VIDEO ESCLUSIVO | Tram: le fermate e le vetture

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Ultimo episodio del nostro viaggio lungo il progetto del nuovo sistema tram.

Abbiamo lasciato come ultimo video i dettagli del progetto sulle vetture e sull’aspetto delle fermate.

In particolare vi invitiamo ad osservare le diverse fermate che il progetto prevede, oltre alla tecnologia che permette il controllo delle vetture, frequenze, incroci.

Buona visione e come sempre attendiamo le vostre riflessioni nei commenti.

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20 Thoughts to “VIDEO ESCLUSIVO | Tram: le fermate e le vetture”

  1. punteruolorosso

    molto bello. a me però piacciono i fili. non vedo il grande vantaggio estetico di abolirli, essendo questi la vera specialità del tram. per esempio sarebbe bello reintrodurre i filobus.
    non ho capito come avverrà l’interscambio con le linee esistenti. il pantografo si abbasserà in corrispondenza delle nuove linee? verranno tolti i fili dalle vecchie linee? tutte le nuove linee saranno senza fili, o solo quella centrale?

    1. Ora non vorrei sembrare brutale, ma come si può anche solo pensare di esprimere un giudizio del genere? Il tram è un mezzo di trasporto che serve a portare gli utenti da A a B nel minor tempo possibile, garantendo il costo economico-ambientale più vantaggioso. I fili erano una tecnologia del millennio scorso che rendeva possibile il funzionamento del tram. Si rompevano, avevano un impatto estetico rilevante e rendevano necessari infiniti filari di pali per tenerli in tensione. Oggi la tecnologia si è evoluta e la rimozione dei fili permette maggiore efficienza, minor impatto paesaggistico e ingenti risparmi sui costi e sui tempi di realizzazione.
      E’ come dire che le automobili tradizionalmente vanno a benzina e pertanto le auto elettriche ne rinnegano la specialità. Non mi sembra una grande argomentazione.

      1. punteruolorosso

        ok ma potrebbe rispondere alla mia domanda?
        le nuove linee saranno tutte senza fili?
        e come avverrà il passaggio dalle vecchie linee coi fili a quelle senza?
        l’impatto paesaggistico mi sembra positivo nel caso dei fili. molte città d’europa, le famose capitali che invidiamo e prendiamo spesso a esempio, hanno il cielo frammentato da questi fili che introducono un elemento di nostalgia. non mi sembra che nelle capitali europee si gridi allo scandalo perché il tram ha i fili, molte piazze storiche sono abbellite da vecchie linee ancora in funzione che trasportano cittadini e turisti verso i luoghi più centrali. molti si arrabbiano per il tram che passa dal centro città, ma in tutto il mondo il tram attraversa il centro, ha i fili ed è frequentissimo.

        1. unaltronicola

          Le tramvie hanno cominciato a farle almeno 100 anni fa mentre, per quanto ne so, le nuove tramvie con l’alimentazione ad induzione su binario centrale si fanno da poco più di 10 anni.
          Nelle capitali europee le tranvie già esistenti se le tengono, mica buttano soldi a rifare cose che funzionano. Visti i vantaggi le sostituiranno man mano saranno necessari interventi importanti, per dove e come possibile.

    2. unaltronicola

      Beh, dai. L’amico Enrico Catalano c’è rimasto quasi male ma i suoi argomenti sono validi.
      E’ semplicemente evoluzione tecnologica con tutti i vantaggi che ne conseguono 😉
      E poi con tutti questi sistemi di controllo chissà, magari riusciranno a far funzionare bene i semafori lungo la direttrice di via Leonardo da Vinci

  2. Ma determinate tecnologia posso essere anche molto delicate e facile alla rottura

    1. peppe2994

      Non è questo il caso. La tecnologia per scopi industriali non è lo smartphone usa e getta. E’ affidabile e duratura. Soggetta a guasto ogni tanto, certo, ma sono tecnologie modulari. Cambi una scheda e torna a funzionare.

      Non c’è niente di diverso dalle linee attuali, a parte la banale ricarica delle batterie.

  3. Grazie per averci fatto sognare che anche noi potremmo essere una città europea!
    Purtroppo la mancanza di cultura e lungimiranza di politici e cittadini non renderà questo progetto fattibile, non nella sua completezza mostrata almeno.

    1. unaltronicola

      Le linee A-B-C mi pare siano finanziate o comunque realisticamente fattibili mentre per le altre non sembra ci sia speranza di i trovare i soldi. E non sarà certo il comune di Palermo (chiunque sia il sindaco) a poter pagare tutto.
      Penso anche che se queste benedette A-B-C si fanno con tempi e modi decenti ci saranno buone possibilità di ottenere dei fondi dall’Unione Europea (se esisterà ancora).
      PS: questo progetto che ti ha fatto sognare nasce comunque dalla cultura e lungimiranza dei politici, quale che sia.

      1. Palerma La Malata

        Oppure questo progetto che vi ha fatto sognare nasce dalla diffusione del computer nel 21° secolo e dalla sua capacità di realizzare dei video in modo relativamente facile, veloce e senza bisogno che i lungimiranti politici (come li vedi tu) sborsino un centesimo.

