Dopo 7 anni via Maqueda diventa area pedonale. Si accendono telecamere e dissuasori

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Palermo – Dopo ben 7 anni giunge al traguardo la definitiva pedonalizzazione di via Maqueda. Una storia cominciata a Settembre 2013 con la chiusura forzata della strada a causa del cedimento della copertura del Collegio San Rocco. Da quel momento qualche commerciante supportato da associazioni come la nostra e da una campagna lanciata da Repubblica-Palermo hanno saputo innescare interesse in questa strada oltre che la lungimiranza nel prevedere le prospettive di sviluppo grazie ad un’area centrale chiusa al traffico e le conseguenze:  un’opportunità di sviluppo commerciale oltre che a riscoprire una maggiore vivibilità di questi luoghi. Una minoranza che nel tempo ha saputo coinvolgere residenti e commercianti, che non ha badato a chi paventava crollo del commercio se non addirittura una desertificazione. Il resto è storia, l’istituzione fino ad oggi della ztl su via Maqueda e la graduale chiusura oraria della strada. Oggi non è più tempo da perdere e serve il tanto promesso basolato lungo l’intera strada, ulteriori telecamere per migliorare la sicurezza ma anche vigilare sul decoro.

Dal prossimo 3 agosto sarà istituita l’area pedonale in via Maqueda, nel tratto stradale compreso tra la via Cavour e piazza Villena. E’ quanto stabilito con un’ordinanza firmata oggi (N° 557 del 27/07/2020), che di fatto revoca quelle emesse nel marzo 2006 e nel maggio del 2017, che designavano la strada come “ZTL”.

L’accesso veicolare sarà consentito attraverso 14 varchi: il varco di accesso sarà quello di via Maqueda, angolo via Cavour, mentre quello di uscita sarà via Maqueda, altezza di piazza Villena.

L’area pedonale potrà essere attraversata proveniendo dalle seguenti vie: via Alessandro Scarlatti, varco in ingresso/attraversamento; via Trabia, varco in uscita/attraversamento; via Amico Ugo Antonio, varco in uscita; via Sant’Agostino, varco in ingresso/attraversamento, via Bandiera, varco in uscita/attraversamento; via Bari, varco in ingresso/attraversamento; Discesa dei Giovenchi, varco in uscita/attraversamento, via Napoli, varco in uscita; via dei Candelai, varco in ingresso/attraversamento; via Venezia, varco in uscita/attraversamento, via del Celso varco in uscita/attraversamento; Salita castellana, varco in ingresso/attraversamento.

L’accesso da via Cavour sarà possibile unicamente ai mezzi pubblici di emergenza, nonché ai residenti e ai fornitori delle attività commerciali che non possono accedere tramite gli altri varchi. Lo stesso varco sarà chiuso da dissuasori anti-sfondamento a scomparsa, il cui controllo avviene tramite un sistema automatico in grado di riconoscere la targa dei veicoli. I lavori di installazione dei dissuasori sono stati eseguiti dal Coime sotto il coordinamento dell’Assessorato per il decoro, guidato dal vicesindaco Fabio Giambrone che sottolinea “l’importanza per la città e per l’Amministrazione di poter disporre di maestranze in grado di realizzare importanti interventi, anche strutturali, per migliorare le condizioni di sicurezza e la vivibilità di Palermo”.

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6 Thoughts to “Dopo 7 anni via Maqueda diventa area pedonale. Si accendono telecamere e dissuasori”

  1. Binario

    Adesso bisogna investire idee e denaro per mantenere e rendere efficiente l’area.

  2. renard

    Ma notizie sul basolato?

  3. Irexia

    Molto contenta del risultato cui si è giunti a poco a poco inmodo da far percepire questo risultato condiviso, come naturale.
    Sul basolato però mi auguro che renda agibile la zona anche alle carrozzine e che invece non sia sconnesso e non metta alla prova inesistenti ammortizzatori di carrozzine e carrozzelle. Sul Naviglio grande, a Milano, hanno pavimentato con i ciottoli di fiume (questo hanno di tipico), e fatto 2 guide per i mezzi autorizzati, ma sono talmente strette che in carrozzina si ha una ruota che cammina sul liscio e una sui ciottoli e non lo trovo corretto per chi è costretto a muoversi su 2 queste ruote: civilità è consentire a tutti di uscire e non avere barriere architettoniche.

  4. moscerino

    Personalmente non toglierei l’asfalto, perché tutti devono poter godere delle bellezze palermitane senza ballare (persone con ridotta deambulazione, disabili psichici, carrozzelle e carrozzine), ma migliorerei la sezione stradale eliminando qualunque sorta di interruzione dei livelli portando al centro, con il loro raddoppio, delle caditoie e la sistemazione di piante per viali con vasi costruiti rialzati, rispetto al livello di calpestio, con annesse panchine coperte da pergolati, da allocare sfalsati l’una rispetto all’altra, come di conseguenza l’illuminazione, lungo l’intero percorso, fra due alberi e il corrispondente palo dell’illuminazione una vela con stampate tutte le aree più importanti della sicilia, che ogni anno le scuole elementari di Palermo dipingeranno, e delle fontanelle ogni tre piazzole.
    La sezione centrale della strada non deve essere meno di mt. 2,50, per i mezzi d’emergenza, le paretine di rialzo delle piante vanno ricoperte con ceramiche che raccontano la storia di Palermo e dei suoi abitanti, illustri e non.
    Cartelloni elettronici multilingue con funzioni touch e verbale, che indichino cosa e dove trovare i monumenti di Palermo (TUTTI).

  5. punteruolorosso

    oggi ci son passato, i blocchi di cemento sono ancora là

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