Nuova fermata ferroviaria di Sferracavallo: una fermata nel deserto?

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In breve tempo la nostra città potrà tornare a usufruire del collegamento ferroviario con l’Aeroporto. Al momento RFI prevede di riaprire il passante per dicembre 2017, riapertura che porterà con sé non solo una linea rinnovata e a doppio binario, con servizi più frequenti e regolari, ma anche l’istituzione di nuove fermate al servizio di zone della città finora difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici.

Una di queste sarà la fermata Sferracavallo, di cui abbiamo visto l’avanzamento dei lavori nell’ultimo aggiornamento pubblicato proprio qui su Mobilita solo qualche giorno fa (vai all’articolo: palermo.mobilita.org/…fermata-sferracavallo).

Avere una nuova fermata a servizio della borgata, finora scarsamente collegata al resto della città solo da una linea di bus urbani (la linea 628), sarà senza alcun dubbio un enorme passo avanti per la mobilità dei suoi abitanti, e non solo. Durante la stagione estiva, che a Palermo dura almeno 5 mesi l’anno, da maggio a settembre, Sferracavallo diventa un’importante zona balneare che attrae gente dal resto della città e non solo. Un collegamento semplice e diretto con la borgata è dunque chiave anche in ottica “turistica”, potenzialmente incrementando le presenze nella borgata.

Cosa si sta facendo per rendere realmente fruibile e appetibile questa fermata?

Esistono progetti dell’amministrazione comunale volti a sfruttarne realmente le indubbie potenzialità?

La fermata sorge lungo la via E. Palazzotto, la famosa variante della statale 113 realizzata alcuni anni or sono per bypassare il centro della borgata. Se la fermata venisse aperta oggi, per poterla raggiungere a piedi dalla piazza della borgata, bisognerebbe percorrere circa 800m, in gran parte lungo la su citata via Palazzotto.

SferraPercorsoOggi

 

A mio avviso si tratterebbe di una distanza eccessiva, soprattutto alla luce del tipo di percorso pedonale che sarebbe necessario percorrere, del tutto inadeguato visto che si tratterebbe di camminare lungo una strada in parte fuori dall’ambito urbano, priva di marciapiedi e scarsamente illuminata. Tutti elementi che renderebbero il percorso poco sicuro, sia per il traffico veicolare in mezzo a cui i pedoni si troverebbero costretti a camminare, sia per una questione di sicurezza personale, visto il percorso di fatti isolato.

Lasciare che la fermata venga aperta con questo unico collegamento pedonale lo ritengo un grossissimo errore che probabilmente ne decreterebbe la morte ancor prima della sua nascita. Dubito che in molti deciderebbero di utilizzarla. E un utilizzo scarso o virtualmente nullo potrebbe portare Trenitalia a decidere di ridurre al minimo i treni che lì si fermano, decretandone a tutti gli effetti la fine.

Non solo così ci troveremmo con una grossa occasione persa, ma avremmo sprecato ingenti somme di denaro pubblico per nulla.

Alcuni propongono l’istituzione di un servizio navetta che faccia la spola tra la fermata e la borgata. Certamente una soluzione possibile e facilmente implementabile, soprattutto nei mesi estivi, quando si potrebbe pensare a una navetta al servizio dell’intero litorale fino punta Barcarello. Così come sarebbe auspicabile che venga pensata una postazione di bike-sharing nell’area della fermata, da affiancare ad un altro paio di postazioni, una in piazza e l’altra a Barcarello (attiva solo d’estate). A mio avviso soluzioni valide, ma soltanto parziali al problema in questione. Soluzioni, tra l’altro, valide durante la stagione balneare, molto meno nei mesi invernali.

Credo esista una soluzione molto più semplice che l’amministrazione comunale potrebbe adottare: creare un collegamento pedonale con la via Catullo, distante dalla fermata solo 100m. Attualmente l’area della fermata e il termine della via Catullo sono separati da alcuni appezzamenti di terreno utilizzati per scopi agricoli. Il Comune dovrebbe progettare un breve (circa 100m) percorso ciclo-pedonale, ben illuminato, una fascia d’asfalto larga 3m, che si snodi lungo i suddetti terreni agricoli, raggiungendo il tratto di via Palazzotto prospiciente la fermata. Si verrebbe così a creare un collegamento pedonale diretto con la piazza della borgata, che a quel punto disterebbe soli 280m, anziché gli 800m oggi necessari. E quel che è più importante, si tratterebbe di un percorso del tutto sicuro e protetto dal traffico veicolare.

