Le nuove linee tranviarie non rischiano il finanziamento, a differenza di altre opere…

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Tram si, tram no, finanziamenti saltati, ma anche no. Nella giungla di notizie che in queste ore si stanno susseguendo circa il finanziamento del cosiddetto Patto per Palermo (che include il prolungamento delle linee tranviarie) che sarebbe saltato, proviamo a fare un pò di chiarezza.

Sembra che il governo, attraverso il D.L. “Fisco”, voglia riportare indietro tutte le risorse finanziarie globali del “Patto” che sono prive dei progetti esecutivi e pertanto cantierabili. Rimarrebbero al palo quindi il prolungamento delle linee tranviarie su via Roma, via Libertà, via E. Basile, sottopasso Perpignano, ponte Corleone, scuole, messa in sicurezza delle pareti rocciose di Montepellegrino, oltre ad altri importanti opere in Sicilia, per oltre 2mln.

Perché le linee tranviarie non sono a rischio?

In tanti hanno omesso di scrivere che il concorso di progettazione delle nuove linee tranviarie prevedeva che il progetto esecutivo fosse a carico della ditta vincitrice del futuro appalto. Uno step che deve essere ancora avviato. L’iter è decisamente avanti ed il progetto definitivo è pronto, per cui l’intero impianto può considerarsi cantierabile, scongiurando la paventata perdita dei fondi. Non è da escludere la pubblicazione del bando di gara per la progettazione esecutiva e lavori fra Febbraio e Marzo 2020.

Chi rischia?

Rischiano le ulteriori opere che abbiamo elencato sopra,  a meno che da Roma non venga cambiata la norma che ne consentirà il “ripescaggio” e il proseguimento del loro iter, decisamente più indietro rispetto alla progettazione della tranvia.

Discorso a parte per quanto riguarda la partecipazione del Comune di Palermo al bando Mit-2018. Una misura del Ministero delle Infrastrutture che mette in campo risorse finanziarie a favore dei Comuni per l’ampliamento delle proprie infrastrutture della mobilità. Il Comune di Palermo aveva partecipato per richiedere il prolungamento delle linee tranviarie verso Bonagia e Mondello.

Sembra che la commissione abbia prodotto delle osservazioni di  non poco conto sui progetti delle città di Genova e Palermo.

Ma proprio in relazione all’ importanza degli interventi proposti, si concederà probabilmente una “finestra” per consentire a Genova e Palermo di produrre e presentare la documentazione integrativa e accedere comunque al finanziamento. Tutto questo senza generare ulteriori ritardi per le altre città ammesse.

Cosa accadrà adesso?

Entro due settimane circa il Mit pubblicherà il decreto con la graduatoria delle città ammesse al finanziamento. Sempre lo stesso decreto concederà la “proroga” prioritariamente a Palermo e Genova e con nuovo termine previsto per Aprile 2020.

Considerazioni finali

Se per le linee tranviarie si sono sprecate sui social e sui giornali affermazioni quantomeno “affrettate” e superficiali senza prima constatare lo stato dell’arte, il Comune di Palermo non è comunque esente da gravi responsabilità per l’incapacità di seguire i cronoprogrammi attuativi necessari alla richiesta dei fondi pubblici. Scadenze su scadenze che vengono disattese e per le quali c’è sempre bisogno dell’intervento politico. Chissà se anche questa volta Palermo riuscirà a rimanere aggrappato al treno dei finanziamenti pubblici.

 

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15 Thoughts to “Le nuove linee tranviarie non rischiano il finanziamento, a differenza di altre opere…”

  1. peppino1234

    Perché ci sono tanti SCHIAVI dell’accidenti di automobile che sono sempre a gioire se le nuove linee di tram non si fanno.Alla faccia di costoro le linee TRANVIARIE SI FARANNO !!!!!

  2. Metropolitano

    Bene allora, ma staremo a vedere. Contano i fatti.

  3. Orazio

    “Il Comune di Palermo non è comunque esente da gravi responsabilità per l’incapacità di seguire i cronoprogrammi attuativi necessari alla richiesta dei fondi pubblici. ”

    E’ probabile ma anche no, e non perché è il Comune di Palermo.

