Semaforo di via Perpignano: una boccata d’ossigeno

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E’ raddoppiata da pochi giorni la durata del verde del semaforo di via Perpignano. Vicenda lunga e intricata quella del principale “tappo” di viale Regione Siciliana, complice di congestionamenti e file che penalizzano quotidianamente non solo la circonvallazione, ma l’intera provincia di Palermo.



Viale Regione Siciliana infatti, è l’unica arteria di collegamento tra le due autostrade (Palermo-Catania e Palermo-Mazara), nonché una delle strade urbane più trafficate d’Italia. Quotidianamente viene attraversata da più di cento mila veicoli, creando problemi non soltanto ai pendolari, ma anche al traffico merci e all’utenza che deve raggiungere l’aeroporto. Sembra banale, ma poter contare sul fatto che un semaforo verde duri adesso 120 secondi, anziché 60, significa ridurre una coda di trecento metri ad appena cinquanta.

Da anni insistiamo sulla necessità di abolire il semaforo di via Perpignano, il cui incrocio ricordiamo essere chiuso da anni a seguito di dure lotte coi commercianti della zona, che lo volevano aperto. Inizialmente il provvedimento ebbe i suoi immediati benefici, con tempi di durata del verde decisamente ragionevoli, che decongestionarono quel punto, con conseguenti ricadute positive sull’attraversamento e sulla diminuizione dell’inquinamento. Successivamente, il Comune fece marcia indietro prolungando nuovamente i tempi del semaforo, peggiorando la situazione sino al punto di renderla molto simile a quella precedente la chiusura, ma con l’aggravante di aver ri-creato i congestionamenti, a fronte della chiusura di un incrocio. Un peggioramento generale della viabilità quindi.

I lavavetri in questi anni hanno utilizzato il pulsante di prenotazione del verde per scopi “professionali”, influenzando pesantemente la scorrevolezza dei flussi di attraversamento. Provvedimento sensato quindi, che arriva con tantissimo ritardo, ma per il quale non possiamo far altro che sottolineare l’enorme boccata d’ossigeno per viale Regione.

La cosa che continua a non tornarmi, è che in questa città sia possibile scrivere un lungo articolo su un punto della circonvallazione, dal quale paradossalmente dipende gran parte della viabilità della provincia di Palermo. Roba che altrove sarebbe ordinaria amministrazione, ma che da noi evidentemente rappresenta più l’eccezione che la regola.

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18 Thoughts to “Semaforo di via Perpignano: una boccata d’ossigeno”

  1. samir

    Non possiamo che essere contenti…….ma quel semaforo deve sparire e creare una passerella pedonale.
    P.s. (MAZZARA scritto con 2 zeta non si può vedere ragazzi….correggetelo please) ………:-))))))

  2. peppe2994

    Da un lato c’è da essere contenti, dall’altro come giustamente dice Samir, quel semaforo deve sparire.

    Purtroppo siamo a Palermo. Questioni di banalissima comprensione quali il fatto che i due semafori restanti se ne devono andare diventano imprese titaniche con disagi esponenziali.

    Qualche giornale ha parlato pure del semaforo Giotto che verrà sdoppiato da AMG e COIME per la creazione degli scivoli per disabili.
    Fatto sta che ancora non si vede nulla.

  3. mediomen

    Certo considerando che in quel punto non è stato fatto più il sottopasso quanto meno si faccia una passerella provvisoria tipo ponte Bailey. Ma ovviamente ciò è un’utopia dato che non riusciamo neanche a sdoppiare il semaforo di piazzale Giotto, un lavoro di quattro giorni neanche fosse un impianto complicato. Ricordo che la sostituzione del vecchio semaforo di via Pitre a seguito dei lavori del tram venne realizzato in una settimana compreso gli scavi per l’attraversamento.

  4. rasputin

    L’ordinanza dello sdoppiamento del semaforo di piazzale J. Lennon è la n. 617 del 21 maggio 2014 !!!!
    Sono passati 290 gg… si sarebbe potuto costruire un sovrappasso!
    Vorrei capire quali sono i motivi di tanto ritardo.

  5. ligeiro

    va bene l’ossigeno, ma non perdiamo l’obiettivo principale eliminazione dei semafori, perpignano e giotto!!