Nell’immagine successiva è possibile vedere a confronto il nuovo percorso lungo la via Catullo, in verde, e quello oggi necessario lungo la via E. Palazzotto, in rosso. In giallo è stato tracciato l’attraversamento pedonale che sarebbe necessario realizzare sulla via Palazzotto. Attraversamento che eventualmente potrebbe essere dotato di lanterne semaforiche a chiamata, al fine di garantire le massime condizioni di sicurezza per i pedoni. O qualsiasi altro sistema ritenuto adatto al situazione in loco, come pannelli luminosi a led.

SferraPercorsi

È del tutto evidente come la soluzione attraverso la via Catullo sia nettamente preferibile all’attuale. Soluzione a mio parere ideale anche per la semplicità realizzativa, considerando anche il fatto che i terreni da attraversare sono privi di manufatti o abitazioni.

Non sappiamo se il comune abbia mai preso in considerazione una simile soluzione. Speriamo quanto meno che si siano posti il problema del collegamento pedonale tra la borgata e la fermata e che la lettura di questo articolo possa in qualche modo portare/riportare il tema al centro dell’attenzione della nostra amministrazione.

La fermata di Sferracavallo è una grossa occasione e ha grandi potenzialità. Non sprechiamola!

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29 Thoughts to “Nuova fermata ferroviaria di Sferracavallo: una fermata nel deserto?”

  1. L’unica soluzione è proprio quella di prolungare via Catullo.
    Adoperiamoci tutti affinché questo piccolo collegamento con la fermata possa essere realizzato.

  2. sono terreni privati, bisogna espropriali parzialmente, ci vorranno anni…

    1. huge

      Il PRG prevede lì venga realizzato un parcheggio, per cui se il comune decide di procedere, i proprietari non si possono opporre. Tra gara d’appalto e progetto, procedure di esproprio e lavori, potrebbero volerci un paio d’anni.

      1. Benedetto Bruno

        Ottimo lavoro Huge, allora che Mobilita Palermo svegli il dormiente Comune di Palermo mentre il ferro è caldo.

  3. abcdefgh

    Intanto si potrebbe utilizzara la navetta linea 88 (estiva) portandola fino alla fermata FS.

  4. friz

    Condivido al 100% quanto scritto in questo articolo… espropriare qualche terreno, ovviamente risarcendo i proprietari, mi sembra la migliore soluzione per rendere comoda quella fermata…. e alla lunga probabilmente è anche la soluzione più economica…
    P.S ….in certi casi le antipatie o simpatie vanno messe da parte… malgrado in altre occasioni ho criticato Huge, in questo caso devo riconoscere che la sua proposta è la migliore… che dire di più? Speriamo che quello che diventerà il prossimo sindaco di Palermo possa leggere questo articolo e ne possa trarre ispirazione…
    Buona giornata a tutti!!!

    1. Benedetto Bruno

      Quindi non solo io solo a trovare Huge antipatico. Questo è perché lo è veramente. Comunque la sua proposta di prolungare Via Catullo è la più sensata per rattoppare l’ennesimo inquacchio e l’ennesima scelta superficiale che il Comune di Palermo ha permesso di fare a RFI in questa città.
      Purtroppo per noi ci sono altre stazioni lungo il Passante male male male collegate alla zone circostanti, cosa su cui io e Huge avevamo proprio litigato pochissimi giorni fa.
      In questa città non si fanno mai le cose necessarie per decenni e per secoli e poi quando alla fine si possono fare si fanno sempre ad un livello inferiore a quello che chiunque considererebbe normale o sufficientemente comodo per i suoi abitanti.
      Se il commento di Andrea Di Piazza è profetico (“sono terreni privati, bisogna espropriali parzialmente, ci vorranno anni…”) il titolo-domanda che Huge ha dato al suo articolo può avere una sola risposta:: Sì, la nuova fermata ferroviaria di Sferracavallo sarà una fermata nel deserto.,

  5. Orazio

    Quella proposta è sulla carta la migliore soluzione possibile. Bisogna poi vedere in concreto se e come potersi realizzare.

