FOTO | Le fontane della porta di Vicari ridotte a cestini

Spread the love

Nonostante i cestini gettacarta siano presenti nei due angoli all’uscita da via Maqueda le fontane che fanno ad angolo tra Via Maqueda e Piazza Giulio Cesare  vengono giornalmente trasformate in cestini di immondizia.

Ecco l’ultimo intervento effettuato nei giorni scorsi dalla RAP:

Si può solo provare disgusto e rabbia per il modo in cui un luogo così importante venga trascurato, rimane da chiarire come mai nessuno abbia redarguito tutti coloro i quali abbiano compiuto un simile gesto irrispettoso verso la propria città e verso le bellezze che dovremmo in tutti i modi preservare.

Post correlati

30 Thoughts to “FOTO | Le fontane della porta di Vicari ridotte a cestini”

  1. giacomo176

    E chi dovrebbe redarguirli? I nostri concittadini? A parte poche mosche bianche, la maggior parte dei palermitani si macchia delle stesse indecenze descritte in questo articolo, a conferma che ci si può lamentare quanto si vuole della RAP, dell’amministrazione e dei vigili urbani, ma di base c’è che il cittadino medio panormita fa SCHIFO.

    1. Saro Panormo

      E quelle poche mosche bianche se si permettono di dire qualcosa rischiano pure di subire reazioni violente.

  2. giacomo176

    Esatto! A beccarsi un insulto, o peggio ancora una coltellata, ci vuole niente.

  3. katet

    Più di una volta mi sono permesso di chiedere a dei nostri cari concittadini, colti sul fatto, del perché buttassero carta (o altro) a terra. Mi sono sentito rispondere:
    1. “Tanto poi ci su i spazzini che puliscono”
    2. “Tu u viri u cestino???”
    3. “Ma picchi un ti fai i ***** tua?”

    Nella maggior volte dei casi ho rischiato anche la lite.
    Ancora oggi poi nel 2017 trovo davvero triste (e senza spiegazione) l’azione dell’automobilista medio che in auto abbassa il finestrino e butta la qualunque per strada.

  4. danyel

    Sono due fontane storiche quindi se l’acqua uscisse (e non fossero in stato di abbandono) gli incivili sarebbero meno incentivati a buttarvi qualcosa dentro! Altrimenti pure le fontane dei 4 Canti dovrebbero essere ridotte così!

    1. Palerma La Malata

      Sapuriti i cartelloni pubblicitari ai piedi della Porta Di Vicari!
      (https://palermo.mobilita.org/2016/12/28/palermo-e-una-citta-visivamente-inquinata-un-cittadino-ci-incalza-e-vi-incalza-rispondete/)
      E danyel potrebbe aver correttamente individuato che l’assenza di acqua nelle fontane ci facilita a scambiarle per cestini pa’ munnizza.
      Ah! E quelle nicchie prive di sculture di certo non aiutano neanche.

      1. Athon

        Stavolta sono pienamente d’accordo con te. Il degrado della Porta di Vicari è traboccante, quindi inaccettabile. Oltre all’immondizia, ai cartelloni pubblicitari e al fatto che la fontana sia dismessa, la deturpano anche le antenne e i cavi elettrici. Andrebbe dato decoro e ordine anche ai capannoni a fianco. Per ciò che riguarda le nicchie prive di sculture, credo siano sempre state così. Tuttavia niente impedirebbe di inserire elementi scultorei. La gipsoteca di Palazzo Ziino consiste in una collezione ricchissima e pregiatissima. Ci sono opere sculteree che lasciano letteralmente a bocca aperta. È un vero peccato che possano essere ammirate solo da chi intenzionalmente decide di visitare il museo. Se da un lato è giusto conservare gli originali al chiuso, se ne potrebbero comunque ricavare delle copie da collocare all’aperto, abbellendo la città. Se prendiamo il caso di Firenze, la città è stracolma di statue (anche eccessivamente secondo me), ma sono tutte copie di originali conservati nei musei. Sarebbe bello se la stessa cosa fosse fatta a Palermo. In sé non sarebbe complicato.

