17 ott 2011
di Amico di MobilitaPalermo
Pubblichiamo la nota del consigliere alla II Circoscrizione Giuseppe Piazzese, circa le recenti proteste contro il cantiere tram in zona Sperone.
Essendo stato chiamato in causa intervengo per dire la mia rispetto a ciò che è stato definito blocco del cantiere e che invece è stata una pacifica, ma dura e risoluta, richiesta di sospensione dei lavori in un tratto, ovvero l’incrocio tra Via Portella della Ginestra e Via Armando Diaz.
Faccio una premessa a scanso di equivoci, non appartengo a coloro che ritengono questo mezzo inutile, anzi sono convinto che possa essere uno strumento importante per i commercianti e che per i residenti possa rappresentare una valvola di sfogo, soprattutto per coloro che giornalmente per andare al lavoro sono sottoposti allo stress da traffico veicolare.
Ho deciso di partecipare a questa richiesta di sospensione, perché, prima che da rappresentante delle Istituzioni, da cittadino della zona, condivido alcune preoccupazioni di commercianti e residenti.
E’ vero che l’azienda fino a questo momento è stata abbastanza celere nello svolgimento dei lavori, ed è altresì vero che vi è una specie di clausola a garanzia a favore dei commercianti e dei residenti all’interno dell’ordinanza di chiusura del traffico veicolare, ma è altrettanto vero che sempre nella stessa ordinanza e così come l’azienda, direi giustamente, stava eseguendo è contemplata la contemporanea chiusura di due tratti di strada (denominati nell’ordinanza “CANTIERE A”), che costituiscono i due punti di accesso principali di questo asse commerciale rappresentato da via Padre Puglisi/Via Portella della Ginestra e il progressivo procedimento dei lavori fino a che essi non si congiungano nei due tratti del “CANTIERE C”.
E’ chiaro che privare i cittadini e i commercianti dei due principali ingressi viari e lasciare come varchi le vie secondarie a mare e monte del suddetto asse risulta per prima cosa riduttivo (non mi si dica che già da altre parti è stato fatto, perché qui siamo in presenza di isolati compresi tra l’una e l’altra traversa che hanno lunghezze e densità abitativa superiore a tutti gli altri tratti interessati) affinchè si possano consentire eventuali soccorsi in emergenza per i residenti e risulta altresì grossolano pensare che i commercianti, soprattutto in questo periodo di congiuntura economica, possano riuscire a sopravvivere a questi lavori, così pensati..
Per farla breve nessuno chiede che i lavori non vengano svolti, ci mancherebbe, ma ciò che è stato chiesto è che si possano trovare delle soluzioni che permettano di attenuare i disagi, attraverso il proseguimento dei lavori iniziati in Via Padre Puglisi, ad incrocio con Viale Amedeo d’Aosta in direzione Via Diaz, affinchè possa comunque essere garantito un punto di accesso principale all’asse viario.
Non si sta chiedendo la luna, ma semplicemente di venirsi incontro..
Giuseppe Piazzese
Capogruppo Pid alla Seconda Circoscrizione
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