La passerella lignea di Barcarello: esperimento fallito?

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Riportiamo una segnalazione che riteniamo debba essere una delle priorità dell’amministrazione comunale, visto l’approssimarsi della stagione estiva.

E’ iniziata la primavera ed è meraviglioso passeggiare a Barcarello, dal mattino all’imbrunire: quando il sole si posa sul Mare e regala spettacolari e unici tramonti.
I marciapiedi a vermeti (quegli scogli a pelo d’acqua che caratterizzano l’area Marina Protetta) sono pieni di foglie di Posidonia, l’odore è inebriante e testimonia la ricchezza delle nostre acque, che sono ancora vive, per fortuna.
Tutto ciò, purtroppo, è rovinato dallo stato indecoroso della passeggiata lignea; in queste disastrose condizioni da tanti anni. E tante sono state le dispendiose , e inutili, manutenzioni ma il risultato è sempre lo stesso: settecento metri di tavole sconquassate, un percorso pieno di pericoli, quasi tutto recintato.
Sarebbe il caso che si togliesse definitivamente, per restituire i vecchi sentieri in terra battuta, UNICA SOLUZIONE; per dare ancor più vigore alla Bellezza,così tanto deturpata dall’incuria.

Sono stati negli anni finanziati numerosi interventi di recupero, ma purtroppo ogni intervento è stato poco produttivo e ha colmato solo parzialmente i problemi che una struttura simile ha dimostrato.

L’idea poteva essere interessante, ma probabilmente la tipologia del materiale utilizzato, o una cattiva manutenzione ne hanno deteriorato completamente le caratteristiche rendendola pericolosa e piena di buche e/o tavole spezzate.

Quale può essere dunque una soluzione?
Sicuramente la rimozione della stessa e la totale sostituzione con una nuova passerella con materiali diversi o con una tipologia diversa, come un bel cementato colorato o un viale in terra battuta.

Voi che cosa proponete? Avete già qualche idea in testa? Aspettiamo i vostri suggerimenti nei commenti

Foto di Simone A.

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4 Thoughts to “La passerella lignea di Barcarello: esperimento fallito?”

  1. unaltronicola

    Prima di tutto cerchiamo di capire davvero i motivi per cui quella passerella si degrada così facilmente e non credo ci voglia il CERN per scoprire le cause, basta chiedere agli operai che hanno già fatto le manutenzioni.
    Poi decideremo se farne legna da ardere o recuperarla
    Mi pare che anche a Terrasini ci sia una struttura simile

  2. moscerino

    Da un mio personale punto di vista, la creazione di una struttura sollevata sugli scogli per godere della sola vista del mare è errata, perché dopo la passerella a mo di passeggiata comporta il doversi barcamenare fra gli scogli per fruire del lato balneare e se è difficile per una persona normodotato, immaginate per una persona con disabilità. In secondo luogo, al di sotto di tale struttura si creano, volente o dolente, un quantitativo d’immondizia impensabile.
    Proporrei a tal proposito di utilizzare delle pile in cemento armato ricoperte in pietre, sulle quali applicare delle piattaforme in PVC rinforzate con barre in acciaio marino, dove l’ultimo pontile termina su piattaforme galleggianti, parzialmente adombrate da teli di canapone e fornita di scivolo e piattaforma per i tuffi, nonché del paranco per calare in acqua le carrozzine marine per persone inabili al nuoto, il tutto garantito da boe anti avvicinamento imbarcazioni e reti.
    Certamente costoso, ma nel lungo periodo, fra pagamento ingressi in area balneare, ma gratuita per disabili e bambini al di sotto dei 5 anni, parcheggi, aree giochi, locali di ristorazione, impianti fotovoltaici e eolici, gite turistiche programmate nell’area marina protetta con ristorazione a bordo, (magari la realizzazione di una piscina comunale con acqua di mare) ecc… si potrebbe rientrare nella spesa ed essere un neo polo d’attrazione turistico.

  3. MobyDick

    Sostituire la passerella in legno con una bella pista in terra battuta, riservandone una parte per le biciclette ed una per i pedoni.

  4. Irexia

    Il progetto immaginato da moscerino è super, ma più da lido balneare privato che da spazio pubblico per un utilizzo di passìo…
    L’opzione di MobyDick mi sembra fuznionale e più semplice sia in punto di realizzazione che di manutenzione, ma più che alla terra battuta penserei ad un percorso realizzato in materiale composito che preveda tra i suoi componenti gomma o materiale ammortizzante

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