Via Vittorio Emanuele diventa ufficialmente area pedonale

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Dopo la definitiva pedonalizzazione di via Maqueda (in precedenza ztl), è il turno adesso di via Vittorio Emanuele nel tratto compreso fra piazza della Vittoria e piazza Villena (4 Canti), e il Cassaro basso fino a piazza Marina. Con una nuova ordinanza, il Comune ne sancisce definitivamente la pedonalizzazione. Non si hanno però più notizie circa il famoso basolato che doveva essere steso lungo via Maqueda e delle nuove telecamere a servizio esclusivamente delle piazze pedonale ed evitarne l’invasione di auto….

Riportiamo qui di seguit comunicato stampa del Comune di Palermo

Palermo – L’Ufficio mobilità urbana, a seguito di atto d’indirizzo dell’assessore Giusto Catania, ha emesso sei ordinanze  con la quali trasforma via Vittorio Emanuele da ZTL in area pedonale.

Nello specifico, due ordinanze istituiscono e regolamentano l’area pedonale da piazza della Vittoria fino a piazza Villena; due ordinanze istituiscono e regolamentano l’area pedonale nel Cassaro Basso fino a piazza Marina; e due ordinanze istituiscono e regolamentano il transito di pochi autorizzati della ZTL da Porta nuova a piazza Vittoria.

Tutte le ordinanze sono pubblicate sul sito istituzionale. 

“È un passaggio memorabile che chiude un lungo percorso di limitazione del traffico veicolare in Centro storico – sottolinea il sindaco Leoluca Orlando –. Con queste ordinanze possiamo affermare di avere definito il percorso pedonale che collega Porta nuova al porto di Palermo, ampliando l’attrazione turistica della città”. 

“È una decisione molto attesa dagli operatori economici e dai residenti del Cassaro la formale pedonalizzazione dei due assi di Via Vittorio Emanuele – afferma l’assessore alla Mobilità Giusto Catania -. Adesso si sta cominciando a studiare come completare la pedonalizzazione nei due tratti che ancora sono formalmente ZTL: la parte alta di via Maqueda (dai quattro canti alla Stazione) e il Cassaro centrale”. 

Il transito ai residenti è garantito e regolamentato attraverso percorsi individuati da varchi, così come ai taxi, ai mezzi di soccorso e alle Forze dell’ordine. È stato, infine, modificato l’orario di carico e scarico a servizio delle attività commerciali, evitando sovrapposizione con gli orari degli istituti scolastici. 

Il provvedimento entrerà in vigore a seguito di posizionamento della segnaletica da parte di Amat.

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22 Thoughts to “Via Vittorio Emanuele diventa ufficialmente area pedonale”

  1. Normanno

    Ottima notizia!Sulle pedonalizzazioni procediamo bene,su tutto il resto male.
    Peccato che il basolato acquistato per la via maqueda giaccia,per quel che mi risulta,in qualche magazzino della Coime a fare la muffa e pare non si abbia intenzione di installarlo ,quello del perchè non è stato messo il basolato in via maqueda è un altro segreto di questa città che di segreti ne ha tanti!

  2. Athon

    Ottimo, però è inopinabile che una via pedonale dovrebbe anche essere resa esteticamente gradevole. Credo non vi sono più giustificazioni utili ad attenuare l’inegligenza legata all’evidente ritardo dell’inizio dei lavori per collocare il basolato. A questo punto, ovvero a distanza di anni, mi pare evidente si tratti di imbarazzante lassismo. Se ne fregano.

  3. belfagor

    Ci troviamo di fronte al solito metodo di pedonalizzazione stile “ catanese”: si chiude una strada con blocchi di cemento, si mettono quattro panchine, stile bare, quattro vasi con piante spelacchiate ( ma chi li fornisce queste piante?) e il gioco è fatto.
    Dove è possibile si aprono botteghe per il cibo da strada, gelaterie e bar con quattro tavolini che occupano lo spazio pedonale, qualche negozio di prodotti etnici e quattro bancarelle di prodotti taroccati.
    Chiaramente l’area pedonale non viene fornita di quei servizi essenziali ( parcheggi, bagni pubblici, controlli ecc. ecc.) .
    Proprio ieri è andato in onda un servizio sulla cosi detta “ ramba” palermitana, su TGS: il giudizio dei turisti e dei cittadini non ci è sembrato entusiasta.
    P.S. Se il Comune vuole nascondere, con queste pedonalizzazioni, le tante malefatte ( rifiuti, le 1000 bare, le strade disastrate, gli uffici comunali chiusi per ferie, l’acqua non potabile, depuratori che inquinano il mare, assessore inquisiti, i cantieri infiniti ecc.ecc. ), temo che l’operazione è proprio infantile.

