RENDERING | Un nuovo asilo nido per Brancaccio

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Nel XXV Anniversario del Suo Martirio un altro sogno del Beato Giuseppe Puglisi si concretizzerà: la nascita di un asilo nido a Brancaccio


Vogliamo condividere con tutti voi la notizia dell’avvio del progetto per la realizzazione dell’asilo nido “I piccoli di Padre Pino Puglisi”, che sorgerà nel terreno donato dal Comune di Palermo; un servizio di vitale importanza per chi credeva fortemente nel progetto educativo e nell’azione padagogica.
Il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Giovanni Paolo II di Firenze, del Comune di Palermo e della Diocesi di Palermo.

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9 Thoughts to “RENDERING | Un nuovo asilo nido per Brancaccio”

  1. punteruolorosso

    un po’ di colore e di verde per questo quartiere. se ci pensate, brancaccio oggi ha due fermate del passante, una linea tram e il castello di maredolce. cosa si fa con quest’ultimo? tempo addietro erano state abbattute delle case abusive. si parlava di ripristino dello stagno. potrebbe diventare un parco culturale dentro il quartiere più difficile di palermo.
    l’edificio industriale delle foto 2 e 3 cos’è? a brancaccio ci sono molte fabbriche dismesse. alcune potrebbero essere demolite, ma altre recuperate creando spazi sociali e culturali.
    se si facesse lo svincolo forum, si libererebbe via giafar dal traffico pesante.

    1. moscerino

      Ciao punteruolorosso, qull’opificio è una struttura industriale che presume un’area aperta alquanto vasta sotto la copertura bassa a doppia falda, con una ristrutturazione adeguata, quale eliminare l’eventuale pilastratura centrale, riconfigurazione del tetto con struttura auto reggente in acciaio e doppia copertura arieggiata e isolamento termo-acustico, potrebbe avere due funzioni fondamentali (sportiva e teatrale). Mentre la struttura a tre piani potrebbe essere avviata a centro ludico ricreativo e ad area espositiva.
      https://archeologiaindustriale.net/1298_sass-muss-lex-chimica-montecatini-in-veneto/?print=print
      guarda ad esempio questo sito di riconversione di strutture industriali

  2. BELFAGOR

    L’ IPOCRISIA DELLA POLITICA
    Maurizio Artale, presidente del “centro di accoglienza Padre Nostro” ha denunciato che i soldi per la costruzione dell’ asilo nido a Brancaccio si sono persi : “A causa di una poco accorta gestione politica e burocratica degli adempimenti necessari alla costruzione di un asilo nido a Brancaccio, denominato “I piccoli del Beato Giuseppe Puglisi”, i tre milioni di euro stanziati dal Governo Conte, nell’Aprile del 2019, il 31 dicembre 2022 sono andati in perenzione.
    Quindi niente più asilo a Brancaccio.
    Non vi sarà più quel servizio per la prima infanzia, tanto voluto dal primo martire di mafia, il Beato Giuseppe Puglisi, il cui progetto è stato addirittura benedetto da Papa Francesco………
    Di chi è la colpa?
    “Purtroppo l’amministrazione guidata da Leoluca Orlando non ha inserito l’opera nel piano triennale delle opere pubbliche 2021-2022. Una svista che è costata la possibilità di indire la gara e bloccare le somme per realizzare l’opera. L’opera è stata inserita successivamente nel piano delle opere 2022- 2023 ma ormai era troppo tardi e le somme sono andate in perenzione“.
    Ci troviamo di fronte all’ ennesima “promessa” mancata della vecchia “amministrazione” comunale che a causa della suo cronico immobilismo ha fatto perdere il finanziamento per un asilo nido in uno dei quartieri più problematici della città.
    Ma le accuse del presidente del “centro Padre Nostro” non sono rivolte solo al vecchio sindaco: “Da esponenti della maggioranza di centrodestra erano arrivate rassicurazioni circa un emendamento da presentare in parlamento, ma gli unici che si sono adoperati sono stati i deputati e i senatori del Movimento 5 Stelle – aggiunge il presidente Artale – Purtroppo l’emendamento è ……stato bocciato ( sob!!!).
    Sull’ argomento è intervenuto il sindaco Lagalla : “Condividiamo la preoccupazione del “Centro Padre Nostro” di Brancaccio per la realizzazione della struttura educativa, assolutamente necessaria in quest’area, coerente con il magistero di padre Pino Puglisi che identificava la scuola come uno dei principali ed essenziali punti di riferimento per la formazione dei giovani e il contrasto alla mafia……Poiché nulla è stato fatto dall’amministrazione negli anni precedenti, abbiamo dovuto prendere atto dell’impossibilità di presentare, così come prescrive la legge, l’obbligo giuridicamente vincolante entro il 31 dicembre 2022. È chiaro, però, che la materia resta fortemente all’attenzione dell’attuale amministrazione che rifinanzierà l’opera nella programmazione 2021-2027“.