        1. Athon

          La stessa via Maqueda potrebbe essere abbellita da elementi sculturei. Per esempio, tra le tante opere che mi hanno colpito a Palazzo Ziino, mi è rimasta impressa un’enorme e bellissima statua di Archimede. Trovo assurdo che nemmeno a Siracusa ne sia adeguatamente coltivato il ricordo. Infatti anche lì non c’è una sola opera monumentale all’aperto dedicata ad Archimede. Palermo in quanto capoluogo della Regione Siciliana (per me in realtà ne è a tutti gli effetti la Capitale), avrebbe il dovere di alimentare la memoria dei figli più illustri della Sicilia. Girando in lungo e in largo l’Isola, finora non mi è ancora capitato di imbattermi in un monumento dedicato a Pirandello, Verga, Alessandro Scarlatti, Ettore Majorana, Quasimodo, Tomasi di Lampedusa, Vitaliano Brancati, Pitrè, Natoli, Pippo Rizzo, Guttuso, Alberto Favara, Vittorio De Seta etc…etc… Secondo me, si dovrebbe.

      2. danyel

        Ma si, ne sono convinto .. più una cosa è fatiscente e mal ridotta più è un incentivo ad essere ancora di più sporcata e deturpata .. quindi, non diamo tutte le colpe di questo mondo ai palermitani .. ma semmai, prima di tutto, a coloro che dovrebbero occuparsi del decoro e della pulizia di una città che ora ha guadagnato tanti bei titoli ..
        Sui cartelli pubblicitari: no comment … ma il degrado generale di quella zona è sotto gli occhi di tutti .. quindi, che si fa? chi si attiva per fare qualcosa?

  5. friz

    ….nella Valle dei templi di Agrigento hanno messo una scultura (ovviamente moderna) di Igor Mitoraj…. eppure, pur essendo un’opera moderna, non stona con il contesto…. e a mio avviso ci sta benissimo… con la stessa logica in futuro si potrebbe anche valutare di riempire le nicchie vuote di porta di vicari… magari anche con sculture contemporanee, purchè rispettino il contesto… …intanto sarebbe bene tenere la zona pulita…. sarebbe doveroso eliminare quei cartelli pubblicitari…. e sarebbe necessario riempire con acqua le due fontane…. ….ah….e sarebbe anche opportuno eliminare i fili e le antenne paraboliche…… uno come Sgarbi, se avesse visto la metà delle cose presenti in quella foto, si sarebbe incazzato come un bestia… a Palermo invece è tutto normale!!!

    1. Athon

      Ciao friz, io penso che le sculture di Igor Mitoraj siano belle ma purtroppo ormai sono ovunque. La Valle dei Templi è stata tra i primi siti a dotarsene ma, visto che ci stavano bene, qualcuno ha pensato di portarle anche a Paestum e a Pompei. Poi le trovi anche in Ucraina, in Cina, in Francia etc…etc… nonché nelle aree verde di decine di città, nelle aree archeologiche, negli aeroporti….Dappertutto! Proprio un paio di giorni fa, facendo zapping, mi sono imbattuto in un servizio sull’area dei templi di Paestum. Le primissime immagini mi avevano dato l’impressione che stessero parlando di Agrigento perchè vedevo colonnati e sculture di Igor Mitoraj. No, era un servizio su Paestum, che hanno pensato di rendere quanto più possibile simile alla Valle dei Templi di Agrigento. L’omologazione a me non piace, e nel contemporaneo il rischio è dietro l’angolo. Lo stesso Sgarbi, che citi, si è spesso distinto proprio per le sue invettive contro parecchie espressioni del contemporaneo, soprattutto in architettura. Per le strutture permanenti che hanno realizzato in occasione dell’Expo di Milano, per esempio, gli stavano scoppiando le vene! 🙂 Recentemente invece ha preso di mira la struttura che ospiterà il museo archeologico di Quartucciu, in Sardegna, definita da lui «navicella spaziale» e su cui ha detto: «spero che, di notte, il terreno si apra e la faccia sparire!». Seguilo su twitter o anche su facebook. Sta portando avanti una specie di campagna intitolata “L’Italia sfregiata”, da cui si evince come Sgarbi sia tutto meno che un amante del contemporaneo. Ognuno ha i suoi gusti e Sgarbi non possiede la verità. Te ne parlo solo perchè lo citi in un commento in cui fai considerazioni sul contemporaneo.

