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2 Thoughts to “”

  1. se68

    Mi sono sempre chiesto: come è possibile che villa costa sia fisicamente separata dal”roseto” con una cancellata? Non sarebbe auspicabile rimuoverla??
    Anzi, non sarebbe auspicabile oltre a questo, ripensare del tutto l’orrendo giardinetto realizzato, semplicemente estendendo in quello spazio il linguaggio utilizzato per villa costa ( dignitosissimo) ???
    Come mai nessuna battaglia per una cosa così ovvia????

  2. belfagor

    Caro amico non sei il solo a pensare ciò
    Sul suo sito di Facebook , qualche anno fa, l’ex assessore al verde prof. Giuseppe Barbera, scriveva :
    “Con la consulenza di docenti universitari si salvarono la metà dei mandarini e nacque quella che oggi è villa Costa, incongrua commistione tra stili paesaggistici diversi, interessi pubblici (biblioteca comunale) e privati (ristorante), lasciata a un ordinario abbandono. Nel frattempo, in un tratto residuo ridotto a discarica, si preparò la strada allo scempio definitivo che avrebbe portato all’orrendo giardino battezzato roseto (chiamarlo così, per chi ha cara la grazia e la delicatezza delle rose, fa quasi male). Un insieme di forme sgraziate ed errori tecnici che, nel tempo, lo renderanno ancora più brutto e infrequentabile.
    Quattro anni fa, appena nominato assessore, fermai i lavori e fu predisposto, nel pieno accordo politico e amministrativo, un progetto alternativo. Si era speso il 50% delle somme (900.000 euro) e con quel che restava, si mirava quantomeno a ridurre il danno. Un nuovo progetto fu redatto da Ornella Amara, paesaggista comunale brava e generosa. Dopo due anni fu definitivamente approvato e si diede avvio alla realizzazione.
    Ricordo tv, giornalisti e dichiarazioni soddisfatte per il pericolo scampato.
    Quindici giorni dopo non toccò più a me seguire la vicenda, i lavori furono subito sospesi e si riesumò, fino a realizzarlo, il progetto originario. Questa è la fine della storia”

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