Nei giorni scorsi l’assessore alle Attività Sociali del comune di Palermo, Stefano Santoro, ha annunciato un piano per risolvere definitivamente l’emergenza casa. L’assessore sostiene che il comune ha al momento circa 18.000 richieste per nuovi alloggi (soprattutto popolari) e propone la costruzione di 7.200 nuovi alloggi, tra edilizia sociale e cooperative. Il piano è abbastanza imponente, sarà poi l’assessorato all’urbanistica, la cui delega è affidata all’avv. Mario Milone, a trovare le aree adatte a tale scopo.
La preoccupazione immediata di tutti noi è un nuovo sacco di Palermo, una distruzione definitiva del verde rimasto, ma l’assessore Santoro ha però assicurato che non verranno toccate le aree verdi ma verranno destinate a tale scopo soltanto aree con destinazione abitativa e aree il cui scopo originale è ormai precluso. Oltre alla costruzione di nuovi edifici l’assessore ha anche annunciato che tutti gli immobili comunali verranno censiti e tra questi individuati quelli utilizzabili a tale scopo.
Da parte nostra osserveremo con attenzione l’evolversi della situazione. Auspichiamo che venga redatto un piano con raziocinio, senza creare nuovi quartieri ghetto, senza invadere il verde pubblico ed il verde agricolo. Forse solo allora potrà essere strumento per un importante sviluppo della città che attualmente paga una cifra vicina ai 500.000 euro per affitti di immobili adibiti a case per indigenti. Attendiamo e vedremo.
Questo piano però andrebbe attuato anche fuori dal territorio comunale, quindi nei comuni dell’hinterland. Ci vorrebbe un prg comune per tutta l’area metropolitana. Come si fa all’estero per le grandi aree metropolitane del resto. Ma io sogno.
Si parla di costruzione di alloggi popolari? Ottimo, ma con tempi certi. Vi ricordo che ancora devono ultimare in maniera definitiva quelli di via ammiraglio rizzo che da 40 anni le famiglie attendono. Avete presente l’entrata di viale regina margherita, lato fiera. Ci sono due edifici ciascuno dei quali con almeno 15 alloggi. Sono in un’area delimitata, sicuramente di proprietà dell’esercito. Da almeno 15 anni sono abbondanati. Mancono gli infissi e il rifacimento dell’impianto elettrico. UNA VERGOGNA. Basterebbe che il ministero della difesa trasferisca la proprietà al comune e quest’ultimo assegnarli secondo le norme vigenti a famiglie disagiate.
@ lele, si appartengono all’esercito, non credo abbia alcuna intenzione di passarle al comune e cmq non sarebbero alloggi popolari, sono immerse nel verde praticamente dentro la favorita, avrebbero un valore commerciale altissimo
l’ultima finaziaria nazionale prevede che gli immobili di proprietà dello stato (ministeri, esercito, ecc.) in abbandono o non utilizzati, possano passare ai comuni che ne fanno richiesta con un relativo progetto di edilizia pubblica. Qualora passino al comune o all’ex IACP di competenza, acquisirebbero un valore minore perchè destinati ad alloggi popolari. Volere e potere si dice. Ma a prescindere da questo, secondo te, dopo aver speso denaro pubblico e trascorso 15 anni, è normale che non vengano assegnati o sottoforma di edilizia pubblica o ad alloggi per i dipendenti dell’arma o dell’esercito? In ogni caso dovrebbero essere assegnati urgentemente.
la caserma cascino la vedo dal 12 piano di un palazzo di fronte.
E’ un area enorme, ma davvero enorme, con numerosi edifici.
E quando fanno l’alza bandiera sono al massimo 20 persone.
Uno spazio perso, non utilizzato.
Si potrebbero fare tante cose, alloggi, spazi culturali e invece ci sono 4 carcasse di mezzi militari, 3 cavalli di qualche ufficiale militare e si, una cosa buona per ora … tanta pace e silenzio.
Qualche giorno carico su youtube un video che ho girato dal 12 piano di fronte e vi mostro di che si tratta.
Se non lo si vede in un video ripreso dall’alto non si immagina quanto e’ grande l’area della caserma cascino.