      1. friz

        Ciao Athon…. non volevo dire che nelle nicchie vuote della porta in questione ci stesse bene una scultura di Mitoraj, volevo semplicemente dire che accostare ad un sito archeologico ovviamente antichissimo (sto parlando della la valle dei templi) qualcosa di più moderno (Mitoray) non è assurdo…si può fare e l’hanno già fatto…. in qualche modo stavo semplicemente dicendo che si potrebbe benissimo pensare di affidare a qualche scultore contemporaneo il compito di realizzare qualcosa di classicheggiante per quelle nicchie vuote…. In quanto a Sgarbi, dire che non ami l’arte contemporanea è una forzatura… semmai potremmo dire che non ami una parte dell’arte contemporanea…. ma questo riguarda ognuno di noi… anche io amo l’arte contemporanea, ma allo stesso tempo non amo una parte dell’arte contemporanea…. ad esempio, a mio avviso, malgrado il pezzo di ferro arrugginito nel piazzale tredici vittime sia da molti considerato Arte, io mi auguro che prima o poi qualche futuro sindaco possa valutare l’idea di spostare quel “capolavoro” altrove e mettere in quella piazza qualche scultura esteticamente più piacevole… Detto questo condivido l’idea di rendere le periferie più “contemporanee” e il centro più “antico”…. l’unico modo, a mio a avviso, per far conciliare Arte antica e Arte contemporanea nella stessa zona è quando questo avviene a diversi livelli del suolo… in altre parole, se in una centro storico la superficie è antica, ma nel sottosuolo c’è magari una fermata della metropolitana decorata con Arte contemporanea, a mio avviso i due tipi di arte, non essendo contemporaneamente visibili, non cozzano tra di loro…. viceversa se in un centro storico si fa passare un tram moderno non è il massimo della vita….
        Tornando a Sgarbi e al suo caratteraccio: non pensi che a Palermo Sgarbi avrebbe centinaia di motivi per incazzarsi tutti i giorni? E non credi che se avessimo per assurdo un sindaco rompiscatole come Sgarbi alla fine sarebbe un BENE per Palermo?
        P.S ….anche a me non piace l’omologazione….
        P.S …..ben venga l’arte contemporanea nelle periferie….ma tieni presente che si deve partire da zero… o quasi da zero… nelle nostre periferie c’è un proliferare di case e palazzi tutti più o meno uguali tra di loro (e quindi omologazione) e senza alcun valore artistico… niente sculture….in linea di massima niente parchi pensati da grandi architetti da esterni…. e le uniche cose aventi un valore artistico nelle periferie di Palermo le dobbiamo al cattolicesimo… in altre parole sono le chiese… e pur non essendo cattolico lo devo riconoscere… onore al merito…. anche se, ovviamente, non tutte le chiese hanno un reale valore artistico…
        P.S ….c’è qualcuno che per caso sa con quale sindaco fu messo quel pezzo di ferro su piazzale tredici vittime? C’è mai stato un sindaco a Palermo che ha provato a far spostare altrove quel “capolavoro” magari pensando di dedicare alle tredici vittime una statua più bella e metterla al posto del pezzo di ferro? ….a mio avviso le tredici vittime in questione dovrebbero essere ricordate con qualcosa di più bello…..

        1. Athon

          friz, qui sono pienamente d’accordo con te. Condivido tutto, incluso il fatto di non gradire quelle lastre di ferro a Piazza Tredici Vittime.

          Ps: una volta, trovandomi a passare di là, ho ascoltato per caso la corversazione di due anziani turisti inglesi che erano arrivati a piedi fin lì per “ammirare” quello che nella loro guida era indicato come “monumento contro la mafia”. La signora era molto delusa; non capiva cosa fosse quella “cosa”. Il marito le dava ragione… e anch’io dentro di me non riuscivo a darle torto…

          1. friz

            Athon mi fa piacere che la pensiamo allo stesso modo riguardo a piazza tredici vittime… e sono certo che anche tutto il resto della città la pensa come noi… oltretutto ritengo che un monumento contro la mafia debba essere necessariamente bellissimo….in onore delle tante vittime illustri… e penso al Mitico Falcone…. al Grande Borsellino…. etc…etc…
            Do per scontato che un’opera tanto brutta sia stata regalata dall’artista in questione, e mi rifiuto di pensare che un’amministrazione comunale, per ricordare gli eroi che sono morti per combattere la mafia, abbia potuto pagare del danaro per comprare una cosa simile… resta il fatto che, anche se fosse stata regalata, come ovviamente presumo, è assurdo mettere una cosa simile in una piazza…. non rende giustizia alla città e alla grandezza delle persone che dovrebbe in teoria ricordare…..
            P.S ….molto spesso quando si parla di quella zona GIUSTAMENTE si parla del palazzo Brancagel… ma non dovremmo dimenticarci di quel pezzo di ferro arrugginito che ha un’impatto visivo ugualmente terrificante…..
            Buona serata a tutti!

