Collettore Sud-Orientale: possibile inzio dei lavori a metà 2020?

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È stato pubblicato giovedì 28 novembre il bando per il completamento del secondo lotto del collettore fognario sud-orientale, l’importante opera idraulica che consentirà convogliare reflui e acqua piovana dalla zona di via Leonardo Da Vinci alta fino al depuratore di Acqua dei Corsari, attraversando e intercettando i recapiti dei quartieri Uditore-Noce-Zisa-Indipendenza-Vespri.

Il bando di gara da 26.951.498,60 euro (compresi circa 800mila euro di oneri per la sicurezza), concede scadrà alle 13 del 15 gennaio 2020, con le buste che saranno aperte lo stesso giorno presso la sede di Roma dell’agenzia.
Poi servirà il tempo per la valutazione dei vari aspetti (tecnico, economico) e – escludendo ricorsi vari – l’assegnazione, con i lavori che potrebbero partire presumibilmente entro la fine del 2020, con una durata prevista di 960 giorni.

Le lavorazioni previste riguardano lo scavo e rivestimento provvisorio dei tratti di galleria naturale (la maggior parte riguarda il tratto piazza Principe di Camporeale-cortile Criscione), il rivestimento definitivo in calcestruzzo e la rifinitura del fondo di tutti i tratti di galleria, la riparazione degli ammaloramenti, la realizzazione di 10 manufatti per l’immissione in galleria e di due discenderie, l’opera di scarico presso il fiume Oreto e la sistemazione di tutte le aree di superficie coinvolte.

Verranno disposti 3 cantieri base: all’interno della villetta di piazza Principe di Camporeale; in cortile Criscione; al termine di via Maurizio Ascoli. Inoltre saranno approntati cantieri più piccoli nelle zone dove sono previste le discenderie. Vista la trama urbana delle aree interessate, la maggior parte della galleria ancora da realizzare (complessivamente sono 1474,47 metri, di cui 1410,65 di galleria naturale e 63,82 in galleria artificiale) sarà costruita scavando in sotterranea, come ad esempio il sottopassaggio di viale Leonardo da Vinci all’altezza di via Uditore. Qui l’esistenza della linea tranviaria ha comportato uno spostamento dell’originario pozzetto d’immissione all’interno del Parco Uditore, che sarà raggiunto con il microtunneling.

Per ogni cantiere sono state stabilite varie fasi d’intervento che comprendono recinzione dell’area, posizionamento di barriere fonoassorbenti, realizzazione di paratie e pali, completamento dei pozzi e sistemazione superficiale. Tra circa 4 anni, più o meno nella seconda metà del 2023 il cantiere lascerà in eredità la sistemazione di alcune brutture presenti da decenni, come il famoso buco recintato all’interno della villetta di piazza Principe di Camporeale, o la provvisoria sistemazione dell’incrocio tra via Colonna Rotta e via Imera, ma soprattutto verranno risolti in maniera strutturale i problemi di allagamenti di zone critiche della città, come via Porta di castro e le stesse via Colonna Rotta e (in parte) via Imera.

Si ringrazia Meridionews per il contributo

LA STORIA

Partito nel 1961 con la redazione del Piano generale della fognatura, il collettore sud-orientale ha subìto nel tempo vari stop: fino a metà anni Ottanta era stato realizzato solo il primo lotto, dal fiume Oreto (altezza via Giuseppe Sergi) fino al depuratore; nel 1987 venne aggiudicato l’appalto del secondo lotto, ma nel 1992 il raggruppamento d’imprese aggiudicatarie abbandonò i lavori, quando aveva realizzato solo il 34 per cento dell’opera (1641,44 metri su 4760), consistenti in tre tratti: dallo sfioratore sul fiume Oreto verso via Vespri; piazza Principe di Camporeale-via Nazario Sauro; alcuni metri da piazza Principe di Camporeale verso piazza Ingastone.

