Arredo urbano: in città si lavora alla segnaletica turistica

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Il Covid19 ha fermato sicuramente la stagione turistica e la città è adesso frequentata solo da palermitani, ma questo non ha peró fermato gli investimenti sul settore.

E’ infatti in corso un’attività di sostituzione e collocazione della segnaletica turistica a cura della Forent group srls

L’attività prevede:

  • collocazione ex-novo di 32 pali h.3.50;
  • collocazione ex-novo di nr. 16 bi-pali h. 4,00;
  • dismissione nr.6 pali h.3,50 ;
  • posa in opera di nr.148 cartelli turistici nelle misure di 35 x 125 e 25 x 125.
  • dismissione di nr.21 cartelli turistici in atto posizionati;
  • dismissione e riposizione in altri pali di nr. 15 cartelli turisti in atto esistenti;

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Su proposta del settore sviluppo strategico – U.O. promozione turismo del comune di Palermo, è stato affidato nel 2018 alla polizia municipale – servizio trasporto pubblico di massa e piano urbano del traffico, la progettazione di un nuovo “piano della segnaletica turistica di indirizzamento verso monumenti e siti del territorio comunale di Palermo”

Ultimato il progetto di che trattasi, il dirigente dell’area della polizia municipale – servizio trasporto di massa e piano urbano del traffico del comune di Palermo, comunicava di aver provveduto a trasmettere ad Amat, in data 15/4/2019, tutti gli elaborati progettuali, al fine di provvedere all’acquisto e collocazione della segnaletica prevista nel progetto come da contratto in essere Amat/comune di Palermo.

Ci sono voluti due anni, ma la città potrà finalmente avere dei nuovi cartelli che permetteranno ai turisti di orientarsi meglio in città e di passeggiare per la città senza doversi curare troppo di osservare mappe cartacee o su smartphone.

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17 Thoughts to “Arredo urbano: in città si lavora alla segnaletica turistica”

  1. danyel

    Che emozione ….. ho la pelle d’oca!

  2. katonmars

    Bisognerebbe chiedersi quanto la segnalatica e la cartellonistica in generale aiutino il turista o il semplice cittadino. Personalmente ritengo nulla. Ci muoviamo con GoogleMaps e StreetView. Drasticamente, abolirei completamente pali, cartelloni e indicazionu sul famoso Itinerario Arabo-Normanno. Che senso hanno questi cartelli piazzati in viale Strasburgo o in via Oreto? Sono solo inquinamento visivo.

      1. Irexia

        Hai ragione, temo che non tutti i cartelli pubblicitari in città abbiano le concessioni per essere lì… Anni fa ci fu uno scandalo in proposito…

    1. Orazio

      L’inquinamento visivo è un problema, ovviamente sono d’accordo. Per il resto dubito che muoversi guidato da una app sia il modo migliore per viaggiare.

    2. punteruolorosso

      giusto, secondo me i cartelli sono abbastanza brutti e producono inquinamento visivo. si pensi semmai a rendere amat pagabile con paypal, non tutti hanno la carta di credito. questo aiuta molto più dei cartelli, che spesso indicano il nulla.

    3. Irexia

      Non mi trovi d’accordo: giusto la settimana scorsa (puntata del 4 maggio) Report ha raccontato di come i programmi di navigatori sbaglino nell’indicare per esempio le meraviglie del Comune di Baunei in Sardegna o nell’indicare la strada corretta. Tra l’altro da uno studio si evidenziava come, usando questi dispositivi che dicano cosa fare, non si attivano certe regioni del cervello deputate all’orientamento e secondo è una perdita.
      Non dico di non usare la tecnologia, ma piuttosto di non ridurre tutto ad un solo unico modo di fare e lasciare invece a ciascuno di scegliere come arrivare, così anche chi ha il cellulare scarico o non lo sa usare potrà arrivare al duomo di Cefalù o alla Martorana. 😉

      1. Orazio

        Hai espresso pensieri totalmente coincidente con i miei e con le mie impressioni. Per me il viaggio è strumento di conoscenza e questa passa anche attraverso l’orientamento mentre lo smartphone ti rende passivo (e a volte sbaglia pure) oltre che col capo chino sullo schermo, da cui al massimo guardi il marciapiede. 🙂

        Ciò non toglie che uso anche la tecnologia per trovare la strada, ma solo se l’ho persa e sono stanco (ti parlo di situazioni estreme, non certo nel centro storico di una città europea).