    Il fatto è che TUTTA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ITALIANA è stata ridotta alla canna del gas dallo Stato Italiano che per decenni e sotto tutte le bandiere (TUTTE) è riuscito solo a introdurre obblighi burocratici e a operare tagli e a bloccare assunzioni di personale, riducendole TUTTE ormai sotto-organico e simili alla succursale di pensionato.

    Questo era doveroso precisarlo, per il resto ovviamente si spera di mettere in carniere quanta più selvaggina. Cioè finanziamenti.

  4. friz

    Se si fa o non si fa il Tram dal mio punto di vista non cade il mondo, anzi, se non si fa, considerando che il costo di gestione del tram è abbastanza più elevato rispetto al costo di gestione degli autobus, probabilmente l’Amat eviterà di fallire… quindi, ripeto per l’ennesima volta, non sono sicuro sul fatto che fare il tram sia un bene per l’Amat e per Palermo… mentre al contrario la metropolitana, opera per la quale Orlando non ha mai mosso un dito, sarebbe stata per Palermo “La manna dal cielo”… ma purtroppo il “buon” Orlando non l’ha considerata prioritaria….
    Al contrario trovo GRAVISSIMO e SCANDALOSO se per l’incapacità del comune di Palermo dovessero saltare i finanziamenti per le scuole (che cadono a pezzi), per Il Ponte Corleone (che per avere un limite di velocità di 30 km orari sarà in pessime condizioni), per il sottopasso di via Perpignano, per i sovrappassi pedonali (Promessi in campagna elettorale), e per la messa in sicurezza delle pareti rocciose di Montepellegrino…
    Vorrei sottolineare che queste ultime 5 opere da me elencate sono molto (MOLTO) di meno di quanto promesso da Orlando e company negli ultimi 8 anni…. infatti sappiamo tutti che Orlando e company avevano promesso mari e monti (compreso un nuovo Central Park e una nuova Mondello)… quindi, se non faranno neanche quelle 5 opere, speriamo che per rispetto nei confronti della città e dei loro elettori, possano gentilmente dimettersi… in certi casi è DOVEROSO fare un passo indietro…. e credo che la città apprezzerebbe il bel gesto…
    Ad ogni modo, se non si dimetteranno in tempi brevi, sarebbe ora che si organizzasse una manifestazione di protesta perchè non si può continuare così…. è una vergogna…
    Buona serata a tutti!

  5. punteruolorosso

    ma quali sono le opere escluse?
    perpignano e corleone? la greenway?