  6. loggico

    L’ho scritto in passato..
    Ora che le corsie laterali sono ben visibili credo che a nessuno venga in mente di chiudere le corsie per fare il sottopasso sulla stessa viale regione..

    Son passato più volte dal sottopasso che collega via ugo la malfa con lo zen… sicuro e funzionale..
    La stessa opera si potrebbe realizzare in via perpignano..
    Da un lato si favorirebbe chi usa l’auto dall’altro si crea il passaggio pedonale
    gli ingressi si possono fare in corrispondenza di via nina siciliana e Vicino passaggio lipari..
    opera poca invasiva per il traffico è a costi sicuramente inferiori rispetto al progetto faraonico. .

  7. INGEGNERE92

    I SEMAFORI sulla circonvallazione sono una VERGOGNA della nostra amministrazione, con un costo SOCIALE altissimo.

  8. robky69

    Articolo che condivido. Gli scopi professionali potrebbero essere inibiti da un paio di vigili, i motorini in transito pure. Ma i vigili sono sempre a fare qualcosa di più importante per definizione…
    Facciamo tesoro di questo risultato e speriamo che dopo questo passo il prossimo sia la scomparsa di questo semaforo.

  9. amatrix87

    Non si può eliminare il semaforo..c’è un problema lavavetri di difficile soluzione….

  10. Enrico57

    Un provvedimento di semplice buon senso (e tampone) a Palermo diventa notizia. Nulla da aggiungere.

  11. Garrone71

    I soprapassi pedonali sono costati una marea di denaro pubblico e sono scarsamente utilizzati.
    Cosa fare per non renderli una cattedrale nel deserto ?
    Semplicissimo !!!
    Portare tra 2 mesi i tempi di attesa del semaforo pedonale a 3 minuti e poi dopo altri due mesi a 5 minuti e infine tra due mesi a 10 minuti per poi definitivamente spegnerlo.

    In questo modo la gente sarebbe disincentivata all’utilizzo del semaforo pedonale e sarebbe incentivata ad utilizzare il soprapasso.

    Inoltre servono delle telecamere per multare gli incivili che con i motorini utilizzano il semaforo pedonale per l’inversione di marcia.

    Necessiterebbe anche un controllo con street-control massivo per chi utilizza in questa arteria cittadina la corsia laterale.

  12. cirasadesigner

    Siamo sempre allo stesso punto di sempre… Si parla di aria fritta se si discute dell’eliminazione di un semaforo o meglio di qualche semaforo pedonale, sull’asse stradale più trafficato della città.
    Di soluzione ce ne sarebbero tante, ma il vero problema è la mancanza di coraggio e di autorità da parte dell’Amministrazione.
    Se i sovrapassi sono stati realizzati, non ci puo’ essere nessun alibi adesso, si deve fare in modo che l’attraversamento diventi davvero impossibile, perché fin quando ci sarà una minima possibilità, ci sarà sempre il furbo di turno che cercherà di “fottere” gli altri…
    Del resto questa è la filosofa di vita sovrana a Palermo e dintorni.
    Con delle camere fisse si potrà sempre controllare l’incrocio e tutti quelli che cercheranno di fare i furbi, potranno essere immortalati con tanto di foto.
    Viale Regione Siciliana, è una autostrada urbana ed essendo tale non puo’ essere bloccata da nessun semaforo, tranne per eventi straordinari.
    Se solo volessero, l’asse avrebbe la capacità di assorbire il traffico veicolare di 100.000 passaggi, e questo proposito sarebbe auspicabile l’eliminazione della corsia di emergenza e farla divenire con una corretta segnaletica orizzontale, una terza corsia di marcia, che avrebbe lo scopo di svincolare il traffico verso le uscite sulle bretelle. Tram ai lati assolveranno alla funzione di trasporto pubblico.
    Si concentrino gli sforzi per realizzare finalmente il raddoppio del ponte Corleone, se ne parla da almeno 20 anni e siamo sempre al punto di partenza, in questo modo davvero si eliminerebbero le code che caratterizzano il traffico su quest’asse.
    Facendo questo si potrebbe anche riconsiderare l’opportunità di realizzare la seconda circonvallazione a monte che avrebbe costi insostenibili, si parla di 800 milioni!!!!! Con le somme risparmiate si potrebbero potenziare le linee di tram, facendo una linea lungo l’asse Calatafimi dalle falde di Monreale fino a Piazza Marina e la linea 3 arrivando sulla via Oreto, in corrispondenza della futura stazione di testa del metro’.
    credo che le mie nn siano considerazioni folli, ma solo logiche deduzioni e semplici soluzioni per una città complessa come è Palermo

