Manutenzione ciclabili e nuovi progetti, l’Amministrazione ci riprova

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del Comune di Palermo circa i prossimi interventi di manutenzione sulle ciclabili cittadini e la realizzazione di nuovi percorsi ciclabili già finanziati. Evidenziamo l’accoglimento della proposta delle associazioni (Mobilita, Palermo Ciclabile, Ciclabili Siciliane) di rimarcare con vernice rossa gli attraversamenti ciclabili al fine di evidenziarne la “presenza”. Tanti sono coloro che disconoscono il significato dell’apposita segnaletica stradale, tanti sono coloro che rischiano ogni giorno a causa del comportamento sconsiderato di alcuni automobilisti. Segnaliamo inoltre l’abbandono della promiscuità sulle corsie di  via Libertà tanto criticate qui dentro, come lo furono su via Maqueda in virtù del fatto che vengono a crearsi notevoli conflitti fra pedoni e biciclette. E proprio le bici devono sottrarre spazio alle auto piuttosto che ai pedoni. Prevista si la manutenzione della ciclabile della Favorita, ma in una visione più vasta non si parla più di chiusura parziale di un viale della Favorita, installazione autovelox ed altro ancora per renderlo più fruibile. Perché ad oggi l’elevata velocità all’interno del Parco della Favorita lo riteniamo un problema di primaria importanza.

 

 

Palermo – Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Mobilità Giusto Catania hanno tenuto stamani, a Palazzo delle Aquile, una conferenza stampa nel corso della quale hanno illustrato le azioni, gli interventi ed il cronoprogramma che l’Amministrazione comunale attuerà per lo sviluppo della mobilità sostenibile tra giugno e dicembre 2020.

Alla conferenza hanno partecipato, tra gli altri, l’Amat – che “riveste un ruolo strategico in questa iniziativa ed alla quale va il mio apprezzamento”, ha sottolineato il sindaco – rappresentata dal suo presidente, Michele Cimino e dall’ingegnere Domenico Caminiti, dirigente dei Servizi Speciali per la Mobilità.

Oltre a loro, presenti in videoconferenza,  liberi professionisti, esponenti delle associazioni di appassionati della mobilità su due ruote e semplici cittadini.
Il piano prevede la manutenzione degli itinerari ciclabili esistenti, la realizzazione di nuove ciclabili: Asse Nord-Sud, Asse Mare-Monti ed il Progetto “Go to school”, per poco più di sessanta chilometri complessivi.
I lavori partiranno già lunedì 15 giugno, con la manutenzione degli itinerari ciclabili esistenti – 48 chilometri in tutto – consistente nel rifacimento della segnaletica orizzontale bianca discontinua in mezzeria e continua di margine,  installazione di pittogrammi e frecce di direzione ogni 15 metri ed attraversamenti ciclabili ben visibili, in corrispondenza delle intersezioni.

Gli interventi di messa in sicurezza delle piste già esistenti – che da cronoprogramma dovrebbero concludersi nella prima settimana di settembre – riguarderanno le seguenti vie:

–       Via della Favorita, viale Diana, viale Regina Margherita (direzione piazza Valdesi), viale Regina Elena, viale Principe di Scalea, viale Regina Margherita (direzione viale Venere) viale Ercole, viale Diana (direzione piazza Leoni), viale Venere e via dell’Olimpo.

–       V. Messina Marine (da piazza Sperone a Stand “Florio”) Foro Umberto I, via F.Crispi, via Piano dell’ Ucciardone, via dell’Arsenale e via Quinta Casa;

–       Piazza G. Cesare, via Lincoln, via Archirafi;

–       Via Dante(dir. Monte) Via Dante (dir. Mare) Via Serradifalco, piazza P.pe di Camporeale, piazza Sacro Cuore e via G. il Buono;

–       Piazza Caponnetto (Giachery), via Don Orione, via A. Barca, via I. Rabbin, via M.L. King;

–       Viale del Fante (da viale Diana a via Case Rocca);

