Medie Superfici in centro, una chance da cogliere al volo

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Dal Giornale di Sicilia e da Repubblica si  apprende che, arriverà presto in consiglio la delibera che dovrebbe porre fine all’anacronistico vincolo urbanistico che ha bloccato fino ad oggi l’apertura in centro storico di nuove attività commerciali di superficie superiore ai 200 mq.

Ciò permetterebbe a Palermo tra le altre cose di adeguarsi alla normativa nazionale.

Un limite questo che non vale per licenze già concesse quando l’atto entrò in vigore nel 2000, come ad esempio per la Rinascente.

Se la delibera ottenesse il via libera, sarà dunque possibile concedere licenze commerciali per l’apertura di nuove attività di media dimensione, cioè con una superficie non superiore a 1500 mq.

Si tratta di un provvedimento richiesto da tempo a gran voce dalle varie associazioni di categoria, rientrante nel pacchetto di misure anti crisi presentate da tempo al Comune ( comprendenti sgravi fiscali e sul canone di locazione di locali sfitti).

Adesso l’ amministrazione Orlando, la stessa che a suo tempo fece apporre il vincolo ( ma erano altri tempi..), sembra voler pigiare sull’acceleratore, portando il provvedimento in consiglio comunale in tempi brevi.

L’obiettivo è giungere presto ad una delibera che apra le porte a griffe e marchi internazionali ( quelli che più necessitano di superfici di una certa metratura, e che trovano oggi difficoltà enormi a reperirle a Palermo, al di fuori di via Libertà), abolendo i vincoli che fino adesso li hanno tenuti lontani dal centro storico di Palermo, che intanto sperimenta da qualche tempo marcati fenomeni di desertificazione commerciale.

Basti pensare fra tutte alla ottocentesca e monumentale via Roma che oltre al degrado e all’assenza di arredo urbano, deve fare i conti ultimamente con lo squallore delle troppe saracinesche abbassate e il buio delle vetrine spente (un locale su due sfitto e una cinquantina di negozi chiusi da oltre un anno e la metà di questi sono proprio locali di media dimensione, secondo le recenti stime di Confesercenti Palermo).

Una opportunità quindi da cogliere al volo, per la quale gli operatori del settore chiedono di far presto, tempi brevi che però sembrano cozzare come sempre con i tempi lenti della politica locale, con le sue logiche astruse e spesso di ostacolo ad ogni forma di sviluppo.

Si ritiene possa trattarsi di un provvedimento positivo in grado di aumentare la competitività commerciale del centro storico in generale. Potrebbe rappresentare quell’ulteriore momento di svolta tanto auspicato, dopo quelli recentemente sperimentati con la pedonalizzazione degli assi storici e la nomina del percorso arabo normanno a Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco.

Incrociamo le dita dunque, e speriamo che la cosa vada in porto, cercando di non abbassare la guardia. Anche perché, come si accennava sopra, non tutte le parti politiche sembrano convergere e remare nella stessa direzione e le polemiche fioccano, soprattutto per la “sospetta tempestività” con cui viene proposto e presentato il provvedimento, proprio a ridosso delle prossime elezioni amministrative.

Molti consiglieri di opposizione, chiedono non a caso di postergare la discussione e l’adozione del provvedimento di tre mesi, cioè a dopo le elezioni, quando si conoscerà il nome del sindaco e della giunta che amministreranno la città nei prossimi 5 anni. Ci chiediamo, cosa c’entrano le elezioni con una cosa che non dovrebbe manco formare oggetto di discussione? Perché vincolare sempre tutto all’esito delle elezioni, anche quando si è dinanzi a provvedimenti che possano dare risposte serie e tangibili ai tanti operatori commerciali di via Roma, decimati e martoriati dalla crisi economica e da problemi quali il caro affitti?

Tra l’altro fa ancor più senso notare che certe rimostranze ed esternazioni, provengano proprio da coloro da sempre ritenuti “nemici” dei centri commerciali e a parole sembrano opporsi fermamente all’insediamento di nuove grosse superfici.

