Collettore fognario | Stanziati 12 milioni di euro per via Messina Marine

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Si è concluso l’iter per l’assegnazione dei fondi per la conclusione del collettore fognario di via Messina Marine, una cifra di 12 milioni di euro.

Questo consentirebbe il disinquinamento della costa sud e della foce dell’Oreto. Infatti il sistema fognario avrà doppia funzione, uno quello di raccogliere le acque nere e portarle al depuratore di Acqua dei Corsari e il secondo di accumulare le acque piovane e riversarle a mare tramite i canali esistenti.

Tutto questo verrà fatto sull’asse viario di via Messina Marine, nel tratto compreso tra la foce Oreto e Piazza Sperone. Inoltre nel progetto è compreso la costruzione dell’impianto di sollevamento per l’accumulo di acque nere a Romagnolo. La ditta che conseguirà i lavori è l’associazione di imprese Necos e Viastra da Sas, di Borgomanero della provincia di Novara.

Ora la palla è balzata alla ditta, che dovrà produrre tutti i documenti relativi ai lavori e passeranno circa 3/4 mesi, tempi tecnici normali, salvo imprevisti. Solo dopo questa prassi l’aggiudicazione diventerà definitiva.

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9 Thoughts to “Collettore fognario | Stanziati 12 milioni di euro per via Messina Marine”

  1. peppe2994

    Io dico che servono più piogge di forte intensità.

    Senza che nessuno si faccia male, ovvio, ma a quanto pare sembra essere l’unico modo efficace affinché chi di dovere si smuova sotto questo punto di vista.

    Purtroppo è così che funziona. Quindi pazienza, dovrebbero anche aumentare le multe per infrazione comunitaria in merito alla mancata depurazione, e la mancata raccolta differenziata.

    1. moscerino

      Caro peppe2994, sotto certi punti di vista hai ragione, purtroppo in Italia deve scapparci il morto da disastro, per cercare e non trovare il responsabile. E’ appunto questo il problema da risolvere, avere responsabili certi su ogni singola parte, così da imputare sia la responsabilità civile sia la responsabilità penale delle opere, SPECIALMENTE DELLA MANCATA REALIZZAZIONE delle opere stesse e del ritiro delle somme non spese e le infrazioni (che spesso vengono imputate genericamente all’Amministrazione Pubblica e non alle persone fisiche responsabili)

  2. danyel

    Pazzesco .. oltre che vergognoso! Ma da quanti anni ci lavorano?

    1. peppe2994

      Dal 16 maggio 2005.

      Questa è la data di inizio. Da allora si sono susseguite una serie di vicende infinite ed intricate che fanno un baffo ad i migliori gialli di Agatha Christie.
      Una serie inenarrabile che spazia, ma non si limita a:
      Fallimento della ditta, ricorsi in tribunale, indagini sulla ditta in subappalto, amministrazione straordinaria di un’altra ditta in subappalto, ritrovamento di reperti archeologici, varianti di progetto legate al tram ed a Forum, commissariamento.

      1. Palerma La Malata

        “…vicende infinite ed intricate che fanno un baffo ad i migliori gialli di Agatha Christie”. Aaaaaaah!
        peppe, non succede mica spesso di trovare una nota di umorismo fra i 3176 messaggi che hai postato fino ad oggi su Mobilita Palermo.
        Cos’è? Qualche bicchierino superalcolico in più che ti sei calato per prepararti all’atmosfera Natalizia?

      2. danyel

        Cioè .. mezzo Foro Italico è trincerato dal 2005? Ma può accadere tutto questo nel 2018? Perché su Palermo c’è questa maledizione?

        1. peppe2994

          Guarda, Palermo con tutte le sue colpe può poco.

          Il problema è tutto italiano, da Vipiteno a Lampedusa. La cronaca nazionale è piena di storie assurde, di incompiute e tempi infiniti. Per restare in zona, a piano Battaglia, 10 anni per costruire una seggiovia e 2 anni per un allacciamento elettrico.

  3. belfagor

    Come è stato giustamente ricordato questa vicenda del Collettore fognario della Costa sud è una storia che è iniziata nel lontano 2005. e non è detto che la vicenda finalmente si sta avviando alla conclusione . Infatti, come riportato dall’articolo,:”Ora la palla è balzata alla ditta, che dovrà produrre tutti i documenti relativi ai lavori e passeranno circa 3/4 mesi, tempi tecnici normali, salvo imprevisti. Solo dopo questa prassi l’aggiudicazione diventerà definitiva.”
    Cioè siamo solo all’inizio della fine. Come nei migliori gialli di Agatha Christie, quando sembra che il romanzo si sta avviando alla conclusione ecco spuntare un fatto nuovo che rimette tutto in discussione .

    .

  4. Anonimo

    IL CANTIERE DI VIA STEFANO CANZIO: UN CANTIERE “ FANTASMA”
    Che Palermo è la capitale dei cantieri infiniti è purtroppo un dato di fatto, ma ci sono cantieri più “infiniti” di altri, tanto che ormai , per alcuni, si sono perse le speranze .
    Il caso emblematico è quello del cantiere fantasma di via Stefano Canzio, una traversa di via Amedeo d’Aosta, di fronte alla scuola Franchetti.
    La strada è chiusa da più di due anni perché qui dovrebbe sorgere una pompa di sollevamento delle acque reflue del “famigerato” collettore fognario che teoricamente dovrebbe disinquinare la costa sud.
    Nella realtà la ditta, dopo aver iniziato i lavori , ha abbandonato il cantiere al suo destino.
    Al posto del cantiere è rimasta un grande voragine, mal delimitata, che ormai è utilizzata per buttare rifiuti di tutti i generi.
    Una vera discarica a cielo aperto.
    Come è possibile che una strada pubblica rimanga per tanto tempo chiusa al traffico, non solo automobilistico ma anche pedonale?
    Speriamo che la nuova amministrazione comunale non si comporti come quella precedente e si impegni a far riprendere i lavori.

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