          2. Athon

            Infatti. Andrebbe ripensata l’intera area di Piazza Tredici Vittime. La zona ha un potenziale considerevole.

        2. punteruolorosso

          il monumento ai caduti non piace a nessuno, e di monumenti, strade e aeroporti dedicati alle vittime della mafia non ne mancano. va detto che quello fu il primo, e fu piazzato intorno a fine anni ottanta, quando il maxiprocesso era appena finito. considerate che prima del maxiprocesso c’era una maggioranza di palermitani che ignorava o negava la mafia, quindi bisognava piazzare dei simboli che avessero un valore quasi pedagogico nei confronti della cittadinanza e affermassero la cultura dell’antimafia. oggi accanto alla gente onesta c’è chi usa l’antimafia per fare carriera o godere di privilegi e leggi speciali. e poi c’è il problema della mafia nell’antimafia.
          la piazza si chiama XIII vittime, e sono quelle della rivolta della gancia, che con la mafia non c’entra niente. quindi il monumento ai caduti si sovrappone ad altri caduti, in un crescendo di autocompatimento.
          da compatire, in realtà, c’è tanto: il sottopassaggio ha sicuramente migliorato l’ingresso su via cavour, ma non ha risolto la cesura fra la zona del castello a mare e quella del rione san pietro. su tutto il fronte a mare va eliminato il problema del traffico pesante, mettendo via messina marine, foro italico, cala e via crispi in un tunnel collegato alla circonvallazione da nord e da sud. in questo modo si chiuderebbe l’anello fra la circonvallazione e il porto, e in superficie si potrebbe pedonalizzare e ripristinare l’accessibilità al mare, oggi subordinata alla viabilità automobilistica e logistica.
          la piazza ricade in questo percorso e ne è l’emblema. si deve ripartire dal rapporto col mare e dall’eliminazione di tutte le barriere.

          1. friz

            Sono pienamente d’accordo con quanto hai scritto in questo commento…
            P.S ….non conoscevo i particolari riguardo a quel pezzo di ferro arrugginito… interessanti…. grazie!
            Buona giornata a tutti!

        3. phrantsvotsa

          Il monumento fu voluto nel 1983 dal primo coordinamento antimafia dopo le uccisioni di Pio La Torre e di Carlo Alberto Dalla Chiesa, a cavallo tra due sindaci, Nello Martellucci ed Elda Pucci, ed è stato costruito gratuitamente dai Cantieri Navali di Palermo su disegno dello scultore Mario Pecoraino.
          Io non penso che sia da buttare; è un’opera d’arte contemporanea costruita in acciao corten, che ricevette i complimenti ufficiali di Leonardo Sciascia e del presidente Sandro Pertini.
          Penso invece che dovrebbe essere più valorizzato; per esempio dovrebbe esserci una targa che spiega l’origine della scultura e il suo significato (la forma e la scelta del corten come materiale, ha una spiegazione precisa dell’artista)
          Come disse Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto “se si tratta di mettere una lapide che racconti la storia di quel monumento, allora sono d’accordo a ristabilire una memoria precisa. Ma rimuoverlo è impensabile”

          1. punteruolorosso

            grazie per la precisazione, pensavo fosse più recente. comunque sì, il corten è un bel materiale, e il monumento non è da buttare.