“La città non sarebbe economicamente in grado di sopportarne il peso, senza che ciò possa non comportare una ulteriore decisa scomparsa delle poche attività locali, che ancora resistono alla crisi nelle vie del centro antico”, questo più o meno il ritornello che spesso sentiamo levarsi da più parti come fosse una litania.

Poi però, quando si tratterebbe di fare concretamente qualcosa, mettendo in campo un provvedimento efficace che mira a riequilibrare un po’ i pesi a favore del centro storico e della sua rivitalizzazione economica, ecco che si storce il naso e si prende tempo, secondo un copione che troppe volte abbiamo visto recitare.

Che strano mondo davvero la politica, quanto meno quella in salsa panormita..

Giovanni Mineo

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33 Thoughts to “Medie Superfici in centro, una chance da cogliere al volo”

  1. mrp

    Non mi sarebbe dispiaciuto leggere due righe di una diversa campana. Adesso conosco la posizione del Sig. Mineo.

    1. peppe2994

      Come si può non essere d’accordo?

    2. Orazio

      E la tua posizione qual’è?

      1. mrp

        Quella di uno che vuole capirci di più

        1. Orazio

          Il fatto mi pare esposto abbastanza dettagliatamente… mica su fatti pacifici devono esserci per forza diverse campane…

          1. mrp

            Vista la volontà di sostenere politiche volte a favorire lo sviluppo in centro di botteghe artigiane, credo si potesse trovare spazio ad una riflessione sull’eventuale impatto che attività di certe dimensioni potrebbero avere nei confronti delle suddette piccole realtà.

  2. peppe2994

    Ma il Lidl di via Roma come mai ha aperto allora?

  3. ligeiro

    non capisco dove sia la chance? se non si migliore tutto l’asse con pedonalizzazione(anche parziale) delle carreggiate, non cambierà niente.. visto che con la ztl c’è meno traffico si potrebbe prendere in considerazione

  4. paolinot

    Ma la famosa rambla che si vuol progettare per via Amari perché non proporla per via Roma? Marciapiede centrale con corsie laterali riservate ai mezzi pubblici ed hai possessori di pass Ztl, sconti sulle tasse comunali per chiunque investa sull’asse, penso che cosi facendo possa rinascere…
    Oppure eliminare la Ztl e chiudere definitivamente il centro storico alle auto, lasciare libera solo via roma e creare dei varchi per i residenti.

    1. Benedetto Bruno

      Rambla su Via Amari > Politeama = bocciata. Percorso troppo cementato, freddo, troppo rettilineo. Via Amari squallida.
      Rambla su Via Cavour > Piazza Vittorio Emanuele Orlando = promossa. Via Cavour già alberata con alberi maturi, con palazzi più belli, Questura, Banca D’Italia, Excelsior/Feltrinelli > Teatro Massimo, 1000 volte più spettacolare e grandioso del Teatro Politeama > Via Volturno, già alberato con alberi maturi e già parzialmente pedonale (una metà di questa strada può rimanere aperta al traffico veicolare così come lo è già), > Piazza Vittorio Emanuele Orlando, già pedonale.

      1. Benedetto Bruno

        E aggiungici pure che una rambla su Via Cavour partirebbe dal Castello a Mare includendo anche i vasti spazi di Piazza XIII Vittime e lo spazio antistante la Chiesa San Giorgio Dei Genovesi.
        A paragone, Rambla Cavour batte Rambla Amari 1000 volte.

