Ratificato il finanziamento per la nuova pista ciclabile tra Stazione ed Università.

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Palermo – Un nuovo percorso ciclabile per gli amanti della bicicletta e che sorgerà grazie a fondi ministeriali. La giunta comunale ha infatti ratificato l’approvazione del progetto per la realizzazione di una pista ciclabile tra la stazione centrale e l’università, inserendolo nel piano della mobilità dolce.

Il progetto verrà realizzato utilizzando il finanziamento di 525.000 euro, erogato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riconosciuto anche alle città di Roma, Milano, Napoli, Padova, Bari e Pisa, che ha stanziato complessivamente circa 4 milioni di euro per la realizzazione di ciclostazioni e piste ciclabili per collegare le stazioni con i poli universitari

La pista ciclabile collegherà la stazione centrale con il Policlinico e con la cittadella universitaria e si connetterà con la pista ciclabile di via Ernesto Basile, prevista nell’ambito della progettazione della linea tramviaria.

 

Qui il nuovo percorso:

Via Tommaso Fazello, Via Vincenzo Errante, Via F.Paolo Perez, Via Carlo Pisacane, Via Salomone Marino, Via Delle Cliniche, Via N. Machiavelli, Via Pietro d’Aragona, Via Filiciuzza, Corso Tukory, via Ernesto Basile, Via Brasa.

L’intervento prevede inoltre l’installazione di sue semafori a chiamata in corrispondenza di un paio di punti noti per la loro criticità: intersezione Oreto- Fazello e l’intersezione   via E. Basile–via Brasa che tanti studenti universitari conosceranno per la pericolosità nell’attraversamento della strada.

 

Cosa prevede nel concreto l’intervento?

-l’utilizzazione di una porzione della carreggiata stradale esistente, fisicamente separata attraverso moduli spartitraffico longitudinali, (di dimensioni pari a 50 cm e h 15 cm, in conformità al dispostodell’art. 7 del D.M. 557/1999);
il rifacimento dell’intero fondo ciclabile da realizzare in conglomerato bituminoso mediante la scarificazione di una sezione della carreggiata stradale e messa in opera di conglomerato drenante ed ecologico addizionato con ossido di ferro e/o pigmenti colorati;
-la posa in opera della segnaletica orizzontale (realizzazione delle strisce di margine, attraversamenti ciclabili in corrispondenza delle intersezioni viarie, pittogrammi e frecce direzionali;
– la collocazione di segnaletica verticale;
-la collocazione di n. 2 semafori.

 

Cronoprogramma dei lavori:

– Marzo 2021 registrazione del Decreto n. 73/ 2021;
– Giugno 2021 Trasmissione scheda – relazione descrittiva ed elaborati grafici;
– Ottobre 2021 Definizione e approvazione progetto
– Febbraio 2022 pubblicazione bando;
– Marzo 2022 aggiudicazione;
– Agosto 2022 ultimazione lavori e collaudo.

 

Non resta che attendere che la burocrazia faccia il suo corso, non escludiamo qualche  piccola variazione del percorso, quasi obbligato vista la futura presenza della tranvia lungo corso Tukory. Sarà la volta buona nel vedere un percorso ciclabile con fondo rifatto e regolare?

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9 Thoughts to “Ratificato il finanziamento per la nuova pista ciclabile tra Stazione ed Università.”

  1. peppe2994

    Ottima la domanda finale, perché io ancora aspetto la famosa pista ciclabile costa sud-stazione-porto presentata in pompa magna, ed inutile dire che dopo anni non si è mossa una foglia neanche per sbaglio.

    1. punteruolorosso

      appunto

  2. esseti

    Ottima notizia naturalmente, speriamo si faccia presto e bene. Una sola curiosità, per quale ragione l’itinerario non comprende anche il polo universitario di via Archirafi? Suggerirei una variante qualora si fosse ancora in tempo…

    1. punteruolorosso

      da via archirafi passerebbe parte della pista costiera, annunciata anni addietro e silenziata dal tempo e dall’indifferenza di chi ci amministra.

  3. belfagor

    L EMERGENZA RIFIUTI ARRIVA ANCHE A MONDELLO : ANCHE LA PISTA CICLABILE INVASA DAI RIFIUTI
    GDS 1/07/21
    “Non solo la periferia, dunque, è piena di spazzatura ma anche Mondello. Una lunga sequela di sacchetti, ingombranti e rifiuti pericolosi in viale dell’Olimpo, viale Venere e nelle strade limitrofe.
    Oltre alla classica presenza di rifiuti ordinari, in mezzo si trovano casse di frutta, secchi ed elettrodomestici.
    Il caldo torrido delle ultime settimane ha liquefatto frammenti di organico creando pozzanghere fetide.
    In viale dell’Olimpo torri imponenti di sacchetti frammisti a casse di birra e fogliame.
    Completa il disastro l’ostruzione della pista ciclabile. Impraticabile causa rifiuti.”