–       Via A. Rizzo, via A. Siciliana, via G.Alessi, via M. Rutelli, via G. D’Annunzio, piazza Unità. d’Italia, via G.Giusti, piazza boiardo, via R.Zandonai, via G.Borremans, via A. Pacinotti, via G.Galilei e piazza De Saliba;

–       Viale Strasburgo (dalla v. Maltese), via E. Restivo, via G. Sciuti, via E. Notarbatolo, via D. della Verdura,via M. di Villabianca, via G,C.A. dalla Chiesa, via P.Calvi, via P.Bertolino, via I. Carini, via marchese di Roccaforte.

Tra il primo luglio ed il 30 settembre, invece, è prevista la realizzazione della nuova pista ciclabile nell’Asse Nord-Sud che si snoderà per 3,80 chilometri lungo via Praga, via Ausonia (tratto via Praga-via De Gasperi), via Ausonia (via De Gasperi- via Emilia),  via Emilia, viale Campania (via Emilia- viale Lazio), viale Piemonte, via B.Giuliano, via G. Leopardi, via P. Mattarella (via Notarbartolo- via Almeyda), via P. Mattarella(via Almeyda- via C. Nigra) in promiscuo sul marciapiede, via P. pe di Villafranca (via Caltanissetta-via Dante).

Dal primo di ottobre a metà novembre partirà l’esecuzione della nuova pista ciclabile ASSE Monti-Mare (lunghezza 3 chilometri e mezzo). Le strade qui interessate sono: viale Michelangelo (tratto compreso tra via F. Paladini e via G.L. Bernini); viale Michelangelo (tratto compreso tra via G.L. Bernini e via Santuario Cruillas; viale Lazio (tratto compreso tra via Aspromonte e viale Campania); via Generale A. Di Giorgio; via Imperatore Federico (tratto compreso tra piazza Don Bosco e via della Favorita).

Il progetto “Go to school”, finanziato dal PON metro per un importo pari ad un milione euro per promuovere gli spostamenti casa-scuola, prevede la realizzazione, tra novembre e dicembre 2020, di una rete secondaria di percorsi ciclabili di connessione con le piste già esistenti e l’allocazione di nuove ciclo stazioni in via Mulini alla Zisa e via M.Piazza per la condivisione di biciclette biposto.

Sono stati coinvolti in questa iniziativa quattro Istituti scolastici”: “Pio La Torre”, “Ninni Cassarà”, I.T.I. “Vittorio Emanuele e Liceo Scientifico “A. “Einstein”.

Il primo percorso individuato ha come scuola “pilota” l’Istituto “Pio La Torre”; è lungo 3,80 chilometri ed interesserà la via D. Camarda, via L. Grassi, via M. Scoto, via degli Emiri, via Nina Siciliana, via F. Brunelleschi, via G.L. Bernini, via De Saliba (da viale R. Siciliana a piazza De Saliba).

Il percorso che ha come scuola di riferimento il “Liceo Scientifico Albert Einstein” è lungo 2,20 chilometri ed interesserà le vie Generale Di Maria, Generale Cantore, G. Cusmano (da via Cantore a via Catania), Catania (da via Cusmano a via P.pe di Villafranca), Campolo (da via Pacinotti a via Serradifalco), Lulli (da via Serradifalco a via Malaspina), U. Giordano (da via Zandonai a via Daidone), Daidone, Via U. Giordano (da via Daidone a via Notarbortolo) A. Boito (da via Notarbartolo a Piazza Tosti).

In questo caso è previsto il posizionamento di tre ciclostazioni in via Cilea (angolo via Zandonai), via Campolo (angolo via Pacinotti) e presso il Liceo A. Einstein, che vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti in largo Lavagnini e via Terrasanta.