      2. Normanno

        Concordo che dal punto estetico sarebbe meglio, ma l’idea della rambla di via amari è nata per accogliere i turisti croceristi sempre piu numerosi che avrebbero subito un impatto estetico notevole con la città in evidente contrasto con quello che succede per esempio a genova e napoli dove il porto è decentrato e in zona squallida.Infatti il progetto dell’arch.Palmeri che si puo visionare in questo sito prevede una fontana molto elegante di fronte al porto accanto al palazzo della camera del commercio.Spostando la rambla in via cavour o in via roma l’obbiettivo porta di accesso della città dal porto fallirebbe.Naturalmente compatibilmente con le esigenze dello smaltimento del traffico automobilistico nessuno vieta di farne tre di ramble in via Amari,in via Cavour e in via Roma.Palermo è una città solare con pochi portici (stile bologna) e in cui si gode il sole per molti mesi all’anno quindi tutta le strade trasformate in ramble stile barcellona diventano bellissime, il problema è il flusso automobilistico

        1. Benedetto Bruno

          Normanno,
          tu dici che “l’idea della rambla di via amari è nata per accogliere i turisti croceristi sempre piu numerosi…”
          Precisamente. Ti informo che ti hanno lavato il cervello (senza offesa, ma è la migliore espressione che trovo). Stai appoggiando le politiche contemporanee, stupide e molto diffuse oggi che prevedono rigenerazioni urbane a favore dei i turisti invece che a favore delle popolazioni locali. Quindi fra il favorire centinaia di migliaia di Palermitani che userebbero la Rambla Cavour 365 giorni l’anno si favorirebbe qualche decina di migliaia di turisti (e diminuisci tu il numero per il periodo invernale) con la Rambla Amari
          Di nuovo senza volerti offendere il tuo pensiero riflette il triste andazzo commercialista-capitalista di nostri schifosi giorni.
          Adios.

          1. Normanno

            In questo sito io non vado mai sul personale con gli altri utenti perchè mi piace confrontare idee e non offese ma con dispiacere noto che oramai in politica nei social e nella realtà quotidiana sempre piu persone pensano che per dare forza alle proprie idee bisogna offendere chi non la pensa come noi.Ciò premesso mi limito a dirti che le tue evidenti e limitate conoscenze economiche ti impediscono di capire che i turisti non sono ospiti a cui facciamo la cortesia di vedere palermo, ma persone che trasferiscono ricchezza a hotel,beb,bar,negozi,mezzi pubblici eccetera eccetera , e la ricchezza trasferita porta lavoro e lavoro abbatte la disoccupazione e combatte la mafia che puo prosperare solo nella povertà e nel sottosviluppo e sarà definitivamente battuta solo quando Palermo diventerà molto piu ricca ma di una ricchezza sana imprenditoriale e non mafiosa. Palermo non può vivere solo di turismo,è vero,ma ha spiagge caraibiche,un patrimonio artistico di assoluto valore e un street food famoso nel mondo un mix di elementi per cui subito dovrebbe avere un numero di turisti di dieci volte superiore a quelli che ha.Siccome l’impresa mafia fortunatamente è quasi in fallimento,la regione sicilia è quasi in bancarotta e non può ancora sprecare risorse pubbliche inutilmente come ha fatto per cinquant’anni, è necessario che i palermitani e i siciliani in generale capiscano che bisogna creare SVILUPPO non andazzo commercialista-capitalista come hai detto tu.Ti perdono perchè sei ignorante.

          2. Benedetto Bruno

            Normanno,
            l’avevo specificato 2 volte che non intendevo offenderti ma le avrai mancate tutte e 2.
            L’ignorante con le evidenti e limitate conoscenze economiche al quale stai parlando, ha studiato, e conseguito una laurea, in Pianificazione Urbana e Disegno Urbano presso una famosa università Britannica.
            Goodbye!

          3. Benedetto Bruno

            …and one last thing. You can keep your forgiveness. It’s unrequired.