    1. Normanno

      Intanto vanno fatte ed è un dato positivo che si facciano poi tutto il resto è venuto e verrà a seguire come è avvenuto da piazza san Domenico in poi in via maqueda e in corso vittorio emanuele.
      Inoltre le pedonalizzazioni non centrano niente con le bare e con l’immondizia, i problemi vanno affrontati separatamente ed è veramente infantile mischiarli e non fare niente solo perchè non si riesce a risolvere un altro problema. Il vero infantilismo è che abbiamo un’amministrazione comunale che vede tutto bianco e un’opposizione che vede tutto nero, cresceremo quando avremo un’opposizione che critica e incalza per le cose non fatte (e sono tante quasi tutte) e applaude per le cose positive fatte (poche),vorrebbe dire che quest’ultima pensa di avere a che fare con elettori maturi e non con bambini deficienti che non sanno giudicare cosa sta succedendo!

    2. Orazio

      Scrivi mattina, sera e notte ma non riesci a vedere il buono nemmeno laddovè c’è. Parti da un fatto e deragli dopo tre righe. Comunque sono contento perchè tra poco tu e quelli come te vivrete il vostro momento. Il “male supremo della città di Palermo” cesserà il suo mandato e con lui la sua squadra di colpevoli a prescindere. Così almeno speriamo che finisca stù triulu…

      Buon bagno. 🙂

  4. belfagor

    Nello sfascio generale l’unica cosa di positivo che in questi 9 anni l’amministrazione Orlando ha fatto sono le pedonalizzazione di via Maqueda e del Cassaro.
    Poi il modo con cui sono state fatte e il modo con cui vengono gestite è purtroppo un altro discorso.
    Per esempio , molti, anche vicini all’ amministrazione, mettono in evidenza il mancato aggiornamento del Pgtu (Piano generale del traffico urbano) .
    Il consigliere Tantillo, uno di qui consiglieri dell’ opposizione che “sostiene” Orlando( non ha firmato la mozione di sfiducia) ha dichiarato :
    “La Giunta sa perfettamente che questo non è il percorso corretto, perché le pedonalizzazioni vanno calate nel Pgtu. Ecco perché sono convinto che il piano delle pedonalizzazioni verrà rivisitato dalla prossima amministrazione. Non essendo le nuove isole pedonali inserite nel Pgtu, infatti, basterebbe un’ordinanza per cancellarle”.
    “ Le pedonalizzazione saranno trattate dalla commissione competente e dal Consiglio. Chiederemo una convocazione del dirigente dell’ufficio Mobilità urbana per comprendere i motivi così urgenti che hanno portato alla firma delle sei ordinanze”.
    Spero che Tantillo abbia torto però la “ fretta “ dell’ assessore Catania è un po’ sospetta.
    Non vorrei che il prossimo sindaco rimetta tutto in discussione .

    1. Normanno

      Quindi stai dicendo che per stare tranquilli sulle pedonalizzazioni e sul TRAM siamo COSTRETTI a votare sul candidato appoggiato da Orlando e dall’assessore Catania?
      Io purtroppo avevo questo sospetto me lo stai confermando adesso.

      1. belfagor

        ERESIA!!!!
        I candidati scelti o sostenuti da Orlando sono stati sempre gente incompetente o”fedelissimi ” o persone facilmente influenzabili( in parole povere, dei prestanome).
        Per esempio, ti sembra logico che a dirigere la RAP è stato chiamato un …….pensionato dell’ ENEL?
        Sarà certamente una brava persona ma che competenze ha nella gestione dei rifiuti?

