vicina Piazza Kalsa con la sua porta di ingresso e il Foro Italico antistante, Il museo di Scarpa, Il rettorato… e la via Alloro…
Quindi davvero credo che qui sarebbe necessario fare qualcosa di importante pensando anche all’avvenimento Palermo Cultura 2019. Dotare la città di una infrastruttura che possa consentire di polarizzare nello stesso punto importanti infrastrutture. Una occasione per dotare la città di una nuova architettura che possa fare risorgere la città una sorta di Guggenheim di Bilbao, una sorta di “Centre Pompidou”per intenderci, non nel senso architettonico del tempo, ma per importanza e potere attrattivo.
Perché non pensare ad un parcheggio sotterraneo, che possa servire da polo per la vicina stazione, togliendo, in questo modo il progetto previsto per Piazza Giulio Cesare a questo punto che sarebbe solo un doppione;
Un parcheggio che potrebbe servire da porta di ingresso per la città, per tutti coloro che arrivano in città dalla Via Messina marine e dal porto stesso;
Sopra un bellissimo spazio con un opera di architettura contemporanea, che possa diventare quello spazio di cultura ed aggregazione che manca del tutto a Palermo, magari con opere di ricucitura urbana come diceva Maqueda ma limitatissime.
da li si dovrebbe poi proseguire a piedi con una massiccia e radicale chiusura al traffico di vie del mandamento che dovrebbero invece diventare assi di penetrazione turistica per l’intero centro storico, collegando tutte le istituzioni museali tra di loro, collegando i percorsi artistici della città e facendo in modo che chi arriva a Palermo non si accorga del “trafficu” di benignana memoria
Concordo su tutto, tranne l’idea del parcheggio sotterraneo, l’idea di scavare all’interno dei mandamenti, in aree fortemente archeologiche mi terrorizza. I casi sono due, o i lavori si bloccano o fanno sparire quanto trovato come successo migliaia di volte durante il sacco edilizio anche fuori dei mandamenti. No, decisamente meglio il silos fuori terra alla stazione, tanto in linea d’aria non sono neanche 500 metri.
Ci vorrebbe qualche opera importante, che dia nuova aria a Palermo, qualcosa di nuovo per la città. Ha ragione maqueda ci vuole coraggio cosa che manca a palermo ai nostri amministratori.
Sono d’accordo con te in linea di principio, ma ci sono strumenti di rilevazione così efficienti e complessi al giorno oggi che consentirebbero di scoprire il contenuto di ciò che ci sta sotto fino ad una stratigrafia di 5 metri almeno, quindi è solo una questione di tecnica. fatta salva la struttura a Silos della stazione, si potrebbero sempre sviluppare dei progetti che non prevedano grossi scavi, basta scendere si un metro e salire di un altro e il parcheggio è fatto, senza rubare spazio, sfruttando la vasta area e sopra prevedere delle soluzioni a giardino sviluppando anche una serie di tecniche di biorchitettura che servirebbero al funzionamento della struttura pubblica. Ci sono cose che non siamo abituati a pensare e ci fermiamo davanti la possibilità di fare qualcosa, del resto se nessuno scavasse le cose sotterrate sempre li rimarrebbero. http://www.google.be/search?client=safari&rls=en&q=sviluppo+urbano+di+palermo&oe=UTF-8&redir_esc=&um=1&ie=UTF-8&hl=fr&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&ei=10llUdaKBonM0QXz1ICQCw&biw=2560&bih=1538&sei=2kllUayPJIOl0AWQpIHwBA#imgrc=W
Si vede che la Piazza in qualche modo è sempre esistita anche perché era lo spazio necessario al Bastione dello Spasimo, quindi questa traccia potrebbe servire da idea da cui partire per sviluppare il progetto…
Palermo è una città che ha più di 3000 anni di storia, da qui è facile capire alle alte percentuali di ritrovamento, ma questo non significa che si debba bloccare qualsiasi progetto sul mescere. Io credo che un progetto simpatico sarebbe quello che preveda una riproposizione del tracciato urbano ante bombardamenti che possa essere ripreso come percorsi facendo in modo che la struttura sopra si sviluppi tutta in senso ipogeo. risparmio energetico, spazi versi sui tetti, luoghi di aggregazione etc…
rimetto il link, prima avevo sbagliatohttp://www.lasiciliainrete.it/PALERMO/COMUNI/palermo/IMAGES/1893_palermo.jpg
http://www.lasiciliainrete.it/PALERMO/COMUNI/palermo/IMAGES/1893_palermo.jpg
Bellissima pianta, ma come ho già detto la piazza era più spostata a sinistra, l’attuale piazza è dove c’erano gli isolati a scacchiera.
Quella era la cittadella araba, sono particolarmente restio a proposte di scavo invasive come quelle per un parcheggio, meglio i fuori terra come fanno ovunque.
Che poi l’uno non escluderebbe l’altro, quello alla stazione è necessario per altre motivazioni, primo la possibilità di interscambio per chi deve magari prendere il passante alla stazione.