    P.S. E così che certa politica vuole ricordare un prete scomodo come Padre Puglisi?
    L’ antimafia di certi personaggi politici e dei loro seguaci si limita solo a marce, convegni e comparsate, in pompa magna, durante qualche manifestazione pubblica: quando invece si deve “fare” subentra ……..l’ immobilismo .
    COMPLIMENTI!!!!!

  3. punteruolorosso

    @belfagor, sono d’accordo. La vera lotta alla mafia è un’altra, l’arresto di latitanti conta fino a un certo punto, non ha nessuna influenza diretta sul miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Preferirei un latitante in più in circolazione ma ospedali che funzionano, infrastrutture, scuole. La crisi della mafia va di pari passo con quella della società, la nave affonda e non si salva più nessuno, nemmeno gli intoccabili.

  4. BELFAGOR

    LA LEZIONE : C’ E’ CHI PROMETTE MA PERDE I FINANZIAMENTI E C’ E’ CHI CERCA DI SALVARE IL SALVABILE
    Il sindaco di Palermo, a proposito dei finanziamenti per l’ asilo nido di Padre Puglisi ,ha dichiarato :
    “L’amministrazione ha dovuto prendere atto dei ritardi che si erano accumulati nella precedente consiliatura per la realizzazione dell’asilo nido “I Piccoli del Beato Giuseppe Puglisi” di Brancaccio e che hanno impedito di utilizzare le risorse disponibili fino al 31 dicembre 2022. Si è reso necessario un definanziamento, associato all’impegno che avremmo ritrovato presto le risorse attraverso la riprogrammazione e rimodulazione dei fondi Pon Città Metropolitane 2014-2020 e il conseguente appostamento della spesa sul Pon 2014-2020 complementare. Da un esame delle economie che si sono determinate a valle degli interventi Pon, sono rinvenuti oltre 3 milioni e 800 mila euro e l’amministrazione si appresta ora ad avviare la procedura per poter finalmente pervenire alla definizione del progetto e all’aggiudicazione della gara, con i lavori che dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2026“.
    P.S. Mentre la vecchia amministrazione perdeva tempo e finanziamenti con le “visioni” il nuovo sindaco, con tutti i suoi limiti, sembra essere più concreto .

  5. FF

    Speriamo riescano a recuperare anche per via Venere e per lo Sperone.

  6. vicchio65

    Direi di fidarci (non per fede, ma per diretto coinvolgimento) a quanto riportato sull’Avvenire sulla vicenda
    https://www.avvenire.it/attualita/pagine/il-semedella-legalita
    Comunque, quel che conta è il risultato, e speriamo che sia un risultato vero.

  7. FF

    Speriamo che approvino l’emendamento al Milleproroghe e finanzino tutte e tre le opere. Oggi Varrica aveva fatto un intervento poco prima che si sapesse del reperimento di qualche fondo per l’asilo nido di Brancaccio, come riportato da Belfagor.

  8. vicchio65

    Intanto, una notizia positiva dall’altra parte della città.
    e’ stata pubblicata la richiesta di manifestazioni di interesse per il recupero dell’ex asilo rurale Principe Umberto di via Sampolo/via Di Dio.
    Trattasi della cosiddetta “casina D’Angio”, il cui frontone liberty si fa spazio tra i palazzoni di via Sampolo. Il sindaco Notarbartolo lo aveva trasformato nell’’asilo (rurale per l’epoca) “Principe Umberto” grazie alle donazioni dei Whitaker.
    Chiuso nel 1997, era stato restaurato nel 2017 per divenire “tempio dei culti e delle culture” ad opera della Consulta delle Culture. Purtroppo, la Consulta “non si è distinta” dall’immobilità istituzionale palermitana (sarà perchè troppo integrata 😉 ?) e fino al 2019 non ha saputo che farne…
    Nel 2019 è stato occupato dallo Spazio Anarco Sakalash; un’occupazione dapprima osteggiata dai residenti ma che si è rivelata poi positiva per il quartiere.
    Alla fine, ad aprile 2022 è stato inserito tra i progetti del PNRR per tornare alle sue funzioni di asilo comunale.

    I termini scadono il 22 febbraio. Speriamo bene

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