Nodo di Palermo | Il comune attacca, rfi risponde…

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In seguito all’articolo dell’amico Davide Guarcello, questa mattina il comune ha diramato il seguente comunicato stampa in cui attacca RFI e tutti gli enti di essere responsabili per i ritardi nei lavori, di errori in fase di progettazione segnalati all’ANAC, del continuo rinvio della riattivazione del collegamento con l’aeroporto, dell’errore progettuale di vicolo Bernava:

Il sindaco Leoluca Orlando ha inviato al Presidente della Regione e all’Assessore regionale alle infrastrutture una nota con cui chiede l’attivazione dei controlli sulla spesa comunitaria per l’appalto relativo al prolungamento del cosiddetto “anello” ferroviario di Palermo a cura di RFI.

E’ infatti la Regione l’ente che nell’ambito del POR 2014/2020 eroga le principali risorse con le quali si sta realizzando l’opera.

Per Orlando “questi controlli, già necessari alla luce delle risultanze dell’ispezione operata dall’ANAC nel 2015, sono oggi ancor più necessari per il mancato riscontro dato da RFI a ben quattro richieste di rescissione in danno del contratto d’appalto, come il Comune chiede ormai da anni di fronte alle gravi criticità da tutti conosciute”.

Orlando chiede che RFI “giustifichi in modo chiaro e puntuale sia i gravi errori progettuali segnalati dall’ANAC, nonché i ritardi inaccettabili nel porvi rimedio e nell’esecuzione complessiva dei lavori.” “Non dobbiamo ricordare a nessuno – conclude Orlando – che nel 2012 ci siamo ritrovati di fronte ad un contratto, approvato dall’Amministrazione Cammarata, che di fatto tagliava fuori il Comune da qualsiasi possibilità di intervento e controllo e che oggi continua ad arrecare danni e disagi gravissimi a tutta la città: dal continuo rinvio della riattivazione del collegamento con l’aeroporto, alla soluzione dell’errore progettuale di vicolo Bernava, alla lentezza con cui i cantieri proseguono lavori particolarmente invasivi in punti chiave della vivibilità e viabilità cittadina”.

La replica di Rfi è arrivata in serata:

In riferimento alle dichiarazioni del Sindaco di Palermo sui lavori per l’anello ferroviario, Rete Ferroviaria Italiana conferma la piena disponibilità ad illustrare all’Amministrazione comunale lo stato di avanzamento dell’opera e il dettaglio dei problemi riscontrati finora, spesso causa di forti disagi per la cittadinanza per il protrarsi dei cantieri, e il proprio impegno a minimizzare gli effetti di questi ritardi e disagi, purtroppo nei limiti che l’attuale situazione consente.

Infatti, pur avendo sempre spinto per la soluzione delle criticità nate nel corso dell’appalto, RFI non può attuare quanto richiesto dal Sindaco, in quanto non esistevano in passato e non esistono tuttora le condizioni per procedere alla rescissione del contratto con Tecnis. L’impresa inoltre è in gestione commissariale e il Commissario ha sempre garantito la prosecuzione dei lavori e il completamento della fase di risanamento, che prevede la vendita della società entro la seconda metà del 2018.

Per quanto riguarda i presunti errori progettuali, Italferr precisa di aver risposto all’ANAC sulla questione nel dicembre 2015. La progettazione ha sempre seguito le regole previste, coinvolgendo direttamente gli enti gestori interessati al censimento dei sottoservizi interferenti. Peraltro, le differenze fra la progettazione definitiva e quella esecutiva derivano anche dal lungo tempo intercorso tra queste due fasi, soprattutto a causa del ricorso della seconda impresa classificata nella procedura di affidamento. In tale periodo sono intervenute modifiche sostanziali ai luoghi delle opere, che hanno reso necessari cambiamenti progettuali.

Peccato che Rfi e il Comune si sfidino solo tramite comunicati stampa e non riescano mai a mettersi attorno ad un tavolo per dialogare invece che rimpallarsi accuse

Gli argomenti sarebbero tanti e sicuramente più interessanti. Si potrebbe parlare della sistemazione delle aree superficiali dopo la fine dei lavori del passante, andrebbe discussa la possibilità di trasformare Via Amari nel famoso Passío, andrebbero portati avanti le richieste delle varie associazioni come la realizzazione di posti di bike e carsharing in ogni fermata ferroviaria.

Tanto ci sarebbe da fare, quindi il nostro invito è quello di convocare entrambi le parti, porle attorno ad una tavola rotonda e migliorare il futuro della città che dipende dai cantieri, ma anche dalle opere che nei prossimi anni vedranno la luce e perchè no, discutere anche della MAL…


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4 Thoughts to “Nodo di Palermo | Il comune attacca, rfi risponde…”

  1. salv53

    Articolo interessante, sul quale molto ci sarebbe da commentare. Cominciando dal fare chiarezza su una cosa fondamentale: il passante ferroviario (Vicolo Bernava, collegamento con l’aeroporto…) è un appalto (contraente SIS). L’anello ferroviario (Via Amati, Piazza Politeama, Via Lazio…) è un altro appalto, del tutto distinto, (contraente Tecnis). E già questa è una cosa che alla grande maggioranza dei cittadini non sembra chiara.
    Da quanto riportato nell’articolo poi il Comune sembra parlare sia dell’Anello che soprattutto del Passante, mentre Rfi sembra rispondere solo sull’Anello.
    E già questo dice quanto grande è la confusione sotto questo cielo.
    Sull’andamento dei lavori ad es. dell’Anello vorrei fare solo una domanda: se non ricordo male oltre un anno fa il Comune pretese un ulteriore ed ultimo cronoprogramma tassativamente impegnativo. Qual’è la situazione rispetto a tali impegni? I tempi sono stati fino ad ora rispettati? Qual’è la data prevista di ultimazione di tutti i lavori? E qui mi fermo, ma si potrebbe continuare per pagine e pagine.

