L’aeroporto di Palermo costretto a varare un piano per fronteggiare il crollo del traffico passeggeri

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A seguito della drastica riduzione del traffico aereo, che ha già fatto segnare in questi primi dieci giorni di marzo una contrazione del 50 per cento del numero di passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2019, Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino, ha varato un piano straordinario che servirà a ridurre i costi di gestione, per tentare di mitigare in parte i danni economici causati dal crollo del traffico aereo di queste ultime settimane.

Si punta principalmente alla razionalizzazione dell’efficienza energetica e alla rimodulazione delle operazione nel terminal, a partire dalla concentrazione e dall’accorpamento dei banchi check-in e dei gate partenze e arrivi. La società ha previsto anche la pianificazione dell’apertura dei varchi dedicati ai controlli di sicurezza e una serie di azioni che riguardano il personale, come lo smaltimento delle ferie residue, che i dipendenti dovranno fruire proprio in questo periodo, e il blocco delle prestazioni straordinarie. in aggiunta, per venire incontro ai lavoratori, l’azienda ha varato un programma di lavoro a distanza (smart working).

Il piano garantirà la riduzione dei costi operativi e il mantenimento dell’efficienza dei servizi.

“Dopo aver visto un periodo di forte crescita negli ultimi anni, l’aeroporto sta combattendo questa pesante crisi globale con l’unico scopo di garantire le attività e salvaguardare i posti di lavoro – afferma Giovanni Scalia, amministratore delegato di Gesap – In questo clima surreale, è stato necessario varare un piano straordinario per il contenimento dei costi, augurandoci di superare rapidamente questo periodo e riprendere le attività con più forza”.

Ci teniamo a precisare che misure simili, se non peggiori, sono state adottate da tutti gli aeroporti italiani.


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