Passante Ferroviario | Alla stazione Notarbartolo iniziano ad arrivare i primi pezzi della gru per la TBM

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In attesa dell’arrivo del grosso macchinario per lo scavo della galleria iniziano ad arrivare i primi pezzi necessari al montaggio


Dopo il completamento del cordolo laterale con tanto di binario per lo scorrimento del carro ponte, ecco finalmente giunti i primi pezzi della gru che servirà al montaggio della TBM che scaverà la seconda canna della galleria tra le stazioni di Notarbartolo e Belgio.

Lo scavo della galleria inizierà pochi metri dopo l’imbocco visibile dalla stazione Notarbartolo e proseguirà sotto l’attuale galleria esistente fino alla fermata Lazio che verrà realizzata tra Via Delle Alpi e Viale Lazio, successivamente alla fermata, le due gallerie inizieranno a correre quasi parallelamente fino a trovarsi appaiate nei pressi della fermata Belgio e da lì in poi i binari saranno affiancati fino all’aeroporto.

Vi riportiamo i dati più significativi dello scavo con la talpa:

Lunghezza tratto imbocco-traslazione più posa rivestimento 153 m
Lunghezza tratto da scavare 1.978,50 m
Diametro testa fresante ø 9,4 m
Diametro intradosso conci 8,2 m
Spessore conci 0,4 m
Sezione di scavo geometrica 70 mq
Volume geometrico totale materiale scavato 140.000 mc
Tempo di scavo presunto 10 mesi
Avanzamento medio stimato 6,6 m/g

Considerando i tempi necessari, riteniamo che sia impossibile rispettare le voci ufficiose che davano settembre 2016 come possibile data di apertura della tratta C, quindi da San Lorenzo a Carini. Più probabile invece che la tratta venga aperta entro fine 2016. Rimaniamo quindi in attesa di una comunicazione ufficiale.

Ringraziamo Giovanni75 e Gianos per le foto:

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8 Thoughts to “Passante Ferroviario | Alla stazione Notarbartolo iniziano ad arrivare i primi pezzi della gru per la TBM”

  1. moscerino

    Faccio l’autostrada Palermo Mazzara del Vallo ogni giorno e ho osservato che la linea ferrata lato valle e in via di completamento fino alla stazione di Tommaso Natale, considerato che la linea fino alla stazione ex EMS è già realizzata, penso che i tempi da te preventivati su entrabbe le linee (conduzione a diesel) potrebbero essere rispettati almeno sulla linea lato valle (settembre 2016), mentre tutta la linea (doppia, elettrificata con stazioni definite) collaudata fino alla stazione di san lorenzo anche nel 2017, se poi parliamo di 10 mesi per il solo scavo della tratta belgio-notarbartolo la fine del 2018 è l’ipotesi più accreditabile, si ringrazia sempre gli abitanti di viale delle alpi

    1. basilea

      Gli abitanti di via Lazio e via delle Alpi i DISAGI LI AVRANNO LO STESSO non appena dovranno sbancare la strada per costruire le stazioni ! CON MIA GRANDE FELICITA’!!! spero i loro disagi durino ANNI !!!!! e che le spese in piu’ gliele facciano PAGARE CON TASSE ALTISSIME !!!!!

  2. peppe2994

    In teoria la riapertura prescinde dallo scavo della galleria.

    Appurato che i lavori procedono alacremente voglio effettuare una considerazione.
    Ammettiamo utilizzino camion da 20 metri cubi (che mi sembra esagerato), 140.000 diviso 300 giorni sono 24 camion giornalieri in pieno centro città. Tutt’altro che una situazione ideale…

    1. huge

      Ossia un camion l’ora. Mi sembra una situazione più che sostenibile, anche se non ideale.

  3. Fulippo1

    Ma durante lo scavo della nuova galleria, la tratta in nessun caso si può rendere attiva a singolo binario da notarbartolo a belgio?

    1. Fabio Nicolosi

      In linea teorica la tecnica di scavo tramite TBM è la migliore tipologia a livello di sicurezza per quel che riguarda lo scavo di galleria e tunnel sotterranei, il che permette anche di poter scavare anche a linea riaperta, bisognerà capire se anche RFI ritiene opportuna questa scelta, ma penso che opteranno per una misura cautelativa e quindi riaprire la tratta solo a scavo concluso.

  4. Orazio

    C’e’ da segnalare che hanno perso la sana abitudine di far circolare i camion che bagnavano le strade circostanti il retro della stazione Notarbartolo, quelle dove passano i camion che trasportano la terra rimossa, con il pessimo risultato che basta un po’ di vento e si forma una nube di terra.

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