        1. Orazio

          Dai curriculum che sono su internet si direbbe che sia un professore universitario con competenze economistiche, ma così come dici tu fa più social 🙂

          1. belfagor

            Calogero Caruso, pensionato dal mese di gennaio, è stato dipendente Italter e dirigente dell’Enel.
            Nel suo curriculum figurano anche incarichi di direttore nei settori sviluppo e ingegneria di società operanti nel settore delle energie rinnovabili.
            Nel suo sito si definisce “Consulente Energia e Fondi investimento presso proprio Studio ingegneria”
            Non risulta che sia stato professore universitario o che abbia esperienze nel settore smaltimento rifiuti
            Alla RAP per ora, oltre l’aumento dei rifiuti nelle strade ,ha fatto “dimettere” il direttore generale Li Causi .
            “Alla base della decisione presa da Li Causi ci sarebbero dissapori e contrasti (anche di natura caratteriale) con l’amministratore unico Girolamo Caruso”
            Caruso ha così commentato tali “dimissioni”:
            “ Il ruolo di direttore generale in una azienda come la Rap è fin troppo pesante e stressante, per cui è assolutamente comprensibile e giustificabile che un manager giovane, come Roberto Li Causi, opti per scelte diverse”
            Piccata la risposta dell’ ex direttore generale della RAP :
            “La Rap in questi anni ha affrontato e superato numerose emergenze e seppur giovane, come mi ha definito l’amministratore unico, non mi sono mai tirato indietro di fronte alle mie responsabilità”
            Poi manda un messaggio “velenoso “ all’ amministratore unico della RAP:
            “ Chi nella vita ha invece esperienze diverse trova oggettive e innegabili difficoltà nel governare un sistema complesso come quello della Rap.”

        2. Normanno

          Il problema è a monte cioè credere che la Rap pubblica posso fornire un servizio efficiente, qualunque manager per quanto bravo metti là fallirà sempre perchè la base non funziona e qualunque vertice se non ha gli strumenti per condizionare la base è impotente.
          Rap e reset dovrebbero essere privatizzate o almeno fortemente ridimensionate. Hanno affidato la manutenzione delle strade alla Rap è non hanno combinato assolutamente niente,hanno nominato un direttore generale e l’immondizia è sempre per le strade.
          E’ necessario un intervento definitivo e radicale senza fare ulteriori tentativi di migliorare ciò che non si può migliorare.
          Stesso discorso varrebbe parzialmente anche per l’Amat ma in questo caso si può essere meno drastici e per esempio si potrebbe scorporare il tram dagli autobus con una nuova società affidando anche il bike sharing e il car sharing ai privati come lime che già opera con i monopattini in sharing a Palermo

        3. Normanno

          L’errore di Orlando è pensare che dando più incarichi alle società municipalizzate si risolvono i problemi di bilancio e di efficienza e invece alle società municipalizzate bisogna dare il meno possibile se è possibile niente,

          1. Orazio

            Però non è che i privati siano meglio. A Catania la raccolta dei rifiuti urbani è in mano privata (Dusty) e la città è sporca. Certo non come Palermo ma il catanese non è lurido quanto il palermitano.

          2. Irexia

            Dissento profondamente dal pensiero che vuole il settore privato efficiente (e magari anche economico) e il pubblico ontologicamente inefficiente: se così fosse non si spiega perché in altre realtà comunali le cose gestite dalle società partecipate funzionino…
            Affidare ai privati significa appaltare e per fare ciò occorre non solo il tempo di bandire, selezionare e risolvere i tempi delle immancabili impugnazioni dei soggetti non vincitori, ma anche risorse in più da mettere in quanto, se il pubblico mira a prestare un serivzio, il privato ha come obiettivo fare utili, quindi per fare un servizio chiederà non solo il costo per prestarlo ma anche un margine di sovrapprezzo che costituirà il guadagno netto.
            Non solo, mentre le società comunali gestiscono tutto il territorio comunale, il privato potrebbe non avere interesse a raccogliere l’immondizia ( lo stesso è a dirsi per il servizio di trasporto pubblico collettivo) in quartieri difficili, così le gare potrebbero andare perse; a fronte di ciò il Comune potrebbe “spacchettare” il territorio comunale appaltando lo stesso servizio a soggetti privati diversi (ammesso che a quel punto vi siano società che vogliano operare nei contesti difficili, più pericolosi e quindi più costosi…). Il risultato sarebbe una grossa iniquità sociale; e se già ad oggi tale disparità esiste perché, ad esempio, gli autobus in centro sono più numerosi di quelli in periferia o l’immondizia in centro viene raccolta mentre altrove rimane a fermentare, noi oggi, cittadini tutti allo stesso modo e con uguali diritti e doveri, possiamo, e dobbiamo, alzare la voce e pretendere dall’unica Istituzione, ente territoriale, un servizio efficiente, ma domani, così facendo, la differenza di trattamento verrebbe legittimata e tanti saluti alla Repubblica Democratica di cittadini uguali e alla pace sociale!
            Cosa bisognerebbe fare allora, secondo me?
            Innanzitutto ritengo che cambiare manager non serve se questi non ha una squadra volenterosa e onesta con cui collaborare, risolvere l’annoso problema delle assunzioni a tempo determinato e fare selezioni serie sulla base del merito (a Parigi per fare il netturbino devi avere un diploma perchè devi avere le conoscenze per utilizzare anche veleni e diserbanti, ma non voglio sparare così in alto), razionalizzare il lavoro, formare il personale, controllare il personale (all’inizio del mandato ci furono tanti disonensti lavoratori trovati a riempire i serbatoi delle proprie vetture private con la benzina per gli autobus, poi il nulla fino alle recenti notizie dei cartellini timbrati da lavoratori non lavoranti) e licenziare gli infedeli al proprio datore, combattere l’evasione della TARI (l’imposta più evasa) così come pretendere che la Regione contribuisca come deve ai bilanci delle partecipate e poi, anche il cittadinio deve metterci impegno pagando le tasse o i biglietti dovuti (estendoendo il discorso anche al trasporto pubblico) e tenendo comportamenti corretti…

