Piazza Pretoria, stalla a cielo aperto?

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Palermo – Dallo scorso agosto è stata avviata la parziale pedonalizzazione lungo la parte centrale di corso V.Emanuele via Maqueda bassa, e il cambio di senso di marcia  – da Piazza Giulio Cesare ai Quattro Canti (Piazza Villena) durante la fascia oraria 7-10 dl mattino.

La chiusura di questo tratto di strada ha sulla carta enormi potenzialità in termini di fruibilità, percorsi turistici e nuove attività commerciali, soprattutto con l’esperienza vissuta nel tratto di strada opposto via Maqueda alta. Decoro, pulizia, sicurezza sono pilastri fondamentali per rendere uno spazio pubblico attraente. E, visti i tempi, mettiamo anche la limitazione delle attività food. Ma di quest’ultimo aspetto avremo modo per parlarne nei prossimi giorni.

Le immagini che vi mostriamo rappresentano però lo scenario quotidiano che si presenta in via Maqueda nel tratto adiacente piazza Pretoria.

Ape Calessini, venditori ambulanti (che spostano i pochi arredi urbani presenti per parcheggiare) e soprattutto carrozze a cavallo che stazionano in questo lembo di strada trasformandolo letteralmente in una stalla.  Eppure nessuno sembra rispettare gli spazi assegnati, nessuno che osa richiamarli. I cavalli ovviamente liberi di urinare, ma basta una secchiata d’acqua (?).

L’assenza di decoro è indice di poca attenzione per questi luoghi dove andrebbero fatte rispettare le regole, senza distinzione alcuna. E rivedendo qualche ordinanza perché riteniamo “anomalo” che veicoli a motore quali gli Ape Calessini siano liberi di scorazzare all’interno delle aree pedonali, talvolta correndo talvolta con musica a manetta schivando pericolosamente i pedoni.

Le foto che ci sono state inviate fanno parte di un reportage più ampio a cura cittadini e liberi professionisti. Indignati come giusto che sia, ma pronti a metterci la faccia e offrire proposte e/o idee.

 

 

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11 Thoughts to “Piazza Pretoria, stalla a cielo aperto?”

  1. pipopipo

    Qualche anno fa sono stato a Cracovia per turismo. Ho fatto subito la differenza con Palermo per delle situazioni analoghe. Intanto i vetturini delle carrozze erano vestiti elegantemente tutti uguali come se avessero una divisa , i cavalli avevano delle specie di sacco proprio per evitare di defecare per strada ma se comunque fosse accaduto c’erano degli inservienti pronti a pulire terzo e cosa piu’ importante al posto delle motocarrozzette c’erano delle macchinette scoperte esclusivamente elettriche . Tutto questo nel centro di Cracovia in Polonia. Sto parlando di uno scenario lontano anni luce da cio’ che invece avviene in questa martoriata citta’.

    1. Stessa identica cosa a Praga, 20 anni fa……non ci evolveremo mai!! tristezza infinita, città dal potenziale enorme in mano a dei bifolchi…..

      1. danyel

        Ma non lo vedi che con Orlando sta cambiando tutto? Perché lamentarsi?

        1. Caro Danyel, Il problema non è Orlando o meno, almeno sta provando a cambiare il centro città, e non mi dite che il centro non è migliorato dal punto di vista del decoro!?! Io non difendo Orlando, non l’ho neanche votato per cui potrei essere il primo a criticarlo; penso soltanto che Il cambiamento vero deve avvenire dalle persone, se tutti buttiamo qualcosa a terra non è colpa del sindaco (Chiunque egli sia). Vero è che la pulizia delle strade è inesistente, ma se vogliamo migliorare la città per primi dobbiamo combattere l’inciviltà insita nel palermitano! Non dobbiamo per forza aspettarci un vigile per ognuno di noi.

          1. pipopipo

            in parte è così per quanto riguarda l’incivilta’ dei palermitani ma è pure vero che sotto casa mia c’è une ble cumulo di rifiuti che è posato li da 2 mesi. Cio’ vuol dire che da DUE mesi nessuno passa per pulire quel tratto di strada e per fortuna non è diventato discarica e mi chiedo pure come mai!!!!

  2. giovanni69

    i problemi li conosciamo tutti. Purtroppo solo alcuni continuiamo ad avere la sensibilità per indignarci. Condivido il ” metterci la faccia” e passare dalla comunicazione/denuncia all’operatività. Sommessamente se posso esprimere il mio pensiero, oltre a coordinarci in maniera più attiva, occorrerebbe affrontare i problemi uno alla volta, iniziando dalle cose più semplici, ottenendo un risultato quantificabile , parziale o meglio definitivo e andare avanti su questa strada , aggiungendo giornalmente la propria personale “MOLLICHINA ” , per sempre . Non si tratta di sostituirci alle Istituzioni , tutt’altro ! …..Anche se il concetto è datato, potremmo parlare di “una RETE” costituita da cittadini ESCLUSIVAMENTE volontari ? MOBILITA PALERMO è una splendida realtà , vogliamo provare tutti insieme ad alzare l’asticella ? Grazie e sempre disponibile. Giovanni

  3. peppino1234

    Ma nessuno dice che e’ vergognoso che ancora nel 2019 ci siano queste porcherie di carrozze che andavano bene nel 1800………………………..e magari sono quelli che dicono che il tram e’ obsoleto….la carrozza a cavalli no invece……………

    1. peppe2994

      Fatti un giro nel mondo. La Carrozza è per turismo e diffusissima in innumerevoli posti.

  4. Pietro

    Non c’è niente da fare: sono i palermitani che meritano di vivere in una favela! Guardate i cassonetti dell’immondizia di via maqueda! Pensate sia un posto “bello” quello? Pensate sia bello far arrivare là dei turisti? VI SBAGLIATE! Non c’è niente di bello a Palermo a ormai, perché Palermo è un orinatoio a cielo a aperto. Ci sono gli asfalti MACCHIATI, in via maqueda! Nemmeno quelli dei bar si puliscono la zona dove vivono, dove “accolgono” i turisti! Non c’è accoglienza. C’è solo un modo di vita che quello di può vivere solo nelle stalle, e nei porcili! Andate! Andate a guardare gli asfalti macchiati dalla “grascia” e i cassonetti di via Maqueda.
    Una favela! Aveva ragione Pasolini!

    1. Palerma La Malata

      Posso aggiungere al tuo commento Pietro, una discarica urbana di 150 kilometri quadrati dove i rifiuti vengono lasciati a marcire sotto il sole e la pioggia?
      Palermo, la sorella maggiore di Bellolampo.

  5. Orazio

    Sono passato di recente da piazza Pretoria e mi hanno colpito in negativo le due file di motocarrozzette posteggiate in attesa dei turisti. Erano almeno una quindicina di mezzi, posteggiati ai due lati di via Maqueda all’altezza di piazza Pretoria appunto.

    Da lì dovrebbero essere tolte e messe in posto meno visibile anche se raggiungibile.

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