Amat | Dal 13 Settembre arriva il biglietto a banda magnetica

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Palermo – Dal 13 Settembre entreranno in commercio i nuovi biglietti bus a banda magnetica che ne volgere del brevissimo termine sostituiranno totalmente i tradizionali titoli cartacei fin qui adoperati dagli utenti.

Una svolta radicale nel sistema di bigliettazione che la Partecipata del Comune ha fortemente voluto sia per adeguarsi alle moderne tecnologie sia continuare in modo efficace la lotta al diffuso fenomeno della contraffazione dei titoli di viaggio.

La data del debutto del nuovo biglietto non è stata scelta a caso, dal momento che i primi titoli di cui gli utenti potranno approvvigionarsi appartengono ad una limitata serie commemorativa, commissionata in occasione della visita a palermo del Santo Padre attesa per il 15 settembre.

Il biglietto ha una struttura completamente diversa rispetto a quella fin qui conosciuta che, oltre a riportare la banda codificata ed un esclusivo ologramma, presenta una linea di perforazione lungo la quale il titolo dovrà essere piegato, per poi essere obliterato nelle validatrici poste a bordo dei bus e tram. I vecchi titoli tradizionali cartacei potranno essere ancora utilizzati fino e non oltre il 30 novembre 2018.

Dal 1 dicembre 2018 i vecchi titoli, di qualsiasi tipologia, non avranno più validità e soltanto fino al 31/12/2018 potranno essere sostituiti, a richiesta, coi i titoli a band magnetica di pari valore nominale, presso il punto vendita Amat di via Borrelli n.16

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15 Thoughts to “Amat | Dal 13 Settembre arriva il biglietto a banda magnetica”

  1. filotramviaria

    Ma e’ vero ?……………io non ci credo fin quando non lo compro………..

    1. peppe2994

      E’ stato un miracolo del papa.
      O meglio, dobbiamo ringraziare il lavoro delle nostre forze dell’ordine.

      Davanti ad una falsificazione che non conosce confini è stata praticamente una scelta obbligata e d’urgenza.

  2. Irexia

    Alleluja!
    Antony, quando parli della linea di perforazione intendi dire che ogni biglietto si stacca dal precedente attraverso questa linea, giusto? Se non sbaglio quando li ho comprati a Roma o a Milano il venditore – edicolante non li prendeva dal cassetto ma sembrava quasi li stampasse (o li attivava?) da un macchinario…

    1. Esatto, li stacca dal rotolo 😉

  3. metropa72

    Ottima notizia! Speriamo anche con l’aiuto della dr.ssa De Miro di avere anche entro il 14 la metro x l’aeroporto attiva. Il Papa e i fedeli lo meritano.

  4. newpa

    Questo è il massimo della tecnologia che abbiamo a Palermo? C’è veramente da preoccuparsi e da piangere. Non sapendo a cosa serva quella banda magnetica, mi viene da dire, qual’è l’innovazione? Aver aggiunto una banda; per il cittadino cos’è cambiato? Fare acquisti online dei titoli, come tutte le altre città, veramente avanzate, no eh? Ma smettiamola. Si vede proprio che non si ha idea di cosa sia la tecnologia, ma cosa vogliamo, se chi ci dirige ancora è fermo al Commodore 64.

    1. filotramviaria

      In tutte le citta’ italiane comprese Milano, Roma,Napoli e tantissime altre,c’e’ il biglietto magnetico e non il biglietto “virtuale” fatto col telefonino mediante quell’accidenti di “app”.Quindi perche’ a Palermo non ci dovrebbe essere il BIGLIETTO che si puo’ tenere in mano come le persone normali e non un coso virtuale sul cellulare.Non tutti abbiamo la malattia mentale della soggezione dello smartfon, che e’ utilissimo ma ha causato l’INCRETINIMENTO totale di moltissime persone che ormai non fanno altro che guardare uno schermo.

      1. Ho simpatia per il nostalgico attaccamento al “biglietto fisico”, ma ci sono varie ragioni per cui, esistendo già la tecnologia, è più furbo usare un sistema informatizzato come un’app per cellulare o una carta “ricaricabile” (come la Oyster card di Londra):

        1. È possibile acquistare i biglietti in qualsiasi momento, anche quando i negozi sono chiusi o quando sono “esauriti”.
        2. Non si può contraffare e permette di identificare univocamente il viaggiatore.
        3. La più importante: Si possono riconoscere le abitudini dei viaggiatori (con quale frequenza viaggiano, da dove e per dove…), seguirne i flussi (il viaggiatore prende più di una linea? Quali? Quando?), identificare eventuali punti deboli della rete (attese più lunghe del previsto o fermate vuote), linee che partono in ritardo (controllando la puntualità degli autisti con un sistema che non possono manomettere). Tutte informazioni che possono permettere all’azienda di ottimizzare il servizio anche in tempo reale (se in un certo momeno una vettura viaggia vuota su una linea, magari la si può destinare ad un’altra linea, soddisfacendo la richiesta e aumentando le entrate).

