Il Parco Cassarà senza portieri: cancelli chiusi e polemiche

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Lo scorso sabato, complice una giornata fantastica di sole, ho deciso di tornare a pedalare all’interno del Parco Cassarà.

Una “marea” di gente, veramente tanta, tantissimi bambini, mamme, palloni e pattini. Devo dire che era tutto molto pulito e ordinato (conoscendo il panormosauro medio). Riuscivo a sentire l’odore di qualche panino con la mortadella che qualche bambino mangiava tra una partita e l’altra sotto gli occhi attenti della madre che prendeva il sole nella panchina lì vicino. Un cielo azzurro faceva da sfondo, insomma una giornata ideale per stare al parco.

Mi addentro nel parco e mi dirigo verso l’ingresso di Via Basile.

CHIUSO!

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Di sabato, in una delle prime giornate di primavera mediterranea!! Diverse persone “aggrappate” al cancello, manco fossero dei carcerati.

Camminando su uno dei vialetti approccio un operaio del COIME al quale chiedo spiegazioni. Premetto: un operaio di quelli che hanno a cuore il loro lavoro, lo capisco da come mi parla della faccenda. Il suo discorso è un pò confuso ma riesco a estrapolare il nocciolo:

ad ogni ingresso del parco (ce ne sono 3 in tutto: Basile, Altofonte, Pisani) dovrebbe stazionare un portiere, con una turnazione che garantisca un presidio sia la mattina che il pomeriggio. Da qualche settimana, a quanto mi dice l’operaio, il Comune avrebbe perso una causa secondo la quale i portieri in questione, che sono dei LSU, non possono ricoprire il turno pomeridiano in quanto il loro contratto prevede 20 ore settimanali, dunque un part-time.

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L’operaio del Coime mi assicura che, senza la sua presenza lì in quel momento, probabilmente il parco sarebbe rimasto chiuso, così come avvenuto qualche giorno prima.

Sul ricorso non mi ha saputo dire granchè, presumo che sia stato fatto proprio dai LSU, forse rivendicando un full-time. Mi informa che il COIME ha già fatto richiesta di portieri all’ UFFICIO PERSONALE del Comune di Palermo e, ovviamente, aspetta provvedimenti.

Nel frattempo il parco rimane aperto solo ad un lato della città. L’altro, quello di via Basile, sbatte contro un cancello dove beffardamente vengono ricordati gli orari di ingresso. Ho visto ragazzi scavalcare pur di accedere all’area, con i rischi del caso.

Mi muovo verso il caffè letterario (a pochi passi dall’ingresso di via Basile) e vedo che c’è una mostra di quadri realizzati da membri delle forze dell’ordine in pensione. Penso come sia paradossale tutto quanto: all’interno un uomo cerca di richiamare quelle pochissime persone che dall’altra parte del parco sono arrivate fin lì per mostrare le opere, mentre l’ingresso limitrofo sbarra l’ingresso a tante mamme con i passeggini che decidono di tornare a casa non prima di aver cercato invano qualcuno che potesse dar loro una spiegazione.

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E ripenso che la prima gara per la gestione di questi spazi è andata deserta per condizioni, a quanto dicono, improponibili per un privato.

Ma l’assessore all’Ambiente è al corrente di tutto ciò, di questa situazione che ha onestamente dell’incredibile? Il lavoro c’è, mancano i lavoratori.  Per non alimentare eventuale disinformazione, verificheremo al più presto la questione con qualche responsabile, ma mi sembra che il problema comunque sia fin troppo evidente, e merita chiarezza.

EDIT: la risposta, per fortuna, è SI. Riporto la dicharazione dell’ Assessore all’Ambiente, Giuseppe Barbera:

Sto predisponendo un piano per razionalizzare al meglio il personale Coime nei parchi cittadini: sono 1.080 dipendenti e devono essere ben distribuiti. Dobbiamo trovare un sistema per garantire la piena fruibilità di tutti gli spazi verdi della città

Un parco, gestito fondamentalmente da cittadini, qualche giorno fa ha piantumato 100 nuovi arbusti. Questo parco, gestito dalla solita cattiva amministrazione, chiude i cancelli alla città, teneno i bagni pubblici chiusi chissà per quale motivo. Bene bravi, bis!

All’uscita da Corso Pisani, chiedo medesime spiegazioni all’unico portiere presente con il quale ho questo scambio di battute:

– “mi scusi, perchè l’ingresso di via Basile è chiuso?”

– “problemi tecnici!”

– “mi scusi, ma di che problemi tecnici parla? il cancello forse non si apre?”

– “no…..problemi tecnici…all’interno” (farfuglia)

– “ma cosa sta dicendo?”

– “guardi, vada a Villa Forni e parli con il responsabile!” (si allontana)

 

 

 

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14 Thoughts to “Il Parco Cassarà senza portieri: cancelli chiusi e polemiche”

  1. flat_eric

    Scandaloso.

