Tram | Linea 1: Santuzza Liberaci dai piccoli panormosauri, sassi contro una vettura

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Una vettura della linea 1 del tram ha dovuto oggi interrompere l’attività e rientrare al deposito perché colpita da alcuni sassi tirati da alcuni ragazzini, che hanno frantumato uno dei vetri, mettendo a rischio l’incolumità dei passeggeri.


Nel giorno in cui si chiede alla devota Santa Rosalia un aiuto o una grazia, c’è chi invece ha pensato di distruggere qualcosa di nuovo, qualcosa di bello, qualcosa che utilizzano ogni giorno e che solo per sentirsi grandi era necessario danneggiare.

Condanniamo duramente questo atto violento che ha messo a repentaglio la vita non solo dei passeggeri e del conducente, ma anche di tutti coloro che circondano il veicolo.
Pensate a cosa sarebbe potuto succedere se il conducente si fosse distratto e non avesse rispettato un segnale di stop? O se avesse frenato bruscamente?

Ecco quindi che il baby-panormosauro sprigiona tutto il suo amore per la città proprio nel giorno in cui la città torna unita per la caratteristica e folcloristica processione per S. Rosalia.

Tramite comunicato stampa del comune apprendiamo che la vettura tornerà quanto prima in esercizio, dopo le dovute riparazioni.

Ci auguriamo quindi che i responsabili possano essere individuati e puniti. E che forniscano adeguate spiegazioni…
Io da bambino preferivo giocare a pallone o alla play-station, non tirare le pietre contro le macchine, ma forse io ero un bambino speciale…

E voi che punizione dareste ai vostri amici / figli?

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8 Thoughts to “Tram | Linea 1: Santuzza Liberaci dai piccoli panormosauri, sassi contro una vettura”

  1. alexdrink

    Magari ora qualcuno se ne esce dicendo che è colpa del sindaco. …

  2. Lo manderei a lavorare per fargli capire che quello che si ottiene è frutto di fatica e non magia.

    1. omega

      sfruttatore di minorenni! Ma non lo sai che i figlie so’ pezze e’ core? Loro tutto deve essere permesso, sbagliatissimo punirli, altrimenti subiscono dei traumi irreparabili 🙂

  3. katet

    La cosa triste è che questo cose inutili (mi direte di non usare questi termini, ma non ne vedo uno migliore visto che sembrano stare al mondo sl per fare numero e non per altra utilità) non subiranno nulla dai propri genitori. Anzi ho il serio dubbio che magari qlcuno esalterà le gesta. Vorrei tanto sapere, se verranno riconosciuti, cosa invece faranno le autorità, perchè tanto dai genitori non subiranno nulla, anzi domani saranno di nuovo in mezzo alla strada a distruggere altre cose. Questo è l’esempio lampante di come va la nostra città e del malcontento scritto in qlc articolo fa da Irexia. Non c’è soluzione finchè non si evolve culturamente e finchè non si capisca l’importanza della legalità.

  4. danyel

    Beh .. diciamo che queste cose esistono ovunque .. non è questioni di essere “panormosauri” oppure no! E’ la società in generale che è malata e fuori controllo!

  5. peppe2994

    La linea 1 non passa dallo Sperone per caso.

    Per anni ed anni, praticamente da sempre, gli animali di quartiere hanno preso a pietrate la linea bus 250. Una volta a settimana, tutte le settimane. Si arrivò al punto che i conducenti saltavano quella zona a causa del grande rischio per l’incolumità personale e del mezzo.

    Così si è pensato di mettere al sicuro i conducenti, e nacque il tram in quella zona.

    Questi ragazzini sono ormai persi, ed i genitori come loro. Beccarli è impossibile. Sono attenti a dove e quando colpiscono.
    E’ un problema di deficit mentale in quanto equamente diffuso in tutto il globo.

    La cosa migliore che si può fare è ignorarli, il che significa riparare rapidamente il mezzo, questa e mille altre volte se è il caso. Solo ignorandoli si otterranno dei progressi. Da notare infatti come sia capitato solo una volta da quando il tram è in funzione, ovvero una drastica riduzione di vandalismo rispetto al passato.

    1. france

      Il tuo commento è esemplare, sono perfettamente d’accordo. È l’unico modo per essere positivi

  6. france

    Sunnu sperti, picciriddi curnutazzi. Tutti so patri

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