Inquinamento luminoso: proposta sistema di illuminazione sostenibile

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Provate a guardare il cielo notturno a Palermo, ma anche in altri centri abitati, in una giornata senza nuvole.

Cosa notate? La Luna, se è visibile nel perido di osservazione, e pochi puntini luminosi (quasi sempre pianeti, e poche stelle).
Ma questo non è il cielo reale visibile a occhio nudo nelle notti limpide, basta spostarsi in campagna, in una zona molto isolata, per iniziare a notare la differenza.

Quello che ci impedisce di osservare il cielo stellato è l’inquinamento luminoso, troppa luce artificiale nei centri abitati.
E’ vero che alcuni si lamentano che il proprio quartiere è al buio, ma nel complesso l’inquinamento è un dato di fatto a livello globale e bisogna tenerne conto.

Si potrebbe programmare lo spegnimento dell’illuminazione pubblica a una determinata ora, magari dopo mezzanotte.
Con un sistema di accensione “on demand”, tramite sensori. Quando passa qualcuno i lampioni si accendono e poi torna la notte.
Con questo sistema si risparmierebbe anche energia. Sostenibilità abientale e risparmio sulla bolletta per il Comune, i benifici sono molti.

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11 Thoughts to “Inquinamento luminoso: proposta sistema di illuminazione sostenibile”

  1. Orazio

    Condivido, l’inquinamento luminoso è fastidioso ma l’idea di “spegnere la luce” mi attrae poco, per ovvie ragioni di sicurezza pubblica.

    A Catania pressoché in tutta la città, da tempo, l’illuminazione pubblica è costituita da lampade a led con corpi illuminanti che diffondono la luce solo verso il basso. Vista dall’alto la città sembra quasi buia ma le strade sono illuminate. Potrebbe essere un’idea per ridurre l’inquinamento luminoso ma da quel che mi risulta AMG non sembra interessata, almeno a giudicare dagli ultimi nuovi impianti consegnati alla città.

  2. belfagor

    Parlare di inquinamento luminoso a Palermo è molto esagerato .
    La città è in genere poco e male illuminata: vi sono quartieri che da mesi sono al buio per non parlare di alcuni luoghi storici , come villa Giulia e il prato del Foro Italici che da anni la sera sono totalmente avvolte dalle tenebre.
    La rete elettrica è obsoleta e i continuo guasti ne sono le conseguenza.
    In un articolo su MOBILITA PA del 26/10/2018 il presidente dell’AMG , Mario Butera, metteva in evidenza che era problematico riparare i tanti guasti infatti “ trovare componenti di impianti d’altri tempi è sempre più difficile . Su questo tema Palermo è parecchio indietro rispetto al resto d’Italia”
    Le città poco illuminate sono anche quelle meno sicure: il buio favorisce la criminalità e i traffici illeciti
    La proposta dell’amico di “ programmare lo spegnimento dell’illuminazione pubblica a una determinata ora, magari dopo mezzanotte, con un sistema di accensione “on demand”, tramite sensori. è certamente interessante ma poco attuabile in una città, come Palermo , “parecchio indietro rispetto al resto d’Italia”.

    1. Irexia

      Palermo è buia perché alcuni pali sono ciechi e non proiettano luce, ma se immaginiamo tutti gli impianti illuminanti funzionanti allora sì, Palermo diverrebbe molto, troppo illuminata: me ne accorsi quando andai a Torino e me ne rendo conto a Milano (non in piazza duomo, ovviamnete).
      I monumenti in genere, le facciate, poi, sono davvero troppo illuminate, spesso con i fari puntati verso l’alto per giocare con le ombre che creano i timpani delle aperture o i capitelli delle colonne

  3. Benedetto Bruno

    Certo sarebbe un bel risparmio di energia elettrica.
    Esperimento in Norvegia: https://www.youtube.com/watch?v=mi8eE_NEfHM
    Inoltre, su YouTube scrivi “smart street lights” . La maggior parte dei video sono in lingua Inglese.

    1. Irexia

      Video suggestivo, chiaro e lampante! 😀
      Come dice punteruolorosso forse sarebbe il caso di cominciare con le strade extraurbane, le autostrade in primis. Per le città vedrei più l’utilizzo di lampade a LED, questa tecnologia sconosciuta e inusitata, e l’orientamento verso il basso dei corpi illuminanti (invece non ricordo in quali strade ci sono i punti luce verso un pannelloo bianco a S che riflette la luce per strada… lo trovo sbagliato).

  4. punteruolorosso

    ottima l’idea della norvegia, ma a palermo non funzionerebbe, semmai in certe strade di provincia, dove ogni tanto passa una macchina.
    interessante spegnere le luci dopo mezzanotte, ma forse aumenterebbero le rapine e gli scippi. non ho una soluzione. forse quella di catania è la migliore.
    mi disturba molto l’illuminazione monumentale di chiese e palazzi, dovrebbe essere fatta da un artista delle luci e valorizzare anche le ombre o lasciare che sia la luna, che è molto più suggestiva e romantica, a illuminare le facciate. magari si potrebbe decidere di spegnere tutti i monumenti durante i pleniluni. in molte città europee le chiese sono perfino più suggestive di notte.
    niente a che vedere con le luci da stadio di cui soffrono le nostre chiese, i nostri monumenti, le piazze e le fontane. tutta roba per turisti. l’astronomia è stata importantissima nel decidere l’orientamento della cattedrale e del duomo di monreale. i campanili erano spesso osservatori. oggi se ti affacci vieni abbagliato dalla luce arancione.

  5. Metropolitano

    Non male, insieme all’obiettivo di rimettere i tombini a livello, di strada, specie quelli troppo infossati.

  6. Binario

    Dico solamente una cosa: solo il mese scorso sono state sostituite le lampade ai vapori di mercurio con quelle a ioduri metallici…

    1. Orazio

      ,,, per l’appunto, anch’esse obsolete…

      1. Binario

        Esatto, ragion per cui… tra altri 60 anni forse verranno sostituite con quelle a LED.

        1. Metropolitano

          Ancora molti qui preferiscono le luci alogene classe D (da poco introvabili nei negozi) o perfino quelle a incandescenza classe E ormai rare da trovare perfino sul web. Ci sono LED a luce calda ma per molti ancora il led viene usato solo per luci ornamentali o per gli addobbi durante le festività.

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