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20 Thoughts to ““Facciamo nascere un nuovo parco a Palermo”: dove firmare”

  1. Metropolitano

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  2. palermolibera

    non vorrei che una volta fatto il parco venga vandalizzato con ogni genere di schifezze…

  3. Fulippo1

    intanto facciamolo poi si vedrà….se andiamo sempre avanti con “non vorrei che” saremmo fermi all’età della pietra… 🙂

  4. vincenzo

    Salendo più su in via Leonardo da Vinci ci sarebbe un’altra area scampata al “sacco”. Si tratta della zona subito dopo via Beato Angelico. In che condizioni è quest’area? Appartiene a qualche privato? Grazie per le eventuali risposte.

  5. peppe.pa

    @ vincenzo
    Sì, abito proprio lì… L’area per una buona parte è incolta, ma al limite opposto a via Leonardo da Vinci è piena di capannoni, posteggi, depositi… Poi all’interno c’è anche qualche caseggiato con qualche attività (tipo un caseificio)… Se si riuscisse a sistemare per bene, magari costruendo anche una strada che colleghi meglio il quartiere di uditore, sarebbe fantastico!

  6. Freddie

    Bellissima iniziativa, un piccolo spazio sottratto chissà come al cemento merita di diventare parco.

  7. alext.91

    se venisse realizzato questo parco sarebbe bellissimo (però con un vero e proprio progetto di verde)!! in oltre sarebbe proprio la perfezione se poi questo parco venisse collegato alla parte di città circostante col progetto dei “ponti di perrault” già approvato, ma mai realizzato!ovvero dei sovrappassi pedonali e ciclabili che collegano la suddetta area con piazzale giotto, zona mc donald e viale leonardo da vinci!
    guardate il progetto, e nell’area verde immaginate un bel parco!
    http://www.urbanfile.it/index.asp?ID=3&SID=182

  8. cirasadesigner

    So di essere in controtendenza e dico sin da adesso che non sono contrario all’idea, ma inviterei tutti a riflettere anche sulla opportunità di pensare di dotare questa città di servizi degni di una città del XXI secolo.
    Lavorando alla Regione, forse nell’unico edificio per uffici degno del termine, Assessorato Regionale al Territorio, che si trova negli immobili che una volta furono sede dell’Ente Minerario Siciliano, posso constatare quotidianemente i vantaggi che un buon progetto, può avere negli anni.
    L’edificio di cui vi parlo, fu progettato dall’Arch. Gregotti negli anni 70, il primo edificio prefabbricato di Palermo dotato di ogni sorta di servizio, pensate disponeva giù allora di un eliporto; e adesso, a distanza di 40 anni, assolve ancora benissimo alle sue funzioni, non a caso la Regione vi ha collocato un importante Assessorato e 3 Dipartimenti.
    Non sarà un caso se la regione non ha avuto nessun problema a venderlo e adesso, La Pirelli… proprietaria dell’immobile, conta di farci, scaduto il contratto di locazione, una struttura ricettiva con tanto di sala congressi.
    Con questo intendo dire che non bisogna essere in disaccordo sempre e comunque a nuovi progetti, è la qualità degli stessi che conta… pensate adesso alla possibilità di concentrare tutti gli uffici della Regione in un unico sito, cosa significherebbe… Si potrebbero decongestionare luoghi della città che non sono deputati allo scopo. Via Notarbartolo sede degli assessorati al Bilancio e al Turismo, Piazza Croci Assessorato Beni Culturali, Via Trinacria Assessorato alla Famiglia e agli Enti Locali, Piazza Ziino, Assessorato alla Sanità, per non parlare della Presidenza e di altro ancora.
    Sistemati in unico posto sarebbe la soluzione a tutti i problemi di mobilità interna della città, in sinergia anche ai progetti già presentati delle passarelle aeree, al parcheggio Lennon, alla futura stazione dei Bus extraurbani. Non bisogna pensare che non si possa fare qualcosa di buono, basta solo avere la capacità di fare un progetto internazionale, invitando le più grandi firme del patrimonio mondiale dell’architettura e allora si che Palermo spiccherebbe il volo.
    Potrebbe essere una occasione di rinascita cosi come sta succedendo a Milano, con progetti leghati all’Expo, cosi come succede quotidianamente nelle capitali europee. Pensate alla Defence di Parigi, pensate ai quartieri della Commissione di Bruxelles, una città piena di uffici che se vuoi puoi raggiungere anche in bici grazie ad una serie infinita di possibilità legate alla mobilità sostenibile.
    Palermo ha tutte le carte per poter divenatre una capitale europea, ma bisogna anche pensare che dal sacco ci si può salvare pensando in grande.
    Grazie per la Vs. attenzione.

