Piazza Bottego: ultimata la sistemazione a verde

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Completati nei giorni scorsi i lavori di sistemazione a verde della piazza Bottego fra via Napoli e via Roma.
Liberata a luglio del 2018 da un cantiere abusivo, nella piazza erano stati eseguiti dei primi lavori di sistemazione con l’installazione di elementi di arredo urbano.
Adesso, a cura dell’area del decoro urbano, arriva un prato verde, alcune piante e la sistemazione complessiva.
Per l’Assessore Fabio Giambrone, “è un piccolo ma significativo intervento di recupero che restituisce ad una piacevole fruizione uno spazio cittadino che era stato negato per anni.
Confidiamo nella sensibilità e attenzione dei commercianti e residenti che ci auguriamo contribuiscano con la loro presenza a mantenere questo spazio pulito e vivibile.”

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9 Thoughts to “Piazza Bottego: ultimata la sistemazione a verde”

  1. punteruolorosso

    Ottimo. Data l’altezza dei palazzi (costruiti in seguito alla distruzione del rione conceria) e il loro non eccelso valore artistico, sarebbe il caso di piantare grandi alberi come jacarande, melie o pioppi. Anche frassini o lecci. Il tiglio va bene a metà, ce n’è in viale del Fante e non sono in gran forma

  2. danyel

    Bello … anche se io avrei piantato qualche aiuola, con dei fiori .. comunque va bene, è gradevole!

  3. omega

    vediamo qunto dura…

  4. cirasadesigner

    Vedrete che da qui alla prossima estate sarà solo un ricordo… non capisco perchè a Palermo non si possa fare di meglio.
    Ma davvero credete che questo prato verde possa resistere al sole e all’incuria tipiche della nostra città?
    Ma davvero non si poteva immaginare qualcosa di diverso, cercando quanche albero che con il tempo possa fare un po di ombra a questo fazzoletto di verde?
    Credo che non esiste davvero alcuna nozione di bello e sopratutto di duraturo e basta mettere una panchina e si risolve tutto… Ma fatemi il piacere!!!

  5. Orazio

    A me piace così e pure mi piace l’assetto dato a Piazza Borsa. Il centro storico di Palermo è asfittico (nel senso buono, case alte e spazi stretti) e dare un po’ di respiro a mio avviso è il meglio che si possa fare. Evidentemente chi l’ha fatto (i tecnici che l’hanno progettato) intendeva le stesse cose che intendo io.

    Un albero comunque c’è. Non mi pare il luogo adatto ad impiantare un bosco.

    Quanto alla manutenzione pensare che venga effettuata dai commercianti locali è pura utopia, lo capisco, loro sono troppo impegnati a chiedere il transito delle auto… no, la ZTL… no, il senso doppio di marcia… no, il senso unico… no, i bus… no, i tram… boh… insomma tutto e il suo contrario. Però seriamente si potrebbe dare in gestione in cambio di pubblicità, cosa che a volte funziona.

    P.S:: se avessero messo tanti alberi le lamentele sarebbero state sul tipo di albero, su quanti rami ha, perchè ha le foglie e non gli aghi, perchè ha gli aghi e non le foglie, perchè è un arancio e non un pino, perchè è un Pino e non un Giovanni etc etc….

    1. punteruolorosso

      in generale mi piacciono gli alberi. i prati sono un po’ forzati. col nostro clima crescono dei bellissimi alberi esotici che nelle città d’europa si sognano. loro hanno i prati. noi abbiamo i limoni. il tiglio ha un bello sviluppo. spero che cresca bene, e che non venga capitozzato come si fa con molti alberi in città. deve avere spazio per svettare. in autunno le foglie ingialliscono e cadono, proprio come nel pioppo. non pianterei mai dei platani. qualche anno fa quelli di villa giulia sono seccati tutti, e in via libertà, per colpa del tram che passa di lì, non stanno tanto bene. in viale strasburgo e in via croce rossa, molti platani sono stati sostituiti coi bagolari, i famosi caccami. carini, ma non eleganti. un po’ riustici e per niente ombrosi. che ne dite delle eritrine? quelle che ci sono al foro italico?
      in mezzo a quei palazzoni non pianterei degli aranci, ma degli alberi alti. e per favore basta con la yucca. non se ne può più. quelli di guerrilla gardnering l’hanno piantata ovunque senza criterio, anche in spartitraffici stretti, dove quell’albero a zampa di elefante si prepara a spaccare i cordoli. e a sollevare l’asfalto. cari amici di guerrilla gardnering, grazie per il vostro lavoro di sensibilità, ma andate per favore da un botanico e fatevi consigliare su cosa mettere nelle troppe aiuole vuote della nostra orlandiana città. non perdete tempo a piantare trunzi di gerani, crassule arronchiate e pale di ficodindia. non siamo il messico. grazie.

  6. newpa

    E’ molto bella se si vedesse. Ci sono passato ieri mattina e l’ho vista perché sapevo che c’era. Nonostante la segnaletica verticale n.ro 2 che indicano divieto di sosta con rimozione forzata, le aiuole erano circondate di auto e furgoncini e nascondevano il verde. Inciviltà e menefreghismo nostro e di chi è preposto a far rispettare le regole.

  7. friz

    …carino, ma tanto per cambiare niente che passerà alla storia… certo, rispetto alla Porcata che hanno fatto a Piazza Borsa già questo è meglio… un piccolo passo avanti…. ma non ci voleva molto…. Non dimentichiamo che il resto del centro storico e tutte le periferie continuano ad essere abbandonate….
    E non dobbiamo neanche dimenticare che Palermo non è un piccolo paesino, ma è una Grande città… e in una Grande città bisognerebbe incominciare a ragionare come si fa nelle grandi città…. con interventi di Grande Qualità… coinvolgendo Grandi Artisti e In particolare Grandi Architetti…. ma mi sa che per interventi di questo tipo dovremo aspettare un nuovo sindaco…. questi, mi riferisco ad Orlando sa Giusto Catania e gli altri cinque anni, più di tanto non sanno fare… spero quantomeno che l’impianto di irrigazione sia stato fatto in maniera professionale, altrimenti il prato d’estate scomparirà…

    1. punteruolorosso

      è prevedibile che il prato scompaia. ha costi di manutanzione superiori a qualsiasi altro verde, e in tempi di friday for future si dovrebbe risparmiare acqua e andare su una flora adatta al nostro clima. non sopporto più il prato del foro italico, si potrebbe convertire in un bosco mediterraneo. pazienza se le facciate dei palazzi del lungomare vengono coperte.

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