    Forse ancora i nostri “amministratori” non hanno capito che prima di progettare nuove piste ciclabili devono risolvere le gravi emergenze della città : i rifiuti, la manutenzione delle strade, la viabilità .
    Se cumuli di immondizia si depositano a Mondello e la pista ciclabili è impraticabili a causa dei rifiuti, vi immaginate cosa succederà in corso Tukory e dintorni?
    Le strade strette sono intasate da auto e mezzi pesanti, che non possono percorrere viale Regione siciliana, i cumuli di rifiuti ostruiscono i marciapiedi e riducono la carreggiata , i parcheggi sono introvabili , la presenza di due degli ospedali più importanti della città, i tanti commercianti abusivi che occupano i marciapiedi e le strade ecc.ecc..
    Ma dove pensano di far passare la pista ciclabile ?
    Leggiamo che il progetto prevede “l’utilizzazione di una porzione della carreggiata stradale esistente, fisicamente separata attraverso moduli spartitraffico longitudinali “
    Ma le auto, gli autobus e i TIR dove transiteranno?
    L’articolista non esclude “ qualche piccola variazione del percorso”, quasi obbligato vista la futura presenza della tranvia lungo corso Tukory.
    Ma i progettisti non sono stati informati della futura presenza del tram?

    1. Perché questo tracciato lambisce appena corso Tukory (la parte iniziale) per immettersi poi in strade decisamente più interne.
      I bus sia all’andata verso la stazione che al ritorno in direzione di via Basile non verrebbero intaccati anche perché la ciclabile sfrutterebbe parte del percorso in promiscuo con la corsia preferenziale bud di via Pisacane.
      Il mio dubbio è lungo via Perez, strada già abbondantemente incasinata. Avrei scelto qualche altra strada prima per potersi immettere con via Errante. Ecco perché prevedo qualche modifica progettuale.

      1. belfagor

        Se il tracciato della pista ciclabile coinvolgerà queste vie (Via Tommaso Fazello, Via Vincenzo Errante, Via F.Paolo Perez, Via Carlo Pisacane, Via Salomone Marino, Via Delle Cliniche, Via N. Machiavelli, Via Pietro d’Aragona, Via Filiciuzza, Corso Tukory, via Ernesto Basile, Via Brasa ) e utilizzerà 50 cm. delle carreggiate stradali esistenti (+ 15 cm per i moduli spartitraffico longitudinali ), forse il problema esiste.
        Se “ via Perez è una strada già abbondantemente incasinata” via Feliciuzza, via Pietro d’ Aragona o via delle cliniche, sono dei budelli di strade prive o quasi di marciapiedi e molto più incasinate di via Perez e difficili da percorrere anche a piedi, figurarsi se viene inserita una pista ciclabile larga 50 cm + 15 cm.
        Tale progetto presenta le stesse criticità di spazio della “famosa pista ciclabile costa sud-stazione-porto” presentata, per ben due volte, in pompa magna e mai realizzata.
        Se esiste un percorso alternativo è giusto che venga realizzata ma , conoscendo la zona, i progettisti dovranno faticare molto per trovarlo.

  4. sornione47

    Ci preoccupiamo di realizzare sempre più piste ciclabili, ma non sappiamo farle a regola d’arte. La pista deve essere indipendente come una pista di formula uno, non deve incrociare attraversamenti stradali o pedonali, non deve interferire con i pedoni e con le autovetture: insomma non sappiamo farle: riconosciamolo. Sono peraltro molto pericolose per i ciclisti, per i pedoni e per gli automobilisti. Preoccupiamoci del servizio raccolta rifiuti che è inefficiente e sempre in emergenza, le cause le lascio immaginare. Ogni atto dell’amministrazione viene sempre criticato dagli avversari politici, ma lo fanno non per aiutare l’amministrazione, ma per demolire a vantaggio proprio e del proprio elettorato, quindi non interessa a nessuno il benessere della città. Si vede dai fatti.

    1. peppe2994

      Farle bene è impossibile per questioni di spazi. Non siamo in una città o paesello di nuova costruzione costruiti seduti intorno ad un tavolo con un piano urbanistico serio, quindi scordiamoci certe cose.

      Per il resto l’amministrazione non ha un euro, e per fare le cose bene servono i soldi, non due operai dell’AMAT che appongono cordoli, segnaletica e chi si è visto si è visto.

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