Linee tram, il Comune risponde ai rilievi di un gruppo di professionisti

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del Comune di Palermo circa la risposta dell’Amministrazione Comunale a delle osservazioni e rilievi espressi da un gruppo di professionisti in merito al progetto delle nuove linee tranviarie .  Proprio su un paio di punti che il Comune evidenzia (alimentazione ed emissioni) già a Gennaio scorso avevamo manifestato qualche seria perplessità alla luce di alcune inesattezze lette su un social media. Ma qui ci sono responsabilità del Comune che sul fronte comunicazione non ha di certo brillato.

 

Palermo – Il sindaco, Leoluca Orlando e l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, hanno scritto ieri una nota per rispondere, punto per punto, ai rilievi contenuti nel documento curato dall’architetto Teresa Cannarozzo, professore ordinario di Urbanistica presso la Facoltà di Architettura di Palermo e da altri professionisti ed inviato il 1° febbraio scorso all’intero Consiglio comunale e con il quale vengono proposte diverse modifiche progettuali al sistema tramviario di Palermo.
Sindaco e assessore hanno precisato che l’attività di gara ha preso spunto dalla Proposta di Studio di Fattibilità posta a base del concorso di progettazione, che includeva sia la linea “A” che il sistema “catenary free” e, dunque, “qualsiasi modifica su tali punti, sarebbe certamente foriera di ricorsi stravolgendo, a posteriori, i cardini del concorso, soprattutto per quanto riguarda le scelte tecnologiche”.

Orlando e Catania hanno sottolineato che, contrariamente a quanto scritto, il progetto è completo di tutti gli studi specialistici previsti dalla norma, redatti su solide basi scientifiche, tra cui sono compresi i Piani Economici e Finanziari, le Analisi Trasportistiche, le Analisi Costi Benefici e gli Studi Preliminari Ambientali”.

L’Amministrazione Comunale ha già inviato  tutta la documentazione relativa alla verifica di assoggettabilità a procedura Valutazione di Impatto Ambientale condotta dall’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente.

“L’esito positivo della procedura, in stato molto avanzato, auspichiamo possa fugare ogni dubbio residuo sulla qualità ambientale del progetto” –  sottolineano sindaco e assessore che rivendicano, altresì, l’assegnazione di oltre 300 milioni di euro per le linee tram A -B e C e parcheggi d’interscambio e che “il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, proprio apprezzando la qualità delle Analisi Trasportistiche, della Analisi Costi Benefici e dei Piani Economici e Finanziari ha concesso il finanziamento necessario per il completamento del sistema tranviario pari a € 481.000.000,00”, assegnando “il massimo punteggio consentito (300/300) all’analisi trasportistica del progetto, basata sulla robustezza dell’analisi e la rispondenza del progetto stesso alle previsioni di domanda.”

Per quanto riguarda i tracciati, Orlando e Catania  ribadiscono “la necessità e l’indifferibilità del potenziamento dell’asse portante Nord Sud, al fine di soddisfare la domanda di mobilità” e ricordano che “tra le opere della linea A rientrano, inoltre, estese ripavimentazioni delle sedi stradali e dei marciapiedi che eviteranno l’esecuzione, a carico del bilancio comunale, delle manutenzioni straordinarie urgenti e da più parti richieste. Non appare quindi perseguibile, nell’interesse della città, della mobilità sostenibile, dell’ambiente, della mobilità urbana la proposta di procedere solo con la realizzazione delle tratte B e C rinunziando alla tratta A”.

Inoltre il documento dimostra la validità, trasportistica ed ambientale, del sistema “catenary free”, mentre per quanto riguarda le opere accessorie, ”gli svincoli di Einstein, Calatafimi e Basile le previsioni per le aree archeologiche di corso Tukory e nuovi impianti a verde rappresentano una parte qualificante dell’intero progetto”.

Ad una delle critiche più rilevanti, e cioè le gravi “carenze progettuali” relative alla gestione dei sottoservizi, sindaco e assessore rispondono che “è stata sviluppata una campagna di indagini documentale, presso tutti i gestori di reti, e sul campo con una campagna di indagini con Georadar al fine di rilevare i sottoservizi interferiti. Questa campagna, la più estesa effettuata nello ambito urbano, ha comportato la redazione di circa 3.000 profili georadar per una lunghezza complessiva di circa 120.000 metri” e, inoltre, che “lo spostamento dei sottoservizi deve essere eseguito dai relativi gestori cui è stato disposto, a conclusione della specifica Conferenza di Servizio indetta dall’Amministrazione Comunale, lo spostamento entro il 31.12.2021”.

