RIFIUTI | I “porci” di corso Tukory indisturbati

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Abbiamo voluto usare questo titolo, forte  incisivo e provocatorio, proprio per esprimere tutto il nostro disprezzo per quanto accade settimanalmente (se non giornalmente) lungo corso Tukory da circa due anni.

Ci troviamo proprio di fronte al giardino intestato al Prefetto G.Vitocolonna. Solo due anni fa vennero spostati i cassonetti posizionati lungo il marciapiede per ricavare degli stalli di sosta per auto. Cassonetti che vennero ricollocati a pochi metri di distanza. Ma si sa, il palermitano medio è affezionato alle abitudini.

E così puntualmente i sacchetti dei rifiuti vengono gettati nello stesso punto, proprio lì dove c’erano i cassonetti. Eppure noterete dalla foto “le miglia” che dividono questo punto dalla nuova locazione dei cassonetti.Forse la gente necessita di una navetta per coprire questo tratto? Ironia a parte, è un comportamento che rispecchia molto spesso una mentalità piuttosto becera diffusa in città: infrangere le regole trascurando il bene collettivo.

Ma in questi due anni, visto il continuo ripetersi di queste “usanze”, la Rap ha mai pensato a qualche squadra in borghese per sanzionare i colpevoli?

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15 Thoughts to “RIFIUTI | I “porci” di corso Tukory indisturbati”

  1. danyel

    Certo che è allucinante … c’è sempre da rimanere allibiti di “certe” abitudini di “certi” panormosauri …abitudini difficili da estirpare … per questo io temo la differenziata porta a porta! Comunque io sono per il pugno duro: multe a tappeto ..

  2. massimiliano1

    Anche io sono per il pugno duro… ma in faccia a questi stronzi che stanno rovinano la nostra città!

  3. peppe2994

    La spazzatura in questo caso è la minore spesa. Vogliamo parlare del quotidiano mercatino abusivo del rubato e del ciarpame proprio in quel punto ed oltre?

    Uno schifo allucinante, non peggio di Roma, ma questo sicuramente non è una giustificazione.
    L’amministrazione non si è impegnata mai per risolvere il problema in modo definitivo. Avranno fatto una ventina di blitz negli ultimi anni, ma invano.

    Occorre destinare un’area a questi soggetti, ne va del bene cittadino, e soprattutto dell’immagine agli occhi dei turisti, visto che molti vanno a piedi fino a piazza Indipendenza e che giusto di fianco c’è il museo Gemellaro.

    1. danyel

      Ah beh .. non parliamo di quel mercatino-vergogna a due passi dal Percorso Arabo Normanno e sotto gli occhi dei turisti che, ovviamente, si addentrano e non rimangono soltanto lungo gli assi Cattedrale-Quattro Canti e Maqueda-Teatro Massimo .. Andate a vedere il porcile che c’è e oddio se la Rap si prende la briga di ripulire tutto .. E’ una vergogna sotto gli occhi di tutti!!

    2. belfagor

      Signor Peppe, lei ha perfettamente ragione. Un amministrazione che non riesce a impedire il “mercatino dell’usato,” che si svolge giornalmente e nelle ore diurne, proprio di fronte, credo che difficilmente può impedire a dei “porci” di depositare l’immondizia sotto l’albero. Considerando che li sorge una specie di “villetta” , l’ipotesi di collocare in tale zona una telecamera sarebbe una buona idea. Temo purtroppo che difficilmente verrà installata perchè non sarebbe gradita dai “porci” e dai “ricettatori del mercatino. . Si ricordi che in primavera si vota……

  4. fabio77

    Il mercatino del rubato è uno schiaffo continuo a tutti i palermitani onesti; l’incapacità dei soggetti competenti a sgomberarlo definitivamente rappresenta il secondo schiaffo, forse peggiore del primo.

  5. katet

    Per l’autore dell’articolo: nessun dipendente della RAP può sanzionare i cittadini incivili, ma è compito della Polizia Municipale. Penso possano solo segnalare il gesto incivile. Cosi mi è stato comunicato proprio dalla RAP.

    1. danyel

      Katet la Rap non assicura un adeguato spazzamento delle strade della città che rimane sporca… basta farsi un giro per accorgersene… il che è ancora peggio! .. Il Sindaco e il Signor Dolce lo sanno? Ovviamente le multe sono di competenza della Municipale!

