Sperone |Dalle idee progettuali al recupero di via XVII Maggio allo Sperone

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[RIGENERAZIONE URBANA][PERIFERIE] [SPERONE] [PALERMO] Consegnate questa mattina al sindaco Leoluca Orlando le idee progettuali di Lab Sperone Children. Un piano in due fasi per via XXVII Maggio

A giugno l’orto didattico, poi un’area per il cinema all’aperto e campi sportivi multifunzionali

Palermo – Un progetto minimo, immediato, per realizzare entro l’estate un orto didattico, un luogo per attività culturali all’aperto e un campo sportivo polifunzionale in vista dell’arrivo di un nuovo asilo nido. Sono le idee progettuali di Lab Sperone Children, il workshop di rigenerazione urbana partecipata che dal 2 al 4 maggio ha impegnato trenta tra architetti professionisti e studenti di architettura dell’Università di Palermo e dell’Accademia di Belle arti e che è stato consegnato all’amministrazione comunale. Le idee progettuali riguardano l’area su cui sorgeva l’asilo nido rimasto incompiuto per 40 anni, devastato e dato alla mafia e diventato nascondiglio per tossicodipendenti e luogo di spaccio.

Il workshop ha avuto come tutor gli architetti: Pietro Airoldi; Marco Alesi, Cristina Calì, Alberto Cusumano (Studio AM3); Walter Parlato; Nicola Piazza; Sebastiano Provenzano; e Sergio Sanna.

LE IDEE PROGETTUALI

L’area interessata è di poco meno di 5 mila metri quadri. Il futuro asilo occuperà il 10 per cento degli spazi mentre tutto il resto interpreterà i desideri/bisogni emersi dal confronto con la cittadinanza e i bambini.

Due gli interventi progettuali elaborati dal workshop: il primo minimo e immediato – da qui a settembre – e l’altro che guarda ad un orizzonte più lontano e propone anche un modello di bando – tipo per la messa in opera del futuro asilo, in base alle istanze arrivate dalla comunità nei mesi scorsi. Da febbraio ad oggi, gli architetti partecipanti al workshop insieme ad un gruppo di studenti Pianificatori del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo coordinati dal professore Dino Trapani, hanno infatti esaminato centinaia di disegni dei bambini dell’Ics Sperone e ascoltato i pareri degli abitanti. Al centro: l’esigenza di avere oltre ad un asilo nido, un luogo dove poter giocare, stare insieme, svolgere attività sportive e culturali durante tutto l’arco della giornata.

Desideri che Lab Sperone Children ha trasformato in un percorso progettuale in tappe da qui a settembre, utilizzando ciò che rimane della vecchia struttura e trasformandolo in arredo e stimolo per l’immaginazione. La parte più esterna, la prima su cui si interverrà, diventerà già a giugno un orto didattico in cui realizzare attività per il tempo d’estate: unificando le aiuole si creerà un grande giardino curato proprio dai bambini dell’ICS Sperone-Pertini. A Luglio, invece, sarà sistemata un’altra parte dell’area per farne un Playground sperimentale in cui poter organizzare, tra l’altro, proiezioni di cinema all’aperto e laboratori. Sempre in questa fase verrà realizzato un piccolo belvedere con vista sul mare, sfruttando alcuni gradini esistenti e creando una piccola terrazza da cui guardare l’orizzonte. Ad agosto il timing prevede la stesura di un suolo antitrauma per realizzare un campo polifunzionale utilizzabile per il calcetto ma anche per altri giochi di squadra come il basket o la pallavolo.

Infine, a settembre, saranno realizzati i lavori della piazza/giardino che occuperà lo spazio dell’asilo demolito e in cui, sfruttando i vuoti e i pieni del basamento, verranno create aree a verde e giochi d’acqua proprio come in tanti disegni dei bambini.