Intanto faccio a tutti gli auguri di buon anno.
Poi dico la mia sulla questione ma, putroppo come spesso mi succede, sarò controcorrente ed ovviamente impopolare.
Non ho la fantasia di estrinsecare in toto il pensiero, troppo lungo e per tanto scusatemi, ma vi dirò che sono assolutamente contro la case popolari all’interno delle aree metropolitane e proverò a darne sinteticamente la spiegazione.
Nei piccoli centri è di immediata intuizione quali siano le famiglie c.d. “meno abbienti” ed essendo un contesto più umano è anche giusto che i più facoltosi aiutino i meno per mantenere ad un livello medio/accettabile tutta la collettività.
In realta come Palermo la situazione appare ribaltata o meglio paradossale, come sempre.
Ricordando che, haime, come al solito sono ignorante in materia e potrei dire qualche castroneria, trovo profondamente ingiusta la logica per la quale, da una parte c’è l’onesto lavoratore che paga le tasse, compra la casa con un mutuo trentennale che gli dimezza lo stipendio e si guarda bene da fare più di 1/2 figli perchè sà bene che non avrebbe cosa offrirgli.
Dall’altra abbiamo il “nostro” nullatenentenullafacente che, forse per via dell’enorme tempo libero, sforna dai 5 ai 10 figli e, giustamente, reclama lavoro di diritto (tanto non lavorerà mai perchè deve pensare ai figli…) e casa popolare di almeno 100mq, che quello onesto se la sogna la notte, dovendo vivere in un bilocale a 30km da Palermo. Perchè è ovvio che la casa popolare deve stare in centro città no?
Tralasciando i già noti e collaudati effetti che questi insediamenti provocano sul territorio limitrofo, va da se che i figli di questi, imparata la strada, consolidato il fatto che non avendo possibilità economiche difficilmente hanno studiato o onestamente lavorato (che lavoro non ce n’è comunque per tutti), a loro volta sfornano figlia a go go e siamo punto e capo: la città è in piena emergenza alloggi… si griderà.
Allora, è un circolo vizioso negativo al massimo.
Queste case o non andrebbero proprio fatte, o date a chi, per esempio, si spende fattivamente per la collettività.
Per esempio, visto che la città è una discarica a cielo aperto e la manutenzione è un concetto sconosciuto, magari si potrebbero affidare queste mansioni ai nuovi inquilini delle case popolari della zona, che per tanto dovrebbero avere specifici requisiti.
E invece no: case popolari a chi è più parassita, LSU & co. (non tutti) che se ne vanno a spasso perchè (pare) non hanno cosa fargli fare, mentre la città sprofonda nell’abbandono più totale, e poi, puntualmente, ci si lamenta con il sindaco di turno perchè non ha la bacchetta magica e di colpo non risolve i problemi…
La colpa è di tutti (me per primo) che continuiamo a “calare la testa” a questo sistema di assistenzialismo ingiustificato.
Spero non se la prenda nessuno.
Un abbraccio a tutti.
Ciccio, non hai esattamente tutti i torti. Ovviamente bisogna sempre stare attenti a quel che si dice, perchè esistono moltissime sfumature tra bianco e nero. In realtà è il concetto di casa popolare quello che dovrebbe essere rinnovato..
@Ciccio
Capisco le tue paure. Non sei l’unico che è contro le case popolari. Anche se in questo caso non si tratta solo di case popolari, ma anche di case per chi ha un lavoro, paga le tasse e vive in condizioni da benestante.
Le case popolari non le ritengo un errore. Perchè comunque c’è chi vive in condizioni disagiate e non è parassita. Basti pensare a tutti quei pensionati che devono perforza vivere in una casa popolare. Non tutti abbiamo una pensione o uno stipendio che ci possa permettere di acquistare una casa tutta nostra.
Io piuttosto sono preoccupato per come nasceranno questi edifici e dove nasceranno.
Io dico solo che abbiamo fresca fresca l’esperienza dei Peep degli anni 80, e da lì dovremmo prendere esempio e spunto per non commettere gli stessi errori.