L’Istituto tecnico Industriale “Vittorio Emanuele III” ed il Liceo Linguistico “Ninni Cassarà”  sorgono, infine, in luoghi dotati di itinerari ciclabili.
Il “Vittorio Emanuele III” è ubicato in via Duca della Verdura dove è presente la corsia riservata al Trasporto pubblico locale (TPL)ed è consentito in promiscuo il transito alle biciclette. Tale corsia si connette con la pista ciclabile di piazza Giachery e con quella di via Notarbartolo.
Il “Ninni Cassarà” di via Don Orione è servito dalla pista ciclabile che si snoda dalla via Ammiraglio  Rizzo a via Don Orione e prosegue lungo la via dell’Arsenale e raggiunge il Nodo Giachery.

In entrambi gli istituti sarà prevista la collocazione di due ciclostazioni a servizio degli studenti e del personale scolastico.

 

 

Foto: Giri di Boa

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18 Thoughts to “Manutenzione ciclabili e nuovi progetti, l’Amministrazione ci riprova”

  1. punteruolorosso

    cosa faranno alla favorita? ci sono dei tratti in curva pericolosissimi. dovrebbero fare le piste nel verde, utilizzando i sentieri o creandone di nuovi. in teoria sarebbe possibile arrivare da via crispi a mondello in bici, ma se invece si prova a farlo davvero non ci si riesce. via montepellegrino è una bolgia di camion per via del mercato ortofrutticolo. la stessa via crispi è frequentata dai camion ed è inquinatissima, sulla pista ciclabile hanno messo dei dissuasori che costringono il ciclista a scendere ogni 200m. arrivati in cima a piazza gen.cascino c’è la via imperatore federico parte alta, molto pericolosa. nessun attraversamento, nessuna pista ciclabile. si entra finalmente in favorita e lì c’è una pista, ma dopo qualche centinaio di metri scompare.
    si pensi a qualcosa di vero, ci vogliono percorsi omogenei nel colore e nello stile, riconoscibili da tutti.

    1. peppino1234

      Si pensa alle piste ciclabili, quando abbiamo un servizio di autobus dell’AMAT che e’ poco dire che fa schifo: oggi per caso ho avuto necessita’ di prendere il 101……..varie vetture che non si fermano perché al limite dei viaggiatori consentiti; dopo circa 15 minuti arriva un altro 101 pure al completo.Insomma ho avuto la “fortuna” di salire sul 104 e poi da via liberta’ finalmente la “grazia” di salire sul 101. Dopo coincidenza (per dire…) col 625…..altri 20 minuti di attesa….finalmente DOPO OLTRE UN ORA di viaggio arrivo a destinazione.
      L’AMAT puo’ gestire solo i tram, che per la loro capienza vanno bene.E poi si dice in via Liberta’ c’e’ il 101 non occorre il tram !!!!!
      Consiglio all’AMAT di sopprimere tutte le linee non indispensabili a cominciare delle inutili circolari di Mondello e lasciare solo 101 – 102 e 104 oltre ai tram.Forse cosi’ si riuscira’ ad avere un servizio accettabile.

      1. peppino1234

        Del resto,al di la del percorso del 101 si deve camminare a piedi perché il servizio e’ quasi inesistente e la gente prende comunque la macchina.

      2. huge

        Si parla di piste ciclabili. Intervento totalmente fuori contesto.

    2. Irexia

      D’accordissimo quando dici di percorsi omogenei, nei colori, nello stile, nel fondo… Ne andrebbe della sicurezza degli utenti e del decoro della città, che male non fa.
      Ho qualche titubanza nel percorso nel verde all’interno della Favorita: intendiamoci, bellissimo, su sterrato pianeggiante, curato, sarebbe favoloso, farebbe sentire in campagna dentro la città, però essere completamente fuori dalla vista delle persone su strada può essere pericoloso in caso di aggressione dalle fresche frasche… Bisognerebbe studiare un modo in cui questi percorsi nel verde garantiscano la piena sicurezza per i ciclisti

      1. punteruolorosso

        ok c’è il problema aggressione. non l’avevo considerato. potrebbe essere risolto da delle telecamere e dall’illuminazione? pista ciclabile luminosa. la pista potrebbe sorgere accanto al percorso podisti, che se non sbaglio è parallelo alla strada.