          3. Normanno

            In altre realta non lavorano palermitani selezionati spesso con criteri clientelari o peggio come orlando per rinserimento nella società di persone che avevano debiti con la giustizia.E’ una vita che spettimao che succeda qualcosa per vedere Palermo pulita evidentemente la strada percorsa è sbagliata.Io separerei il trasferimento rifiuti dalla raccolta dividerei palermo in settori come il centro storico,zona libertà eccetera e affiderei la raccolta ai privati con contratti a termine monitorando la qualità e l’efficienza del loro lavoro,per esempio nel centro storico il massimo della pulizia dovrebbe essere nel periodo luglio,agosto settembre quando arrivano i turisti e invece in quel periodo molti operatori rap sono in ferie o in malattia

    2. Orazio

      Ancora una volta scrivi tanto per scrivere. Parli di cattiva gestione delle zone pedonali però chiunque vada in quelle zone ha l’impressione di vivere in una Palermo migliore, quantomeno presentabile. Il basolato va bene, è concetto diverso da quello di “gestione”. La via Amari è brutta ma ieri era un cantiere a cielo aperto e oggi vuoi la passatoia d’oro. :).

      Sono solo pretesti per fare triolo.

      Parli di Tantillo, che auguro, che immagino sia il “tipo” di sindaco che ti piacerebbe ma dimentichi (o non sai) che da quando c’è stata la riforma dei Comuni e l’elezione diretta dei sindaci, tutti i Comuni procedono a via di Delibere di Giunta, tutti e di tutte le parti politiche.

      Ma certo, Catania è sospetto. 🙂

  5. danyel

    Vogliamo il basolato! Cercate di capire a che punto siamo con questa storia!

  6. Normanno

    A noi comuni mortali non è consentito avere accesso a informazioni così riservate!!Penso che uno come belfagor potrebbe ottenerle facilmente, ma figurati se il nostro mitico co-utente si impegna per smuovere le acque al fine di fare qualcosa veramente utile per Palermo. Tanto peggio tanto meglio! Corta vita ad Orlando