          2. friz

            …..interessanti anche le informazioni che mi hai fornito tu…. grazie… ma resto dell’idea che il “monumento” sia veramente inquietante e bruttissimo…. e a mio avviso non rende giustizia alla GRANDEZZA e alla BELLEZZA MORALE di Pio La Torre e di Carlo Alberto Dalla Chiesa… meritavano di più…molto di più… spero che un giorno, quando sarò passato a miglior vita, nessuno debba avere il cattivo gusto di ricordarmi con cose simili…
            Ad ogni modo sono d’accordo con te che se il monumento fosse tolto e non venisse sostituito sarebbe triste… ma se al contrario venisse tolto, e in memoria dei due grandi uomini che vuole ricordare, venisse messo al suo posto qualcosa di VERAMENTE BELLO… qualcosa di artisticamente compiuto, il discorso cambierebbe totalmente…
            …ad ogni modo sarebbe sempre difficile “smaltire” il pezzo di corten in questione… perchè presumo che nessuna frazione di Palermo vorrebbe avere un monumento tanto “bello”… non credo che lo vorrebbe Mondello… non penso che lo desidererebbe Tommaso Natale… escludo che lo potrebbero volere Viale Strasburgo o piazza Politeama…etc… etc….
            Do per scontato che Pertini e Sciascia abbiano apprezzato le persone che la presunta “opera d’arte” voleva ricordare, ed che abbiano anche apprezzato che in una città umiliata dalla mafia si volesse ricordare alcuni degli eroi che ingiustamente hanno perso la vita nella battaglia… ma mi sento di escludere che Pertini e Sciascia abbiano potuto trovare bella quella cosa…. e non scordiamoci che Sciascia fu un grandissimo artista… e di certo comprese che l’opera in questione di artistico avesse ben poco…
            P.S ….prima l’ho definito pezzo di ferro perchè mi dava questa impressione… oltretutto da lontano sembra anche in parte arrugginito… non sapevo fosse di un metallo diverso…

          3. Athon

            Grazie phrantsvotsa, non si finisce mai di scoprire cose nuove. Ciononostante sono d’accordo con friz. Pur sforzandomi, non riesco a trovare bello il “monumento ai caduti nella lotta contro la mafia”. Dovrebbe risultare carico di significatività nell’immediatezza e invece tende a lasciare alquanto perplessi. La maggior parte delle persone si chiede cosa voglia rappresentare e secondo quale simbolismo, pur cui è un’opera d’arte poco efficace in ciò che vuole comunicare. A ciò si aggiunge il difetto di non essere nemmeno impattante esteticamente. A mio avviso c’è qualcosa che non funziona in quel “monumento”. Posso essere d’accordo sul fatto di non rimuoverlo, però lo si potrebbe comunque migliorare, anche se troverei insufficiente l’aggiunta di una semplice targa esplicativa. Andrebbe fatto qualcosa di più. La stessa area verde in cui è stato collocato potrebbe essere arricchita di nuove manifatture artistiche. D’altra parte, se lo stesso Nando Dalla Chiesa ha sentito la necessità di “difendere” quel monumento, e noi stessi siamo qui a discuterne, evidentemente la ragione sta nel fatto che per lo più l’opera dello scultore Mario Pecoraino tende a lasciare tentennanti nel giudizio che se ne dà.

  6. Athon

    Qual è dunque la mia posizione sul contemporaneo? Per me va anche bene, ma con criterio e ferrata selezione. Le città italiane sono piene di periferie degradate e fatiscenti. Lascerei quindi che i centri storici si conservassero armonici e punterei invece ad un recupero delle periferie affidandosi anche alle espressioni del contemporaneo.

  7. Roberto1

    Fermo restando che condanno il comportamento di chi usa le fontane (o qualunque altra cosa) come cestini della spazzatura, ma veramente pensate che altrove questo non accada? A Madrid ad esempio, durante un sabato sera, ho visto spazzatura dovunque: aiuole, scalinate, panchine (fontane no, devo dire la verità). Dopo 5 MINUTI però passava l’operatore e ripuliva tutto, IN CONTINUAZIONE a qualsiasi ora. Non si può mantenere il decoro di una città solo con interventi spot.

    1. danyel

      esatto: IN CONTINUAZIONE .. ecco la differenza con Palermo .. sapete che tutto quello che viene lasciato dal mercatino dell’usato-rubato che invade le strade limitrofe al mercato di Ballarò (zona Chiesa San Francesco Saverio) viene ripulito dopo UN GIORNO? quindi … ah, in questo momento al tgs stanno parlando della troppa spazzatura nel centro di quella che ora è la capitale della cultura!

    2. Athon

      Lungo la Rambla di Barcellona le spazzatrici fanno ininterrottamente avanti e indietro, e anche i cestini vengono continuamente svuotati. Il 50% della colpa è degli incivili ma l’altro 50% è da attribuire ad un servizio di nettezza urbana che a Palermo tuttora resta disorganizzato e scadente, e non si dica che manchi il personale.