        1. Orazio

          Bene così.

          C’è però da dire che alcune di queste piste, quelle realizzate con la pavimentazione rossa allargando il marciapiedi (per semplificare, le piste dell’era Cammarata), oggi sono poco utilizzabili, vuoi perché c’è troppo affollamento di pedoni e la sede complessiva è stretta, vuoi perché finiscono contro una macchina posteggiata in divieto di sosta. Per esse non è previsto quanto invece previsto in via Libertà, cioè la realizzazione della pista sulla carreggiata. Occorrerebbe uno sforzo per renderle effettivamente fruibili.

          C’è da dire che in alcuni casi marciapiede + pista sono angusti ma ci sono spazi amplissimi (ma privati) che per lo più sono delimitati da dissuasori di varia natura e a volte sono raccordati con gradini per superare i dislivelli (sotto ci sono locali garage o magazzini). Questa è una caratteristica tutta palermitana: marciapiedi larghissimi ma per 4/5 privati. Vedi via Pacinotti, via Galilei, via A. Rizzo solo per parlare delle prime tre che mi vengono in mente.

          L’ennesima fetida eredità del sacco della città.

          Oltre che farne la manutenzione occorrerebbe privilegiarne l’utilizzo effettivo quindi.

          1. Orazio

            Ho scritto il messaggio fuori contesto per errore. Lo posto di nuovo al posto giusto.

        2. Irexia

          Illuminazione sicuramente sì!
          Come dici giustamente tu, le piste ciclabili sorgerebbero parallele alla strada e allora io penserei semplicemnte che tra queste ci fossero non dei guardarail ma delle protezioni tipo staccionata (non mi viene altro modo per descriverle, pardon) per garantire la sicurezza dei ciclisti, e che i cespugli (non gli alberi!) tra pista e strada fossero tagliati

  2. sebastièn

    Quella di tracciare delle piste all’interno del Parco della Favorita mi sembra un’ottima idea

  3. belfagor

    Apparentemente si tratta di una buona notizia, nella realtà è il solito progetto confuso in salsa ideologica.
    Infatti tale intervento non risolve i tanti problemi delle vecchie piste ciclabili .
    Il più importante è la situazione dell’asfalto di tali piste . La RAP da anni non rifà l’asfalto delle piste ciclabili, delle le strade e dei marciapiedi tanto che il Comune ha deciso di affidare ai privati tale servizio.
    Ma i tempi sono lunghi e incerti e non è sicuro che alla fine si riesca a raggiungere l’obiettivo. E nel frattempo ?
    Poi c’è il problema delle rastrelliere . Lo stesso assessore Catania ammette che il problema esiste :“ Le 120 rastrelliere sono poche e non adatte a mettere in sicurezza le bici che vengono rubate di continuo”
    Che fare ?
    Ci vogliono soldi che però attualmente non ci sono .
    Poi c’è il problema delle vecchi piste ciclabili “ insicure” che spesso sono condivise con pedoni , automobili e autobus. Le associazioni chiedono piste esclusive: “ Il ciclista non può condividere con pedoni,auto e bus “
    Le associazioni hanno chiesto al Sindaco di non sprecare soldi e tempo a restaurare piste ciclabili nate male e di approfittare di questa situazione per rifarle da zero. Ma Orlando e Catania da questo orecchi non ci sentono.
    Inoltre c’è il problema delle tante strade che non prevedono piste ciclabili, per esempio corso Calatafini, via Roma, via Terrasanta, Via Sciuti , viale della Libertà ecc.ecc. .
    Ma i tempi sono lunghi e i problemi tanti . L’assessore Catania sostiene che per via Roma :“ C’è un progetto di lungo periodo che cambierà il volto della strada :tram , bici e pedoni. Ma nell’attesa c’è poco da fare . Lo spazio , da quando la via è a doppio senso , è ridotto “
    Peccato che l’assessore Catania non ricorda chi ha istituito il doppio senso in via Roma

  4. Riccardo Masi

    Per un attimo mi ero illuso che nella foto ci fosse Palermo, poi ho capito: Bologna. Prendessero ad esempio Bologna, copiassero di pari passo certe politiche, molti problemi si risolverebbero con costi bassissimi.