    1. belfagor

      Finalmente abbiamo capito chi è il responsabile dello sfascio a Palermo!!!!
      Se ci sono più di 1000 bare in deposito, se la città ha più di 300 tonnellate di rifiuti nelle strade, se le acque del golfo di Palermo sono inquinate, se le strade e i marciapiedi sono dissestati, se i ponti Corleone e Oreto sono pericolanti , se l’acqua è piena di mercurio, ecc. ecc. la responsabilità non è del sindaco e dei suoi assessori, alcuni “ingiustamente” inquisiti dalla magistratura, ma di……. BELFAGOR.
      Un vecchio proverbio cinese dice: “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”.
      I presunti “stolti” sono furbi travestiti da sempliciotti, spesso persone intelligenti che si mettono al servizio del potente di turno . Il loro interesse è di dirottare l’attenzione e le colpe dell’ opinione pubblica ,non sui veri responsabili, ma su chi denuncia i problemi.
      In un discorso sul bene comune, il presunto “stolto” strumentalmente riduce tutto a banali questioni soggettive .
      Se la città è sporca la colpa e dei cittadini luridi, se i cimiteri sono pieni di bare insepolte la colpa e della gente che muore, se l’acqua non è potabile la colpa è del caldo, se le strade e i marciapiedi sono dissestate la colpa e di chi vuole transitare con la propria auto o a piedi.
      È una dinamica che avviene in qualsiasi ambito dell’esistenza umana, dagli scenari politici alle liti condominiali.
      La “deresponsabilizzazione” di chi ha il potere è il dirottare le responsabilità sulle vittime è una vecchia tecnica che qualche volta funziona.
      Se durante la prima guerra mondiale l’esercito italiano fu sconfitto a Caporetto la responsabilità fu dei soldati e non del gen. Cadorna o dei politici di allora che li mandarono allo sbaraglio mal armati e mal guidati.
      Se durante il fascismo la gente moriva di fame la colpa non era di Mussolini e dei suoi gerarchi ma degli antifascisti che criticavano il regime.
      Se Palermo è una città allo sfascio la colpa non è di Orlando e dei suoi assessori ma di chi li critica.
      E visto che ormai tutti i cittadini lo indicano come il responsabile di tale sfascio allora bisogna trovare un capro espiatorio cioè qualcuno a cui scaricare tutte le responsabilità.
      Meno male che non siamo ai tempi dell’ inquisizione dove bastava dire che la terra non è piatta ma rotonda per essere accusati di eresia ed essere bruciati sulla pubblica piazza, tra la gioia dei tanti presunti stolti di allora.

  7. pippobrutto

    Comprendo il completamento della pedonalizzazione. Tuttavia questa comporta un ulteriore carico di traffico su piazza indipendenza, che già ora è un punto problematico che avrebbe bisogno di essere risolto. Inoltre, mi auguro che i soliti privilegiati che fino ad oggi passavano impunemente da porta nuova per andare al lavoro alla questura o alla caserma in piazza della vittoria, non godano del permesso di continuare a passare, alla faccia di tutti gli altri.

  8. loggico

    Io mi aspetto sempre che mobilità palermo prenda le distanze da certi commentatori mafiosi che difendono mafiosi.. costoro che si permettono di mortificare i palermitani senza che questi ultimi abbiano la possibilità di difendersi mostrano a tutti la loro incivile cattiveria ben celata dell’anonimato..

    Fulgido esempio di mafiosita, onore al merito 800a

  9. belfagor

    Pur non essendo un difensore, “ senza se e senza ma” del servizio pubblico, ritengo che ciò che scrive IREXIA e condivisibile.
    Sono per il servizio pubblico gestito, in maniera trasparente, da manager competenti e capaci, da personale motivato e selezionato con concorsi pubblici e con mezzi adeguati .
    Purtroppo spesso da noi tali servizi vengono gestiti da dirigenti incompetenti , selezionati tra i “fedelissimi”, e con personale scelto con criteri clientelari.
    Non ricordo quando è stato bandito , dal Comune, l’ultimo concorso pubblico per titoli ed esame ma temo siano passati tanti ….troppi anni..
    Se non ricordo male, all’ AMIA, in un certo momento, se un dipendente andava in pensione veniva sostituito da … un parente , chiaramente senza concorso.
    Molti hanno , a mala pena, la terza media, spesso ottenuta con i corsi serali.
    Molti dipendenti delle partecipate comunali, e non solo, sono stati scelti tra gli ex detenuti delle cooperative sociali .
    Tale pratica fu iniziata dal primo Orlando ma anche con il centro DX è continuato e si è …….potenziata.
    Se oggi negli uffici non riescono a fare un progetto è perché molti non hanno i titoli o le competenze specifiche.
    E quei pochi veramente capaci, spesso sono osteggiati dai “dirigenti” e dai vari assessori .
    Inoltre , nonostante i tanti scandali che hanno visto coinvolti assessori, dirigenti e dipendenti, quasi nessuno di loro, anche se condannati è stato licenziato.
    Ma di questo dobbiamo ringraziare anche i giudici del lavoro.
    P.S. Temo che difficilmente, se i servizi venissero privatizzati ,le cose migliorerebbero, anzi…….

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