La nota poi ripercorre le varie tappe della programmazione e della partecipazione e sottolineando che l’Amministrazione Comunale ha improntato la propria azione nel rispetto degli atti programmatori esistenti alla data di avvio delle procedure e successivamente introdotti nell’ordinamento normativo.

Il progetto, evidentemente di ampio respiro e di grande complessità e valenza tecnica, è all’esame della Commissione Regionale dei LL.PP. e degli Uffici Ministeriali per l’espressione del parere tecnico di competenza.

Riportiamo qui nota integrale.

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21 Thoughts to “Linee tram, il Comune risponde ai rilievi di un gruppo di professionisti”

  1. Si va avanti con un sistema Tram obsoleto non adatto agli spazi minimali di una grande città già caotica come Palermo, dove invece serviva una moderna e veloce metropolitana sotterranea.
    In zona piazzale Einstein è un caos da quando c’è il Tram: faro a torre spento, strade scavate e non ripristinate, spariti centinaia di posti auto, traffico auto impazzito, smog decuplicato, accesso su via Holm da via L.da Vinci bassa sbarrato, confluenza via Migliaccio su via L.do da Vinci è un disastro.
    Se non si risolvono prima i problemi creati, come si vuole andare avanti?
    Per me è follia…

    1. Orazio

      In via Leonardo da Vinci, rotonda annessa, c’è il caos da sempre. Se però si sale sul tram il caos diventa un brutto ricordo. Da Notarbartolo al La Torre in 10 minuti, a Calatafimi in 10 minuti, alla Regione Siciliana (Funzione Pubblica) in 5 minuti, a Mediaworld in 5 minuti. Completando il sistema sarà possibile rivoluzionare il modo di muoversi. E’ questo che in tanti si ostinano a far finta di non capire. La metro ok, ma la metro ha stazioni ogni 1000/1500 metri, il tram ogni 400 metri. Anche qui non occorrerebbero sottotitoli.

    2. Orazio

      Ed inoltre, per prendere il tram si impiega un secondo, per accedere alla metro occorrono almeno 5 minuti.

      Una linea di metro ok… una linea sull’asse principale potrebbe andare, ma il tram con la sua capillarità non perderebbe il suo ruolo essenziale.

  2. punteruolorosso

    fra i rilievi dell’ottima cannarozzo c’è anche il fatto che la linea centrale è sovrapposta alla futura metro leggera, su cui né quest’amministrazione né quelle candidate a sostituirla hanno speso una parola. è chiaro che la metro leggera serve come il pane. si pensi anche a quella.
    per il resto, mi piacevano i fili.
    fondamentali il prolungamento da notarbartolo a giachery e il prolungamento della 4 da calatafimi a centrale, passando da orleans.

  3. L’unica perplessita’ e’ che avere tutti questi cantieri contemporaneamente aperti crea paralisi alla citta’ , non sarebbe piu’ logico lavorare TUTTI a turno su un cantiere FINIRLO riaprire la strada e passare al successivo?