LA STORIA DI LAB SPERONE CHILDREN

Lab Sperone Children nasce come percorso condiviso di rigenerazione urbana subito dopo la demolizione dell’asilo incompiuto il 19 febbraio scorso. La proposta, partita dall’Ordine degli Architetti viene infatti subito condivisa dal Comune e dall’Ics Sperone-Pertini, in prima linea da anni per la riqualificazione dell’area e del quartiere. Il workshop è stato ufficializzato da una call dell’Ordine degli Architetti l’11 aprile scorso ed ha coinvolto trenta tra architetti, studenti dell’Università e dell’Accademia di Belle Arti, trasformando – dal 2 al 4 maggio – la scuola in un incubatore di rigenerazione urbana. Nelle settimane precedenti, un altro gruppo di Pianificatori ha invece svolto interviste agli abitanti del quartiere. Il 17 aprile, inoltre, si è tenuta un’affollata assemblea di quartiere alla presenza del vicesindaco Fabio Giambrone e dell’assessora alla Scuola, Giovanna Marano.

“Un percorso – dice il presidente dell’Ordine degli Architetti Francesco Miceli – che ci ha permesso di sperimentare un modo nuovo di fare progettazione e ripensare gli interventi sugli spazi pubblici, per fare dell’architettura e delle nostre competenze uno strumento di benessere e partecipazione della comunità”.

“Lab Sperone Children è stato lo spazio del noi – dice la preside dell’ICS Sperone –Pertini Antonella Di Bartolo – Attorno a questa elaborazione ci siamo ritrovati in tanti: la scuola, l’amministrazione comunale, l’Ordine degli architetti. E ancora: associazioni, cittadini, bambini. E’ stato un percorso straordinario, una palestra di cittadinanza, un’occasione per elaborare progetti e azioni a partire da valori e visioni condivise”.

Soddisfatto l’assessore Fabio Giambrone: “Fin dal momento della demolizione ho detto che diventava fondamentale rendere fruibile quest’area in breve tempo. Da allora non ci siamo mai fermati e le idee presentate oggi vanno nella stessa direzione”.

Soddisfatti gli allievi della scuola. “Questo progetto – ha detto tra gli altri, Alessandro Fazio, 11 anni – mi ha fatto capire cos’è lo Sperone davvero. Insieme possiamo fare tanto”.

Qui troverete una galleria fotografica che documenta tutto il percorso partecipativo fin qui svolto e le tappe raggiunge. Lab Sperone Children rappresenta uno straordinario processo partecipativo, la scuola diventa un’agorà dove mettere al centro le persone.

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2 Thoughts to “Sperone |Dalle idee progettuali al recupero di via XVII Maggio allo Sperone”

  1. moscerino

    Vista le dimensioni dell’area di forma trapezioidale, progetterei la ricostruzione totale della scuola, occupando l’area della base minore e del lato inclinato direzione mare, con un massimo di tre elevazioni fuori terra e uno seminterrato, dove localizzare aree di servizio all’immobile e alla palestra e area di parcheggio per il personale docente e non.
    Nelle parti terminali e nel punto d’incrocio della struttura i gabinetti, le scale esterne, gli scivoli e gli ascensori.
    I tre piani vanno così distribuiti:
    1° piano area ludica, mensa, stanza di primo soccorso medico e cambio per i bambini non autosufficienti, infine le aule per i bambini al di sotto dei 6 anni di età;
    2° piano aula magna, biblioteca, stanza di primo soccorso medico e cambio per i bambini non autosufficienti, infine le aule per i bambini dai 6 anni in su;
    3° piano 2 auditorium col palco, camerini e ripostigli localizzati ai terminali di struttura, segreteria, sala professori e stanza del responsabile di plesso.
    Sull’altro lato inclinato e sulla base maggiore, viene localizzata la palestra multifunzionale (allenamento ragazzi durante le ore di motoria, allenamento dei ragazzi negli orari extra scolastici tramite società autorizzate, partite di campionati di basket, volley, pallamano, calcetto, ginnastica attrezzistica, arti marziali, scherma, spettacoli con o senza palco, cinema ricreativo, ecc…) , con gli spalti.
    L’area residuale libera viene localizzato il parco attrezzato con altalene, scivoli, spalliere svedesi in corda, percorsi con passerelle tubi di scivolamento, area di sabbia libera, ecc…, il tutto contornato di essenze d’alto fusto tipiche della Sicilia.

  2. punteruolorosso

    benissimo, il verde è come sempre la soluzione migliore

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