Il titolo già spiega tutto. Stiamo parlando dei tanti parcheggi, che il comune ha deciso di lasciare in vetrina, come si fa per i prodotti da campionario. Ed il campionario è abbastanza vasto. Si va dal parcheggio Basile, inutilizzato da anni, passando per quello di via Nina Siciliana, lasciato al caldo di quest’estate, finendo con quello di via Libero Grassi. Naturalmennte i vandali, il sole, la pioggia ecc, sono gli unici che godono di tali strutture, tranne i palermitani. Tanto per cambiare, l’amministrazione che è assente da parecchio, ha deciso che la città si doti del self-service. Mi spiego meglio. Vi ricordate quando hanno completato il parcheggio Nina Siciliana, che era chiuso e la via di accesso transennata. Bene, i cittadini hanno provveduto ad attivare la strada togliendo le relative transenne. Idem per via Bernini, che ufficialmente non è stata mai inaugurata, ma i cittadini hanno provveduto a spostare le barriere, così da utilizzarla.
NINA SICILIANA PARKING
LIBERO GRASSI PARKING
lo fanno apposta.
non so a quali logiche obbediscano…non sono stupidi, i loro conti se li sono fatti, i politici di questa citta’. c’e’ la volonta’ precisa di continuare a dare soldi alle imprese mafiose che fanno questi parcheggi. il traffico e’ un grande businness, per queste imprese. senza piu’ traffico, loro scomparirebbero.
Mi sembra che tu sopravaluti la nostra classe politica. Non sono in grado di congeniare un tale meccanismo. Secondo me è tutto dovuto alla loro incapacità, incompetenza e menefreghismo.
spero di si’.
troppe le coincidenze che mi fanno pensare che la mancanza stessa di un piano sia parte di un piano piu’ grande.
di un sacco della citta’ mascherato da opere pubbliche
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penso anch’io così. sono opere di facciata eseguite per sfruttare al massimo i finanziamenti europei il cui impiego, in realtà,serve a rimpinguare le tasche di questi intrallazzatori della cosa pubblica. peculato bello e buono
il fatto che rimangano chiusi a lavori conclusi è la prova provata che le opere siano solo un pretesto per perpetrare il malaffare. bene ha fatto i cittadini del posto ad inaugurarselo per i fatti loro
hanno*
Ragazzi, dovete pensare anche che certe opere, molte delle volte, vengono realizzate grazie a fondi europei.
Praticamente il comune ha a disposizione una cifra che può destinare solo a un tipo di intervento (ad esempio “parcheggi”) e quindi sfruttano al volo questi denari che piovono dal cielo per crearne diversi. Non ha importanza (per loro) farli rientrare all’interno di un sistema integrato di trasporti e mobilità, ubicandoli in posizioni logiche e utili…..l’importante è costruirli, fare aumentare il numerino del numero dei parcheggi della città di Palermo, e andare in tv a dire “abbiamo creato x nuovi parcheggi “…..se poi sono situati in zone inutili, chissenefrega…
in ogni opera fanno la cresta. per ogni operazione si mettono una fetta piu o meno consistente dell’importo gonfiato artatamente. faccio un esempio, che non c’entra con i parcheggi: 3 anni fa circa nell’ambito di un piano di sovvenzioni hanno messo a bilancio una decina di boe nuove a capo gallo alla modica cifra di20 euro euro l’una!!!!!
“si mettono in tasca*”. la notizia la lessi nel GdS e ricordo che nell’articolo non veniva sollevata nessuna perplessità in merito, le cifre stavano bene a tutti…
“20 mila* euro l’uno”. scusate per le parole saltate , scrivo troppo di fretta e non mi rileggo
Secondo me parte tutto anche dal fatto che manca un PRG valido, senza la collaborazione dei comuni limitrofi, senza uno studio efficace dello stato viario della nostra città, non si farà mai nulla di utile per far diminuire la congestione del traffico…
Parcheggi inutilizzati, tappi viarii, cordoli estirpati, non c’è più un sistema che garantisca l’ordine in città.
Siamo allo sbando. Io non mi meraviglio più di niente….
Quello citato da portacarbone è corretto: è un fattore predominante nelle opere di questo tipo. Poi finiscono i soldi (perhcè il famoso +20% viene sempre in essere)… e non ci sono i soldi per il collaudo (che costa). Risultato: tutto chiuso. E nessuno dei politici a regolamentare che questo non avvenga nuovamente… in quanto fabdel… docet.