La bici si blocca, si torna a piedi: qualche problema col bike sharing Palermo

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Il servizio di Bike Sharing è andato a regime già da un pò. Tuttavia, è sempre utile parlarne e segnalarne i problemi affinchè possano essere risolti dal gestore.

Quello che vi riportiamo oggi è il racconto di una serie concatenata di problemi verificatisi ad un utente. Pubblichiamo le sue parole per raccogliere ulteriori feedback da parte degli altri utenti. A voi è capitato qualcosa di simile?

Gentile redazione di Mobilita Palermo, sono da tempo un vostro assiduo lettore, volevo segnalarvi una situazione spiacevole che si verifica spesso con una realtà da poco presente a Palermo. Sto parlando del Bike Sharing: sono abbonato da 8 mesi e lo uso quasi ogni giorno per recarmi all’università (in realtà nonostante le loro mille promesse non esiste ancora uno stallo all’università e quindi lascio la bici alla stazione e poi faccio la strada a piedi).

Ho creduto fin dall’inizio in questo servizio, vedendolo come un possibile strumento di mobilità sostenibile, per evitare  l’uso della macchina tenendosi in forma al tempo stesso, ho addirittura pubblicizzato la cosa ad alcuni miei amici. Il problema che si verifica quasi ogni giorno è quello dell’ancoraggio della bici, quando si deposita succede infatti che il colore dello stallo a volte diventa verde (come dovrebbe essere), a volte arancione, a volte rosso, senza un reale motivo che non sia legato alla fortuna, rendendo così impossibile un successivo prelievo in quanto la bici risulta ancora in carico, con possibile addebito di credito. Il procedimento per sbloccare la bici è quindi quello di inviare una mail a [email protected] in cui si segnala il problema, scrivendo gli stalli dove si è presa e lasciata la bici e il tempo impiegato, ora questo potrebbe essere ammissibile una, massimo due volte al mese, non quasi ogni giorno, dovendo aver cura ogni volta che si è lasciata la bici di controllare l’app o il lampeggiamento dello stallo o ricordandosi i minuti impiegati ad effettuare un determinato percorso.

Stasera si è però raggiunto il culmine: scelgo di uscire in bici, la lascio allo stallo di piazzale Ungheria e mi dirigo in centro. Mi rendo conto dopo un po’ che la bici risulta, come al solito, bloccata, mando quindi una mail chiedendo informazioni urgentemente in quanto avevo bisogno di averla sbloccata entro mezzanotte per tornare a casa, non avendo alternative se non tornare a piedi. Ebbene dopo circa 3 ore dall’invio della mail non mi hanno ancora risposto costringendomi a tornare a casa a piedi, facendo una lunga strada. Ho anche chiamato il numero info ma ovviamente non ha risposto nessuno, ho chiamato anche il numero del car sharing cercando di avere informazioni li, ma neanche li ho avuto risposta.

Come fare per questa spiacevole situazione che si verifica ormai ogni giorno? Pago per un servizio che non posso usare, ho spesso dovuto chiedere ad altre persone di venirmi a prendere o ho dovuto pagare il biglietto di metro/bus per tornare a casa?qualunque lamentela fatta via mail al servizio bike sharing viene minimizzata, così come al punto informazioni . Vi è sono arrivate simili lamentele anche da altre persone o sono l’unico a cui si verifica questo problema? Non ha senso mantenere in funzione un servizio che funziona cosi praticamente a metà (per non parlare della qualità della bici, con il cambio spesso mal funzionante).

Perdonate lo sfogo ma credevo molto in questo servizio, l’ho aspettato tanto tempo e l’ho sempre usato con entusiasmo. Vi vedo tra i pochi che possono fare qualcosa per la nostra bella città quindi ho scelto di scrivere questa email di lamentele, non tanto fini al problema stesso, che indubbiamente sussiste, quanto alla risoluzione del problema, potendo cosi avere un servizio di biciclette condivise realmente efficiente.

Gireremo questa segnalazione all’ufficio competente, sperando di ricevere una pronta risposta.


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11 Thoughts to “La bici si blocca, si torna a piedi: qualche problema col bike sharing Palermo”

  1. belfagor

    “Vi è sono arrivate simili lamentele anche da altre persone o sono l’unico a cui si verifica questo problema?
    L’amico giustamente si pone questa domanda. Tutti gli utenti che usufruiscono del servizio di Bike Sharingd sono contenti oppure preferiscono stare zitti,? Francamente non so rispondere.
    Certo che se gli stalli sono mal funzionanti, l’assistenza è così “efficente” e , come scrive il lettore, la qualità delle bici scadente ” con il cambio spesso mal funzionante” ha senso mantenere in funzione un servizio simile ?
    Tra l’alro è assurdo che mancano degli stalli all’università , per cui i tanti studenti ( che dovrebbero essere gli utenti più interessati al servizio ) che usano tali biciclette sono costretti a lasciarla alla Stazione. Spero che la nuova assessora al traffico si interessi personalmente del problema e non faccia come il suo predecessore che non si degnava di rispondere.

  2. se68

    confermo, anche a me capita spesso lo stesso problema.
    L’ancoraggio è un terno a lotto.

  3. huge

    Siamo alle solite. Prima fanno le cose e poi le abbandonano a se stesse. Niente supporto. Niente manutenzione. Niente di niente. E un servizio che di per sé è già difficile fare partire quando è seguito con cura, nel caso dei commedianti del comune di Palermo è destinato miseramente a fallire. Come al solito complimenti per lo sfascio in cui quotidianamente lasciano la città. Nelle mani nessuno.