        Situazione comica ma reale, a Roma: fermata autobus, io guardo la tabella, chi era con me apre l’app dell’ATAC e (faccia a terra ovviamente) sentenzia che il bus sarebbe arrivato tra 15 minuti senza accorgersi che il bus invece stava approcciando la fermata proprio in quel momento… che fa… sali o aspetti 15 minuti ai sensi di app? 🙂

    4. sebastièn

      Non tutti si muovono con GoogleMaps e StreetView, il mondo è vario (per fortuna).

    1. Irexia

      Contenta di leggere che qualcun altro si sia accorto di questi micro-cartelli!
      Con i miei occhi ho visto una fila di camper belgi che rallentando prima e fermandosi poi si è accostata al bivio per poterli leggere e capire dove andare: occorrono segnali di direzione, nello specifico di preavviso, che individuino la corsia per l’aeroporto (a destra) e quella per direzione città (a sinistra) con un corretto anticipo per incanalare il flusso dei veicoli

    2. Orazio

      Su viale Regione Siciliana dovrebbero mettere segnaletiche di tipo autostradale.

    3. vicchio65

      Non per salvare la segnaletica sul viale Regione, ma su quel ponte si dovrebbe andare a 40 all’ora…

      1. Irexia

        Vero, come in tutte le corsie di immissione, ma ciò non toglie che sia assente la segnaletica, verticale ed orizzontale, e ciò non va bene, a maggior ragione dato che si incrociano più flussi di autovetture

  3. se68

    Irexia, si è incredibile, dovrebbe essere, questo svincolo, così come altri, oggetto di esposto nei confronti del Comune di Palermo. Qua non si parla di, sacrosanta, estetica, ma di sicurezza.
    Ricordo che negli Stati Uniti, all’ingresso delle città, la segnaletica è così chiara, anche esteticamente gradevole, che non si può perdere neanche un bambino. So, per fonte diretta, che i turisti non amano entrare in macchina a Palermo, e non per il traffico, ma perchè non riescono ad orientarsi. Non è solo una questione di segnaletica, ma, se ci fai caso, la circonvallazione è, nel suo profondo squallore di arteria con linguaggio autostradale all’interno di un contesto urbano, un non luogo che non dà punti di riferimento. Personalmente a volte stento a distinguere lo svincolo di viale Michelangelo con quello di via Leonardo da Vinci…o via Belgio..mi oriento a volte solo con i cartelloni pubblicitari…..pensa tu uno straniero.

  4. belfagor

    Sono d’accordo con tale iniziativa. Tutte le città turistiche hanno un efficiente segnaletica e ogni monumento storico o di un certo valore artistico o storico, viene segnalato.
    Bisogna però vedere , quando tali cartelli turistici saranno installati, l’ utilità.
    Purtroppo le esperienze passate non sono state del tutte positive.
    Speriamo che gli errori e le lacune passate hanno insegnato qual cosa.

  5. Binario

    Oltre alla segnalazione puntuale dei siti di interesse turistico, bisognerebbe implementare altre informazioni di aiuto ai turisti, con contenuti tradotti quantomeno in inglese.
    Sulla segnaletica di Viale Regione Siciliana e sulla toponomastica in genere della città, non mi esprimo, anche perché credo non sia di competenza per questa azienda, pur facendo parte del sistema amministrativo comunale.

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