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  1. belfagor

    Da queste intercettazioni tra i massimi dirigenti politici e burocratici del Comune di Palermo le parole che spesso vengono pronunciate sono “carte truccate”, “bordello contabile”, “artifizi”, “delinquenti”, “ la dobbiamo smettere”, “siamo falliti”, “hanno fatto porcherie”, “situazioni fasulle” ,“ copriamo tutto” ecc.ecc.
    Sono parole inquietanti che nessun amministratore pubblico dovrebbe pronunciare e che devono essere spiegate ai magistrati ma soprattutto ai cittadini.
    Da questa indagine esce fuori una situazione di totale illegalità e di scarsa trasparenza.
    Se solo la metà delle cose che leggiamo sono vere, già da anni il Comune doveva essere commissariato.
    Erano cose che molti sapevano ma nessuno ha mai voluto denunciare.
    Anche chi non è indagato è in qualche modo responsabile.
    L’omertà sembra ha regnato sovrano in questi anni a palazzo delle aquile.
    L’ inchiesta è partita già nel 2016 ma solo dopo 5 anni finalmente si chiedono spiegazioni ai vertici comunali.
    Certo non è il massimo ma almeno finalmente qualcosa si muove.
    Speriamo solo che non saranno solo i nostri nipoti a conoscere la verità.

  2. Orazio

    Quando vesti i panni dell’Ispettore Gadget sei davvero efficace. 🙂 . Ti attendiamo presto in veste di esperto di bilanci degli enti locali.

    Ma non si tratta di microspie, questo lo scrivo a rettifica e per il buon nome del blog che ti ospita.

    1. belfagor

      Forse hai ragione.
      Ma non mi sembra che sia questo il problema ma è quello che dicono questi signori.
      Da tali conversazioni emerge uno spaccato……”agghiacciante”.
      Se è normale tutto ciò forse il mio concetto di legalità è di buona amministrazione è superato.
      Forse questi “amministratori” dovevano scaricare su altri i loro intrallazzi?

      1. Orazio

        Si agghiaccianti infatti. In una città in cui almeno la metà non paga le tasse, in cui almeno il 70% non paga i bus, posteggi, servizi in genere, con gentaglia che bercia come zitella isteria per uno o due euro di ZTL, con Stato e Regione che promettono 100 e poi stanziano 50, ogni anno in calo peraltro, in una città del genere avrebbero dovuto rinunciare ad andare avanti lasciando il campo ad altri che si sarebbero trovati nelle analoghe situazioni.

        Solo un imbecille fa il sindaco, oppure un visionario. Le parolacce poi, che screanzati.

        Come non darti ragione. Soprattutto poichè si tratta di un film già visto a Catania ed in quasi tutti i comuni del sud.

        Scrivendo seriamente e fuori di ironia, altrove hanno beneficiato di interventi legislativi nazionali per coprire i disavanzi, Roma docet, si vede che Palermo non interessa a nessuno, nemmeno ai suoi cittadini che hanno come unico problema il ciaffico (libera citazione di Roberto Benigni).
        .
        Vai tranquillo: finora questi (e quello di prima) hanno assicurato un minimo di decenza, d’ora in poi scordati tante cose. Avrete di che lamentarvi, altro che ciaffico.

        1. belfagor

          Perché a Palermo c’è una così alta percentuale di evasione fiscale ?
          Dalle intercettazioni telefoniche appare chiaro il motivo.
          La dott. essa Maria Mandalà, a capo del settore Tributi , appena nominata nel 2018, avrebbe scoperto tutta una serie di presunte storture nel suo predecessore
          “Un’ameba, ma un’ameba vero, sette anni è rimasto lì a grattarsi la …., ma ti rendi conto….”
          La dirigente del settore tributi si sfoga con il Ragioniere generale del Comune, Basile : dalle loro conversazioni si scoprono presunte gravi irregolarità nella gestione precedente del settore.
          Tanto che la dott. essa Mandalà, nel luglio 2019, sosteneva che l’ex dirigente del settore tributi aveva ritardato il passaggio delle consegne con lei “perché deve imbrogliare… dice che le previsioni in bilancio le faceva M… e lui così, sic et simpliciter, le trasponeva… “.
          Il ragioniere generale del Comune concordava con lei : “E’ il nostro destino finire negli uffici demoliti, ridotti in macerie…”.
          Tra le presunte irregolarità, la dottoressa Mandalà avrebbe per esempio scoperto che la Rai non avrebbe mai pagato la concessione per le antenne di Monte Pellegrino. Lo raccontava il 5 settembre del 2019 sempre al Ragioniere generale Basile: “La concessione della antenne a Monte Pellegrino mai tassata…. Trent’anni non hanno mai pagato, trent’anni la Rai non paga, cioè la Rai che per estorcerci il canone ce lo mette nelle bollette…..!”.
          Il Ragioniere generale conveniva e rincarava: “E’ la prima denuncia che dobbiamo fare alla Corte dei Conti!”.
          La dott. essa Mandalà , non si limita a lamentarsi ma avrebbe cercato di rimettere ordine nell’ufficio e di recuperare le tasse evase senza guardare in faccia a nessuno.
          Invece di essere elogiata fu invece criticata aspramente dai suoi superiori.
          Il 15 novembre del 2019 l’allora assessore al Bilancio segnalò il suo comportamento “anomalo” al sindaco e al vice sindaco:
          “Questa sta pure mandando avvisi al Circolo del tennis, al campetto di Falsomiele………Gli parlo soprattutto del discorso della Mandalà che sta mandando avvisi a pioggia di Tosap” e il vicesindaco replicava:
          “Ma è pazza? Questa qua è pericolosa “.

          1. Orazio

            Il circolo del tennis appunto, stiamo parlando del tipico ritrovo della Palermo che “si sente”. sempre pronta a criticare.

            Vorrai prendere atto che i palermitani sono peggio di chi li governa, di questo e pure di quello prima?

            Per me il sindaco adatto per i palermitani è Ciancimino. Lì forse siamo a livello, o leggermente sotto.

  3. loggico

    Oggi Dead Pride ai rotoli

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