Tram: linea 1 ai nastri di partenza ma senza contratto di esercizio non si parte #vogliamoiltram

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Come già preannunciato, sembra che sia quasi tutto pronto per l’avvio all’esercizio tranviario della la linea 1, da Roccella al Forum.  Dopo circa 8 anni di attesa fatta di disagi e cantieri, la linea 1 sembra avere le carte in regola per essere avviata all’esercizio definitivo, senza necessariamente attendere l’avvio contemporaneo con le linee 2 e 3 che dovranno ancora essere sottoposte ad altri iter amministrativi (pre-esercizio, collaudo ministeriale, etc.). In tutto questo però, manca ancora il contratto di esercizio fra Amat e il Comune di Palermo. Contratto che ancora deve passare al vaglio del Consiglio Comunale, e sulla quale è in corso un acceso dibattito fra le forze politiche in Consiglio Comunale dove addirittura viene paventata l’ipotesi di affidamento ad una società privata tramite bando nonostante l’Amat sia “stazione appaltante”.

Ipotesi che richiederebbe ben 2 anni di tempo, vanificando la formazione dei conducenti fin qui addestrati e con abilitazione conseguita; inoltre 2 anni dove le intere infrastrutture resterebbero ferme con seri rischi sulla manutenzione. Ritardi che l’intera città non può di certo permettersi. Con le associazioni Palermo Indignata e il Coordinamento Palermo Ciclabile abbiamo lanciato l’hashtag #vogliamoiltram per dare al via una campagna mediatica e incalzare le istituzioni comunali ad assumersi le proprie responsabilità. La città non può aspettare oltre.

Qui uno stralcio dell’articolo di Repubblica Palermo dove viene riepilogata l’intera vicenda.

 

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15 Thoughts to “Tram: linea 1 ai nastri di partenza ma senza contratto di esercizio non si parte #vogliamoiltram”

  1. Joe_Pa

    Il classico pastrocchio della politica Panormita.
    Premessa :
    Io sono per il contratto di servizio affidato per bando di gara europeo, affidare il servizio tram ad Amat è un suicidio che la città non può permettersi.
    E’ vero però che a questo bando bisognava pensarci già otto anni fa quando si iniziò l’opera tramviaria, a questo punto visto il completamento dell’opera è doveroso far partite al più presto il servizio, firmando il contratto di servizio temporaneo ad Amat.
    Temporaneo ( tipo un cinque anni) per far partire l’opera immediatamente nel frattempo di faccia la gara europea e si trovi un gestore del servizio affidabile.

  2. basilea

    Condivido anch’io il discorso di Joe_Pa 47 , intanto i tram partono e poi si vedra’.
    Del resto si e’ sempre detto il servizio avra’ inizio coi passeggeri entro fine dicembre 2015 : quindi al momento siamo nei tempi previsti.

  3. Athon

    A prescindere dai colori politici e al di là del fatto che comunque al contratto di servizio bisognava pensare prima, adesso il problema è provocato in particolare dall’opposizione del centrodestra che sta facendo una vera e propria barricata: ostruzionismo allo stato puro. Tra le altre cose lamentano pure il fatto che le Ztl dovrebbero essere gratuite mentre i parcheggi per car e bike sharing a pagamento, ovvero tutto il contrario di ciò che è ragionevole. In altre parole si sono schierati contro il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile, e a favore invece del traffico privato e dello status quo. Liquidano la questione dicendo che se ne dovrà riparlare il prossimo anno. Sono vergognosi.

    A causa di questi incoscienti giocchetti politici, il Comune rischia di pagare 30 mila euro di penale per ogni giorno di ritardo rispetto l’entrata in funzione del tram. Un danno erariale notevole.

    Sull’affidabilità o meno di Amat, non saprei. D’altra parte è un sistema di trasporto diverso dagli autobus, considerato tra l’altro il sistema tram più innovativo che in questo momento ci sia in Europa. A Roma, Napoli, Milano o Torino, tanto per fare qualche esempio, il sistema tranviario è affidato alle società in house. Un bando europeo richiederebbe tempi molto lunghi. In tutti i casi, quella proposta da Joe_Pa potrebbe essere una soluzione. Comunque bisogna metterli in funzione subito.