..eppure nelle città civili, proprio per risolvere spazi urbani “problematici” come questo ( evidentemente non per matteo O.) si adotta uno strumento semplice semplice: il concorso di progettazione.
Ecco, penso che da questo sito dovrebbe nascere, in tal senso, una forte istanza nei confronti del Comune.
p.s. aggiungo un altro luogo, mio vecchio pallino, che dovrebbe essere immediatamente oggetto di concorso, anche per il triste simbolo che riveste: area ex villa Deliella. Per il riscatto di questa città.
dimenticavo, è ovvio che intendo concorsi che prevedano un ripristino volumetrico, e non sistemazioni a “giardinetto”. Certo per molti sarebbe l’ennesima “colata di cemento”…
non capisco come si possa pensare di costruire nuovi palazzi in piazza maggione… sarò strano io.
Comunque ripeto: un restyling della piazza è dovuto, ma non un suo stravolgimento.
Piazza Maggione ha un grande fascino per essere una piazza tutta di prato in mezzo a strade e palazzi… veramente vi dico: parlate con chiunque viene a Palermo da fuori e chiedetegli un parere sulla piazza. Tutti quelli con cui ho parlato concordano che abbia un fascino unico.
Poi è la vostra città, io non sono neppure palermitano, mi piace tantissimo perchè ci ho vissuto per anni e me ne sono innamorato.
Ci sono alcuni posti come la vucciria, ballarò etc che sono parte della cultura di un popolo… non potete pensare di stravolgerli. Potete migliorarli, restaurarli, ma non stravolgerli
@matteo O.
Qui si discute del principio che dovrebbe portare ad una progettazione. Quando si parla di nuove costruzioni, non si immagina certo qualcosa di stravolgente, ma di collegato con quello che era la maglia della città precedente e se ben osservi la cartina che ho postato ieri, lo slargo di Piazza Magione esiste da secoli ma non con quella forma, che palesa chiaramente una operazione di sventramento del tessuto urna o. Se noti, guardando la piazza dall’alto, le tracce che delimitano il prato” se così si può’ chiamare quella macchia di verde , lo spazio dicevo è caratterizzato da un tracciato che in linea di massima riprende quello esistente prima dei crolli e delle demolizioni.
Immaginare una struttura ipogea che possa far dialogare un architettura moderna, basata sui principi della bioclimatica, sarebbe davvero un bellissimo progetto in un location particolare. Il tutto dovrebbe fondersi con il contesto, rivalutare l’abside della Chiesa, pensare a qualcosa che promuova l’ingresso al Teatro Garibaldi, un collegamento con Il Cassaro e le sue splendide architetture, insomma contestualizzare il tutto, facendo in modo che la cosa non appaia come capita coi progetti palermitani, qualcosa di improvvisato.
100000€ bastano solo per la manutenzione del prato, che già di suo è costosissima, quindi bisogna pensare ad altro. Un concorso di architettura… Perché no… L’idea che possa essere MobilitaPalermo ad indire un concorso di idee, non mi sembra insensato.
Credo che di concerto con l’Amministrazione Comunale, la Facoltà di Architettura e tutti coloro che volessero partecipare, non sarebbe difficile organizzarlo e si potrebbero anche trovare degli sponsor disposti a mettere dei soldi per i premi… Ci lavoriamo?
matteo O.,
ha risposto in maniera esauriente ciradesigner. Aggiungo:
il punto è: decidere. Su piazza Magione così come in tanti altri spazi della città ( prato del Foro Italico) si è deciso di non decidere.
Perché una decisione ( che io non appoggio ma che potrebbe avere un senso) sarebbe anche quella non di costruire ma di demolire.Demolire ( ahimè) il convento pur di dare una forma compiuta alla nuova piazza per potere progettare un vero giardino al posto delle tristi tracce dei volumi preesistenti.
Insomma uno spazio va progettato, non ricoperto semplicemente d’erba.
@ciradesiner
Allora mi sa che avevo capito male… certamente un bel progetto architettonico non sarebbe male, vediamo cosa si può tirare fuori…. però arrivare a disprezzare piazza maggione così com’è mi sembra eccessivo (salvo curare gli spazi già esistenti ovviamente)
@matteo O. se scorri in alto dove ci sono le comunicazioni avevo mandato un link di un progetto che da già una idea.
Io onestamente abbatterei il convento, non credo che abbia nessuna importanza e se la Sovritendenza fosse disponibile si potrebbe dare maggiore libertà per lo svolgimento del tema.
Ci sono davvero tantissimi progetti interessanti che configurano spazi ipogei che secondo me farebbero proprio al caso, lasciando lo spazio della piazza libero, utilizzando i tetti così come oggi ci sta il prato e così si potrebbe davvero fare qualcosa di interessante ma sopratutto bisogna pensare alla realizzazione di servizi pubblici che mancano in questa parte della città. (servizi igienici, locali pubblici e parcheggi nascosti)
@wiz55
piazza magione non è che non sia bella…e il palermitano che la rende brutta( con la compiacenza dell’amministrazione comunale!! )