  4. cirasadesigner

    Se si continua ad essere partigiani di un mezzo piuttosto che un altro, intanto non si capisce nulla di pianificazione dei trasporti e poi non si fa nessun servizio anche in termini di confronto. dialettoco.
    Il tram come hanno ben detto coloro che mi hanno preceduto, è un sistema di trasporto completamente diverso dalla Mal e non per questo sostituto l’uno dell’altro.
    La sua capacità di trasporto e la sua facile istallazione, fanno di questo mezzo il candidato migliore epr un trasporto integrato. Palermo paga un immobilismo fatto di decenni di ritardo, amplificato dalla caotica crescita senza pianificazione conosciuta nei decenni 60/70/80.
    In questi 30 anni Palermo è passata da una estensione di 700ha a 7000, decuplicata dunque, senza che i servizi seguissero il suo “sviluppo”. Adesso si deve porre rimmedio a questo “sacco” che tra le altre cose, caso tipico da Roma in giù, è stato mosso sia da parte pubblica che privata.
    La localizzazione dei quartieri perifierici di edilizia popolare ha infatti costituito il vero problema, allocare i quartieri popolari in periferia come si è fatto ha causato poi i successivi problemi di viabilita e spostamento di masse cospicue di popolazione. Tutti i principali quartieri di edilizia popolare hanno consentito poi le speculazioni edilizie private perche terreni prima solo agricoli divennero edificabili senza che si rispettassero i canoni minimi di una urbanistica pianificata. Basta osservare quello che successe dopo sui vari assi. Il Cep e Borgo Nuovo, Bonagia, lo Sperone, lo Zen solo per citare i più grandi. Se è vero che si deve potenzire l’asse Sud/Nord che partendo dall’ingresso di Via Oreto Nuova fino al quartiere San Filippo Neri si può creare quella dorsale di trasporto pubblico di massa al quale necessarialente si devono collegare come diramazione le nuove linee del tram.
    È insensato pensare a più linee di metro leggera sia per i costi che avrebbe sia per i tempi di realizzazione, forse un domani una seconda direttriche potrebbe essere quella mare / monti che dal centro porti alle falde di Monreale andando ad intersecare la prima in maniera perpendicilere ma al momento sarebbe troppo solo immaginarla. L’integrazione di queste linee con il Passante Metroplitano, l’Anello ferroviario e il tram, darebbe davvero la possiblità ai palermitani di poter lasciare l’auto in casa, o meglio di liberersene del tutto, perche se si continua a pensare con la stessa ottica, non si è capito che il vero probmema è il numero di mezzi circolanti che dovrebbe essere quanto meno dimezzato e qui mi rifaccio al primo commento che trovo del tutto miope e senza argomenti validi da esporre.
    Avendo vissuto per anni a Bruxelles città nella quel il sistema tranviario non è mai stato abbandonato ma anzi potenziato invece insieme gli altri mezzi di trasporto, si capisce bene come l’unica maniera per risolvere il problema sia creare un sistema integrato che parta dalla Mal al monoppatino, passando per il tram i bus e tutte le altre infrestutture gia presenti che attendono solo di essere razionalizzate e sfruttate a dovere a cominciare dal Passante che da solo risolverebbe il carico di veicoli che dalla città metrolipitana arrivano a Palermo…

    1. matteo O.

      La domanda che ho sempre fatto, e a cui mi pare nessuno mi abbia mai risposto è: perchè per l’asse nord-sud non si è previsto di fare prima la metro e poi eventualmente il tram?
      Il senso della domanda sta nel fatto che la metro assorbirebbe molti più utenti ed eliminerebbe molte più auto dalla strada. Dopo, visto che sono mezzi diversi e con scopi diversi, su quell’asse ci farei anche il tram qualora risultasse necessario (non mi fa onestamente impazzire l’idea di una via centrale che potrebbe essere tutta completamente pedonale e che invece diventerebbe così, mezza pedonale e mezza no… però ok, è un mio gusto estetico).
      Mi sembra che sarebbe stato più utile lavorare da subito su un sistema integrato con anello tramviario (Notarbartolo, Foro Italico, Università, Borgo nuovo) + linee esterne tipo Bonagia e MAL sull’asse centrale.
      Magari è un problema di finanziamenti? Gli anni per progettarla Orlando li avrebbe avuti tutti

      1. matteo O.

        Sinceramente anche io l’ho sempre pensata così, ma visto che in questo sito più volte la gente ha difeso la scelta a spada tratta, volevo capire se magari c’era qualche motivo che è a me sconosciuto. Ad oggi non mi ha ancora risposto nessuno eppure ho posto questa domanda altre volte.
        Spero ancora che ci sia una reale motivazione altrimenti…. ma sinceramente mi sembra che la gente difenda l’idea perchè (a causa della inadeguatezza della macchina comunale) pensa che sia l’unica infrastruttura che verrà fatta e quindi si dice “meglio questo che niente” (anche considerando che il tram porterà con se la riqualificazione di molte aree cittadine (cosa che comunque si sarebbe potuto fare in modo uguale o migliore anche con la MAL).
        In ultimo mi preme sottolineare la terribile occasione persa di una vera riqualificazione di mondello, che si sarebbe potuta pedonalizzare per intero, creando un’enorme area dove passeggiare, correre, andare con i pattini/skate/bici, un pò in stile California (cosa che con il tram in mezzo non si potrà realizzare del tutto)

