PETIZIONE | Restituite ai cittadini il verde di Villa Turrisi

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CHI: L’Associazione Parco Villa Turrisi insieme ai comitati e associazioni ambientaliste operanti nel territorio

OBIETTIVO: Salvaguardare e valorizzare uno degli ultimi lembi della ormai saccheggiata Conca d’Oro.

DOVE: PALERMO – l’area verde di interesse è quella compresa tra le Vie L. da Vinci, Casalini, Bonafede, Piazza Russia, Mammana, Beato Angelico e quella compresa tra Via L. da Vinci, Ruggeri, De Grossis, G. E. di Blasi e Politi.

COSA:

 1) Tutela conservativa di questa grande area verde e del baglio Torre Mango (tutela dalla cementificazione, dall’abusivismo edilizio, naturalizzazione dei corsi d’acqua, ecc.).

2) Realizzazione di un grande parco pubblico all’interno di queste aree

3) Realizzazione immediata di un primo nucleo del parco attraverso l’utilizzo delle aree già di pubblica proprietà: Greenway-parco lineare lungo l’ex tracciato ferroviario Palermo-Camporeale, argini e superfici dei Canali Borsellino e Passo di Rigano (in seno ad un più ampio progetto di corridoi ecologici per i parchi di ponente), alberatura dei terreni confiscati esistenti all’interno del perimetro descritto.

PERCHE’:

1) Benefici climatici: quali ricambio d’aria per flussi e correnti.

2) Benefici idrogeologici: poiché non essendo aree impermeabilizzate, i parchi consentono all’acqua meteorica di penetrare nel sottosuolo raggiungendo le falde acquifere e quindi il mare senza raccogliere agenti inquinanti ed evitando allagamenti sul piano urbano.

3) Termo-regolazione urbana: i parchi costituiscono il rimedio naturale per la diminuzione della temperatura in compensazione al calore sviluppato dalla cementificazione edilizia

4) Qualità dell’aria: la vegetazione arborea costituisce continuo apporto di ossigeno che consente, peraltro, di mitigare il rilascio in atmosfera di polveri, fumi ed anidride carbonica.

5) Biodiversità: le grandi aree verdi rimangono ultimo rifugio per molte specie animali che hanno visto distrutto il proprio habitat naturale (come barbagianni e gufi)

6) Socializzazione: i parchi urbani da sempre sono luoghi vitali per le attività ricreative e sportive, favorendo l’aggregazione e l’integrazione sociale.

E per le ragioni sopraelencate , vi invitiamo a firmare la petizione qui


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2 Thoughts to “PETIZIONE | Restituite ai cittadini il verde di Villa Turrisi”

  1. vicchio65

    https://qds.it/palermo-villa-turrisi-corsa-contro-tempo-burocrazia/

    Esempio di come le cose a Palermo si complicano in maniera incredibile!
    Non mi permetto di criticare senza sapere con precisione i fatti e le motivazioni, ma solo di osservare:
    – ci troviamo di fronte ad un manufatto abusivo (ufficialmente abusivo, in quanto in richiesta di sanatoria);
    – di ben 700 mq, diciamo che non stiamo parlando di “una veranda”…
    – una eventuale demolizione parziale “comprometterebbe la struttura dell’intera chiesa”…una costruzione di 700 mq difende la struttura di una chiesa?!? A parte che eventualmente si sarebbe dovuta demolire e ricostruire la chiesa, ma bastavano delle opere di rinforzo.
    – qualcuno, un pò dimenticato, ha detto “a Cesare quel che è di Cesare”…
    Auspicherei che l’Associazione Evangelica per i Rapporti Esterni rappresentasse la propria posizione, sopratutto cosa sta facendo per agevolare il Comune in un progetto, ritengo, condivisibile.da tutti.

    Poi, il diritto è diritto e si deve rispettare anche quando si parla di abusi.
    Speriamo che il guazzabuglio si possa dirimere al più presto, per il bene dei corpi ed anche delle anime…

  2. BELFAGOR

    QUANDO L’ IMMOBILISMO AMMINISTRATIVO CREA SOLO DANNI.
    Il caso del “ parco Turrisi” è un classico esempio di come l’ immobilismo amministrativo crea solo danni spesso difficili da sanare .
    L’ articolo pubblicato sul “Quotidiano di Sicilia” è emblematico.
    Aver tollerato che un privato, poco importa se si tratta di associazione religiosa evangelica, costruisse su un terreno destinato a verde pubblico è grave.
    Come sostiene il RUP : “ …..si tratta di “manufatti realizzati su area ricadente all’interno dell’area interessata dal progetto del giardino pubblico, la costruzione dei quali è ……..avvenuta successivamente all’imposizione del vincolo di Prg senza che per i manufatti stessi fosse stato rilasciato alcun permesso di costruire”.
    Come ha giustamente fatto notare Vicchio65 , si tratta di “ ben 700 mq, diciamo che non stiamo parlando di “una veranda”.
    L’ associazione ha avuto pure la “faccia tosta” di presentare un istanza di condono edilizio.
    Ma il Comune invece di respingere tale istanza obbligando l’ associazione religiosa a abbattere il manufatto e pagare i danni, che cosa ha fatto ?
    Niente!!!!!!
    Infatti dopo anni l’ istanza di condono “risulta in attesa di istruttoria”.
    Perciò per scongiurare …….nuovi contenziosi con l’associazione evangelica ( sob!!!!) il Comune è costretto, in fretta e furia, a modificare il progetto originario con il rischio di perdere i finanziamenti.
    Alla fine c’è il rischio che Palermo non avrà un parco pubblico ma una……” bella” chiesa evangelica parzialmente abusiva, di cui …..tanto sentivamo il bisogno.
    E così i “prepotenti “ , anche se “ evangelici”, avranno vinto .
    COMPLIMENTI!!!!!!

    P.S. Saremo curiosi di sapere a quale “amministrazione” comunale dobbiamo questo mancato controllo sul territorio ( permettere di costruire un manufatto abusivo di ben 700mq non è una cosetta da niente) e il mancato respingimento della richiesta di condono.

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