La stazione di Sant’Erasmo

La stazione di Sant’Erasmo  è stata, fino al 1953, la Stazione terminale della linea a  scartamento ridotto Palermo- Corleone – San Carlo. Fu per più di mezzo secolo, per tanti abitanti della provincia, la porta d’ingresso alla città. E ancor oggi , molti ricordano questa linea ferroviaria, una delle prime costruite in Sicilia. L’idea di tale linea nacque alla metà dell’ottocento, per alleviare la precaria viabilità   dell’entroterra palermitano . La mancanza di strade, degne di questo nome, rendeva  molti paesi della nostra provincia quasi isolati. Ma la costruzione del percorso e della stazione iniziarono solo  nel1884.  La linea, o meglio il primo tratto, fu inaugurata  il 20 dicembre 1886;

La linea era molto trafficata ed era il mezzo più usato  per Corleone, Misilmeri e per i tanti paesi dell’ hinterland  fino agli anni 50.  Ma nonostante questo nel 1953 la stazione venne chiusa e il capolinea spostato  alla Stazione di Acqua dei Corsari. Si tratto di una scelta cervellotica e determino non soltanto la fine di tale linea ferroviaria ( la Stazione di Acqua dei Corsari era troppo periferica rispetto a quella di Sant’Erasmo) ma anche il declino della Borgata di Sant’Erasmo che dopo l’abolizione della stazione cominciò  rapidamente a degradare.   Rimase attiva solo il vicino deposito delle locomotive. Ma nel1959, a causa del crollo del numero dei passeggeri, la linea venne chiusa definitivamente e di conseguenza la stazione e il deposito  non vennero  più utilizzati. Un’altra conseguenza di tale scelta fu quella di favorire la speculazione edilizia selvaggia degli  anni 50-60 di Palermo. Infatti la costa sud , senza la linea ferrata e le varie stazioncine intermedie,  fu utilizzata come discarica di tonnellate di terra di risulta, un vero regalo per i vari palazzinari legati alla mafia e a una certa politica collusa a tali interessi criminali..

Ubicazione

La stazione si trovava accanto al Porticciolo di Sant’Erasmo, nella parte ovest  della  foce del fiume Oreto, quindi molto vicina al centro città dell’epoca e alla Stazione Centrale.   La scelta di abolire tale Stazione fu fatta ufficialmente  nell’ottica di favorire il trasporto gommato e dall’idea che le linee ferroviarie interne, soprattutto quelle a scartamento ridotto, fossero ormai destinate a scomparire. Inoltre , per mantenere tali linee occorreva sostituire le locomotive ( ancora a carbone) con quelle diesel o elettrificare la linea, scelte che comunque avrebbero comportato investimenti cospicui , cosa che le Ferrovie dello Stato non avevano intenzione di fare..

Caratteristiche

La stazione di Sant’Erasmo era  posta a cavallo alla foce del fiume Oreto e divisa in due sezioni:

A)   La parte ad ovest del fiume Oreto, quella più vicina al porticciolo, era la parte destinata al movimento passeggeri e merci. Vi si trovavano il l’Edificio viaggiatori e gli uffici, la pensilina e il Magazzino merci

B)   Dall’altra parte del fiume  ( lato est)vi erano  il  Deposito locomotive, con tre binari, le Officine, i magazzini e la Sala mensa per il personale.

C)   Le due sezioni della Stazione erano collegati da un ponte di ferro a travata unica, che si trovava accanto al Ponte di Mare.

Il fascio  dei binari era composto di due binari principali e da quattro binari tronchi (uno di questi binari tronchi serviva un piccolo molo dove trovava posto un piccolo cantiere navale.)  I  due binari principali si univano poco prima del ponte in ferro che scavalcava la foce del fiume.Oreto. Subito dopo il ponte i binari tornavano a dividere in due tronconi che proseguivano costeggiando la strada fino alla  stazione di Acqua dei Corsari..

Successivamente alla chiusura della linea tutta la parte di edifici ferroviari ad ovest dell’Oreto  fu rapidamente demolita. Oggi di tutti questi edifici non rimane più niente, Al  loro posto sono stati costruiti alcune baracche abusive e tutta la zona si è  degradata rapidamente. La parte est invece, dove si trovava il deposito delle locomotive, fu salvata della distruzione e in seguito recuperata. Oggi al posto di tale  deposito c’è  l’ Ecomuseo del mare.

La cosa strana è che della Stazione Ferroviaria p.d. ( e cioè il Fabbricato passeggeri , la pensilina e il Magazzino merci) non solo non è rimasto niente ma, sembra che non esistano nemmeno delle foto .

Considerando che fino al 1953 tale stazione era pienamente funzionante come è mai  possibile che non esista una sola foto di tale struttura? C’è qualche amico che possiede qualche foto di tale edificio?

Eppure nell’immaginario collettivo, non solo dei palermitani, la Stazione di Sant’Erasmo è ancora ricordata. Certamente c’è ancora gente, a quell’epoca molto giovane, che ha viaggiato in questa tratta ferroviaria e sicuramente ricorda questa stazione. Inoltre per molti abitanti della provincia, la Stazione di Sant’Erasmo era l’ingresso alla città. Oggi quei luoghi, un tempo pieni di vita  e di attività commerciali, sono abbandonati al degrado e alla sporcizia.

Brutta fine per quella che per molti siciliani era la ….Porta di Palermo.

 

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2 Thoughts to “La stazione di Sant’Erasmo”

  1. Roberto Palermo

    Ottimo articolo che leggo, colpevolmente, solo ora.

  2. belfagor

    Caro Roberto, purtroppo noi palermitani siamo portati a dimenticare, a cancellare dai nostri ricordi luoghi ,angoli e aspetti della nostra città. La stazione di Sant’Erasmo appartiene a questa categoria. Di tale stazione non è rimasto più niente, nemmeno una foto o il ricordo dei più anziani. Oggi quel luogo, un tempo pieno di gente e di vita, è stato abbandonato al degrado, all’incuria e ai …….ROM.

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