    1. punteruolorosso

      hai proprio ragione. la colpa deve ricadere, questa volta, interamente sul centrodestra cittadino. questa gentaglia sta remando contro il tram, sperando di ottenerne dei vantaggi elettorali. è infatti molto diffuso lo scontento dovuto alla riduzione (sacrosanta) di carreggiate e posteggi. i politici del centrodestra vorrebbero che si continuasse a prendere l’auto, e per loro sarebbe una grande vittoria se il tram fallisse. i trentamla euro al giorno saranno tutti da imputare a questa gente irresponsabile. dovrebbero pagarli di tasca loro.

  4. Come ho già scritto su Twitter e forse lo amplierò nel mio blog: vedere il nostro tram trasformato in un triste espediente politico fa davvero venire la pelle d’oca.
    Abbiamo chi parla di dimissioni, chi vuole aprire esposti…insomma ogni partito e truppe cammellate hanno qualcosa da dire.
    La questione invece è semplice come le preposizioni <> e lineari come il binari di Genio, tutto il resto è rumore di fondo.

  5. Se ho compreso bene la vicenda, il Comune attende dalla Regione delle somme molto elevate per il trasporto urbano. Il Comune, non intende erogare alcun euro all’AMAT, come previsto dal contratto di servizio, se prima non riceve cio’ che la Regione deve erogare gia’ da un po’ di tempo.
    Ed ecco quindi che il blocco e’ totale:
    Regione non paga, Comune non anticipa soldi => avvia il contratto => tram fermi

    Fermo restando che non mi sento di giustificare nessun attore in questo tristissimo e pessino teatrino politico-amministrativo, appare chiaro che il Comune voglia potere usufruire delle somme a sua disposizione per le proprie spese programmate, piuttosto che coprire i buchi della Regione.

  6. Correzione. Se ho capito bene:
    Regione non paga -> Comune non anticipa soldi e quindi non avvia il contratto -> tram fermi

  7. Athon

    Luca S. , non so da cosa tu abbia desunto le tue conclusioni. Leggendo le notizie, non mi pare che l’inghippo sia quello che descrivi. Infatti non è un problema finanziario. È semmai una questione totalmente burocratica ( oltre che politica). C’è infatti un iter da rispettare, e bisogna farlo nel più breve tempo possibile. Il collegio dei Revisori dei Conti ha spiegato che per firmare il contratto di servizio con Amat, occorre prima approvare il budget dell’azienda e poi il piano industriale. Il presidente di Amat Antonio Gristina però smentisce, affermando che documenti e certificazioni richiesti sono già pronti. A ciò si è aggiunto l’irresponsabile ostruzionismo dell’opposizione politica. http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/11/21/news/tram_allarme_sui_conti_rischio_di_nuovi_ritardi-127838942/

  8. Fulippo1

    Tutto era programmato per far esplodere la polemica all’atto pratico. In pratica questi pseudopoliticanti (che purtroppo ci meritiamo), non aspettavano altro che arrivasse il momento in cui anche loro avrebbero avuto un ruolo attivo nella questione, per cercare di ridicolizzare sindaco e giunta (qualora avessero avuto bisogno di aiuto…??!!), trascurando che come al solito siamo noi a beccaci le conseguenze.
    Ora al di là della questione prettamente politica (e ridicola), la privatizzazione del trasporto pubblico è un enorme sbaglio. Anzichè inneggiare a fantomatici privati (che non si capisce con quali soldi/ricavi, dovrebbero gestire il trasporto PUBBLICO (???!!), non riesco a capire per quali motivi questi deputati comunali, non forzino la mano con la regione, per far uscire tutti quei quattrini (quantificabili in molti milioni) che servirebbero per pagare l’Amat.
    Vi ricordo che noi (o per lo meno molti di noi) paghiamo già attraverso le TASSE il trasporto pubblico, e lo paghiamo praticamente a vuoto.
    Il trasporto pubblico ci spetta di diritto, perchè andare a far arricchire chissà chi senza motivo e sempre sulle nostre spalle???

  9. malignetto

    Scusate, ma non potremmo organizzare una manifestazione? Un presidio? Chi potrebbe proporre qualcosa di utile?