      2. cirasadesigner

        Provo a dartela io una risposta, sperando di essere chiaro.
        Premetto con il dirti che per via professionale, ho vissuto qualche anno fuori in Belgio a Bruxelles città che malgrado le sue attauli 4 linee metropolitane continua a sviluppare la sua rete tranviaria che gia conta 19 linee, ma mi è capitato di elaborare dei progetti in Francia a Lille dove appunto hanno per primi realizzato un progetto di Mal gia più di 30 anni fa.
        La Mal di Palermo o meglio lo studio di fattibilità che ben diverso di un progetto esecutivo, dava una idea di una linea sull’asse Sud/Nord della città che si attestasse da un lato allo svincolo Oreto con relativo deposito dei convogli e parcheggio scabiatore e arrivo allo Zen anche li era previsto un parcheggio.
        Quel progetto di cui Cammarata realizzo pure degli splendidi poster che rimasero famosi prevedeva gia allora una spesa pari a quasi1 miliardo di €, ai costi attuali sarebbero almeno 1,5… per questo in una seconda analisi di progetto si ipotizzo’ che la linea arrivasse a Notarbartolo.
        Quindi ecco una prima serie di risposte alle tue domande.
        L’emergenza del trasporto pubblico in città con consentirebbe il lusso di procedere alla realizzazione della Mal perche occorerebbe tanto, troppo tempo per completare il progetto, mentre nel frattempo la realizzazione delle prime 3 nuove linee e poi delle successive 4 sarebbero un toccasana per la citta e la sua mobiità.
        Sicuramente questa soluzione per questo asse non sarebbe sufficiente ma con i numeri attuali di passeggeri credimi saremmo almeno a 10 volte tanto per cui in attessa che il progetto della Mal possa passare da semplice studio a progetto esecutivo per poi trovare i finanziamenti, la città avrebbe risolto in parte i suoi atavici problemi di mobilità considerando che nel frattempo queste linee contribuirebbero a rivedere molte delle strade interessate e consentire la pedonalizzazione di importantissimi assi viari oggi desolatamente diventate strade fantasma.
        Quindi qui non si tratta di essere tifosi o meno di una squadra ma di vedere le cose con obiettività e realismo.
        Spero di essere stato chiaro…
        cordialmente Architetto/urbanista
        salvo Cirasa

        1. punteruolorosso

          bravo cirasa. intanto prendiamoci il tram

        2. matteo O.

          Cirasadesigner grazie della risposta. Quello che mi dici conferma in pare la mia idea, ossia che l’amministrazione comunale, che è in carica da 9 anni se non erro, non ha mai risistemato il progetto MAL. Questo si traduce nella scelta pragmatica di fare il tram perchè di più veloce realizzazione e subito cantierabile grazie ad un progetto esecutivo.
          La cosa triste in tutto questo è che il tram, per l’asse nord sud, è una scelta di secondo livello che viene fatta per i motivi che hai citato sopra.

          Infine ribadisco che far passare il tram a ridosso della spiaggia di Mondello è davvero un’occasione persa per l’intera pedonalizzazione del litorale (l’avrei fatto passare dalla parallela, spazio permettendo).

  5. Orazio

    Come si fa a parlare di ideologia riguardo ad una scelta trasportistica? Ideologia sarebbe un concetto ben diverso, più serio, profondo ed importante che la semplice scelta di mezzi di trasporto di massa in una città. Si tratta di sistemi di idee a base, riferimento e guida di intere società o di parte di esse. Sinceramente non mi pare possa parlarsi di “ideologie” tranviarie o ferroviarie o automobilistiche o filoviarie. A meno di voler fare discorsi a livello di barbiere e lì diventa una scelta ideologica pure quella tra aglio e cipolla nella salsa di pomodoro. Ma si può anche aspirare a livelli di dibattito più elevati che quelli da sala da barba, appunto, o da social-network.

    Purtroppo un fattore che inquina il dibattito, oggi, è l’uso improprio di termini con la convinzione che si tratti di uso appropriato e a tal proposito mi piace richiamare quanto illustri osservatori (non io) della attuale società italiana ed illustri istituti di statistica hanno sostenuto circa le moderne forme di ignoranza nella società italiana di oggi.