      1. katet

        Vedi che io sono d’accordo con te. Ho solo voluto puntualizzare, per chi ha scritto l’articolo, che nessuno dipendente RAP può sanzionare nessuno. Tutto qua, non penso di essere mai stato uno che sottovaluta il problema.

  6. Ben70

    In via Marconi all’ angolo con via Riolo, da quando è attivo il servizio porta a porta per la raccolta differenziata, quindi da maggio 2011, i “porci” indisturbati lasciano i loro sacchetti di spazzatura, lì dove vi erano i cassonetti! E l’ampia e poi la rap puntualmente ripuliscono…altro che sanzioni, dopo più di 5 anni!

  7. gippo70

    E’ assolutamente intollerabile, inaudito, abominevole lo stato di anarchia che vige in questa città.
    Mi capita di girare in Sicilia per le altre province e comuni di appartenenza e come ben saprete di certo, una realtà cosi incivile, la si vede solo qui a Palermo.
    Siamo senza speranza, non c’è nulla da fare.
    Fin quando non si ricorrerà al bastone, tralasciando la carota che non si merita una fine così orrenda in mano ai panormosauri, la situazione rimarra cosi per altri 1000 anni.
    Che delusione.

    1. katet

      Spero che tutti capiamo che la situazione non cambierà mai. E’ dentro di noi, è il nostro DNA, la nostra cultura…e non pensate di associare la definizione di “panormosauri” soltanto a quelle persone magari con un basso livello di cultura, o quelli che alcuni chiamano “tasci” o di chissà di quali zone di Palermo. Io ho visto buttare pacchetto di sigarette dal finestrino da un primario di un ospedale di Palermo. Questo per farvi capire che non cambierà nulla dentro di noi, perchè per noi è normale, cosi come per coloro che dovrebbero controllare e sanzionare. Mettetevi in testa che non cambierà mai niente.

      1. belfagor

        Non sono daccordo con Lei. Non è un problema genetico ma culturale e ambientale. Quanti palermitani ,quando si trovano in altre città, si comportano da cittadini esemplari mentre quando sono a Palermo pensano di trovarsi in una “città senza regole” dove tutto è permerso. Alcuni miei amici del nord, dopo alcuni mesi , si comportavano come i peggiori “panormosaurii”. Purtroppo il “pesce puzza dalla testa”. In questi 30 anni la situazione è peggiorata e l’illegalità e la “vastaseria” della gente è aumentata. La classe dirigente di un popolo è sempre l’espressione di quel popolo .

  8. sornione47

    Un Sindaco onesto e capace NON ha che farsene dei voti dei cittadini (a dir poco….indisciplinati). Insieme al pugno duro dell’Amministrazione occorre una forte azione educativa presso i bambini nelle scuole e i genitori devono capire che quando è giusto punire o rimproverare un bambino NON devono protestare contro l’Insegnante; anzi l’Autorità deve multarli.

  9. Irexia

    Non sono d’accordo con il titolo: i maiali sono degli animali molto puliti che si rotolano nel fango proprio per liberarsi dei parassiti!
    Parlerei piuttosto di scarafaggi delle fogne che amano vivere tra i rifiuti in decomposizione invece che raccoglierli e (quando si farà la differenziata in quella zona) gettare quelli alimentari nell’umido, che si beano della puzza che emanano i sacchetti e i loro liquami, che vanno al mare, si fanno il bagno e in quello stesso posto buttano mozziconi di sigaretta (e si sentono educati se, rimproverati, tirano quelli accesi tra le alghe e le sterpaglie secche!)! Scarafaggi delle fogne che, come toccati dalla bacchetta magica della fata turchina, si trasformano in persone non appena valicano un confine o cambiano città là dove gli scarafaggi li schiacciano e quindi restano in pochi: se non mutassero forma si noterebbero subito le loro antennine e una spruzzata di disinfettante verrebbe loro generosamente versata!
    Fuor di metafora: Sornione ha ragione, non basta, nè è l’unica soluzione, il “pugno duro”, occorre anche Educazione, magica parolina che in molti oggi sconoscono! E’ necessario che nelle scuole elementari (perchè l’imprinting lasci ben bene il suo segno) si insegni il rispetto delle regole del vivere civile, si faccia la raccolta differenziata nelle classi, si visitino i parchi e i musei della città, si apprezzino gli spazi pubblici e si faccia comprendere che “comune” è anche mio!

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