  10. drigo

    In realtà è tutto un problema finanziario. I documenti e le certificazioni di cui parla Gristina sono quelli relativi al rilascio del nulla osta da parte del Ministero delle Infrastrutture, e si riferiscono esclusivamente al profilo tecnico dell’opera: in pratica sono le carte che certificano che l’opera è stata realizzata secondo i parametri e che il suo esercizio è sicuro.
    Per quanto riguarda il contratto d’esercizio, questo può essere stipulato indifferentemente prima o dopo il rilascio di questo nulla osta, perchè non attiene ai profili tecnici quanto piuttosto al pagamento di un corrispettivo dietro prestazione di un servizio le cui caratteristiche sono evidenziate nel contratto e che, normalmente, hanno ad oggetto un determinato rapporto di produzione vetture/km annui (cioè il numero di KM annui che il parco mezzi deve percorrere sul territorio comunale ogni anno).
    Ora, facciamo alcune considerazioni.
    1. L’Amat non ha ancora un direttore generale dall’Ottobre 2014
    2. Il piano finanziario del tram prevede un rapporto costi/ricavi annui a tre anni di 15,5 mln/5mln €, quindi una perdita di circa 10,5mln € nei primi tre anni di esercizio
    3. Lo scorso bilancio si è chiuso con un utile di 76.000€, a fronte di 50mln € di debiti nei confronti di fornitori, banche e fisco.
    4. L’Amat può vantare crediti, stando al bilancio consuntivo 2014, per circa 121mln di €, di cui 65 dovuti dal Comune (in realtà la grossa parte è responsabilità delle Amministrazioni Cammarata), e 55 da parte della Regione che negli ultimi 3 anni ha continuamente tagliato i propri contributi.

    Ora, dato che nei bilanci aziendali i crediti risultano con il segno + anche se effettivamente non sono nella disponibilità immediata, senza il tram l’Amat avrebbe la liquidità di cassa per mandare avanti, malamente, il sistema TPL così com’è (i famosi 76.000 di utile vogliono dire che Amat copre tutte le spese annuali con un avanzo di 76.000 €). Aggiungendo il tram, però, diventa impossibile formulare un piano industriale per il semplice fatto che l’Amat dovrebbe trovare 10,5 mln di € l’anno semplicemente per chiudere il bilancio in pareggio, dato che in nessun modo avrebbe la possibilità di ricorrere a mutui di qualsiasi tipo per finanziare la gestione ordinaria.
    In sostanza, vedrete che molto presto emergerà lo scontro finale tra Regione e Comune: un Comune senza disponibilità di somme che non può fare fronte ai debiti lasciati dalle precedenti amministrazioni ed una Regione che continua a tagliare a causa del taglio dei trasferimenti dal centro.

  11. drigo

    Dimenticavo un dettaglio fondamentale. Manifestazione si: contro il Patto di Stabilità interno!

  12. punteruolorosso

    i cittadini ignoranti voteranno il prossimo sindaco sulla base della promessa di abolire le ulteriori tre linee previste nel piano regolatore. scommettiamoci.

  13. peppe2994

    Lasciate fuori i privati.
    Il trasporto di certo non migliorerebbe.
    Non è che L’AMAT è incompetente, tutto si riduce ad un governo regionale che non finanziaria il trasporto pubblico, quindi di che stiamo parlando?

    L’AMAT si vuole finanziare con le ZTL, ma l’intero piano fa acqua da tutte le parti. È stato più volte bocciato dalle commissioni varie e dai revisori dei conti, perché manca un budget ed il piano industriale.
    Il contratto di servizio è l’ultimo step. Approvarlo è illegale per danno erariale, oltre che non rispetta le leggi in vigore (tipo la separazione chilometrica tra bus e tram).
    È tutto un illecito modo di agire dovuto alla regione che non paga, perché materialmente non puoi fissare un budget se c’è la garanzia che non verrà mai coperto.
    Per ogni cosa dobbiamo insultare sempre la regione. Tutto il resto sono corollari ad essa imputabili.

    Quindi sicuramente si tirerà a campare con eventuale messa in esercizio priva di garanzie finanziare, dunque in perdita assoluta.
    Potrebbe anche andar bene per l’avvio immediato, ma in futuro?

    1. basilea

      Intanto il servizio dei tram coi viaggiatori deve partire subito. Per il futuro poi si vedra’.
      Pensiamo al presente !

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