  6. belfagor

    Riassumiamo : in un articolo a firma di Giancarlo Macaluso pubblicato sul GIORNALE DI SICILIA, si sosteneva che i 322 milioni del “ Patto per Palermo” (delibera CIPE dicembre 2016) rischiavano di essere persi definitivamente . Tali soldi sarebbero stati erogati a condizione che venissero spesi entro il 31 Dicembre 2019.
    Infatti nel cosiddetto “decreto crescita” del precedente governo M5S- Lega ,dello scorso aprile, convertito in legge a giugno, veniva sottolineato che potevano essere ammessi al finanziamento soltanto gli interventi «dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata».
    In altre parole ,il governo intendeva farsi restituire le somme che aveva precedentemente stanziato revocando i finanziamenti a tutte le opere del Patto non ancora dotate di progettazione esecutiva o che non lo saranno entro il 31 dicembre.
    Il problema non interessava solo Palermo ma anche Catania , Messina e altre città italiane.
    A Palermo dei 332 milioni, in tre anni, solo stati spesi solo…… il 10%.
    Un ritardo gravemente colpevole. Molti degli interventi previsti dal “ Patto per Palermo” non hanno nemmeno uno straccio di progetto ma neanche un progettista incaricato, ciò non sono mai stati avviati nemmeno i progetti .
    Perciò, niente sottopasso di via Perpignano, niente raddoppio Ponte di Corleone , niente interventi sul ponte di via Oreto , niente pista ciclabile Palermo- Monreale, niente restyling del teatro Massimo , niente messa in sicurezza dei costoni rocciosi dell’Addaura e Vergine Maria , ecc. ecc.
    Il sindaco, finalmente si è svegliato, e ha chiesto l’elenco degli interventi e lo stato della pianificazione per avere un quadro completo e quanto più preciso possibile su le cose definitivamente perdute ( sob!!!!) e ciò che ragionevolmente si può sperare di salvare .
    Si spera di recuperare, almeno i finanziamenti di 3 delle 7 linee tranviarie grazie ad un cavillo.
    Cioè l’unica speranza per la Giunta Orlando di non vedere tagliato , almeno tale progetto, del tram, è racchiuso nell’ interpretazione di un comma della legge, che lascerebbe spazio a ulteriori progetti ritenuti “strategici” dal Dipartimento della Coesione territoriale.
    Il problema è convincere lo Stato che le 3 linee del tram sono “strategiche”.
    Si tenta una trattativa col ministro per il Sud per una interpretazione “estensiva” di tale norma che permetta di estendere anche ai progetti “quasi” definitivi la possibilità di essere salvati.
    Che la situazione è grave lo conferma lo stesso assessore Prestigiacomo:
    “ Il sindaco ha avuto assicurazione che la norma sarà modificata dal Governo”
    Cioè l’assessore conferma che se si applicasse “alla lettera” la norma, le speranze sarebbero poche o nulle
    Cioè siamo passati dalle certezze alle promesse o alle speranze .
    Speriamo che riusciamo a salvare qualcosa. Come si sostiene nell’articolo :
    “Entro due settimane circa il Mit pubblicherà il decreto con la graduatoria delle città ammesse al finanziamento. Sempre lo stesso decreto concederà la “proroga” prioritariamente a Palermo e Genova e con nuovo termine previsto per Aprile 2020.”
    Mentre per Genova tale “proroga” straordinaria appare quasi sicura ( considerando i gravi problemi creati dal crollo del ponte Morandi) per Palermo non siamo così certi .
    Infatti una città che in 3 anni non è stata capace di progettare niente come può recuperare il tempo perduto…in soli 4 mesi ?
    P.S Che la situazione sia molto grave lo confermano le dichiarazioni di alcuni consiglieri della “ maggioranza” :
    “Una vicenda gravissima e anche paradossale – dicono i consiglieri comunali Toni Sala, Paolo Caracausi, Massimiliano Giaconia e Valentina Chinnici – Chiediamo all’amministrazione di chiarire subito se questi progetti sono da considerare carta straccia, ma pretendiamo anche di conoscere i nomi dei responsabili di questo eventuale disastro”.
    Siamo d’accordo !!!!!

    1. punteruolorosso

      mi viene anche da pensare che il governo giallo-verde è colpevole di avere messo a rischio dei finanziamenti certi (fra le poche cose buone fatte da renzi), prima revocandoli, poi concedendo una proroga difficile da rispettare. insomma i cinquestelle hanno ottenuto quello che volevano, avere a disposizione quei soldi per pagare il reddito di cittadinanza. la lega ha ottenuto quello che voleva, togliendo soldi a una città del sud e finanziandoci le pensioni del nord. sicuramente il comune ha le sue responsabilità, l’immobilismo su perpignano ecc. alla fine viene multato. in tanti anni neanche una parola.
      a proposito di cinquestelle, speriamo che dimostrino di essere veramente dalla parte del sud, aiutandoci a superare questo ostacolo. sia cancellieri che provenzano non sembrano dei cattivi politici.