  4. cirasadesigner

    Ma di cosa stiamo parlando… Mentre a Palermo si discute del nulla, il mondo si evolve…
    https://www.o.bike

  5. Come al solito i nemici r’a cuntintizza.
    La mail di lamentele dell’utente elencava una serie di problemi ed esortava a cercare una soluzione. I commenti qua sotto sono il vomito stitico tipico del panormitano e non credo porti da nessuna parte.
    Sono utente del servizio da 2 mesi e devo dire che rispetto a quello di altre città in cui ho vissuto funziona discretamente bene. Il problema di cui sopra si è verificato una volta sola nella mia esperienza ma devo dire che è stato spiacevole. Noto invece con piacere l’aggiunta di nuove bici e di nuovi stalli.
    Ciò detto il servizio è molto migliorabile:
    – Non ha senso che il servizio non sia fruibile dalle 10:30/00:00 alle 7 del mattino.
    – L’app manca di una sezione “contatta” o “segnala un problema” ed in generale l’usabilità è mediocre
    – Mancano diversi stalli strategici

    Tuttavia devo constatare che parecchi palermitani non hanno idea della sua esistenza e/o sono finora stati scettici sull’uso di questo servizio e questo è un male, perché il servizio viene incrementato se l’utenza risponde positivamente alla sua immissione.
    Innanzitutto consiglierei a tutti di fare l’abbonamento annuale, che ha un costo irrisorio e poi proporrei di fare una raccolta firme per 2 azioni concrete:
    1 – Estensione del servizio h24
    2 – Tavolo incontro con Amat per discutere del miglioramento del servizio

    Chi è interessato ad unirsi per creare magari una campagna change.org? O magari gli amici di mobilita.org hanno qualche idea migliore? io non sono molto esperto di raccolta firme.

    1. saverioragusa

      Esattamente quello che penso io!andrebbero però implementate le stazioni, si parla da tempo di università e stazione notabartolo, ma l’ultima attivazione risale a dicembre dell’anno scorso(tranne il virtual park del country di Agosto). Andrebbe esteso a tutta la giornata sicuramente, garantendo anche un servizio clienti, per la raccolta firme non so quanto possa essere incisiva, forse meglio creare un gruppo facebook per avere realmente idea di quante volte si verificano questi problemi e di quante persone realmente usufruiscono del servizio.

  6. huge

    Se l’ancoraggio crea tutti questi problemi, significa che il design del sistema utilizzato è inadeguato e ne andrebbe progettato uno diverso. Magari sostituendo quegli orripilanti catafalchi dove vanno piazzate le bici con più eleganti colonnine. Una per bici. Cosa che tra l’altro renderebbe le stazioni flessibili. Se un giorno se ne volesse espandere una (o ridurre), basterebbe aggiungere/rimuovere una o più colonnine senza toccare il resto. Così come eventuali danni riguarderebbero una colonnina sola e non l’intera stazione, magari impedendone del tutto l’utilizzo.
    Tra l’altro ho notato che i pannelli sulle stazioni sono o danneggiati o totalmente scoloriti dal sole, dando un’impressione di degrado e abbandono. Sarebbe bello conoscere il genio che in fase di progettazione non ha pensato a questa problematica.

  7. huge

    Riguardo alla distribuzione delle stazioni e alla diffusione del servizio, non sarebbe una buona idea quella di pensare a delle stazioni all’esterno di grossi plessi scolastici di scuola superiore? Scuole da un migliaio di alunni potrebbero rappresentare un buon bacino d’utenza.
    S’invoglierebbe i giovani a usare la bici, magari anche tramite campagne di sensibilizzazione all’interno della scuola e si ridurrebbe il numero di auto che quotidianamente intasano le strade cittadine per accompagnare i ragazzi a scuola. Persone che si abituano così a considerare la bici come mezzo di trasporto in giovane età. Si potrebbe generare un vero e proprio cambiamento culturale.

  8. Huge, per quanto possa condividere le tue osservazioni le ascriverei al reame della fantasia. Il servizio è quello che è, e non è neanche tra i peggiori che si vedono in giro. Suggerirei invece di proporre delle alternative “fattibili”. La proposta delle postazioni vicino alle scuole è molto condivisibile certo e si può proporre, le altre credo che siano un po’ troppo dispendiose. Comunque la creazione di un gruppo facebook potrebbe funzionare ma non esclude la raccolta firme. Qualche suggerimento dagli amici di mobilita?

  9. guglielmo

    A Milano esiste il numero verde (gestito da atm=amat) al quale chiamare per risolvere questo tipo di problemi. Quel numero è attivo solo fino alle 24 e il servizio di prelievo viene sospeso da mezzanotte alle 7 del mattino (come a Palermo). Ci sono tante cose da migliorare, per esempio attivando un call center affidabile. Complessivamente sono molto contento di poter utilizzare il servizio bike sharing pure qui a Palermo.

  10. Per chi volesse contribuire ad accelerare i tempi di realizzazione dei cicloparcheggi in viale delle Scienze, è stata creata una Petizione online su Change.org:
    https://www.change.org/p/fabrizio-micari-bike-sharing-in-viale-delle-scienze?recruiter=40441176&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition

    è rivolta al Sindaco ed al Rettore

    Buona pedalata a tutti!

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