Quale futuro per il porticciolo di Sant’Erasmo?

La borgata di Sant’Erasmo è da decenni in un fortissimo stato di degrado e di abbandono. Attualmente è una borgata senza identità, soffocata da case diroccate, da edifici abusivi, terreni abbandonati,   immondizia, ruderi, capannoni ed impianti industriali dismessi.
Le potenzialità  della zona sono enormi, vista la vicinanza con il Foro Italico,  la villa Giulia,  la presenza del porticciolo e della foce del fiume Oreto. Purtroppo da anni su questa zona e sul PORTICCIOLO DI SANT’ERASMO si scontrano diversi e contrastanti interessi.

Nel 2010 sembrava che la disputa si fosse conclusa, infatti venne annunciato dall’Autorità portuale che entro il mese di settembre sarebbero iniziati i lavori per la costruzione di un Porticciolo Turistico. Erano serviti due anni per avere tutte le autorizzazioni ministeriali per iniziare i lavori. Costo totale dell’opera doveva essere di 16 milioni di euro, metà stanziati dall’assessorato regionale al Turismo , grazie ai fondi europei, l’altra metà a carico della società napoletana “Research Spa”, che si era aggiudicata l’appalto con il sistema della licitazione privata. Peccato che alcune forze politiche e alcune associazioni ambientaliste non erano d’accordo.  Proponevano, in alternativa, che il prato del Foro Italico si estendesse al Porticciolo di Sant’ Erasmo e inglobasse anche la Foce dell’ Oreto, proposta certamente più interessante ma priva di finanziamenti ma soprattutto di un….progetto.

E così, tra denunce, interventi della magistratura e polemiche, il progetto fu accantonato. Tra l’altro il ritorno di Leoluca Orlando, da sempre contrario a questo progetto, alla guida della città ,diede il colpo di grazia al sogno del Porticciolo Turistico. Incredibilmente nel 2013 ,il progetto del porto di Sant’Erasmo fu ripreso e  torno di nuovo tra quelli che il Comune di Palermo sponsorizzo tra gli interventi per lo sviluppo degli asset strategici del sistema territoriale del capoluogo. Però si tratto di una delle tante promesse tradite di questa amministrazione.

Il 16/10 /2015 alcuni giornali riportarono un comunicato dell’’Assessorato Pianificazione Urbana e Territoriale, Mare e Coste del Comune di Palermo. In tale comunicato si parlava dei  diversi interventi di valorizzazione e tutela della costa, lungo tutto il fronte a mare della città ed in particolare lungo la costa sud.

Spiegava l’assessore Ginisono in cantiere imponenti opere per restituire qualità alle acque del mare e restituirlo potenzialmente alla balneabilità . Con questi interventi vogliamo restituire alla città l’antico rapporto visivo e percettivo con il mare e implementare la fruizione della costa.”
Tra i diversi interventi promessi c’era anche  un  progetto di “riqualificazione” del  Porticciolo di Sant’ Erasmo.  Tale progetto prevedeva :” oltre la pulizia e bonifica, alcuni arredi e strutture per la fruizione pubblica con un’area giardino, un’area pavimentata ed un area a verde con installazioni scultoree- architettoniche nella ex porzione del piano di Sant’Erasmo a fianco del bastione settecentesco oggetto di interramenti successivi.

La notizia era certamente  una bella notizia. Purtroppo , è passato un anno da tale promessa è di tale progetto nemmeno l’ombra. Infatti porticciolo continua a rimanere degradato e abbandonato.
Lo specchio d’acqua di Sant’Erasmo continua a essere una cloaca dove si scarica melma in continuazione, rendendo, fra l’altro, non fruibile il porto perchè parzialmente insabbiato.

Infatti, nel porticciolo di Sant’Erasmo non c’è nessuno, salvo qualche barchetta di qualche disperato che vi si attracca.                                                                                                                                                                                                                                     Qualche mese fa la spiaggetta è stata utilizzata per rimettere in mare tartarughe marine, alla presenza del sindaco, assessori regionali e comunali ,di vari scienziati ed ecologisti. E così tra i miasmi fognari, la munnizza, ratti e gabbiani, le varie autorità si cimentavano in questo rito “ liberatorio”.