      1. belfagor

        Non credo che il governo giallo-verde pensava al comune di Palermo quando ha elaborato il cosiddetto “decreto crescita” . Infatti anche altre città rischiano di perdere tali finanziamenti statali.
        Però il caso di Palermo è ” unico”. Infatti solo a Palermo dei 332 milioni, in tre anni, solo stati spesi solo…… il 10%. Anche alcuni importanti consiglieri della “maggioranza” hanno definito tale vicenda ” gravissima e anche paradossale”
        Purtroppo da più di un anno molti avevano fatto notare che si rischiava di perdere tali finanziamenti (d’altra parte non è la prima volta che il Comune perde milioni di euro a causa della propria incapacità ).
        Il caso del Ponte Corleone è un caso emblematico e proprio per questo si cerca di oscurarlo..
        Giustamente i consiglieri comunali pretendono di conoscere i nomi dei responsabili di questo eventuale disastro, però i nomi li conosciamo tutti.
        Alla fine si troverà qualche “capro espiatorio” (il sindaco ha già strigliato gli uffici ) e tutti vissero felici e contenti e ….senza finanziamenti,

      2. lazarus

        Non direi. Tieni presente che il governo gialloverde ha fatto partire i lavori della nuova linea Catania-Palermo in accordo con RFI, Regione e lo stesso Stato. Io piuttosto ho perplessità con il governo giallorosso, perchè non si stanno dedicando minimamente alle infrastrutture meridionali e questo perchè Toninelli si era dimesso dopo la crisi innescata dal carroccio, e adesso al suo posto c’è una di estrema sinistra di cui non ricordo il nome. Stanno litigando solo per il MES, cioè il fondo bancario unico salva-stati (tranne il nostro chiaramente). Nient’altro. Cancellieri è solo un vice purtroppo.

        1. punteruolorosso

          scusa, non ho capito la storia di toninelli. quella che l’ha sostituito è peggio di lui?

    2. magick

      Stiamo sperando di non perdere i fondi per realizzare un’opera la cui utilità è da dimostrare, dimenticando che i ponti Oreto e Corleone sono ormai a rischio crollo?
      Ho paura che prima o poi piangeremo qualche morto…

      1. danyel

        Esatto .. chi dice che il tram è utile? Non sarebbe più utile la metropolitana? Ma prima o poi Orlando dovrà spiegare ai cittadini il perché la QUINTA città d’Italia non ha la sua metropolitana … e mi auguro che siano spiegazioni plausibili!!
        I ponti Oreto e Corleone sono in condizioni pietose .. neanche in una città del così detto terzo mondo sarebbero tenuti così .. qui da noi è peggio!
        Ma andiamo avanti così …

      2. Metropolitano

        esattamente, ma secondo me il tram resta sempre utile; considera che con il prolungamento della linea farebbero dei ponti nuovi, soprattutto per collegare via dell’Orsa Minore con il Cimitero vicino Vespri e che ci sarebbe un’alternativa al bus 102 con un nuovo prolungamento tra le due stazioni ferroviarie principali. Ad ogni modo il Ponte Corleone per questioni di sicurezza è prioritario. Quello che temi te, tempo pure io, magick.

        1. magick

          Ok, consideriamo anche che il tram sia utile, ma come dici giustamente anche tu resta sempre secondario rispetto alla messa in sicurezza dei due ponti per i quali non c’è alternativa nell’attraversare la città. Mi sembra sinceramente masochistico adoperarci per non perdere quei fondi, invece di far capire al governo che le risorse che vogliono toglierci non servono solo a nuove infrastrutture, ma a evitare che si ripetano tragedie come quella del ponte Morandi.

          Il fatto è che, per quanto le amministrazioni locali in Italia siano ridotte allo sfascio, la questione di ristrutturazione di quei due ponti andava gestita in modo diverso, se davvero si ha come priorità la sicurezza dei cittadini. Io spero sempre che crollino di notte in un momento in cui non passa nessuno, sarebbe l’unico modo per portare all’attenzione del sindaco e del governo la questione. Lo so, sono un po’ estremo ma non vedo alternative.

          1. Metropolitano

            Se crolla, poi voglio vedere con quale iter lo ricostruiscono. Gia sono passati 4 anni e mezzo da quando ancora non hanno aggiustato il viadotto Himera della A19 in direzione CT crollato nell’Aprile 2015. Da allora c’è sempre l’uscita obbligatoria a Scillato subito dopo l’Autogrill dell’omonima area di servizio.

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