  6. alvarezlimao

    con l’entrata in servizio della fermata di Sferracavallo la linea 628 nn deve raggiungere la borgata marinara, basta una navetta che ogni 15 minuti colleghi la fermata a Barcarello e alla piazza di T. Natale ( nuovo nodo d’interscambio). L’attuale 628 da Tommaso Natale deve raggiungere Villa Adriana e Pallavicino il percorso da me proposto 628N:: T.Natale-Cardillo-San Lorenzo-Villa Adriana-Resurrezione-Duca degli Abruzzi-dei Quartieri-San Lorenzo-Villa Adriana-Lanza di Scalea-Coca d’Oro-Lanza di Scalea-Bolivar-Marinella-T. Natale
    628R: T.Natale-Marinella-Lanza di Scalea-Conca d’Oro-L. di Scalea-Villa Adriana-Resurrezione-Duca degli Abruzzi.dei Quartieri-San Lorenzo-Villa Adriana-San Lorenzo-Cardillo-T. Natale.
    La linea 614 diventa una navetta da Mondello a T.Natale

  7. salvo010

    Esiste già una stradella privata che collega la futura stazione alla Via Sferracavallo (approssimativamente a circa 50 metri dall’Ufficio Postale). E’ un percorso di circa 200 metri. E’ una soluzione fattibile, economica e funzionale, infatti: la strada è già esistente, andrebbe solo ampliata (come luce carreggiata), espropriando solo pochi metri di terreno libero da fabbricati. Il beneficio sarebbe soprattutto per i viaggiatori che già utilizzano il bus (soprattutto studenti).

    1. huge

      Credo di avere capito a quale ti riferisci, ma non credo possa rappresentare una soluzione. Troppo decentrata rispetto al cuore della borgata. L’unica soluzione pedonale che ha un senso è il collegamento con via Catullo. Immediato, semplice, diretto! E come dice in un altro post, il prg prevede già un parcheggio che potrebbe mettere in comunicazione la fermata con la piazza, senza dovere ricorrere a varianti urbanistiche il cui iter approvativo richiede sempre parecchio tempo.

      1. Huge sono d’accordo con te, la soluzione migliore è quella di realizzare i parcheggi previsti nel PRG e quindi aprire il un varco da via Catullo anche al transito pedonale affinché si possa raggiungere in sicurezza la fermata metro.
        Da anni si chiede che siano realizzati le opere previste ma a quanto pare qualcuno ha interessi a bloccarle.

  8. fedeledisantarosalia

    certo che la fermata di Sferracavallo sia UN OPPORTUNITA’ !!!
    Anche come volanoturistico ieri sentivo alcuni croceristi che erano stati a Palermo ma erano dispiaciuti per non aver visto il mare di Palermo..

  9. huge

    Ho dato un’occhiata al PRG e nei terreni attraversati dal percorso verde è previsto che venga realizzato un parcheggio con ingresso sia su via Catullo sia su via Palazzotto. Va da sé che un tale parcheggio risolverebbe il problema del collegamento. Non solo. Essendo previsto dal PRG vigente, non necessita neanche di una variante urbanistica, come invece sarebbe necessario per la semplice pista ciclo-pedonale.

  10. Fulippo1

    Diciamo che il passante ferroviario, non essendo appunto una linea metropolitana creata di proposito, deve ovviamente seguire la linea ferrata pre-esistente, quindi mi pare pure logico che non possa essere vicino al centro abitato.
    Tra l’altro, va bene il turismo, ma la prima fondamentale importanza va data ai cittadini abbitanti della borgata. Per questo credo sia comunque vantaggioso per loro avere una fermata a due passi. Non è proprio la stessa cosa infatti percorrere in auto da sferracavallo alla nuova stazione, anzichè da sferracavallo fino al centro di palermo.
    Solo per questo, già abolirei il termine di “fermata nel deserto”.
    Poi qualsiasi altra considerazione, e agevolazione in tal senso, credo sia ben accetta.
    In merito al turismo, la borgata di sferracavallo, credo abbia bisogno di moltissime altre cose, che prima attirino il turismo. Potrbbe essere una ennesima perla della città, ma allo stato attuale non mi pare proprio cosi.

    1. phrantsvotsa

      Infatti….la linea segue la stada ferrata; intanto adesso Sferracavallo ha una sua fermata, poi a mio avviso basta una navetta, magari elettrica, e in aggiunta un parcheggio auto, e qualche stallo per Car/Bike sharing.

      1. huge

        @phrantsvotsa, il parcheggio auto a servizio della fermata è previsto. Ma è assurdo pensare a una fermata di fatto raggiungibile solo in auto o con una navetta!! Il comune DEVE trovare una soluzione per un collegamento a piedi diretto con la piazza!

