Bus, bike sharing, auto elettriche: tutti gli acquisti in arrivo

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Approvato definitivamente l’accordo di partenariato fra l’Amministrazione Comunale e l’azienda Amat, nell’ambito della realizzazione degli interventi finanziati dal Ministero dell’Ambiente  “Programma di finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria e delle aree urbane e per il potenziamento del trasporto pubblico”. 

Si passerà adesso all’attuazione degli interventi e di conseguenza ai bandi per l’acquisto degli automezzi.

Qui di seguito elenchiamo tutti gli interventi che andranno in appalto, e che sicuramente daranno anche una svolta qualitativa e quantitativa alla mobilità in città.:

18 nuovi bus a metano per Amat,  che andranno ad ammodernare la flotta Amat;

BusVie attraverso la realizzazione di circa 5Km di cordoli a protezione delle corsie preferenziali. La realizzazione dei conrdoli comporterà una riduzione dei tempi di percorrenza;

Potenziamento del servizio di car-sharing e mobilità con mezzi elettrici, attraverso l’acquisto di di veicoli a metano ed elettrici, a due e quattro ruote, e biciclette per la realizzazione del servizio bike sharing. Il progetto prevede 2 lotti e che comprendono complessivamente:

  • n.10 pensiline fotovoltaiche;
  • n.20 cicloposteggi per attrezzati per il bike sharing con sistema di gestione per 10 colonnine ciascuno;
  • n.24 citycar elettriche tipo utilitaria;
  • n.100 biciclette elettriche;
  • n.100 biciclette tradizionali;
  • n.10 scooter elettrici;
  • n.56 auto a metano per il potenziamento del car sharing
  • n.40 nuove aree attrezzate per il parcheggio delle auto in car sharing.

 

 

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21 Thoughts to “Bus, bike sharing, auto elettriche: tutti gli acquisti in arrivo”

  1. ligeiro

    qualche bus elettrico?

  2. CinoMedium

    E tutti i bus a metano posteggiati in un parcheggio privato in Via Dell’Olimpo? Li buttiamo o continuaimo a pagare il parcheggio?

  3. @cinomedium, in via dell’olimpo non c’è alcun bus a metano.
    Quelli che vedevi (oltre un anno fa) erano parcheggiati da parte della Sivibus in attesa di consegnarli all’Amat.

  4. cirasadesigner

    Anche se in ritardo sembra che qualche cosa cominci a muoversi, credo che ancora i numeri delle bici sia esiguo, ma l’importante è cominciare e vedere pure come funziona.
    Credo sempre che si possa e si debba continuare ad immaginare una mobilità urbana migliore puntare sulla metropolitana, hanno appena inaugurato la linea viola (linea 5) a Milano, e si continua a lavorare per una 6 linea.
    Se avessimo la metropolitana, qualche bus elettrico, se si cambiassero almeno nella linea 101 le macchine e si mettessero i filobus, con un investimento relativamente oneroso, considerando che un motore elettrico dura 10 volte di più di un comune motore diesel, e non inquina, sarebbe una gran cosa, le linee di alimentazione potrebbero integrarsi con l’illuminazione pubblica.
    Credo molto nel bikesharing perché la gente lo userà molto se i prezzi saranno competitivi.

  5. Sposo in pieno le idee di cirasadesigner
    Tuttavia credo poco o pochissimo nel bike sharing. Questi soldi potrebbero essere dirottati in piste ciclabili a go go.
    Qui a Monaco esiste il bike sharing ma e’ praticamente inutilizzato. Si fa prima a comprare una bici, con un piccolo investimento.
    E qui la usano tutti. Oggi abbiamo -3, nevica e sotto in ufficio e’ pieno di bici parcheggiate…
    Per carita’ non dubito che altrove sia molto piu’ utilizzato.

  6. cirasadesigner

    @luca S. hai ragione l’investimento per una bici è irrisorio, tra le altre cose potrebbero sorgere tante officine in giro per la città che potrebbero occuparsi della manutenzione, fino a qualche tempo fa ricordo che in città, ma sopratutto nei paesi esisteva la figura dell’agiata bici Mi ricordo con nostalgia “u zu Pine” di santa Flavia ad esempio dove andavo per ogni bisogno… Le piste ciclabili, come dici tu devono essere il naturale proseguimento del progetto e temo, per la diseducazione, per non dire maleducazione dei palermitani alla guida, dovranno essere su sedi proprie così come succede ad esempio in Olanda. In quel paese è una politica che portano avanti dagli anni 70, quando il crescente traffico e gli incidenti stradali convinsero le autorità pubbliche a puntare su un progetto di sviluppo, che adesso in Olanda conta migliaia di km di piste ciclabili, tutto il territorio nazionale è coperto. Credo che la stessa cosa potrebbe farsi da noi, che non solo abbiamo il tempo più clemente, ma anche posto i meravigliosi, che potrebbero esser scoperti in bici piuttosto che in auto.
    Per fare delle piste ciclabili degne del termine, bisogna mappare tutta la città, creare una rete capillare e consentire il parcheggio con centinaia di rastrelliere, sparse in ogni dove.
    Goditi Monaco e le sue bellezze, che non sono solo architettoniche e paesaggistiche….