    Proprio sabato mattina io, mia moglie e mia figlia (in passeggino) eravamo fra le persone che desideravano entrare da via Basile. Avvertiti subito dopo aver parcheggiato da due passanti, ci siamo risparmiati di attraversare (pericolosamente peraltro) la “pista” Basile e ci siamo spostati in corso Pisani.

    Peccato.

  2. mediomen

    Quello che mi fa trasalire è “sono 1.080 dipendenti e devono essere ben distribuiti” vorrei proprio capire come sono distribuiti attualmente e chi li ha distribuiti. Ma la COIME è una società privata satellite del Comune, ho è il Comune stesso.
    Se è del comune deve essere portato a conoscenza come è predisposta la struttura in modo più particolareggiata
    http://www.comune.palermo.it/settori.php?func=settore&sett=22
    Se è privata è necessario conoscere quale è il contratto che lega con il Comune.
    In tutti i casi un numero di personale spropositato.

  3. ing.giacomo

    http://livesicilia.it/2013/03/23/orlando-pronto-a-silurare-il-dirigente-del-coime-teriaca-colpiscono-chi-fa-il-proprio-dovere_285934/

    in questo articolo è spiegata la situazione, Orlando come sempre da la colpa ai suoi dipendenti, io non sono d’accordo.

  4. DARIO

    Salve a tutti, premesso che abito in zona, e frequento spesso il parco Cassarà, volevo segnalare che già la domenica precedente il parco è rimasto chiuso (17/03/2013), inoltre mi preme sottolineare un’altro aspetto a dir poco lacunoso della gestione di questo spazio verde, durante le mie visite, ho potuto ripetutamente notare, alcuni impiegati comunali o di aziende partecipate a bordo della panda, e anche altre autovetture di “servizio” tipo AMG, aggirarsi all’interno del parco con l’autovettura in moto, stesso dicasi per le forze di Polizia.Atteso che secondo me, sarebbe meglio affidarsi alla videosorveglianza, magari installando anche dei citofoni di emergenza wireless, mi chiedo, ma è proprio necessario che tali autovetture, nel muoversi all’interno del parco, debbano pure calpestare il “prato” ? così facendo, specie d’inverno questo danneggia irreparabilmente il manto erboso, difatti basta andare a vedere i segni permanenti lasciati vicino alla piscina, oppure vicino all’ingresso Basile.Non sarebbe meglio se per la sorveglianza si utilizzassero mezzi più compatibili con un area verde ?Penso ad esempio ad auto elettriche (tipo caddy), biciclette o motorini ?.

  5. cirasadesigner

    quoto al 100% DARIO

  6. fabdel

    paesaggio MERAVIGLIOSO nella terza foto

  7. maikko

    è un po che non vado al Cassarà… ma hanno aumentato il prato all’inglese? ..o meglio hanno fatto prato inglese in altre zone oltre quella iniziale?

  8. DARIO

    @maikko che io sappia ho abbia visto no, piuttosto direi un piacevole prato siciliano, ma a me piacciono gli endemismi :-).
    Purtroppo però come dicevo, se non si pone fine a queste escursioni in fuoristrada delle auto di servizio, ben presto non rimarrà che una fangaia al posto del già stentoreo prato.

  9. DARIO

    @maikko che io sappia o abbia visto no, piuttosto direi un piacevole prato siciliano, ma a me piacciono gli endemismi :-).
    Purtroppo però come dicevo, se non si pone fine a queste escursioni in fuoristrada delle auto di servizio, ben presto non rimarrà che una fangaia al posto del già stentoreo prato.

  10. cirasadesigner

    Non posso credere che passino con le auto sopra il prato, un caddi sarebbe perfetto, magari ne trovano qualcuno ancora in funzione, a proposito esiste ancora il campo di golf della Favorita? Tra le altre cose sarebbe anche carino vedere muovere i custodi su questo genere di mezzo, sia per il fatto che è ecologico, sia perché darebbe un segnale anche per la città

  11. punteruolorosso

    i laghetti li hanno fatti?

  12. Con una croce, una tunica e un paio di sandali, credo che il Sindaco possa interpretare meglio il ruolo di vittima che sempre recita in circostanze simili a questa.

    Tutto questo è vergognoso.

  13. Faber

    il venditore illegale abusivo era molto scoraggiato ed anche risentito trovando i cancelli chiusi in via basile… si chiedeva retoricamente, “ma come devo fare oggi, che è sabato…” ma forte e paziente, distratto da qualche ragazzo che scavalcava le mura del parco per entrare o uscire, rimase lì, nella sua postazione sul suolo pubblico, a vendere palloncini e roba da mangiare di ignota produzione e provenienza, di fianco i cancelli, chiusi, del parco cassarà…..
    fìn

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