    2. huge

      Ma infatti, è proprio il punto dell’articolo. La fermata potrebbe essere molto utile agli abitanti della borgata, “se solo si pensasse a collegarla degnamente con la piazza”. Il discorso sul turismo rientra invece in un’ottima più ampia.
      Pensare che un abitante di Sferracavallo debba essere costretto a prendere l’auto per raggiungere la fermata è di per sé un totale fallimento della politica di trasporto cittadino.

      1. Fulippo1

        Certo sono d’accordo su questo. Mi sembrava solo eccessivo definirla fermata nel deserto. tutto qui.

  11. phrantsvotsa

    Le distanze però possono avere valenze diverse in base al contesto; 200 metri in mezzo alla campagna, anche se con una strada nuova illuminata e con marciapiede possono essere percepiti come più lunghi di 1000 metri in un contesto urbano.
    Possiamo anche creare una bretella…ma sarà sempre in camporella, quindi secondo me la soluzione della navetta, sarà forse un ripiego, ma non viene esclusa dalla creazione di una strada di collegamento
    In ogni caso una soluzione va trovata, perchè la linea è quella e non può essere spostata.

  12. punteruolorosso

    non si può chiedere in consiglio comunale se questo parcheggio-prolungamento di via catullo sono la stessa cosa? o faranno il parcheggio senza il collegamento? queste cose vanno fatte subito.

    1. friz

      ….purtroppo mi sembra di capire che vogliono fare il parcheggio senza il prolungamento… ovviamente il parcheggio è una cosa buona, ma sarebbe necessario fare anche il prolungamento… ….e sono d’accordo con te quando dici che queste cose andrebbero fatte il più velocemente possibile….
      Buona giornata a tutti!!!

    2. huge

      Tranquillo, il parcheggio di fatto fungerebbe da collegamento tra via Catullo e via Palazzotto. Avrebbe accessi su entrambe le strade. Visto che è già previsto dal PRG, burocraticamente è la soluzione ideale.

      1. punteruolorosso

        allora problema risolto?
        e poi ci sarebbe da fare la bretella che collegherebbe il parcheggio di via fattori con la via nicoletti (la strada della coca cola), consentendo a chi fosse diretto a barcarello di evitare l’ingresso in paese o la strettoia di via schillaci per raggiungere il parcheggio.
        quindi sferracavallo avrebbe a disposizione due parcheggi: quello della stazione (con prolungamento di via catullo) e quello di via fattori (con bretella su via nicoletti). e chi prenderà ancora la macchina è un fesso

        1. huge

          Anche questa bretella è prevista dal PRG.
          Con i lavori del passante stanno riempendo la cava che di fatto tagliava il tracciato previsto per questo collegamento. Chissà che a fine lavori il comune non si attivi per porre mano anche a questo collegamento.
          Come ben dici tu, sarebbe una manna dal cielo per evitare di dovere passare dalla borgata per andare a Barcarello. E sappiamo bene in estate il caos che a volte si crea.

  13. Fulippo1

    Tra l’altro se il parcheggio venisse fatto in maniera da rendere ben collegato il sentro della borgata, come appunto viene descritto, si potrebbe addirittura inibire l’utiizzo dell’auto all’interno della stessa. O comunque almeno nei pressi della piazza.

  14. abcdefgh

    Ieri ho fatto il percorso in auto: L’autobus navetta 88 potrebbe comodamente percorrere la strada fino alla stazione e fare il capolinea davanti la stazione anziche alla RT Marconi.Collegherebbe alla ferrovia Sferracavallo e Barcarello.Poi se in seguito si potra’ aprire un percorso pedonale attraverso i terreni ,meglio ancora,si avrebbero 2 possibilita’. I tempi ci sono,tanto la stazione dovrebbe aprire a fine 2017.

  15. lilibeo

    Il capolinea del 628 non prolungato a Isola potrebbe essere spostato da RT Marconi a Sferracavallo FS. La Via Plauto sarebbe comunque servita dalle corse per Isola.
    Stessi km percorsi dall’amat e senza nuove navette abbiamo collegato la borgata alla stazione col 628, che tutto sommato è frequente. Occorre però il biglietto unico Amat Trenitalia.

  16. punteruolorosso

    i consiglieri di quartiere devono chiedere a gran voce il prolungamento di via catullo e la bretella di via nicoletti

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