Che fine ha fatto il contenitore per la carta?

Era comparso all’improvviso qualche settimana fa. Un contenitore giallo, di quelli di piccole dimensioni per la raccolta di carta e indumenti usati. Posizionato in Piazza Magione, vicino a quello (grande), della plastica.

Ho pensato: è piccolo, ma meglio di niente; non sarò più costretta a riciclare la carta in posti molti distanti da casa mia. Ho fatto in tempo a portarvi solo due sacchetti di carta, uno dei quali proprio il giorno prima della sua sparizione. Sì, è scomparso, dall’oggi al domani. E la carta che vi avevo messo il giorno precedente era tutta sparsa per terra. Un vero incentivo al riciclo!

E’ stato rubato, spostato o ritirato? Mistero.

C’è qualcuno in grado di chiarire la cosa? Sono i piccoli gesti quotidiani che alla fine portano a grandi risultati. Così come gli atti di vandalismo, alla fine, si ritorcono anche contro coloro che li hanno fatti.

Qualche anno fa, la campana per la carta che era stata posizionata davanti al nostro condominio, prima è stata trattata come cassonetto per l’indifferenziata, poi le è stato dato fuoco.

Ed io, ancora oggi, a distanza di tempo, mi ostino a non accettare con rassegnazione questi comportanti.

Perché rassegnarsi è come morire o essere in coma vegetativo.

Allora, caro Sindaco forza, dacci i contenitori per la differenziata e continua a posizionare i dissuasori  delle isole pedonali, che giornalmente vengono divelti. Vediamo chi la spunta…

 

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