Sulla localizzazione delle abitazioni, come ha detto qualcuno, è difficile riuscire a fare una scrematura nella massa. Però una giusta progettazione potrebbe evitare il “conglomerarsi” di tutti i nullafacenti che genera ghettizzazione e degrado.
Purtroppo non mi fido molto, visto che ci sono sempre i soldi di mezzo.
Quella di Paco è un’ottima notizia! Ci sono persone che vivono in condizioni pietose e alle quali è corretto dare una speranza di vita migliore…
Io rimango comunque più favorevole alla ristrutturazione e riutilizzo degli edifici pericolanti e vuoti del centro storico, dove alla riqualificazione si accompagnerebbe l’affidamento degli alloggi a chi non può permettersene uno. Lasciando intatti quegli spazi che altrimenti verrebbero inghiottiti dal nuovo cemento.
Insomma, di necessità… VIRTU’!
speriamo solo che non costruiscano edifici fatiscenti,senza progetti,come negli anni passati.
speriamo che questi nuovi alloggi siano belli anche a vedersi,no come molti palazzoni schifosi che si vedono a Palermo.
Ma perchè non costruiscono grattacieli di 60 piani con vetrate con progetti seri anche leggermente fuori palermo,come fanno tutte le grandi città,cosi continueremo a crescere,no che rimaniamo sempre fermi, cosi risparmiano pure spazi.
Cmq quando dovrebbero iniziare i lavori per questi alloggi?
Ciccio non ha tutti i torti, cmq non saranno solo case popolari ma anche cooperative costruiranno alloggi per persone comuni.
@fatamorgana, in realtà c’è un progetto che prevede che l’area della fiera della caserma e del’ex area industriale diventino aree residenziali edificabili a meno del 50% (in pratica ogni mq di cemento 1 mq di verde), il problema sta nella fiera che prima di vendere i suoi terreni deve trovare una nuova area e costruirvi sopra (l’area potrebbe essere stata trovata nel comune di villabate)
@ manupalermo85, ancora sono in fase di studio adesso la commissione urbanistica dovrà trovare aree adeguate
paco,
io parlo solo dell’area militare della caserma cascino, che è enorme e anche + grande dell’area fiera;
l’area della fiera mediterraneo è a parte.
Ma fino a quando ci sarà quella caserma con pochissimi militari, come destinazione urbanisitica, sarà un area non sfruttata.
Che peccato.
si infatti il progetto include fiera, caserma ed area industriale, tutte cose insieme dovrebbero saltare
sarebbe troppo bello che ha palermo costruirebbero grattacieli in vetro,tipo di cittadelle con tanto di verde. come le altre grandi citta,ma sarebbero solo sogni e fantasia
mamma mia, le orecchie mi sanguinano…congiuntivo…
parlo di molte zone della citta,periferie,centro storico,che stanno in stato di degrado,la costa palermitana,la zona industriale di brancaccio,spazi abbandonati invece di costruire infrastrutture rimangono abbandonati,e vengono usate come discariche,poi non parliamo dello disastroso stato delle strade,dei marciapiedi,cumuli di spazzatura,con tanto di erbacce.la segnaletica orizzontale invisibile, per una citta dove tra l altro si parla de cc commerciali,metro, la telenovela del ponte corleone,e sotto passo via perpignano.insomma questa amministrazione sta a guardare ,e non fare rilanciare mai questa citta. e dalla parte di catania e provincia si cresce sempre.e per mandare un progetto avanti a palermo,dobbiamo dire miracolo!
a catania si cresce? ma se sono in dissesto finanziario, si parla di circa 1 miliardo di euro di debiti
rofl, Catania sta morendo, Lucià.
sento dire cc commerciali, ct e provincia che stanno ovunque,basti pensare l aeroporto di catania,l etnapolis ci vogliono occhi a guardare. lombardo vorrebbe fare una seconda tangenziale, e poi del centro commerciale ikea
Si, ma lì la situazione finanziaria non è buona, infrastrutture a parte.
concordo
ma il forum palermo sara quanto l etnapolis?
leggermente più piccolo di Etnapolis ma niente di rilevante..
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