    E poi: le idee a supporto delle scelte trasportistiche del Comune di Palermo sono state qui illustrate da tanti e pure la testata, con le sue firme illustri, ha dedicato diversi lunghi articoli a spiegazione delle idee portanti della scelta “tram”. Possono condividersi oppure no, è normale. Ma qualcuno non perde tempo a leggere a ritroso e preferisce inquinare il dibattito oppure proprio non capisce ciò che gli altri scrivono.

    1. matteo O.

      Si però io ho fatto una domanda concreta dicendo anche che magari non ho la risposta perché sono male informato. Ad oggi nessuno mi ha risposto… e poi spunti tu che fai un bel discorso su come la gente sia ignorante o non capisca i testi scritti, però alla mia domanda semplice e non pretenziosa, si continua a non rispondere.

      1. Orazio

        In alto a sinistra c’è un’iconcina con la lente d’ingrandimento, prima la clicchi e poi scrivi “tram” e troverai l’essenziale di ciò che cerchi.

        1. matteo O.

          Orazio che bella risposta saccente ad una mia domanda educata e senza preconcetti.
          Visto che sai leggere benissimo, a quanto pare meglio di me, potrai vedere che ho chiesto gentilmente se qualcuno aveva info che io non avevo…. e no, questa informazione non l’ho mai trovata esplicitata bene negli altri articoli legati al tram che ho sempre letto. Ma visto che si ci può anche sbagliare o perdersi qualcosa ho chiesto gentilmente se qualcuno aveva una risposta a questa domanda.
          Ebbene proporre da parte tua di rileggere 40 articoli con centinaia di commenti è una risposta veramente ridicola, che stai dando semplicemente perchè non sai rispondere alla domanda.
          Ma ti prego, se hai una risposta scrivila pure, sono sempre disposto ad imparare… per questo faccio delle domande.

          1. Orazio

            Bene bene, 🙂 pazienza… sono mesi che alcuni scrivono (scriviamo) di questi temi, ma se hai bisogno del suntino per me lasciamo perdere, vuol dire che farai a meno delle fesserie che penso.

    2. Orazio

      Ideologica si(c!).

      Quanto ai cinque minuti possono essere 3, 4 e pure 10, dipende dallo stato fisico di ciascuno e da quanto è profonda la linea. Non devo convincere nessuno e soprattutto trovo sterile entrare in questo poco fecondo campo di discussione.

      1. peppe2994

        Non è esattamente così che funziona eh. I soldi non ci sono mai per nulla, ma devono spuntare per tutto. Questo è il compito di uno Stato e della politica.

      2. A me non risulta che il mutuo negato riguardasse la costruzione delle linee tranviarie bensì per opere accessorie di altro tipo. Detto questo, la quota di fondi di pertinenza statale c’è e sono soldi impegnati. Tocca a chi di competenza e cioè alla politica, come dice peppe2994, fare sì che questi impegni vengano concretizzati in opere.

      3. Orazio

        Il consiglio comunale ha (per ora) bloccato i fondi per le opere accessorie, vuol dire per tutto ciò che sta attorno al tram, arredo urbano compreso. Il tram è finanziato e si farà. Se di sfregio si tratta, non è uno sfregio a Orlando e Catania ma alla città. Se non sui tratta di sfregio… ok onesto dirottare i soldi ai cimiteri e ad altro in sofferenza. Ai posteri l’ardua sentenza.

  6. Giuseppe

    Si Parla tanto di lasciare l’auto a casa. Ma dico io,ma con le spese che costa mantenerla,bollo, assicurazione, carburante, manutenzione ecc. ,stiamo scherzando?! Iniziamo ad abolire il bollo! che grava la tasca del cittadino e poi parliamo di detrazioni per le spese di manutenzione,e sarò io a prendere il famoso tram. Vi ricordate della famosa Ztl2? appunto! pagheremo pure a centinaia di euro di tasse. Quindi, sig.sindaco si concentri di più a far mantenere pulita Palermo che è piena di discariche a cielo aperto, marciapidi sporchi e servizi che lasciano a desiderare. Ritornado al tram,va bene per le linee capillari, ma quella lungo l’asse via Roma è una follia. La mal è azzeccata “veloce e versatile”.

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