PALERMO CAMBIA FACCIA : LA RIVOLUZIONE DEL PRESIDENTE DELL’ AUTORITA’ PORTUALE
Il prossimo 25 giugno, sarà inaugurata la nuova Stazione Marittima del Porto di Palermo.
Un’opera di ristrutturazione costata 26 milioni di euro e realizzata in appena due anni.
Ma non è l’unica novità.
Il presidente dell’ Autorità portuale ha annunciato un’altra importante novità il progetto esecutivo “Interfaccia”.
Tale nuovo progetto permetterà la riqualificazione delle aree che separano il porto di Palermo con la città e che consentirà finalmente di ricomporre la frattura tra la città e il suo porto.
Il progetto è stato realizzato a seguito di un concorso internazionale di idee bandito dall’AdSP del Mare di Sicilia occidentale nel 2018. per creare un nuovo collegamento tra la città e il suo mare con aree aperte alla cittadinanza, con strutture per i crocieristi e spazi con destinazione socio-culturale.
Per tale progetto “Interfaccia” l’ Autorità portuale ha ottenuto un finanziamento europeo CEF da 35 milioni di euro che rappresenta un grande riconoscimento per l’ottimo lavoro svolto.
Il presidente dell’ Autorità portuale , Pasqualino Monti , ha dichiarato:
“L’azione dell’Autorità Portuale ha dimostrato come sia possibile, anche in Sicilia, ottenere e spendere in maniera mirata i fondi europei. Abbiamo ottenuto il massimo dei voti dalla Regione e dal Ministero per i nostri progetti. Consolidiamo infrastrutture, abbiamo cantieri visibili che si toccano con mano e che fanno parte di progetto che coniuga ritorno da investimento, occupazione e miglioramento del sistema merci e della logistica. Dal 2017 a oggi abbiamo ottenuto risultati importanti anche in un periodo drammatico come quello che il mondo sta attraversando cercando sempre di condividere le nostre scelte con il mercato”
I lavori, per cui esiste già un cronoprogramma preciso, inizieranno a ottobre prossimo e proseguiranno per 18 mesi fino a marzo 2023.
Sul tema è interviene anche il capogruppo di Italia Viva Dario Chinnici:
“ L’inaugurazione della stazione marittima del porto di Palermo e il progetto di riqualificazione delle aree di collegamento fra il porto e la città sono la dimostrazione che il pubblico, quando è ben gestito, può rappresentare una leva indispensabile di sviluppo per il territorio”.

P.S. Ha ragione il presidente Pasqualino Monti quando sostiene “ che è possibile, anche in Sicilia, ottenere e spendere in maniera mirata i fondi europei”
Il problema è che purtroppo per 30 anni questa città e la Sicilia, come sostiene il presidente della Regione Sicilia, è stata governata dal “ partito della rassegnazione che ha provocato una ferita che ci ha costretti a restare nella marginalità”.
Il pubblico, quando è ben gestito, può rappresentare una risorsa importante per lo sviluppo del territorio.
Forse sarebbe ora che questa vecchia, decrepita e immobile classe politica e burocratica che ha (mal)governato e (mal)governa Palermo e la Sicilia si facesse da parte.
A conferma di ciò riportiamo l’intervento del sindaco di Palermo
“Desidero esprimere grande apprezzamento per l’Autorità di sistema portuale, che ha ancora una volta manifestato l’attenzione alla corretta interlocuzione istituzionale con le realtà locali e, in questo caso, con i quattro Comuni di Palermo, Trapani, Porto Empedocle e Termini Imerese per l’importante provvedimento del Piano “strategico“.
Su questo fondamentale atto di programmazione, tutti e quattro i comuni – aggiunge – stanno definendo accuratamente l’istruttoria tecnica e….. NON HANNO ANCORA FATTO PERVENIRE all’Autorità del sistema portuale la posizione definitiva delle rispettive amministrazioni.
L’Autorità portuale ha ritenuto, proprio in considerazione della complessità dell’attività istruttoria e del particolare momento pandemico che vivono gli uffici dei Comuni, DI RINVIARE L’APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO, a conferma di uno spirito di collaborazione forte e con importanti risultati nell’interesse delle città.”

In parole povere, mentre l’Autorità portuale corre i comuni…. arrancano.