  2. friz

    ….come giustamente è scritto nell’articolo gli argomenti sarebbero tanti… come ad esempio la sistemazione delle aree superficiali… temi che potrebbero e dovrebbero interessare il comune di Palermo…. come giustamente dice Orlando lui ha trovato tutto già fatto…. è vero…. nel bene e nel male lui non ha nulla a che fare con questo passante ferroviario e a rigor di logica in futuro farebbe bene a non essere presente all’inaugurazione…. però…. però…. però…. quantomeno potrebbe, da sindaco di Palermo, creare qualche opera collegata al passante… ad esempio Lui, malgrado sia famoso per la sua tendenza a fare scaricabarile, non se ne può lavare le mani del fatto che in prossimità della futura fermata nei pressi di Sferracavallo non è stato pensato ad un collegamento pedonale con la vicina piazza… mi chiedo se Orlando, da sindaco, non avrebbe il dovere di rimediare ad una situazione simile…. presumo di sì…. oltretutto, dovrebbe in teoria vigilare su un’altra questione…. se è vero che prima o poi la piazza di Sferracavallo diventerà pedonale non sarebbe logico creare una GRANDE PARCHEGGIO in quella zona per sostituire i posti macchine che ovviamente saranno eliminati con la pedonalizzazione futura di Sferracavallo? ….non sarebbe logico trovare un posto per fare sostare i tanti pulman che vengono dalla provincia e che fanno tappa su Sferracavallo? …..non sono forse questi temi che riguardano il sindaco di Palermo… o è solo e sempre colpa di trenitalia e di Cammarata?
    ….trenitalia ha le sue colpe…. vero…. ma l’attuale sindaco di Palermo mi sembra che ne abbia altrettante…. sarebbe ora che incominciasse a fare qualcosa di SERIO ed UTILE per Palermo…. scaricare sempre la colpa su altri non serve a nessuno… anche Orlando si dovrebbe prendere le sue responsabilità…. questa città ha bisogno di un sindaco presente… di un sindaco che risolve i problemi…. di un sindaco che LAVORI per abbellire la città… di un sindaco che LAVORI per migliorarla e renderla più funzionale…

  3. cosiminuccio

    Come sempre il Sig. Sindaco è molto attento e si erge a giudice di tutto quello che fanno gli altri pensando che la cittadinanza si schieri contro RFI, nella fattispecie, e al fianco dell’amministrazione comunale sempre e comunque additando l’altrui responsabilità. Orlando si è sempre preoccupato di dare all’esterno una visione della città fantastica e surreale mentre nell’ordinario nulla viene fatto e parlo ovviamente di manutenzioni stradali ridotte oramai a trazzere, di raccolta dei rifiuti di cui la città è ormai invasa, di collettore fognario mai completato, di rete idrica ridotta a colabrodo, scuole da costruire e da manutenzionare, gestione del buon andamento degli uffici di propria competenza con il riassetto del personale e della cronica mancanza di dirigenza ecc. ecc. Mi domando dov’è Orlando???? Per entrare nello specifico dell’articolo come sempre ci si riferisce agli errori delle passate amministrazioni ma tacendo sulle malefatte di quella attuale (in carica dal 2002) del tipo assegnazione di aree (vedi piazza Castelnuovo) senza avere la certezza della riconsegna di quelle definite (via Amari) o sovrapponendo la chiusura di viabilità adiacente (via Roma) per lavori che dureranno un intero anno, chi sono in questo caso i responsabili? sempre gli altri o verosimilmente gli uffici comunale e quindi l’amministrazione Orlando? Mi trovo d’accordo con l’ultima parte dell’articolo e anch’io aderisco all’invito di riunirsi attorno ad un tavolo per parlare seriamente del futuro della nostra città.

    1. danyel

      Sono d’accordo con te … Orlandino si è sempre preoccupato di dare un’immagine della città che non esiste, ma chi vive giornalmente in questa “capitale della cultura” (sempre tra virgolette) sa bene che la realtà è ben diverse … mai come in questo periodo mi sto accorgendo dello stato disastroso in cui versano strade e marciapiedi: sono trazzere a cielo aperto .. l’immancabile spazzatura che invade di nuovo le strade (SIAMO CAPITALE DELLA CULTURA: NON POTEVA MANCARE), interi quartieri che non vengono spazzati da mesi e mesi … i ponti tenuti in condizioni inaccettabili, sia Oreto che Corleone (le inferriate stanno cedendo: sono da denuncia) .. il foro italico in quelle condizioni da anni ormai, a causa dei lavori del collettore fognario … e ora i lavori del passante e dell’anello ferroviario … E’ una città letteralmente abbandonata a se stessa … altro che cambiamento in atto!! Ma contenti quelli che l’hanno rivotato … !!

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