  8. phrantsvotsa

    Sono appena tornato da Barcellona…sulla Barceloneta ogni giorno passa un trattore che filtra e pulisce la spiaggia…ogni giorno, anche in questo periodo dove di certo nessuno fa il bagno!
    E parliamo di una spiaggia che negli anni 80 era in stato di degrado, con una fila di costruzioni abusive ed una discarica che arrivava fino al mare.

    1. danyel

      E’ una mentalità completamente diversa … che a Palermo, purtroppo, manca!

  9. bottarisali

    1. Riattivare l’acqua nelle fontane
    2. Mettere sculture nelle nicchie
    3. Togliere i cartelloni pubblicitari
    4. Aggiungere all’intera porta un impianto per una bella illuminazione notturna.
    4 semplici lavori che la porta di vicari, entrata alla via Maqueda, si meriterebbe.

    1. danyel

      Hai ragione .. hai parlato di una bella illuminazione notturna e ho pensato che la stessa cosa dovrebbe essere fatta anche per tutte le altre porte monumentali di Palermo, ad esempio Porta Felice, che è quasi completamente al buio .. come del resto quasi tutto il Foro Italico!

  10. BELFAGOR

    LE FONTANE “ASSETATE” DI PALERMO.
    Palermo è l’ unica città del mondo dove le fontane invece di zampillare acqua sono tutte desolatamente a secco e vengono utilizzate come ….cestini per i rifiuti.
    In tutta la città non c’ è una fontana funzionante.
    Il caso più eclatante è la celebre fontana “delle vergogne” di piazza Pretoria.
    Una volta tale fontana veniva sopranominata “delle vergogne” a causa delle nudità delle statue. Oggi che tali nudità non imbarazzano più nessuno tale soprannome è dato non solo per le “porcate” che si svolgono nel palazzo dietro la fontana ma soprattutto perchè la fontana da qualche tempo e tristemente “asciutta”.
    Sembra quasi il simbolo dell’ abbandono di una città immobile, arenata nella palude maleodorante della politica cittadina.
    Ma la fontana di piazza Pretoria non è l’unica fontana “asciutta”, purtroppo l’ elenco è lungo è tristemente desolante.
    Dalla storica fontana di piazza della Rivoluzione, alle fontane dei Quattro Canti, per non parlare delle fontane di villa Giulia, di villa Bonanno , della Zisa ecc. ecc.
    Non si salva nemmeno la nuova fontana del porticciolo di Sant’ Erasmo .
    In questo caso la responsabilità e dell’ Autorità portuale ma si vede che l’ influsso nefasto dei nostri “ amministratori” comunali influenza anche altri.
    Perché a Palermo le fontane non funzionano e vengono utilizzate come….cestini per l’ immondizia?
    L’ assessore Carta ha cercato di spiegare tale…anomalia tutta palermitana.
    «Per quattro anni non ci sono state abbastanza risorse economiche per una manutenzione ordinaria del parco scultoreo e monumentale che permettesse alle fontane di funzionare . Ora che siamo usciti da questa condizione di dissesto e che siamo rientrati in una condizione di agibilità finanziaria contiamo che vengano assegnati i fondi necessari».
    Tutto vero anche se tale analisi è un po’ …superficiale.
    Purtroppo il problema è vecchio, almeno trentennale.
    Nel lontano passato il Comune aveva una squadre di fontanieri che si occupavano della manutenzione delle fontane.
    In questi ultimi decenni sono stati fatti solo interventi straordinari ed episodici di piccola manutenzione .
    Per questo si è utilizzato occasionalmente ed eccezionalmente il personale dell’ AMAP e del COIME che però non hanno tale compito nel loro contratto di servizio.
    In altre parole , non solo mancano i soldi ma mancano anche gli operai specializzati per effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria delle fontane.
    Parafrasando le parole di uno …”storico” assessore del passato , le fontane di Palermo non sono….una priorità.
    P.S Purtroppo temo che nessun poeta o musicista si ispirerà mai alle nostre fontane .
    Nessun novello Respighi musicherà un poema sinfonico dedicato alle nostre fontane , nessun sommo poeta scriverà versi come “ chiare , fresche e dolci acque”.
    Francamente l’ immondizia e l’ acqua putrida non hanno mai ispirato nessuno, salvo i nostri “amministratori” comunali.

Lascia un commento