  9. Viajero Solitario

    @cirasadesigner

    è da molto tempo che auspico a Palermo un grosso centro direzionale (come il Pirellone a Milano, i cui assessorati e dipartimenti regionali verranno presto trasferiti ne “L’Altra sede”) come soluzione di molti problemi. Sarebbe bene una compartecipazione di Comune e Provincia, in modo da trasferire tutto in un unico centro, a beneficio degli utenti e dei dipendenti sotto molti punti di vista:

    – Decongestionamento del traffico in centro storico
    – Restituzione di edifici storici ai cittadini e turisti
    – Maggiore fruibilità nell’accorpamento in sostituzione dei decentramenti.
    – Ecc.

    Per fare questo bisogna allocare tutto in un area con strade più larghe, connessa alla città da più vie e mezzi. La zona Cardillo/ZEN sarebbe un’ottima candidata:

    – Presenza di aree non ancora sfruttate o da riconvertire
    – Strade più larghe
    – Svincolo autostradale nei pressi
    – Accesso da Via Lanza di Scalea
    – Futura nuova maxistrada tra via Ugo La Malfa e via Lanza di Scalea
    – Passante Ferroviario (non cito la metropolitana leggera, perché fino a quando non sbloccano i fondi, non ci crederò).

  10. Davide Epifanio

    Pienamente d’accordo con gli ultimi due commenti.
    Lo spazio mi sembra abbastanza ampio, non scoprò l’acqua calda se dico che si potrebbe creare un grande palazzo con posteggi sotterranei e attorno una grande area verde di pertinenza.
    E’ necessario dare respiro ad un centro storico soffocato, unificando uffici regionali sparsi in ogni dove di questa città.

    Il Pirellone? magari!!! qua tutto viene realizzato “rispettando il paesaggio circostante”. Sembra che a Palermo il cielo sia più basso e quindi alzare sia pericoloso..Abbiamo acqua sottoterra forse!!
    Spiegatemi questa filosofia perchè non è da città europea.

  11. Viajero Solitario

    @Davide Epifanio: ma non si parlava di allocare un centro direzionale in quell’area verde. La zona è già congestionata di suo. Quell’area potrebbe essere un bel parco, non servono grossi investimenti. Per il centro direzionale ci vuole un’altra zona, e ho spiegato quale e perché.

  12. Antonio Beccadelli

    Del centro direzionale della Regione Siciliana si parla da “secoli”; peraltro – se mal non ricordo – il c.d. “fondo Gelsomino”,che è parte dell’area in questione, è (era?) di proprietà regionale.

    Tuttavia, la Regione Siciliana in questo momento (e, probabilmente, non andrà meglio in futuro), non ha nemmeno gli “occhi per piangere”, tant’è che i pochi edifici di cui era proprietaria – ad esempio quello che ospita l’Assessorato per le Risorse Agricole ed Alimentari (Via L. da Vinci “bassa”) – sono da tempo presi in locazione (con la formula del leasing) dalla Pirelli.

    Con quali soldi, dunque, la Regione Siciliana dovrebbe/potrebbe costruire il proprio (auspicabile) centro direzionale?

  13. fabdel

    esilarante quel tizio che scrive che vuole decongestionare la città creando un palazzo in uno spazio che dovrebbe essere destinato a PARCO. una contraddizione in termini. è come se uno scrivesse decongestioniamo mondello paese spostando paninerie, tabacchi e panificio sopra la spiaggia. palermo è ridotta lo schifo che è, una distesa sconfinata di cemento (fa veramente schifo a vederla dall’alto da una delle piazzole di sosta di di montepellegrino), per gente che ragiona come il tizio di cui sopra

  14. ing.giacomo

    io sono d’accordo con cirasadesigner, il posto sarebbe ideale per un centro direzionale regionale,è un area molto collegata e fuori dal centro città. Poi è di proprietà regionale. Certo non so con quali fondi si possa realizzare ma se fosse possibile….L’area è molto grande quindi non si escude delle aree a verde, ma un grande parco li, io non lo vedrei, lo farei sul fiume Oreto!!