    2. Normanno

      La ztl del centro storico non va tolta per nessun motivo,casomai vanno estese le pedonalizzazioni attualmente esistenti.La via roma può essere pedonalizzata,ma a mio parere contestualmente all’introduzione della linea del tram Stazione-via Croce rossa già finanziata che vedrà la luce nei prossimi tre anni.Quando si incomincerà ad installare la linea del tram contemporaneamente si può chiudere la via roma e fare un progetto di pedonalizzazione 24/24 che curi molto anche l’estetica.Prima penso sia inopportuno fare qualcosa, ma dobbiamo aspettare poco se non perdono tempo con un progetto facilissimo come il tram di via roma fatto di due rettilinei lunghi da raccordare con due tratti brevi.A proposito ma il bando della progettazione non doveva uscire a febbraio?

      1. paolinot

        Io pensavo di abolirla nel senso di trasformare il centro storico in una mega area pedonale lasciando libero solo l’asse di Via Roma e creare dei varchi sulle vie laterali per i residenti, però ovviamente con la costruzione della nuova linea di tram si può benissimo pensare di renderla pedonale, ma già immagino mega manifestazioni con centinaia di panormosauri…
        Comunque la mia paura è che Orlando non vinca le prossime elezioni e che chi venga dopo di lui cancelli tutto quello che di buono è stato fatto ed è stato programmato solo per andare contro la vecchia amministrazione.

        1. punteruolorosso

          è la paura di molti. dagli altri candidati non si sentono che promesse di abolizione del tram, senza proporre nessuna metro.

          1. danyel

            Ti sbagli .. Ciro Lomonte vuole abolire il tram ma realizzare la metropolitana .. informatevi bene prima di parlare!

          2. punteruolorosso

            arcuri ha perfino parlato di metro leggera.

          3. paolinot

            Danyel anche io preferirei la mal al tram ma siamo sinceri, se già per fare 3 km di anello ci stanno impiegando una decina di anni, e non abbiamo ancora idea di quando finiranno, quanto impiegheranno per fare una linea di circa 13 km che taglia tutta la città?
            Meglio un tram oggi che una mal tra 100 anni (forse)!

      2. huge

        Normanno, quella stessa linea tram per cui al momento l’unica cosa che esiste è un disegnino su una mappa?
        Non esiste un progetto preliminare, non esistono pareri di enti terzi, non esiste uno studio di fattibilità. Per non parlare delle procedure d’appalto, ossia stesura del bando, pubblicazione, gara, aggiudicazione, eventuali (quasi immancabili) ricorsi… ma di cosa stiamo parlando? Non mi aspetto l’inizio di alcun cantiere prima di 3-5 anni da adesso.

      3. huge

        Aggiungo, per il centro la MAL è l’unica soluzione sensata al trasporto pubblico cittadino. I tram in centro sarebbero solo un inutile spreco di denaro pubblico, visto che non sarebbero in grado di garantire posti a sufficienza. I palermitani continuerebbero a essere costretti a prendere l’auto.

  5. tommytj

    Concordo in tutto con normanno….

  6. Dahfu

    Condivido appieno le valutazioni di Normanno, fatta eccezione ovviamente per lo scambio “acceso” di opinioni con l’altro utente. A mio avviso i turisti, in una città di oltre 100 mila disoccupati, sono la prima risorsa da valorizzare insieme e di pari passo alla valorizzarizzazione del nostro incredibile e vastissimo patrimonio culturale. Io sono un fruitore dei mezzi pubblici e mi muovo in bici e realizzerei “ramblas” in tutta la città ma mi rendo conto che mentre a Barcellona ci sono, se non erro, una decina di linee di metro, da noi siamo all’alba e solo con la realizzazione delle tre nuove linee di tram ed il completamento del passante e la chiusura dell’anello si potrà realmente pensare di offrire un servizio minimamente degno di questo nome adeguatamente integrato (sperando che siano in grado di gestire il tutto, prevedendo imprescindibilmente un ticket unico). Quando sento il programma elettorale dei c.d. giovani candidati che parlano di bus navetta lungo la via libertà mi viene da piangere… Il sogno sarebbe la MAL. In mancanza, mi tengo le tre linee di tram di prossima realizzazione, la ZTL, la chiusura del centro storico e la CULTURA al centro del programma di sviluppo di questa città. Non abbiamo altro, almeno per il momento.