        Sono tutte cose che non si possono fare (o che sono molto difficili da fare) con il biglietto “fisico”, perché non fornisce molte informazioni in più oltre al momento e la linea in cui è stato obliterato.
        Insomma, non è un capriccio, ma un sistema per raccogliere in modo costante informazioni sul servizio, per migliorarlo, renderlo più efficiente e magari anche più redditizio per l’azienda.

        1. Templare

          Esattamente. In più un sistema non dovrebbe escludere un altro. A Birmingham per la rete bus ci sono varie Swift Card (ricaricabili in denaro, ricaricabili con i biglietti day saver, con gli abbonamenti annuali, mensili, settimanali, single term), c’è la app che ti permette di comprare ogni tipo di biglietto dal single al day saver fino al group (biglietti che a seconda dell’ora possono costare anche meno della metà rispetto al peak), ma su ogni bus c’è anche la macchinetta in cui metti le monete e ti esce il biglietto.

          Io personalmente ho una Swift Card che ricarico ogni tanto con 10 pound e l’applicazione sullo smartphone che mi permette di fare il biglietto anche mentre sto materialmente salendo sul bus, all’ultimo istante. Inoltre poiché a Birmingham operano varie aziende di trasporti, la app permette di scegliere quella che serve per quel tragitto e permette di acquistare anche il biglietto del tram.

          Credo che differenziare l’offerta e le possibilità di acquistare i titoli non sia un rincretinimento, ma un arricchimento per aziende e utenza, ma a Palermo, a quanto pare, basta poco per sentirsi a passo col resto del mondo evoluto. Nulla di nuovo, peraltro.

    2. Irexia

      Il cambiamento per il cittadino è il seguente: non si può rendere il biglietto riutilizzabile semplicemente cancellando l’inchiostro della obliterazione.
      Come dice giustamente Templare: un sistema non esclude l’altro. Qua a Milano ci sono le tessere ricaricabili, gli abbonamenti con tessera da far passare davanti all’obliteratrice, il bilgietto con la banda magnetica e anche il biglietto che puoi fare col cellulare mandando un SMS (quest’ultimo il più usato dai ragazzini quando sale un controllore sul tram…).
      Come sottolinea Gerlando lo savio gli strumenti tecnologici consentono di monitorare i flussi di utilizzo dei mezzi per ottimizzare il servizio: cosa buona e giusta.
      Io direi che ogni miglioria e modernizzazione del servizio è ben accetta; certo, molto c’è ancora da fare, ma ogni grande cammino comincia con un singolo passo… Per il bene della nostra città… Ad maiora!

  5. bottarisali

    Migliore commento del mese: newpa, 11 settembre 2018, 13:35.

  6. sornione47

    Oggi pomeriggio mio figlio ha telefonato all’AMAT di Via Borrelli che ha smentito totalmente la notizia. Come la mettiamo?

    1. peppe2994

      Dai, non scherziamo, se vuoi sapere qualcosa non devi certo chiedere ai dipendenti.
      La diffusione dei biglietti non richiede l’emissione di un ordine di servizio. Semplicemente li troverai in vendita e basta.

      1. bottarisali

        Dai Sornione47 non scherzare! dice giustamente peppe2994.
        Se vuoi sapere qualcosa non devi certo chiedere ai dipendenti del call center AMAT che gestisce la rete del trasporto pubblico di una città con 650.000 abitanti!!! Cosa ti ha fatto pensare che loro avrebbero potuto dirtelo?
        Dovresti saperlo che la formazione di tutto il personale nelle aziende Palermitane mica si deve fare per forza; ma solo se c’è volontà, se c’è tempo, se proprio si deve fare per forza e se proprio non se ne può fare a meno. D’altronde a che servirebbe formare tutto il personale? Mica siamo in Svizzera! Quindi che vai cercando?

        peppe2994,
        ma se invece di scrivere 3084 commenti di cui molti stupidi ne scrivessi di meno ma più razionali?
        Meno quantità e più qualità no?

    2. filotramviaria

      Figuriamoci,secondo l’usanza AMAT gli avranno detto ” Chi dici ? u bigliettu ru Papa ?….ma chi vuoli….a finissi ca io aiu a travagghiari….” Comunque posso testimoniare che oggi su una vettura del 101, una signora lo aveva in mano,quindi qualcuno lo ha venduto gia’ oggi……i misteri dell’AMAT…………….

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