  15. mars 76

    A proposito di parchi, a che punto è il parco d’Orleans?
    Passo da via E Basile quasi ogni giorno e mi sembra che i lavori siano conclusi, alberi e illuminazione sistemata, baglio restaurato ecc.
    Non vedo più operai, almeno non ne vedo dalla strada.
    Perchè il comune sta perdendo tutto questo tempo? Seppure mancasse qualche piccolo dettaglio, perchè non aprirlo comunque nel frattempo?
    Si potrebbe sollecitare, se davvero i lavori sono al termine o terminati, l’apertura del parco attraverso MobilitaPalermo?

  16. Viajero Solitario

    @Ing. Giacomo: io lì lo vedrei male. La rotonda Einstein è congestionata di suo. Peggiorerebbe la situazione. Dove ho detto io nel precedente post sarebbe l’ideale.

    @fabdel: sono d’accordo sulla scelta errata dell’allocazione, ma leggi i post prima di giudicare e poi forse capirai perché un centro direzionale potrebbe decongestionare il centro città.

  17. mars 76

    Proprio oggi sul gds c’è l’articolo sul parco d’Orleans.
    I lavori sono conclusi, si aspettano ben tre collaudi: uno comunale uno regionale ed uno tecnico amministrativo. Dunque è difficile dare una data d’apertura, sicuramente ancora qualche mese.

  18. Chris

    L’iniziativa di cui stiamo parlando parte da singoli cittadini. Da singoli Palermitani che hanno a cuore la città e la qualità di vita dei suoi abitanti. Il progetto è di proteggere quest’area verde, di utilizzare le strutture recuperabili, di creare servizi per i cittadini! Un centro sociale per gli anziani, un asilo nido, un centro d’assistenza, una piccola struttura-museo sulla natura insieme a chi lavora già nel parco…..per ora sono solo idee. Tutto è da fare! E siamo solo all’inizio. I progetti possono esser in tanti, perchè i bisogni dei cittadini sono numerosi!
    Purtroppo a questo nessuno pensa. E siccome è un progetto umano che parte dalla base, dai cittadini che hanno deciso di impegnarsi concretamente e di non solo subire e lamentarsi, tante associazioni, professinisti, esperti, hanno aderito e ci sostengono!
    Ci sarà magari qualcosa di buono nel progetto?
    Leggo sopra suggerimenti per un centro direzionale regionale. E’ bene pensare alla qualità di vita dei dipendenti regionali che passano 8 ore al giorno al lavoro.
    Il nostro progetto pensa a migliorare la vita di chi vive in questo quartiere che affoga nel cemento. Ai bambini che giocano per strada tra motorini e spacciatori. Agli anziani, spesso soli e senza risorse. A tutti i Palermitani che potrebbero trovare un oasi di pace ma anche un’assistenza ed un supporto difficile ad avere.
    Sappiamo bene che un giardino pubblico in città non è la soluzione del traffico, dei rifiuti, dei posti di lavoro.
    Non è la soluzione al degrado del centro storico, non risolve la questione morale in politica.
    Sappiamo che quello che proponiamo è meno di una briciola rispetto ai grandi problemi che affliggono Palermo. Ma bisogna pure cominciare da qualche parte no?
    Se c’è qualcuno che vuole spendersi, insieme a noi, adesso, per un progetto concreto che non gli renderà niente, se non la sensazione di essere un uomo libero in una città che aspira semplicemente alla normalità, batta un colpo.
    Sabato prossimo avremo un banchetto informativo nel Giardino dei Giusti, in Via Alloro, 80 dalle 18:00 in poi. Grazie in anticipo per la vostra visita.
    Un cordiale saluto
    Christiane
    per il Comitato FACCIAMO NASCERE UN NUVO PARCO A PALERMO

  19. […] che quest’area è di proprietà della regione. Ma cittadini e associazioni chiedono che in quest’area venga realizzato un parco verde, in continuità con la natura del […]

  20. C’è un nuovo punto dove firmare! Via Camillo Camiliani n°25 ( 2 traversa di Viale Leonardo Da Vinci ) Vincenzo Cusimano Styleoffice, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 🙂 Andate se vi viene vicino!

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