Una giornata alla scoperta di Parco Villa Turrisi

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Una giornata alla scoperta delle ricchezze ambientali, storiche e architettoniche di Villa Turrisi, la grande area verde, compresa tra le vie Leonardo da Vinci, Casalini, Bonafede, Piazza Russia, Mammana e Beato Angelico dove potrebbe, presto, nascere un nuovo parco urbano. Sabato 10 maggio, dalle 11 alle 14 nel Parco Uditore, i volontari dell’Associazione Parco Villa Turrisi – Greenway accoglieranno i visitatori e li guideranno in un percorso eccitante alla scoperta delle meraviglie di uno degli ultimi grandi polmoni verdi di quella che fu, un tempo, la Conca d’oro.

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Tavoli tematici di apprendimento partecipato coinvolgeranno bambini, famiglie, giovani e adulti in attività ludiche e ricreative. Alla fine, è previsto un pic nic, con pranzo a sacco.

L’Associazione Parco Villa Turrisi – Greenway ha gli obiettivi di costituire un parco urbano a Palermo nell’area verde, corrispondente alle aree alle ex tenute agricole di Villa Turrisi-Colonna di Bonvicino; di aprire un primo nucleo del parco attraverso la realizzazione di una greenway (parco lineare) sull’ex tracciato ferroviario Palermo-Camporeale agli argini del Canale Passo di Rigan; di tutelare il seicentesco baglio Torre Mango ubicato all’imbocco di via Casalini, di mappare i terreni di pubblica proprietà e quelli confiscati alla mafia esistenti nella zona per inserirli all’interno del nucleo del parco.

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9 Thoughts to “Una giornata alla scoperta di Parco Villa Turrisi”

  1. punteruolorosso

    se ne parla da un bel po’. bella l’idea della greenway con parco uditore, il precedente che ha acceso in città la voglia di spazi condivisi.
    ecco l’intervista a raimondo, che succede all’ottimo barbera alla guida del verde.

    http://livesicilia.it/2014/05/10/favorita-foro-italico-e-periferie-il-piano-di-raimondo-per-rinverdire-la-citta_485234/

    sarà bene che raimondo prenda subito appunti:

    -parco di villa turrisi
    -parco di acqua dei corsari
    -villa serradifalco in via dante (ex vivaio di fronte a villa malfitano)
    -villa malfitano (aprirla al pubblico, è sempre chiusa)
    -area nomadi della favorita (riconversione in verde)
    -parco mazzarino
    -verde intorno al castello di maredolce
    -castello dello scibene
    -zisa: giardino nell’area della peschiera, acquisizione degli spazi verdi dietro al monumento.
    -villa napoli, cubula, cuba

    eccetera. mandiamo le nostre idee all’assessore.

  2. punteruolorosso

    dimenticavo cassarà: tempi certi per amianto, laghetti e collegamento con uni e orleans.

  3. huge

    Mi spiegate quale dovrebbe essere la greenway? La via Aci? Perché non riesco a individuare nulla che possa essere definito “green”.

  4. huge

    L’idea per caso comprende anche l’area verde al di là di via Leonardo da Vinci? Fino ai limiti dell’aeroporto di Boccadifalco?
    Perché si potrebbe creare un unico parco, d’estensione più che doppia della sola area di villa Turrisi, magari collegando i due parchi ai due lati di via Leonardo da Vinci con una bella passerella pedonale.

  5. r302

    Huge, la greenway corrisponde al tracciato della ferrovia Palermo Lolli – Salaparuta (http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Palermo-Salaparuta), da via Leonardo da Vinci, più o meno di fronte alla via Ruggeri, avrai notato l’edificio della stazione di Uditore – Passo di Rigano. Piuttosto ho letto troppo tardi questa notizia, se l’aveste pubblicata ieri avrei potuto partecipare, in ogni caso grazie per averla pubblicata.

  6. Athon

    Credo che Palermo sia, sorprendentemente, una delle città italiane potenzialmente più verdi. A differenza di altri grandi tessuti urbani, a Palermo non mancano affatto i grandi spazi dove realizzare parchi ex novo o recuperare quelli storici. Mi fa piacere che qualcosa cominci a muoversi anche in questa direzione.

  7. gomez

    per questo spazio verde tempo fa avevo firmato una petizione, sono contento che il progetto va avanti. 🙂

    Non sapevo che in quella zona prima c’era una ferrovia. Mi spiegate perchè si sono dismesse tante ferrovie nel passato, il trenino di Monreale, il vecchio tram e ora ho scoperto anche questa ferrovia dismessa… Come si è potuto perdere questo patrimonio ferroviario, utili vie di comunicazioni?

  8. Fabion54

    @gomez: Perché la gomma ha sostituito del tutto la ferrovie. Prima le auto erano sicuramente molto meno utilizzate e chi da Palermo doveva raggiungere Monreale poteva utilizzare o la ferrovia o la macchina di qualcuno benestante. Adesso invece è più facile raggiungere Monreale in macchina che con un mezzo pubblico.

  9. Aggiungerei ..Parco in area verde tutt’intorno a Torre Ingastone e al suo baglio, tra l’altro è presente una vasca idrica degli anni ’30 e 2 pozzi più una torretta piezometrica pe rdistribuzione idrica

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