        1. unaltronicola

          hai le idee poco chiare sui computers 🙂
          Ti consiglio di vedere la serie del Doctor Who, piano piano mi sto vedendo tutti gli episodi

          1. Palerma La Malata

            Sì, è vero. Non ci capisco molto sui computer e forse non capisco nemmeno il tuo commento.
            Perché mi consigli di guardare Doctor Who? Forse vuoi dire che questa serie di video sulle nuove linee tram di Palermo rimarrà fantascienza come la serie di Doctor Who?

          2. unaltronicola

            No, no. Hai parlato di computers e ti consigliavo la serie perché là i computers funzionano come li immagini tu.
            Ovviamente è sempre possibile l’ipotesi disfattista che questi tram restino fantascienza, ma mi sembra una considerazione banale.

          3. Palerma La Malata

            Salva questa pagina in memoria e riparliamone fra qualche anno.
            Se questi tram rimarranno fantascienza la mia considerazione sarà stata realista e non banale.
            Sono più lungimirante io che i tuoi politici colti.

          4. unaltronicola

            Il vantaggio del disfattismo è che richiede pochissima fatica, dà un’aria di persona smaliziata e soprattutto si cade sempre in piedi, ad aspettarsi l’applauso.
            Per quanto riguarda la cultura dei politici non la valuto come magnifica o ignobile, ripeto che QUALE CHE SIA questa cultura e lungimiranza è ad essa che dobbiamo questo progetto, non a Babbo Natale o al computer del TARDIS

        2. Palerma La Malata

          Che ingenuo!
          Non è disfattismo uscito magicamente dal cappello del mago ma una previsione generata dall’osservazione di eventi passanti.
          Per esempio:
          il percorso ciclabile da Palermo (zona Borgo Nuovo) a Rocca e a Monreale sulla sede dell’ex ferrovia
          l’Acquario di Romagnolo
          i ponti pedonali di Perrault in Viale Regione Siciliana
          la rambla/passiata in Via Emerico Amari
          il nuovo edificio del Porto Marittimo
          il raddoppio del Ponte Corleone
          il verde e giardinetti che dovevano essere realizzati su alcune tratti sopra il Passante FS
          l’eliminazione dei megacartelloni pubblicitari lungo il Parco Uditore
          parcheggi multipiani e sotterranei qua e là, a tignitè
          piste ciclabili a destra a sinistra, su e giù
          lo svincolo autostradale per il Centro Commerciale Forum
          la spiaggia di Romagnolo, la nuova Mondello
          la riapertura del Parco Cassarà
          la nuova strada sulla trincea FS Notarbartolo
          e il Parco Acqua Dei Corsari
          sono stati discussi e pubblicati in una forma o un’altra; alcuni di essi promessi ma alla fine nessuno di essi realizzato.
          Naturalmente potrei sbagliarmi con la mia previsione disfattista, come la definisci tu, e le nuove linee tram potrebbero davvero venire realizzate.
          Ecco perché mentre tu mi consigli di guardare Doctor Who io ti consiglio di salvare in memoria questa pagina per uno scambio futuro di messaggi.

  4. unaltronicola

    Propongo all’amministrazione comunale di informare i cittadini sul progetto tram con questi rendering, completati da chiare e brevi precisazioni sull’avanzamento effettivo di quanto presentato e quanto sia da modificare e migliorare prima del progetto definitivo. E magari sullo stato dei finanziamenti.
    Basterebbe, per esempio, qualche televisore 55” su un adeguato supporto a 2m di altezza che li trasmettesse a rotazione continua il sabato pomeriggio nelle piazze Politeama e Massimo ed in occasione dei mercatini più decentrati, o anche a Mondello, l’importante è che ci siano dei vigili nei paraggi per evitare atti di teppismo.
    Se i televisori il comune non li ha basta chiederli in prestito ad un fornitore di elettronica in cambio di un bel messaggio pubblicitario sotto lo schermo. Ancora meglio se il fornitore stesso viene ogni giorno a piazzarli e toglierli.
    Inoltre tale video informativo andrebbe subito distribuito a tutti i negozi di elettronica per esporlo in vetrina.

    1. huge

      Un’amministrazione comunale seria, e questa non lo è, neanche per sbaglio, avrebbe creato una discussione approfondita con la cittadinanza “prima” di procedere col progetto, prendendosi tutto il tempo necessario per discutere con i cittadini le varie criticità. Invece Orlando & Co. stanno facendo le corse, presi dalla smania di portare avanti questo progetto a prescindere. Non per i cittadini, ma per appuntarsi una stelletta al petto.
      L’unica cosa che il comune si limitò a fare fu la possibilità per cittadini di inviare online osservazioni basate sull’idea iniziale di ampliamento del sistema tram. Poco, pochissimo, per un progetto che coinvolge gran parte della città.

      1. unaltronicola

        Sono in completo disaccordo col tuo punto di vista. Sono fresco fresco di riunione di condominio e mi immagino una discussione estesa ad una città.
        La “democrazia diretta” è una cagata, queste cose DEVONO provenire ex cathedra, gli amministratori DEVONO averne le capacità e sono ben pagati per questo, altrimenti vadano a fare altro.

  5. Irexia

    Si è pensato a fornire le pensiline di pannelli fotovoltaici sui tetti (montati in modo da non essere facilmente portati via)? Quando poi il mezzo non si ricarica, la energia prodotta verrebbe reimmessa in rete

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