  5. Metropolitano

    Io invece non ci sono cascato
    Del resto sul web mettono immagini e perfino video di luoghi impropri.

  6. Orazio

    Bene così.

    C’è però da dire che alcune di queste piste, quelle realizzate con la pavimentazione rossa allargando il marciapiedi (per semplificare, le piste dell’era Cammarata), oggi sono poco utilizzabili, vuoi perché c’è troppo affollamento di pedoni e la sede complessiva è stretta, vuoi perché finiscono contro una macchina posteggiata in divieto di sosta. Per esse non è previsto quanto invece previsto in via Libertà, cioè la realizzazione della pista sulla carreggiata. Occorrerebbe uno sforzo per renderle effettivamente fruibili.

    C’è da dire che in alcuni casi marciapiede + pista sono angusti ma ci sono spazi amplissimi (ma privati) che per lo più sono delimitati da dissuasori di varia natura e a volte sono raccordati con gradini per superare i dislivelli (sotto ci sono locali garage o magazzini). Questa è una caratteristica tutta palermitana: marciapiedi larghissimi ma per 4/5 privati. Vedi via Pacinotti, via Galilei, via A. Rizzo solo per parlare delle prime tre che mi vengono in mente.

    L’ennesima fetida eredità del sacco della città.

    Oltre che farne la manutenzione occorrerebbe privilegiarne l’utilizzo effettivo quindi.

    1. punteruolorosso

      questi marciapiedi privati sono ovunque. non so a quale tipo di logica obbediscano, forse all’idea di creare una fascia di sicurezza fra la portineria e la strada, da sempre utilizzata come pattumiera. molto spesso in questi marciapiedi privati ci sono anche delle aiuole rialzate, in cui i proprietari hanno piantato alberi ormai fuori moda come la yucca o certi cactus. molte aiuole restano invece sguarnite, e si riempiono di spazzatura. sui marciapiedi privati ci sono spesso i dehors delle gelaterie, i cui avventori utilizzano le aiuole per risolvere il problema di dove buttare coppette e salviettine.
      dicono che a palermo il tram e le piste ciclabili non vanno bene per via di strade troppo strette, ma si tratta di una percezione falsa. le strade sarebbero larghissime. basterebbe rinunciare al parcheggio (anche in seconda fila) e requisire una parte dei marciapiedi privati. so che essendo privati appartengono a qualcuno che esercita il proprio ius soli su quella striscia di marciapiede (pubblicità, affitti ecc.), ma per il bene della città si potrebbero trovare i soldi da dare a questi signori perché rinuncino a un poco del loro spazio in cambio di traffico più scorrevole, piste ciclabili e mezzi pubblici.

    2. Irexia

      Molto felice che qualcuno abbia fatto caso a questa strana anomalia: marciapiedi pubblici striminziti accanto ad ampli spazi davanti le portinerie dei palazzi nuovi…
      Volevo scriverne qua per poterne parlare diffusamente

  7. Salvatore Sano'

    ciao peppino1234, la linea bus102 che parte dalla Stazione Centrale alla Stazione Notarbartolo, potrebbe essere tolta, dato che già esiste un doppione e sarebbe la linea metrò che parte dalla stazione Centrale a Notarbartolo.

  8. Salvatore Sano'

    Salve, che fine ha fatto la pista ciclabile che partiva da via Lincoln fino a Mondello ? pista ciclabile funzionante fino a Foro Italico, poi viene interrotta per passaggio pedonale, uso percorso Cala per bici e pedoni, in uscita Cala riprende pista ciclabile, fino a P.zza Ucciardone.

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