Nel 2004 la parte rimanente venne nuovamente appaltata, stavolta alla ormai famosa (visto la fine che accomunò vari lavori pubblici cittadini, dal raddoppio del ponte Corleone al sottopasso di via Perpignano) Cariboni Strade e Gallerie spa, ma anche questa volta il contratto venne rescisso – nel 2010 – per inadempimento, dopo che la ditta aveva realizzato 1696,63 metri dell’opera: dal tratto già scavato in prossimità di via del Vespro fino alla parte bassa di via Colonna Rotta; un tratto all’altezza di via Contessa Giuditta.

Attualmente restano da completare lo scavo e il rivestimento di circa 1430 metri di galleria naturale (principalmente nel tratto tra piazza Principe di Camporeale e cortile Criscione) e altri 60 metri di galleria artificiale nella parte bassa di via Colonna Rotta, oltre alle opere di finitura, alla revisione dei tratti eseguiti negli anni passati, ai manufatti di ispezione della galleria e alla sistemazione di alcune aree in superficie, come l’area verde a piazza Principe di Camporeale.

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6 Thoughts to “Collettore Sud-Orientale: possibile inzio dei lavori a metà 2020?”

  1. punteruolorosso

    interessante. il giardino di piazza p.pe di camporeale è stato riaperto qualche tempo fa dopo anni di recinzione a causa di lavori fantasma. in quell’occasione furono fatte delle potature, e l’intera area fu sistemata. ci prepariamo dunque a nuove recinzioni? va bene, ma l’impresa deve giurare su sua madre che i lavori vengono fatti in tempo. dalla storia risultano già tre fallimenti a partire dal 1961, anno di inizio di questo cantiere.

  2. … “l’opera di scarico presso il fiume Oreto”… non ho capito se verrà eliminata o se verrà realizzata… in tal caso se ne andrà a quel paese, anche la bonifica del fiume? … non capisco…

    1. punteruolorosso

      forse nell’oreto andranno solo le acque bianche? e quelle nere ad acqua dei corsari?

  3. Metropolitano

    Faranno solo quello che rimane da fare.

  4. Metropolitano

    Staremo a vedere.

  5. BELFAGOR

    FINALMENTE SI SBLOCCA L’ ANNOSO PROBLEMA DEL DEPURATORE DI ACQUA DEI CORSARI
    L’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro, ha firmato il decreto che rilascia il Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) per uno dei progetti più attesi nel campo della gestione delle acque reflue in Sicilia.
    Questo progetto, vitale per il recupero del mare di Palermo, permette di recuperare anni di immobilismo, che hanno determinato l’attivazione della procedura di infrazione dell’Unione europea, a causa del mancato adeguamento alla direttiva comunitaria sulle acque reflue urbane.
    L’ assessore Cordaro ha così commentato la notizia :
    “Questo atto e questo progetto dedicati alla città di Palermo e ai palermitani siano di buon auspicio per il grande lavoro che attende il nuovo sindaco Roberto Lagalla “
    L’intervento per Acqua dei Corsari prevede l’adeguamento e il potenziamento dell’esistente impianto di depurazione sino a una capacità di 880 mila abitanti ed è localizzato a Sud-Est del Comune di Palermo; a seguito delle opere previste consentirà il trattamento dei reflui urbani della città di Palermo, di Ficarazzi, Villabate e della frazione di Portella di Mare del Comune di Misilmeri. Il costo totale dell’intervento è pari a oltre 26,5 milioni di euro, finanziati con delibera del Cipe.

    P.S. Certamente è un ottima notizia ma purtroppo non fa dimenticare il colpevole immobilismo , regionale e comunale e gli scandali che hanno coinvolto l’ AMAP. gestore dell’ impianto, che ha continuato a far pagare in bolletta ai cittadini una depurazione inesistente.
    Per anni si è preferito pagare le infrazioni dell’ Unione europea pur di non restituire ai cittadini la fruizione della costa sud di Palermo.
    Si è trattato solo di incapacità amministrativa ?
    Ricordiamo che l’ inchiesta della magistratura procede molto lentamente e nessuno ancora ha pagato per questo crimine ambientale.

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