 Ma questi signori vedevano il degrado circostante?  E gli animalisti perché non intervenivano? Buttare in una “fogna” delle povere tartarughe caretta-caretta era salutare per le povere bestiole?

Ma tralasciando questi pessimi esempi ,la domanda che ci poniamo è  molto semplice :

Esistono progetti per il recupero del Porticciolo di Sant’Erasmo e della Borgata omonima, oppure tale importante sito storico- ambientale deve rimanere in questo stato di degrado a causa di queste diatribe tra politici e ambientalisti ?.

P.S Bisogna dare atto al Comune che, più che con le parole, ci ha risposto con i fatti.  Qualche settimana fa, e precisamente il  29/9/16, l’assessore comunale alla Cittadinanza sociale, Agnese Ciulla, ha comunicato che sorgerà ,di fronte al Porticciolo di Sant’Erasmo, un dormitorio pubblico, con ben 40 posti letto . Ma le belle notizie non vengono sole, infatti giorni dopo un gruppo di ROM, con i loro camper dotati di tutti i confort, si sono accampati di fronte al Porticciolo. vista mare.  Tra l’altro, davanti all’Istituto di Padre Messina da tempo dormono alcuni senza tetto e alcuni immigrati, tra la sporcizia e il degrado.

Altro che Porticciolo Turistico o parco dell’Oreto. Appare chiaro che il futuro di tale zona sarà quello di un luogo per ospitare Rom e immigrati e senza tetto.

 

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4 Thoughts to “Quale futuro per il porticciolo di Sant’Erasmo?”

  1. danyel

    Il degrado è sotto gli occhi di tutti … turisti compresi! Sant’Erasmo non dovrebbe rientrare nel progetto di rendere balneabile tutta la costa sud entro il 2017? Per quanto tempo ancora queste vergone?!

    1. belfagor

      Caro Danyel, non vorrei esagerare ma il degrado del Porticciolo di Sant’Erasmo è il simbolo più eclatante del fallimento di questa giunta. Si sono persi colpevolmente i finanziamenti , sia pubblici che privati, pur di impedire che la vecchia amministrazione potesse vantare questo recupero tra i propri, pochi, meriti. E non vorrei che anche l’abbandono del Foro Italico e, in parte, della Cala, rientrino in tale logica abberrante. Se il prossimo sindaco dovesse ragionare in questa maniera, dovrebbe “smantellare” il Tram.

  2. punteruolorosso

    che peccato! fra le ragioni del no, c’era che il porto si sarebbe insabbiato a causa dell’oreto. forse è vero, ma ciò non toglie che la situazione attuale del porto e della foce fa schifo. andrebbe rinaturalizzata la foce, e capito cosa fare del porto, come della degradata terrazza che da progetto avrebbe dovuto digradare in mare con una scalinata

    1. belfagor

      Caro punteruolorosso, ciò che mi fa indignare è la totale mancanza di progetti alternativi. Comprendo che si possa non essere d’accordo con la costruzione del Porticciolo Turistico ( con fondi europei e privati già disponibili), ma almeno proponi uno straccio di alternativa. Invece niente. Ancora più grave è l’atteggiamento di certi “ambientalisti” che prima fanno fiamme e fuoco sul progetto del Porticciolo turistico e poi lasciano che tale porticciolo diventi una cloaca a cielo aperto. Un pescatore mi diceva che, “secondo i suoi amici” c’era la precisa volontà politica di degradare al massimo la zona per poi acquistarla per un “piatto di lenticchie” . Forse il futuro della borgata, come sostengono gli “amici” del pescatore sarà una cementificazione selvaggia con la tacita intesa ( o complicità) di comune e “ambientalisti”. Spero che la nuova amministrazione comprenda che lasciare degradare tale porticciolo è un vero crimine alla storia e all’ambiente. Significherebbe la fine del rapporto tra Palermo e il suo mare .Un colpo mortale alla rinascita economica e ambientale della città.

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