A Palermo i rifiuti di Villabate

Voglio segnalare una sgradevole situazione di inciviltà che va avanti ormai da mesi in via Galletti (zona Acqua dei Corsari), precisamente al confine estremo della periferia che divide il comune di Palermo da quello di Villabate.

Nel paesino limitrofo, che comprende Pomara, il comune ha attivato, a dicembre 2016, la campagna di raccolta differenziata “porta a porta”, eliminando così i raccoglitori classici dell’immondizia. Un’iniziativa ottima, per il rispetto dell’ambiente e del dovuto senso civico.  Dall’altro lato, essendo parte della II circoscrizione del comune di Palermo, Acqua dei Corsari non ha ancora aderito ad alcun piano per la differenziata, motivo per cui le strade dispongono ancora dei famosi cassonetti tradizionali.

Molti, moltissimi dei residenti di Pomara o Villabate non hanno a quanto pare sposato appieno il nobile progetto e giornalmente, a qualsiasi ora, si recano in via Galletti per gettare tutta la loro spazzatura, differenziata oppure no.

Il problema è che lo fanno in maniera del tutto incivile…riponendo i loro rifiuti non all’interno dei contenitori ma lanciandoli dalle macchine in corsa oppure, ancor più ironicamente, fermandosi e, costeggiando i cassonetti VUOTI, lasciando le loro sozzure senza alcuna dignità, per terra. Ogni giorno!

Nessun controllo, nessuna sanzione.

Alla sera lo spettacolo è aberrante! Su dieci contenitori, due sono pieni ed i restanti otto sono vuoti, tutto il resto della mondezza è per terra, come un gigantesco castello. Per centinaia di metri ormai la sporcizia è stabile su marciapiedi e ciglio della strada. La notte giungono addirittura più di due camion, tra cui un escavatore per rimuovere il vergognoso cumulo che si è venuto a creare.  Non esiste però manutenzione delle piante o pulizia regolare delle strade nel quartiere e, ad esempio, portare a passeggio gli animali domestici è diventato l’hobby per contrarre malattie.

Nel 2017 questa è ancora una storia triste e insostenibile! Mi rivolgo a voi con la lieve speranza che prima o poi qualcosa possa migliorare davvero, anche in periferia.

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