  13. se68

    cirasadesigner,
    concordo. Però, la circonvallazione, oltre che autostrada urbana, secondo me dovrebbe rispondere anche alle caratteristiche di una strada urbana, visto che attraversa una città ( ad esempio nelle corsie laterali) Trovo inguardabili i guard rail ( peraltro tutti deformati e/o arrugginiti) tipici del linguaggio autostradale ( ma con un limite di 70 km/h servono?) Insomma io sogno una circonvallazione che oltre ad assolvere la funzione autostradale possa anche essere una interessante strada urbana anche con una edilizia ed un linguaggio architettonico di contorno stimolante che vada a sostituite baracche, cartelloni pubblicitari etc..( penso sempre a edifici a torre nei punti nodali, parchi, svincoli moderni etc..) Ma per questo occorrono progetti seri, che del resto mi pare siano già stati prodotti dalla facoltà di architettura ( ad es. Culotta ) o altri più recenti. Insomma l’impressione è sempre quella dell’improvvisazione: oggi realizziamo i sovrappassi rossi, utili si, ma secondo me esteticamente discutibili e non legati ad una visione progettuale più ampia, che sarebbe necessaria.

  14. cirasadesigner

    @se68 hai perfettamente ragione, purtroppo questo è il risultato di una mancanza assoluta di pianificazione urbana ed architettonica.
    Io sono un architetto formatosi all’Università di Palermo e di progetti su Palermo ne ho visti a centinaia, purtroppo pero’ rimangono e rimarranno sulla carta.
    Del resto sfido chiunque a trovare un solo posto e dico uno a Palermo che possa ritenersi bello e completato.
    Non esiste un solo angolo in città, risultato di un progetto e questo perché non si è capaci di pianificare.
    Palermo nell’ultimo secolo è il frutto di occasionali interventi senza nessun ente che possa coordinare il tutto. Credo ce questo sia comunque un problema italico, perché purtroppo non vedo luce nemmeno in altre realtà italiane.
    Per quanto riguarda la tua osservazione, credo che tu abbia ragione, ma purtroppo se a Palermo non crei palizzate e dissuasori, vedrai sempre cose incredibili, compresi i “lapini” in autostrada

  15. Metropolitano

    E’ un provvedimento troppo tardivo. Ormai il danno economico inflitto alla città e alla provincia ed il suo aeroporto e troppo elevato. E comunque sia vanno definitivamente spenti. Per il semaforo Giotto come siamo combinati ?

  16. Non chiedo che fine abbia fatto l’appalto… ma i fondi stanziati per la realizzazione delle opere di interramento della viale regione siciliana all’altezza di via Perpignano e, dunque, per finanziare l’appalto, i cui lavori, ricordo, erano stati consegnati, che fine hanno fatto?

  17. marcelloriina

    Occorre indispensabilmente la realizzazione di una passerella pedonale al fine di annullare, quasi definitivamente, l’ultimo tappo della circonvallazione di Palermo. La relizzazione del nuovo sottopasso di Via Perpignano, come per larto la realizzazione del raddoppio del Ponte Corleone, sembra, di fatto tramontata. Relativamente alla realizzazione di ulteriori sovrapassi, sarebbe il caso che l’Amministrazione comunale mettesse allo studio un nuovo piano di realizzazione di nuovi sovrapassi. Propongo, oltre quello in corrispondenza di Via Perpignano, quello all’altezza del Parcheggio Giotto, e quello all’altezza di Via Altofonte-Via Palmerino all’atezza del Supermercato Lidl.

  18. Fulippo1

    Un provvedimento tampone che ha sicuramente il suo effetto sul tratto perpignano, ma che come il gioco delle tre carte va immediatamente ad appesantire il semaforo di p.le giotto o gli svincoli.

    Purtroppo tutta la pseudo-tangenziale, chiamiamola così, è una strada fatta per un flusso di auto ad intermittenza, appena il flusso di auto che è immenso, diventa scorrevole e continuo, il caos si crea in tutti gli svincoli che non hanno il tempo di smaltire il traffico perchè concepiti molto male.

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