  7. cirasadesigner

    /Users/user/Desktop/ginevra-781.jpg questo penso sia un esempio perfetto per quelle linee dritte che caratterizzano la linea 101 e 107 di Palermo, ma la metterei anche sulla 100 sempre se esiste ancora, con cadenza 5 minuti

  8. cirasadesigner

    scusate non riesco a copiare l’oggetto, se qualcuno mi da delle info per caricare il dato. Grazie

  9. Sul bike sharing…intanto è solo l’inizio. E’ ovvio che coi primi mesi di utilizzo, si potranno ricavare risultati utili per l’implementazione del servizio.
    Però bisogna cominciare.

  10. emanuele262

    Forse vado controcorrente ma non ho mai nutrito simpatia verso il bike sharing in una città grande come palermo…forse potrebbe attrarre qualche turista come idea, ma penso non più di così (spero di sbagliarmi).
    Un dubbio riguardo i cordoli: ma qualche anno fa non erano stati installati cordoli che poi erano stati rimossi perchè considerati non sicuri? Non è che si ripresenterà lo stesso problema?

  11. cirasadesigner

    @emanuele262 non credo dipenda dalla grandezza della città, ma dai suoi abitanti, nel senso civile del termine e non numerico. In città simili funziona benissimo, anzi alcune stazioni sono sempre sprovviste di mattina e cariche la sera, vuol dire che di giorno vengono utilizzate per spostamenti da e per, la vera sfida e non farle sparire alla prima settimana….ABRACADABRA

  12. lorenzo80

    @ciradesigner
    Rotfl! 😉
    Puoi provare a caricare l’immagine con qualche servizio come questo: http://tinypic.com/

    o questo: http://postimage.org/index.php?lang=italian
    o questo: http://imageshack.us/

    e poi postare qui il link!

    Comunque, l’immagine dovrebbe essere questa giusto? http://www.mondotram.it/notizie/numero2/ginevra-781.jpg

  13. @Emanuele
    Non sei contro corrente, io e cirasadesigner la pensiamo allo stesso modo.

    @cirasadesigner
    Esatto. Ci sono una marea fi negozi di bici e officine pro la riparazione. Parliamo di centinaia. Se metti in media tre impiegati a negozio/officina più i ricambi, ecc, é in business con cui camperebbero persone senza parassitismo.

  14. CinoMedium

    @antony977 : Io ricordavo diversamente ed ho trovato questo articolo http://www.qds.it/5071-palermo-amat-un-cimitero-di-mezzi-altra-pagina-di-sprechi-pubblici.htm datato Agosto 2010 , no bus al metano ma elettrici; forse pero’ ora sono stati rimossi, sicuramente per un paio di anni l’Amat avrà pagato per il posteggio.
    Ciao e grazie

  15. cirasadesigner

    grazie mille lorenzo80 era proprio questa l’immagine. Bello vero?

  16. grillo79

    Ritengo, da ciclista cittadino, di poter esprimere un parere che nasce “sul campo” e basato sull’esperienza dei miei 12mila km percorsi negli ultimi 3 anni tutti all’interno della Città di Palermo.

    1 – bike sharing.
    Come già detto da alcuni di voi, il servizio di BS per una città come la nostra necessita assolutamente, pena il fallimento dello stesso, di una energetica e capillare informazione verso i cittadini ma non solo “informativa”, ma soprattutto “propositiva” attraverso operazioni da realizzare ante-opera, quali: convenzioni con enti pubblici e privati per incentivi ai dipendenti, al personale e clienti per l’uso del servizio sottoforma ad esempio di particolari sconti negli abbonamenti, progetti scolastici, scontistica dei privati e commercianti a chi si abbona al servizio (e lo usa…) ed ovviamente attraverso le agenzie turistiche ed i servizi di info-point per creare una funzionale opera di “vendita” del servizio ai turisti (stiamo parlando di un potenziale di oltre 700mila persone all’anno, almeno in base a questi dati: http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2012/01/29/nel-2011-palermo-capitale-del-turismo-siciliano/)
    Da non dimenticare poi gli oltre 60mila studenti universitari (convenzione con Università)…
    Le potenzialità quindi ci sono, bisogna vedere come ci si muoverà…

    2 – per i cordoli sono favorevolissimo, anche perchè si spera di poter utilizzare finalemente le corsie degli autobus in modo “legale”, visto che di fatto già tutti i ciclisti le usano (e devo dire anche senza aver mai avuto neanche un rimprovero o richiamo da parte di alcun agente di polizia, municipale etc etc che pure incontro giornalmente…)

    3 – riguardo la realizzazione delle piste ciclabili, ce ne vorrebbero a migliaia di km, ma credo che già dalla diminuzione del numero gli autoveicoli circolanti se ne gioverebbe tanto, per una semplice questione di occupazione dello spazio fisico, sicurezza e qualità dell’aria e della vita (se si riuscisse a “convertire alla bici” 20 automobilisti su 100 sarebbe come realizzare 50km di piste!!)

  17. pittonic

    Anche io (e mio figlio) come grillo79 abbiamo alle spalle un pò di chilometri, tutti fatti a palermo.Faccio ogni giorno 20 km con una bicicletta elettrica, seguendo il percorso del 101. Questo è il percorso più “percorribile” grazie proprio alle corsie preferenziali che ti permettono di allontanare le auto. Sono contrario al bike sharing se lo pensiamo come soluzione per la mobilità cittadina. diverso se per turismo. Ma l’urgenza è nelle piste ciclabili e nel limite dei 30 km orari in tutta la città ad eccezione del perimetro.
    Ma queste cose devono essere spiegate, ad esempio con una campagna pubblicitaria/informativa.
    ciao

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