    1. punteruolorosso

      pienamente d’accordo

  7. Orazio

    Scrivo dall’alto della mia “somma ignoranza” in un mondo in cui tutti sanno tutto, anche quelli che non sanno nulla.

    Per rambla io so (senza averlo cercato sul web che tanto non costa nulla e sul momento rende) che si intende una strada con ampia zona pedonale al centro e due corsie di scorrimento del traffico ai lati, oltre ai marciapiedi laterali. Le strade che a Barcelona formano il sistema delle ramblas sono ampie ad occhio e croce 30/35 metri (sto guardandole mie foto) e consentono alle auto di beneficiare di due corsie per ogni senso di marcia, oltre una parte pedonale di larghezza variabile ma comunque sempre assai ampia.

    Via Amari ad occhio e croce (non ho foto qui, magari le farò quando sarà diventata una strada a misura d’uomo) è larga la metà delle ramblas catalane. Si potrebbe realizzare una corsia assai stretta per ogni senso di marcia ed una zona pedonale centrale larga all’incirca quanto i binari del tram (o anche meno) quindi più una “passatoia” che una amena zona per passeggiare.

    Personalmente preferirei una pedonalizzazione totale in stile via P.pe di Belmonte. La rambla mi pare più un esercizio di stile (e un compromesso) che una soluzione valida. La rambla potrebbe invece realizzarsi senza troppi traumi anzi con un effetto magnifico in via Libertà.

    Peraltro la rambla di per sé allontana il flusso pedonale dagli esercizi commerciali quindi una soluzione del genere probabilmente impedirebbe il rilancio commerciale della zona che si potrebbe invece realizzare con una pedonalizzazione completa

    Chiedo scusa a chi sa ma in questo caso finora ha taciuto, quindi è chiaro che nella mia ironia non mi riferisco a Normanno.

    1. paolinot

      Signor Orazio, non sono d’accordo con lei, la rambla è l’esempio perfetto di ibrido tra area pedonale ed area carrabile, non allontana i pedoni dagli esercizi commerciali, anzi gli si dà una spazio, centrale, vitale ed in sicurezza per passeggiare, per entrare nei negozi o ristoranti basta solo attraversare quei 5 o 6 metri che la separano da questi ultimi, in tutto questo vi sono delle corsie laterali utilissime per i mezzi pubblici, forze dell’ordine, e mezzi di carico e scarico.
      Inoltre la parte centrale viene usata per installare piccole terrazze con tavolini e sedie.
      Le dico questo perché vivo a Barcellona da tanti anni e quindi la mia è una testimonianza diretta, addirittura il comune nell’ultimo periodo ha creato delle ramblas quasi in ogni quartiere della città, anche nel più periferico, ed è un esperimento più che riuscito, le famiglie sono felici e gli automobilisti pure, meglio di così?!

      1. Orazio

        Invece io sono daccordo con lei, Paolino, dico solo che via Amari è stretta, credo troppo stretta per creare l’effetto Barcelona.

      2. Orazio

        P.S.: pure io conosco quella realtà, anzi la prima volta che ho visto le ramblas eravamo ancora nei primi anni ’70 ed il comune faceva pagare il biglietto per sedere nelle panchine che allora c’erano. Ora non ci sono più.

  8. Irexia

    Premetto che sono soltanto una laureata il legge!

    Ma non è più proficuo e gradevole mettere i mezzi a motore in corsie centrali alla strada e mantenere ai lati ampli marciapiedi dove i pedoni possono passeggiare davanti le vetrine (e così entrare nei negozi) o anche fermarsi a prendere una granita ai tavolinetti davanti un bar sotto un ombrellone, anziché passeggiare o sedersi circondati da auto private-tram-autobus?

    1. punteruolorosso

      appunto

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